Esempio di determinazione delle imposte correnti La Belvedere S.p.A. alla fine dell esercizio X presenta il seguente conto economico: Conti Saldo dare ( ) Saldo avere ( ) Rimanenze iniziali di merci 55.000 Costi di acquisto merci 200.000 Spese di manutenzione impianti 20.000 Spese di consulenza 30.000 Spese telefoniche 8.000 Quota TFR 3.000 Quota ammortamento impianti 20.000 Quota ammortamento autovetture 14.000 Quota ammortamento avviamento 20.000 Accantonamento per perdite su crediti 5.500 Perdite su crediti 4.000 Compensi agli amministratori 60.000 Spese di consulenza 20.000 Contributi associativi 5.000 Svalutazione società partecipata 35.000 Imposta comunale sugli immobili 1.000 Ricavi di vendita 650.000 Altri ricavi 300.000 Plusvalenze patrimoniali 20.000 Risultato Ante Imposte (Utile) 469.500 14
Dati significativi dell esercizio Ai fini della stima del carico fiscale gravante sull esercizio in esame, si forniscono le seguenti ulteriori informazioni: 1. il costo complessivo dei beni materiali ammortizzabili risultante all inizio dell esercizio dal registro dei beni ammortizzabili è pari a 500.000 ; 2. il valore nominale dei crediti iscritti in bilancio è pari a 1.000.000 - il fondo svalutazione crediti a inizio esercizio ammontava a 40.000 ; 3. le perdite su crediti si riferiscono a clienti ammessi a procedure fallimentari; 4. i compensi effettivamente corrisposti agli amministratori nel corso dell esercizio sono pari a 55.000 ; 15
Dati significativi dell esercizio 5. l ammortamento di alcune attrezzature viene effettuato in base ad un aliquota superiore a quella fiscalmente consentita; la parte indeducibile ammonta a 5.500 ; 6. nell esercizio in corso la società ha acquisito un ramo d azienda a cui è riconducibile un valore di avviamento pari a 100.000 ; 7. la società è iscritta ad un associazione industriale di categoria e al termine dell esercizio i debiti verso l associazione ammontano a 1.000 ; 8. la società detiene una partecipazione totalitaria in una società, che nel corso dell esercizio ha subito una perdita durevole di valore stimata in 35.000 ; in conseguenza di ciò la società ha ritenuto di svalutare la partecipazione detenuta per un importo pari alla perdita di valore rilevata; 16
Dati significativi dell esercizio 9. le plusvalenze iscritte in bilancio si riferiscono alla cessione a titolo oneroso di un cespite aziendale posseduto da cinque anni e gli amministratori intendono rateizzare fiscalmente la plusvalenza; 10. nell esercizio X-3 è stata realizzata una plusvalenza di 50.000 che ai fini fiscali è stata rateizzata in cinque esercizi, con conseguente iscrizione delle relative imposte differite. 17
Imposte correnti spese di manutenzione Spese di manutenzione Le spese di manutenzione, riparazione, ammodernamento e trasformazione relative ai beni di proprietà dell impresa non capitalizzate sono deducibili nel limite del 5% del costo complessivo di tutti i beni materiali ammortizzabili risultanti all inizio dell esercizio dal registro nei beni ammortizzabili. Le spese di manutenzione eccedenti tale limite sono deducibili in quote costanti nei cinque esercizi successivi. CALCOLO DEL PLAFOND DISPONIBILE = COSTO BENI AMMORTIZZABILI per 5% La società ha sostenuto spese di manutenzione di impianti per 20.000 e l importo su cui calcolare il limite del 5%, sulla base dei dati forniti, è di 500.000. CALCOLO DELLA QUOTA DEDUCIBILE = 500.000 * 5% = 25.000 Poiché le spese per manutenzione sono inferiori al limite massimo deducibile, non è necessario procedere ad effettuare una variazione in aumento. 18
