UNITA DI LAVORO Scuola Infanzia Primaria (classe I)Mappa Concettuale



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Transcript:

UNITA DI LAVORO Scuola Infanzia Primaria (classe I)Mappa Concettuale REGOLA di un gruppo = NORMA modificabile nel tempo e nello spazio DATA DA AUTORITÀ per stabilire un COMPORTAMENTO +/ - condiviso obbligatorio valido per tutti per il BENE COMUNEObiettivo Formativo: educare al rispetto di regole condivise per favorire fini utili al bene comune del gruppo e di tutta la comunità. Fase 0. Obiettivo: Rilevare le conoscenze spontanee dei bambini sul concetto di regola. Cosa fa l insegnantecosa fa l alunnodispone gli alunni in cerchio e chiede: Cosa è una regola di gruppo? Quando si fanno le regole in un gruppo? Chi fa le regole in un gruppo? Perché si fanno le regole? Per chi sono le regole? Quando finisce una regola? Risponde a turno e ascolta i compagni.organizzazione/metodo: conversazione clinica Raggruppamento alunni. lavoro individuale Mezzi: circle time; risorse umane. Fase 1 Obiettivo: prendere coscienza della necessità delle regole attraverso una lettura Cosa fa l insegnantecosa fa l alunnolegge o racconta IL PAESE SENZA REGOLE (All.A)tratto da: J. Osterwalder, Raccontami una storia Pone una serie di domande:

Perché la gente si era stancata delle regole? Che cosa dovevano fare gli scolari? E gli adulti? Quali differenze ricordi dopo che la gente decise di togliere le regole? Cosa decisero allora gli abitanti di quel paese? Quali e quante regole fissarono? Chi mise tutti d accordo? Divide la classe/sezione in due gruppi: un gruppo rappresenta la vita del paese senza regole e l altro gruppo il paese con le regole. Invita i bambini a disegnare la favola. Consegna un foglio diviso in due parti: paese senza regole e paese con le regole. Allestisce un cartellone di classe/sezione.ascolta, osserva l immagine Riflette e risponde

Si immedesima nella situazione e recita la sua parte. Disegna e lo descrive all insegnante e ai compagni. Attacca il suo disegno sul cartelloneorganizzazione/metodo: narrazione; conversazione guidata; drammatizzazione; attività iconica. Raggruppamento alunni:. lavoro individuale; gruppo sezione/classe Mezzi: testo; pennarelli; fogli; cartellone IL PAESE SENZA REGOLE ALL. A In un paese di questo mondo la gente si era proprio stancata delle regole. Tutto era comandato: a che ora dovevano alzarsi, a che ora dovevano essere sul posto di lavoro. Agli scolari veniva prescritto a che ora cominciava la scuola e quando potevano tornare a casa. E poi dovevano portarsi un fazzoletto, lavarsi i denti, avere le mani pulite, attraversare la strada sulle strisce, non camminare in mezzo alla strada. Veramente, le regole erano tante e per tutti, grandi e piccoli; perciò la gente si mise d'accordo e decise: "D'ora in avanti non ci saranno più regole. Che bello!". Naturalmente la scuola rimase vuota, perché i ragazzi preferivano andare a giocare. La gente metteva i tavoli in mezzo alla strada perché lì c'era più sole. I giovani alzavano gli stereo al massimo volume, ventiquattro ore su ventiquattro. Quando la gente voleva andare a dormire, gli altoparlanti continuavano a trasmettere musica a tutta forza. Era una gran confusione! Nel pieno della notte, un uomo si mise a suonare le campane della chiesa. La gente accorse sulla piazza e quando tutti furono riuniti alcuni esclamarono: "No, così non possiamo più vivere!". "No, così non possiamo più vivere!", risposero tutti. "Dobbiamo avere delle regole. Sì, vogliamo di nuovo avere delle regole!", ripeté in coro tutta la gente. E insieme cominciarono a fissare alcune regole:

