Splenectomia. Le indicazioni in ematologia pediatrica La profilassi prima e dopo l'intervento. Dott.ssa Emilia Parodi



Documenti analoghi
La prevenzione e la vaccinazione negli asplenici

La prevenzione e la vaccinazione negli asplenici. Pietro Ragni

AZIENDA OSPEDALIERA S. CROCE E CARLE - CUNEO. Il protocollo vaccinale per la malattia invasiva da Streptococcus pneumoniae

Il medico competente che promuove la salute: le vaccinazioni raccomandate per soggetti in condizioni di rischio

vaccini contro le Meningiti da:

Meningite Cosa c è da sapere.

PROGETTO ADULTI A RISCHIO E VACCINAZIONI

Meningite Cosa c è da sapere.

Parliamo ancora di Vaccini

Circ. n. 350 Monserrato, 06/04/2018

PROTOCOLLO PER LA PREVENZIONE DI OPSI IN PAZIENTI SPLENECTOMIZZATI

Asplenia Dati del Network Italiano Asplenia. Maddalena Casale M.D., Ph.D.

IL RUOLO DELLE VACCINAZIONI nella prevenzione delle meningiti. Dott.ssa Maria Nigro - Dott. Paolo Gulisano ASST Lecco Servizio Vaccinazioni

Tavola Rotonda: Esperienze regionali di sorveglianza e prevenzione. L Emilia-Romagna. Maria Grazia Pascucci Servizio Sanità Pubblica

Impatto delle vaccinazioni sulle malattie invasive batteriche in Emilia-Romagna

I vaccini contro il meningococco. Alberto E. Tozzi U.O Epidemiologia Ospedale Bambino Gesù - Roma

Tabelle delle condizioni di rischio e vaccinazioni raccomandate

I. Esposito Divisione di Pneumologia pediatrica ASO OIRM-S.ANNA Torino

ALLEGATO 1 alla Deliberazione. del ADEGUAMENTO OFFERTA VACCINALE E NUOVA SCHEDULA VACCINALE ANTIMENINGOCOCCO. Introduzione

SINDROME DA ANTICORPI ANTI-FOSFOLIPIDI

VACCINI ANTI- MENINGOCOCCICI

Dall esecuzione alla programmazione vaccinale nell adulto: evoluzione di vaccini e vaccinazioni nel setting della Medicina Generale

Ruolo delle società scientifiche nei Programmi di prevenzione

L UTILITÀ E I LIMITI DEL VACCINO PNEUMOCOCCICO MULTIVALENTE IN ETÀ ADULTA E PEDIATRICA

LE MALATTIE BATTERICHE INVASIVE IN PIEMONTE ANNO 2014

Epidemiologia delle meningiti batteriche in Provincia di Bolzano

Calendari vaccinali del Triveneto:esperienze a confronto Friuli Venezia Giulia. Linda Gallo Venezia,9 dicembre 2014

LINEE GUIDA. VACCINAZIONE PAZIENTI SPLENECTOMIZZATI Pag. 1 / 2

La sorveglianza delle malattie batteriche invasive (MBI) in Europa e in Italia

Giuseppe Monaco, Valentino Conti, Mauro Venegoni, Liliana Coppola, Maria Gramegna, Carmela Santuccio, Alma Lisa Rivolta

Meningiti batteriche

Antipneumococcico 13v dopo 6 anni. Nicola Principi

GRUPPO DI LAVORO REGIONALE STRATEGIE VACCINALI

Francesco Baudo S.C. Ematologia, A.O. Ospedale Niguarda Ca Granda, Milano

Attualita e prospettive

Tutti i casi di malattia invasiva batterica segnalazione rapida da parte dei clinici al Dipartimento di Sanità Pubblica dell Azienda USL

LE VACCINAZIONI NEL PAZIENTE A RISCHIO PER STATUS E PATOLOGIA IL PROGETTO CONDIVISO ATS BRIANZA ASST LECCO - ASST MONZA - ASST VIMERCATE

CHEMIOPROFILASSI PRIMARIA

Gestione del rischio infettivo nel paziente splenectomizzato o con asplenia funzionale

I U N O VERE E FALSE CONTROINDICAZIONI AI VACCINI. Quaderni ASRI. SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Rimini

LE MALATTIE BATTERICHE INVASIVE IN PIEMONTE ANNO 2016

ATTUALITA' NELLE VACCINAZIONI DEL PERSONALE SANITARIO, SECONDO I RECENTI AGGIORNAMENTI NORMATIVI.

Attività del! Gruppo Vaccini! della SItI!! !

