MOSCATO BIANCO CN 4. Vitigni del Piemonte Varietà e Cloni



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Transcript:

MOSCATO BIANCO CN 4 Origine: Castiglione Tinella (CN). Anno di omologazione: 1980. Nucleo di premoltiplicazione: CE.PRE.MA.VI.-Regione Piemonte. Vigneto di riferimento: Canelli (AT); collinare, terreno sabbioso, controspalliera potata a cortina centrale con tralcio rinnovabile, densità di impianto 4800 ceppi/ha; periodo di osservazione 1983-86 (1983-84 per i composti aromatici). Germoglio: pigmentazione antocianica debole dell apice ma foglioline con bronzatura intensa. Foglia adulta: generalmente trilobata. Grappolo a maturità: cilindrico, corto, spesso con un ala, piccolo (140 g), moderatamente compatto; acino sferoidale, medio (d.e./d.l. = 1; peso 2.25 g). Fenologia: germogliamento leggermente tardivo. Vigoria: medio-elevata. Produttività: media (2.4 kg/ceppo, pari a circa 105 q/ha). Fertilità reale: 1.30. Comportamento alla propagazione: ottimo con Kober 5BB, buono con S.O.4, rupestris du Lot, 420 A, 125 AA, SO4 e 1103 P. Tolleranza alla muffa grigia del grappolo: buona, grazie alla moderata compattezza del grappolo. (GLRaV-1, GLRaV-2, GLRaV-3), legno riccio (GVA, GVB), fleck (GFkV), mosaico e necrosi delle nervature. Mosto: una concentrazione zuccherina adeguata (18.5 %), l acidità giustamente pronunciata (ph 3.00, acidità tot. 8.60 g/l) ed una buona dotazione terpenica complessiva (569 e 813 µg/l terpeni liberi e glucosidici rispettivamente) consentono l'ottenimento di un vino ben strutturato, di adeguata aromaticità e freschezza.

MOSCATO BIANCO CVT CN 16 Miglioramento genetico e la Biologia della Vite) - Consiglio Nazionale delle Ricerche, Grugliasco (TO). Origine: Castiglione Tinella (CN). Anno di omologazione: 1990. Nucleo di premoltiplicazione: CE.PRE.MA.VI.-Regione Piemonte. Vigneto di riferimento: Canelli (AT); collinare, terreno sabbioso, controspalliera potata a cortina centrale con tralcio rinnovabile, densità di impianto 4800 ceppi/ha; periodo di osservazione 1983-86 (1983-84 per i composti aromatici). Germoglio: pigmentazione antocianica dell apice intensa, foglioline con bronzatura intensa. Foglia adulta: generalmente quinquelobata. Grappolo a maturità: piramidale, corto, spesso con una o più ali, medio-piccolo (160 g), mediamente compatto; acino sferoidale, medio (d.e./d.l. = 0.99; peso 2.25 g). Fenologia: leggermente anticipato in tutte le fasi. Vigoria: medio-elevata. Produttività: media (2.5 kg/ceppo, pari a circa 110 q/ha). Fertilità reale: 1.33. Comportamento alla propagazione: buono con Kober 5BB, S.O.4, 420 A, 125 AA. Tolleranza alla muffa grigia del grappolo: pari alla media varietale, quindi nelle annate predisponenti il grappolo è sensibile agli attacchi. Stato sanitario nei confronti dei virus: idoneo, esente da arricciamento (GFLV), accartocciamento (GLRaV-1, GLRaV-3), legno riccio (GVA), fleck (GFkV), mosaico e necrosi delle nervature. Mosto: una concentrazione zuccherina medio-elevata (19.0 %), l acidità giustamente pronunciata (ph 2.92, acidità tot. 8.13 g/l, a. tartarico 7.90 g/l, a. malico 1.40 g/l), ed una elevata dotazione terpenica complessiva (627 e 992 µg/l terpeni liberi e glucosidici rispettivamente) consentono l'ottenimento di un vino di grande struttura, elevata aromaticità e adeguata freschezza.