I bambini devono obbedire ai genitori I genitori devono amare i figli Nessuno deve fare del male all'altro Bisogna dire la verità... Ne stabilirono tantissime. Qualcuno ne diceva sempre una nuova, necessaria perché la vita fosse possibile. Alla fine uno suggerì: "Non potremmo riassumere tutte queste regole in alcune poche che le contengano tutte?". Un ragazzino sveglio e vivace si fece avanti e disse che la maestra aveva insegnato dieci regole che riassumevano tutte le regole possibili. E cominciò a recitare: 1.RISPETTA GLI ALTRI 2.RISPETTA IL BABBO E LA MAMMA 3.RISPETTA TE STESSO 4.RISPETTA L'AMBIENTE 5.RISPETTA LE REGOLE DEL VIVERE INSIEME 6.NON UCCIDERE 7.NON RUBARE 8.NON DIRE BUGIE 9.NON COMMETTERE ATTI VIOLENTI CONTRO LE PERSONE E LE COSE 10.NON ESSERE INVIDIOSI DI CIÒ CHE HANNO GLI ALTRI" "Sì, queste regole ci vanno proprio bene!", dissero tutti. E se ne tornarono a casa, felici e contenti. Da quel giorno in quel paese tornò la vita, la pace, la libertà e la gioia. Fase 2 Obiettivo: prendere coscienza della necessità delle regole. Cosa fa l insegnantecosa fa l alunnodivide la classe/sezione in coppie e distribuisce una scheda con alcune regole attivando la logica di ciò che consente un atteggiamento improntato sulle regole e ciò che non consente un comportamento senza regole. (All. A) Promuove un de briefing: Secondo te quale di queste regole sono più necessarie? Quali altre regole metteresti?

.Legge/osserva le figure e scambia le sue idee con il compagno. Risponde e ascolta i compagni ALL. A Comportamenti con le regolecomportamenti senza regoletutti devono rispettare l orario delle lezioni. Ciò consente di.. Ognuno entra a scuola quando vuole Ciò consente di..nessuno può frugare negli zaini degli altri

Ciò consente di Ognuno fruga negli zaini degli altri Ciò consente di Tutti devono utilizzare in modo corretto le, i sussidi didattici della scuola: il PC, la lim, i libri, ) Ciò consente di.. Ognuno utilizza come vuole i sussidi della scuola

Ciò consente di Tutti devono rispettare compagni, adulti, anziani, Ciò consente di..si comporta in modo scorretto Ciò consente di..organizzazione/metodo: attività di osservazione di immagini; verbalizzazione; conversazione. Raggruppamento alunni:. lavoro a coppie; con gruppo sezione/classe Mezzi: scheda con immagini Fase 3 Obiettivo: prendere consapevolezza che la vita di un gruppo esige la costruzione di regole. Cosa fa l insegnantecosa fa l alunnodivide la classe in piccoli gruppi e assegna ad ogni gruppo un cartellone con disegnata una carta a T con la seguente consegna: al gruppo A il compito di compilare, con parole e disegni) la Carta a T inserendo in un lato le espressioni verbali e dall altro quelle non verbali che ritengono indispensabili per attuare le regole dell ascolto;(es. All.A) al gruppo B il compito di compilare la Carta a T inserendo in un lato i comportamenti corretti e dall altro quelli scorretti da tenere in famiglia;(es. All.B) al gruppo C il compito di compilare la Carta a T inserendo in un lato i comportamenti corretti e dall altro quelli scorretti da tenere a tavola; (Es. All.C) al gruppo D il compito di compilare la Carta a T inserendo in un lato i comportamenti corretti e dall altro quelli scorretti da tenere per la strada. (Es. All.D) Attacca i cartelloni su una parete dell aula.