LE VACCINAZIONI OGGI intervento della SItI Marche

Profilassi e sorveglianza sanitaria: cosa avviene prima, dopo e «intorno» alla diagnosi di Meningite da Meningococco

Il calendario della Regione Veneto e i nuovi vaccini

La solita temuta Meningite. I casi nella provincia di Treviso

DECRETO N Del 29/12/2016

Le vaccinazioni nelle categorie a rischio. Dr. Antonio Piro Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria U.O. Malattie Infettive ATS di Brescia

Meningiti ed infezioni invasive da Pneumococco ed Haemophilus

LE MALATTIE BATTERICHE INVASIVE IN FRIULI VENEZIA GIULIA

Il Piano Nazionale della Prevenzione

Le vaccinazioni in gravidanza

LE MALATTIE BATTERICHE INVASIVE IN PIEMONTE ANNO 2017

Approvazione del documento avente ad oggetto "Percorso diagnostico terapeutico (PDT) del paziente affetto da malattia HIV/AIDS - Anno 2017".

La vaccinazione antipneumococcica

LE MALATTIE BATTERICHE INVASIVE IN PIEMONTE ANNO 2013

5 a Conferenza Nazionale GIMBE Dall'Evidence-based Practice alla Clinical Governance

La Commissione Regionale Vaccini. Ovvero.. il tagliando del Piano

Indice. Prefazione... Hanno collaborato...

Il «decreto-legge prevenzione vaccinale» a seguito della conversione in Legge da parte del Parlamento (28 luglio 2017)

DOMANDE E RISPOSTE SULLA MENINGITE E SUL VACCINO ANTIMENINGOCOCCICO

L attività di prevenzione vaccinale: poliovirus, malattie batteriche invasive, morbillo e rosolia

Le meningiti batteriche strategie di intervento in Puglia

Dati di sorveglianza delle malattie batteriche invasive aggiornati al 23 dicembre 2015

LA POSIZIONE OMS SUL VACCINO ANTIPNEUMOCOCCICO EPTAVALENTE CONIUGATO

Insieme a quello del gruppo S è il più frequente in Italia: entrambi sono stati la causa della maggior

CALENDARI VACCINALI DEL TRIVENETO: ESPERIENZE A CONFRONTO

Paola Stefanelli MIPI-ISS

"Esperienze regionali di sorveglianza e prevenzione"

PROGETTO SOLE - GESTIONE VACCINAZIONI -

HAEMOPHILUS INFLUENZAE IN EPOCA POST-VACCINALE

Le meningiti batteriche: aspetti microbiologici, immunologici ed epidemiologici Quadri clinici e fattori prognostici in corso di meningite batterica

P. De Iaco Oncologia Ginecologica Policlinico S.Orsola - Bologna

LA VACCINAZIONE DI RECUPERO PNEUMOCOCCICO DEL BAMBINO A RISCHIO

Coperture vaccinali e rischio epidemie

Sintesi. Bergamo, 27/02/2013

Prima dei 15 anni il dosaggio di paracetamolo dipende dal peso del bambino e deve essere compreso tra i 10 e i 15 mg/kg/dose; l intervallo tra una

Consigli pratici di prevenzione vaccinale nella terza età. ATS di Milano Città Metropolitana SS Prevenzione Distretto 7 dr.ssa Antonella Palumbo

Il Ministero della Salute e la Prevenzione delle meningiti batteriche

Strategie di vaccinazione per le meningiti batteriche in Europa. Marta Ciofi degli Atti CNESPS/RMI

Calendario vaccinale Lombardia 2017

LA PREVENZIONE IMMUNITARIA ATTIVA DELLE MALATTIE INFETTIVE: LE VACCINAZIONI. Dott. Roberto Furnari SC Igiene e Sanità Pubblica ASL 1 IMPERIESE

Piano Regionale di Prevenzione Piano Attuativo Aziendale

La temibile meningite: fare chiarezza

Tutti i vaccini. Ra pporti ISTISAN 09/13

Dati di sorveglianza delle malattie batteriche invasive aggiornati al 12 agosto 2015

Difetti immunitari e vaccini: Avversari o alleati?

Epidemiologia delle malattie pneumococciche in Toscana

13/03/2017 Maurizio Montanelli 1

Sessione 3.1 Il controllo farmacologico

Anno Le vaccinazioni nella Repubblica di San Marino LE VACCINAZIONI NELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO ANNO 2017

LA PROTEZIONE OLTRE IL MENINGOCOCCO

Simeri 6-88 giugno 2001

Il futuro della vaccinazione contro lo pneumococco Giorgio Bartolozzi. Giornate di Pediatria Preventiva e Sociale Capri ottobre 2008

Transcript:

Splenectomia Le indicazioni in ematologia pediatrica La profilassi prima e dopo l'intervento Dott.ssa Emilia Parodi S.C. Pediatria e Neonatologia ASO Ordine Mauriziano, Torino Dipartimento di Scienze Pediatriche Università degli Studi di Torino

La milza: cenni anatomici e funzionali

La milza: funzione immunologica Risposta immune antigene specifica Risposta immune innata (B linfociti IgM memory) Risposta immune antigene specifica/innata Produzione di opsonine

La milza: funzione ematologica di filtro Culling: rimozione dal circolo di WBC, PLTs e GR invecchiati o danneggiati Pitting: rimozione di particelle solide dal citoplasma dei GR Reservoir di piastrine (1/3), neutrofili marginati e fattore VII coagulativo Rallentamento del circolo per opsonizzazione e la rimozione dei batteri