MOSCATO BIANCO CVT AT 57 Origine: Canelli (AT). Anno di omologazione: 1990. Nucleo di premoltiplicazione: CE.PRE.MA.VI.-Regione Piemonte. Vigneto di riferimento: Canelli (AT); collinare, terreno sabbioso, controspalliera potata a cortina centrale con tralcio rinnovabile, densità di impianto 4800 ceppi/ha; periodo di osservazione 1983-86 (1983-84 per i composti aromatici). Germoglio: pigmentazione antocianica debole, tomentosità intensa. Foglia adulta: grande e trilobata. Grappolo a maturità: cilindrico, corto, spesso alato, medio-piccolo (160 g), moderatamente compatto; acino sferoidale, medio-piccolo (d.e./d.l. = 0.97; peso 2.07 g). Fenologia: leggermente anticipato in tutte le fasi. Vigoria: medio-elevata. Produttività: media-elevata (2.9 kg/ceppo, pari a circa 130 q/ha). Fertilità reale: 1.48 Comportamento alla propagazione: buono con Kober 5BB, S.O.4, 420 A. Tolleranza alla muffa grigia del grappolo: buona, grazie alla moderata compattezza del grappolo. (GLRaV-1, GLRaV-2, GLRaV-3), legno riccio (GVA, GVB), fleck (GFkV), mosaico e necrosi delle nervature. Mosto: una concentrazione zuccherina elevata (19.8 %), l acidità giustamente pronunciata (ph 2.98, acidità tot. 8.04 g/l, a. tartarico 7.60 g/l, a. malico 1.80 g/l) ed una buona dotazione terpenica complessiva (575 e 746 µg/l terpeni liberi e glucosidici rispettivamente) consentono l'ottenimento di un vino ben strutturato, di adeguata aromaticità e buona freschezza.

MOSCATO BIANCO CVT 190 Origine: Calosso (AT). Anno di omologazione: DM in corso. Nucleo di premoltiplicazione: CE.PRE.MA.VI.- Regione Piemonte. Vigneti di riferimento: Calosso (AT) e S. Stefano B. (CN); collinari, terreno medio impasto, calcareo, controspalliera potata a Guyot, densità di impianto 4000 ceppi/ha; periodo di osservazione 1998-03 Germoglio: apice di colore verde con orlo appena ramato, lanuginoso; 3 e 4 foglioline giallo-verdi con intense sfumature bronzate, inferiormente lanuginose. Foglia adulta: media, pentagonale quinquelobata, lobi laterali sup. allungati, seno peziolare chiuso, pagina inferiore aracnoidea, denti molto pronunciati rettilinei o concavo-convessi a base larga. Grappolo a maturità: medio (190 g), conico o piramidale, spesso con una o due ali corte, medio, poco compatto; acino ellissoidale corto, medio (2.38 g), giallo dorato al sole. Fenologia: anticipa leggermente il germogliamento. Vigoria: moderata. Produttività: elevata e costante (3.2 kg/ha, pari a circa 130 q/ha). Fertilità reale: 1.60. Comportamento alla propagazione: ottima in combinazione con 1103 P ed SO4, solo buona con Kober 5BB. Tolleranza alla muffa grigia del grappolo: buona e superiore alla media varietale. (GLRaV-1, GLRaV-2, GLRaV-3), legno riccio (GVA, GVB), fleck (GFkV), mosaico e necrosi delle nervature, la pianta capostipite è originata da termoterapia. Mosto: accumulo zuccherino elevato (20.1 %), acidità abbastanza energica (ph 3.20, acido tartarico 4.5 g/l, acido malico 2.2 g/l). Quadro aromatico: ottima dotazione terpenica complessiva (550 µ/l la fraz. libera, 900 µ/l la fraz. glicosidica)