Imposte correnti beni ad uso promiscuo Beni ad uso promiscuo I beni definiti ad uso promiscuo si riferiscono a quei beni che sono utilizzati sia per l attività d impresa che per l uso personale dell imprenditore. Vi sono poi delle fattispecie in cui, indipendentemente dall uso che viene fatto del bene, la sua promiscuità è individuata in via presuntiva dal legislatore: è il caso dei telefoni cellulari e dei mezzi di trasporto a motore. Per le categorie di beni sopra citate la deducibilità della spesa d acquisto e dell ammortamento è limitata all 80% per i telefoni cellulari e al 20% per le autovetture. Si generano due variazioni in aumento da apportare al reddito netto, una per le spese per telefoni cellulari e una per la quota ammortamento relativa agli automezzi. Var.Aum.1 = spese telefoniche: 8.000 x 20% = 1.600 Var.Aum. 2 = quota ammortamento automezzi = 14.000 x 80% = 11.200 19
Imposte correnti accantonamento per rischi su crediti Accantonamenti per rischi di perdite su crediti Il legislatore fiscale ammette, per ogni esercizio, la deducibilità della svalutazione dei crediti e l accantonamento al relativo fondo per un importo non superiore allo 0,50% del valore nominale o di acquisizione dei crediti; la deduzione non è più consentita ove l ammontare complessivo del fondo svalutazione crediti abbia raggiunto il 5% del valore nominale o di acquisizione dei crediti commerciali risultanti in bilancio a fine esercizio. Calcolo della quota deducibile = valore nominale crediti* 0,5% nei limiti di = valore nominale crediti * 5% = valore massimo fondo sval. crediti Gli importi su cui calcolare i suddetti limiti di deducibilità, sulla base dei dati forniti, sono di 1.000.000 (valore nominale dei crediti) e di 40.000 (fondo svalutazione crediti). Calcolo della quota deducibile = 1.000.000 * 0,5% = 5.000 nei limiti di = 1.000.000 * 5% = 50.000 L accantonamento a fondo svalutazione crediti (pari a 5.500 ) eccede di 500 l importo massimo consentito; il fondo svalutazione crediti, che a fine esercizio ammonta a 45.500, non eccede il secondo limite cui far riferimento. Var. Aum. 3 = accantonamento fondo svalutazione crediti = 500 20
Imposte correnti perdite su crediti Perdite su crediti Le perdite su crediti sono deducibili solo se risultanti da elementi certi e precisi e/o in presenza di procedure concorsuali. Nel nostro caso viene precisato che le perdite su crediti di riferiscono a clienti ammessi a procedure concorsuali e il relativo importo è dunque interamente deducibile. 21
Imposte correnti compensi agli amministratori Compensi agli amministratori I compensi stabiliti e deliberati a favore degli amministratori da parte degli organi sociali competenti sono deducibili dal reddito complessivo secondo il criterio di cassa, ovvero nei limiti dell importo effettivamente corrisposto agli stessi. Nel nostro caso i compensi deliberati a favore degli amministratori e imputati a conto economico in ossequio al principio di competenza non sono stati interamente corrisposti ed è quindi necessario rilevare una variazione in aumento per la parte non erogata nell esercizio. VAR. AUM. 4 = COMPENSI AGLI AMMINISTRATORI = 5.000 22
Imposte correnti Ammortamento dei beni mat. Ammortamento dei beni materiali Alcune attrezzature vengono ammortizzate, ai fini civilistici, sulla base di un aliquota che eccede l aliquota fiscale massima; è dunque necessario riprendere a tassazione il maggior ammortamento dedotto civilisticamente dall impresa. VAR. AUM. 5 = QUOTA AMMORTAMENTO ATTREZZATURE = 5.500 23
Imposte correnti Ammortamento avviamento Ammortamento avviamento Le quote di ammortamento deducibili fiscalmente differiscono in relazione alla tipologia di bene in esame; per quanto riguarda l avviamento, il Testo Unico sulle Imposte sul Reddito stabilisce oggi che le relative quote di ammortamento sono deducibili, in ciascun esercizio, in misura non superiore ad un diciottesimo del valore originariamente iscritto in bilancio per l avviamento stesso. CALCOLO DELLA QUOTA DEDUCIBILE = COSTO STORICO AMMORTAMENTO 5,56% Occorre verificare, in primis, quale è la quota massima deducibile in ogni esercizio, per poi confrontare tale quota con l importo della quota ammortamento imputata a bilancio. CALCOLO DELLA QUOTA DEDUCIBILE = 100.000 5,56% = 5.560 Dal confronto tra i due valori (quota massima deducibile 5.560, quota imputata a bilancio 20.000 ) emerge la necessità di procedere ad una variazione in aumento per la relativa differenza. VAR. AUM. 6 = QUOTA AMMORTAMENTO AVVIAMENTO = 14.440 24