Invita i bambini a osservarli come in una mostra. Finito il giro fa esprimere ad ognuno le proprie sensazioni, le aggiunte, Si predispone in gruppo, svolge il compito assegnato confrontandosi con i compagni, socializzando e condividendo idee. Con l insegnante e il gruppo dei compagni attacca il cartellone alla parete. Osserva i cartelloni dei compagni mostrando meraviglia, disappunto,

Esprime le proprie osservazioni e sensazioni.organizzazione/metodo: compilazione carta a T; espressione di osservazioni e sensazioni; associazione disegno/significato Raggruppamento alunni:. lavoro individuale; a gruppi; gruppo sezione/classe Mezzi: fogli, pennarelli; cartellone. ALL. A LE REGOLE PER ASCOLTARE L ALTROESPRESSIONI NON VERBALI ESPRESSIONI VERBALI Sguardo di assenso Dire di sì con la testa Esprimere meraviglia Essere piegati in avanti Fissare la persona che parla Ascoltare Tenere la bocca chiusa Va bene D accordo Scusa? Puoi ripetere? Silenzio Voce di chi parla Voci provenienti dalle altre classi e dal corridoioall. B LE REGOLE PER VIVERE BENE IN FAMIGLIACOMPORTAMENTI CORRETTI

(quelli che vorresti) COMPORTAMENTI SCORRETTI (quelli che non vorrei) Essere ascoltato Condividere alcuni momenti della giornata (colazione/pranzo/cena) Avere la casa in ordine e pulita Contare sulla presenza della mamma e del papà Avere uno spazio proprio Ricevere aiuto Essere rispettato per le proprie ideetrovare indifferenza Vivere ognuno per conto suo Trovare sempre tutto sottosopra e sporco Non trovare mai nessuno a casa Non sapere mai dove poter stare Non poter contare sull aiuto della mamma Essere giudicato senza poter dare spiegazioniall. C LE REGOLE PER UNA BUONA EDUCAZIONE A TAVOLACOMPORTAMENTI CORRETTI (quelli che vorresti)

Stare composti: appoggiare la schiena sulla sedia Lasciare i piedi per terra Appoggiare le mani sul tavolo Parlare sottovoce Tenere le posate correttamente Aspettare che tutti siano serviti i Non fare rumore; chiudere la bocca Pulire la bocca prima di bere Mangiare lentamente Non leccare il piatto Evitare di prendere porzioni troppo abbondanticomportamenti SCORRETTI (quelli che non vorrei)

Stare scomposti: sedersi sul bordo della seggiola Tenere i piedi ripiegati sotto le cosce Appoggiare la testa su una mano Dondolarsi con la sedia Nascondere le mani sotto il tavolo Cantare o leggere Giocare con le posate e tenere il coltello in bocca Cominciare a mangiare per primo Masticare a bocca aperta Bere con la bocca sporca Prendere grosse bocconate di cibo Leccare il piatto con la lingua Avere il piatto sempre ultrapienoall. D LE REGOLE PER UNA BUONA EDUCAZIONE SULLA STRADACOMPORTAMENTI CORRETTI (quelli che vorresti) Attraversare sulle strisce pedonali Guardare prima sinistra e poi a destra Camminare sul marciapiede quando c è Seguire le indicazioni dei segnali stradali

Usare le piste ciclabili Usare la cintura di sicurezza sulle automobili Indossare il casco quando si va in moto Fermarsi quando il semaforo è rosso Passare quando il semaforo è verde Fermarsi quando il vigile alza la palettacomportamenti SCORRETTI (quelli che non vorrei) Attraversare sulle strisce correndo Giocare sulla strada Giocare a nascondino fra le automobili Correre sul marciapiede Passare dove uno vuole, dappertutto Scrivere sui segnali stradali Correre con la bici tra i pedoni Non allacciarsi le cinture, usare il cellulare mentre si guida, non superare i limiti di velocità Andare in moto senza casco Passare con il semaforo rosso Non rispettare il vigile