MOSCATO BIANCO MartiniRossi CVT G3 Origine: Castagnole Lanze (CN). Anno di omologazione: DM in corso. Nucleo di premoltiplicazione: CE.PRE.MA.VI.- Regione Piemonte. Vigneti di riferimento: Calosso (AT) e S. Stefano B. (CN); collinari, terreno medio impasto, calcareo, controspalliera potata a Guyot, densità di impianto 4000 ceppi/ha; periodo di osservazione 1998-03 Germoglio: apice di colore verde con orlo ramato, poco lanuginoso; 3 e 4 fogliolina quasi interamente bronzate, inferiormente aracnoidee. Foglia adulta: media, pentagonale, quinquelobata, seno peziolare chiuso, seni laterali inf. poco profondi, lembo finemente bolloso, pagina inferiore con tomentosità leggermente aracnoidea, denti pronunciati rettilinei o concavo-convessi a base larga. Grappolo a maturità: medio-piccolo (180 g), cilindrico, lungo, talora con una ala corta, poco compatto; acino ellittico corto, grande (3.1 g), giallo dorato, ambrato nella parte al sole. Fenologia: anticipa leggermente le fasi dall invaiatura alla maturazione. Vigoria: media. Produttività: buona e costante (3.0 kg/ceppo, pari a circa 110 q/ha). Fertilità reale: 1.65. Comportamento alla propagazione: ottima in combinazione con 1103 P ed SO4, solo buona con Kober 5BB. Tolleranza alla muffa grigia del grappolo: ottima, superiore alla media varietale. Stato sanitario nei confronti dei virus: idoneo, esente da arricciamento (GFLV), accartocciamento (GLRaV-1, GLRaV-3), legno riccio (GVA), fleck (GFkV), mosaico e necrosi delle nervature. Mosto: accumulo zuccherino elevato (20.0 %), acidità abbastanza energica (ph 3.15, acido tartarico 4.5 g/l, acido malico 2.2 g/l). Quadro aromatico: ottima dotazione terpenica complessiva (500 µ/l la fraz. libera, 950 µ/l la fraz. glicosidica)

MOSCATO BIANCO MartiniRossi CVT G9 Origine: Castagnole Lanze (CN). Anno di omologazione: DM in corso. Nucleo di premoltiplicazione: CE.PRE.MA.VI.- Regione Piemonte. Vigneti di omologazione: Calosso (AT) e S. Stefano B. (CN); collinari, terreno medio impasto, calcareo, controspalliera potata a Guyot, densità di impianto 4000 ceppi/ha; periodo di osservazione 1998-03 Germoglio: apice di colore verde con orlo ramato, poco lanuginoso; 3 e 4 foglioline quasi interamente bronzate, inferiormente aracnoidee. Foglia adulta: medio-grande, orbicolare, tri o pentalobata, seno peziolare chiuso con bordi sovrapposti, seni laterali inf. poco profondi, pagina inferiore con tomentosità leggermente aracnoidea, denti pronunciati, fitti, rettilinei o concavo-convessi a base più stretta del 190 e G3. Grappolo a maturità: medio-piccolo (165 g), cilindrico, abbastanza lungo, talora con una ala corta, poco compatto o spargolo, soggetto ad acinellatura dolce; acino ellittico corto, grande (3.1), giallo con sfumature dorate nella parte esposta al sole. Fenologia: anticipa leggermente le fasi dall invaiatura alla maturazione. Vigoria: elevata. Produttività: moderata ma costante (3.1 kg/ceppo, pari a 115 q/ha). Fertilità reale: 1.70. Comportamento alla propagazione: ottima in combinazione con 1103 P ed SO4, solo buona con Kober 5BB. Tolleranza alla muffa grigia del grappolo: ottima, superiore alla media varietale. (GLRaV-1, GLRaV-3), legno riccio (GVA), fleck (GFkV), mosaico e necrosi delle nervature. Mosto: accumulo zuccherino elevato (20.0 %), acidità abbastanza energica (ph 3.18, acido tartarico 5.0 g/l, acido malico 2.3 g/l). Quadro aromatico: ottima dotazione terpenica complessiva (550 µ/l la fraz. libera, 870 µ/l la fraz. glicosidica)