Imposte correnti Contributi ad ass. di categoria Contributi ad associazioni di categoria I contributi ad associazioni sindacali e di categoria sono deducibili nell esercizio in cui vengono corrisposti, in ossequio al c.d. principio di cassa, se e nella misura in cui sono dovuti in base a formale delibera dell associazione. È necessario riprendere a tassazione un importo pari a 1.000, corrispondente alla quota non ancora corrisposta all associazione di categoria. VAR. AUM. 7 = CONTRIBUTI ASSOCIATIVI = 1.000 25
Imposte correnti Svalutazione di partecipazioni Svalutazione di partecipazione Le minusvalenze da valutazione di partecipazioni rilevano fiscalmente solo quando si riferiscono a obbligazioni e titoli similari, quindi le minusvalenze derivanti dalla svalutazione di partecipazioni sono interamente indeducibili. L importo accantonato a titolo di svalutazione di partecipazioni, pari a 35.000, va interamente ripreso a tassazione. VAR. AUM. 8 = SVALUTAZIONE PARTECIPAZIONE = 35.000 26
Imposte correnti Plusvalenze patrimoniali Plusvalenze patrimoniali Le plusvalenze realizzate mediante cessione a titolo oneroso sono tassate interamente nel periodo d imposta del loro realizzo, ovvero, se il bene è stato posseduto per un periodo minimo di tre anni, la plusvalenza può essere tassata in quote costanti, al massimo in cinque esercizi, compreso quello in cui è verificato il realizzo. Per quanto riguarda la plusvalenza realizzata nell esercizio X-3 e rateizzata, si tratta di tassare un quinto della stessa, rilevando la seguente ripresa in aumento: VAR. AUM. 9 = PLUSVALENZA RATEIZZATA = 10.000 Per quanto riguarda la plusvalenza generatasi nell esercizio in oggetto, considerato che gli amministratori decidono di rateizzare la stessa sussistendone le condizioni di legge, occorre procedere con una variazione in diminuzione pari all intero importo della plusvalenza (20.000 ) e ad una variazione in aumento pari ad un quinto della plusvalenza stessa (4.000 ). VAR. AUM. 10 = PLUSVALENZA RATEIZZATA = 4.000 VAR. DIM. 1 = PLUSVALENZA RATEIZZATA = 20.000 27
Imposte correnti IMU Imposta comunale sugli immobili L imposta comunale sugli immobili (in breve IMU) non è deducibile dall IRES. Si rende quindi necessario procedere ad una variazione in aumento per l intero importo: VAR. AUM. 11 = IMU = 1.000 28
Imposte correnti IRES Valori in Utile ante imposte 469.500 + Var. Aum. 1 1.600 + Var. Aum. 2 11.200 + Var. Aum. 3 500 + Var. Aum. 4 5.000 + Var. Aum. 5 5.500 + Var. Aum. 6 14.400 + Var. Aum. 7 35.000 + Var. Aum. 8 1.000 + Var. Aum. 9 10.000 + Var. Aum. 10 4.000 + Var. Aum. 11 1.000 Var. Dim. 1 20.000 = Reddito complessivo 538.700 Imposta IRES corrente (27,5%) 148.143 29
Fiscalità differita Le imposte differite si generano in conseguenza della rilevazione di variazioni in diminuzione temporanee, mentre le imposte anticipate hanno origine dalle variazioni in aumento temporanee. IMPOSTE ANTICIPATE PER COMPENSI AMMINISTRATORI: 5.000 30% = 1.500 IMPOSTE ANTICIPATE PER AMMORTAMENTO AVVIAMENTO: 14.440 30% = 4.332 IMPOSTE ANTICIPATE PER AMMORTAMENTO ATTREZZAT.: 5.500 30% = 1.650 IMPOSTE ANTICIPATE PER CONTRIBUTI ASSOCIATIVI: 1.000 30% = 300 IMPOSTE ANTICIPATE PER QUOTA SVALUTAZIONE CREDITI NON DEDUCIBILE: 500 30% = 150 STORNO FONDO IMPOSTE DIFFERITE PER PLUSVALENZA ESERCIZIO X-3: 10.000 30% = 3.000 ACCANTONAMENTO AL FONDO IMPOSTE DIFFERITE PER PLUSVALENZA ESERCIZIO X: 16.000 30% = 4.800 30
Determinazione utile netto Valori in Utile ante imposte 469.500 Imposte correnti (per IRES) 148.143 Imposte differite (per IRES) 4.800 Storno imposte differite (per IRES) + 3.000 Imposte anticipate (per IRES) + 7.932 Utile netto 327.489 31