Fase 4 Obiettivo: capire che le regole sono emanate da un autorità e che una volta emanate devono essere osservate da tutti per il bene di tutta la collettività Cosa fa l insegnantecosa fa l alunnofa suonare la campanella di uscita dalla scuola a metà mattinata e dice ai di mettersi il giubbetto per tornare a casa. I bambini si disorientano e l insegnante ne chiede il motivo: alcuni rispondono che a casa non c è nessuno, altri che non possono andare a casa da soli. Fa capire ai bambini con domande-guida che le regole sono importanti, che le regole della classe sono state stabilite persone che avevano l autorità di farlo (direttore, ministro) e che le devono osservare tutti, anche gli insegnanti.osserva spaesato ciò che accade Risponde a turno AscoltaOrganizzazione/metodo: conversazione; ascolto. osservazione ed esecuzione di comportamenti; Raggruppamento alunni:. lavoro individuale Mezzi: campanella; testo domande Fase 5 Obiettivo: Prendere coscienza delle norme che regolano la vita della propria classe. Cosa fa l insegnantecosa fa l alunnocostruisce con i bambini la girandola delle regole dividendo un cartone in otto spicchi colorati e scrivendo su ciascuno una regola da osservare a scuola (ricollegandosi alla fase precedente) Chiede di classificare il proprio comportamento all interno della girandola delle regolecostruisce con i compagni e con l aiuto dell insegnate la girandola delle regole condivise.

Si auto riconosce nello spazio delle regole.organizzazione/metodo: attività manipolativa; classificazione di comportamenti. Raggruppamento alunni:. lavoro individuale Mezzi: risorsa umana; cartone; forbici; colori. Fase 6 Obiettivo: Comprendere come le regole, che sono fisse in un certo spazio, possono cambiare in altri spazi. Cosa fa l insegnantecosa fa l alunnomostra una classe di bambini in Bangladesh.(All. A) e chiede loro di osservare: dove si trova il maestro? dove si fa scuola? le regole di questa scuola all aperto possono essere le regole della vostra scuola?osserva e risponde.all. A Raggruppamento alunni:. lavoro individuale Mezzi: foto. Organizzazione/metodo: lettura immagine. Fase 7 Obiettivo: Comprendere come le regole, che sono fisse in un certo momento, possono cambiare in altri momenti.. Cosa fa l insegnantecosa fa l alunnopresenta due immagini di scuola dell infanzia: la prima degli anni 50 e l altra di oggi (All. A).

Invita a d osservare le differenze e chiede: lo spazio per il gioco è lo stesso? quale comportamento per la gestione dello spazio si poteva chiedere nella foto affollata di bambine? come mai ci sono solo bambine? quale regola si può ricavare da questa foto di bambine che non è richiesta oggi?..osserva le due foto. Ricava dati, li interpreta e risponde. ALL. A zione/metodo: lettura immagini. riflessioni; conversazione guidata. Organizza Raggruppamento alunni:. lavoro individuale Mezzi: foto. Fase 8 Obiettivo: riflettere sul percorso didattico. Cosa fa l insegnantecosa fa l alunnoinvita gli allievi a osservare i cartelloni i disegni, la girandola delle regole, le foto

Chiede loro che cosa è una regola, chi la stabilisce e perché. Formula le risposte socializzate dal gruppo classe in modo organico e sistematico. Ripercorre l itinerario scolastico attraverso la rilettura dei materiali appesi alle pareti dell aula. Risponde Condivide le risposte, ascolta e osserva Organizzazione/metodo: meta cognizione. Raggruppamento alunni:. lavoro individuale Mezzi: materiali dell itinerario didattico (cartelloni disegni, girandola delle regole, foto.. ) Fase 9 Obiettivo: verificare la competenza di essere in grado di integrarsi e lavorare in gruppo Cosa fa l insegnantecosa fa l alunnodivide la classe/sezione in gruppi e chiede di elaborare con il disegno o per scritto delle regole per giocare in cortile a tana libera tutti Esegue il compito con i compagni di gruppoorganizzazione/metodo: attività iconica; scrittura. Raggruppamento alunni:. lavoro a gruppi Mezzi: fogli, colori, pennarelli,