La milza: un organo con riconoscimento giuridico

L asplenia anatomica e funzionale ASPLENIA: assenza della milza Congenita (malformazioni viscerali, sindromi eterotassiche viscero-atriali) Secondaria a splenectomia ASPLENIA FUNZIONALE (IPOSPLENISMO): Stato di ridotta funzionalità dell'organo (può essere accompagnato da una riduzione di volume)

Le cause di asplenia funzionale in età pediatrica Sickle cell disease Trapianto di midollo osseo (GVHD) Trombosi (arteria splenica, vena splenica, tronco celiaco) Patologie autoimmuni (LES, vasculiti, AR, sclerosi multipla) Celiachia Patologia epatica (cirrosi, epatite cronica)

Le indicazioni alla splenectomia in età pediatrica Splenectomia post traumatica Diminuita significativamente 1970-2000 (Hansen,2001) Indicazioni più restrittive Possibile splenectomia parziale Splenectomia in patologie ematologiche Sferocitosi ereditaria Anemie emolitiche congenite (CDA, deficit PK ) Sickle cell disease Talassemia Mayor o Intermedia Disordini mielo/linfoproliferativi Anemia emolitica autoimmune

Le indicazioni alla splenectomia: sferocitosi ereditaria

Le indicazioni alla splenectomia: PTI Procedura giustificata in caso si sanguinamento potenzialmente fatale in atto o in caso di piastrinopenia cronica da almeno 12-24 mesi, sintomatica con qualità di vita scadente; i pazienti devono comunque essere inviati al centro di riferimento per valutazione individuale Età > 5-6 anni, preferibilmente in soggetti cronici da almeno 4 anni, sintomatici o con qualità di vita scadente, in cui la terapia medica fallisce, crea dipendenza o causa eccessiva tossicità

Le indicazioni alla splenectomia: drepanocitosi

Il rischio infettivo e la profilassi

Il rischio di OPSI I soggetti asplenici presentano un rischio di sviluppare una infezione sistemica severa (OPSI, Overwhelming Post Splenectomy Infection) 50 volte superiore rispetto alla popolazione generale Hansen, Pediatr Dev Pathol,2001 Streptococco Penumoniae Neisseria Meningitidis Haemophilus Influentiae

Le OPSI: manifestazioni cliniche e decorso FASE PRODROMICA febbre, brivido, mialgia vomito, diarrea, cefalea SHOCK SETTICO CID, Multi Organ Failure, S.Waterhouse Friderichsen Emergenza clinica: decorso in poche ore DECESSO 50-80% dei casi 70% entro 24 ore 80% entro 48 ore ESITI INVALIDANTI Cerebrali Focolai di osteomielite Estese aree di necrosi

OPSI: le prime segnalazioni in letteratura 1919 Primo studio su animali 1952 Prima casistica pediatrica

OPSI: incidenza Prevalenza infezioni: 3.2% Mortalità: 1.4% 19.680 pazienti splenectomizzati Revisione della letteratura 1966-1996 Follw up mediano 6.7 anni (11 mesi-25 anni) Prevalenza infezioni: 3.2% Mortalità: 1.3% PAZIENTI ADULTI Prevalenza infezioni: 3.3% Mortalità: 1.7% PAZIENTI PEDIATRICI

OPSI: l indicazione alla splenectomia come fattore di rischio Rischio maggiore: pazienti pediatrici con emoglobinopatia

OPSI: il tempo intercorso dalla splenectomia Tempo intercorso tra splenectomia ed infezione:media 22 mesi (range 0,1-180) Il rischio è più elevato durante il primo anno post-intervento e diminuisce nel tempo Segnalazioni di episodi anche a 20-40 anni dall intervento SPLENECTOMY AND SUBSEQUENT MORTALITY IN VETERANS OF THE 1939-45 WAR The Lancet, Volume 310, Issue 8029, 16 July 1977, Pages 127-129 C. Dennis Robinette, JosephF. Fraumeni J Clin Pathol 2001;54:214-218 doi:10.1136/jcp.54.3.214 Overwhelming infection in asplenic patients: current best practice preventive measures are not being followed DJ Waghorn

Immunoprofilassi Antibioticoprofilassi Educazione famiglia

L immunoprofilassi: la tempistica Quando eseguire le vaccinazioni? Splenectomia elettiva Splenectomia in urgenza Almeno 2 settimane prima dell intervento Entro 2 settimane dall intervento

Immunoprofilassi: vaccinazione antipenumococcica Pneumococco: 90 sierotipi (30 associati ad infezioni invasive) Vaccino Polisaccaridico 23-valente (PPSV23) Vaccino coniugato 7-valente (PCV7) Vaccino coniugato 13-valente (PCV13) Nome commerciale Pneumo 23 Prevenar Prevenar 13 Sierotipi 1-5, 6B, 7F, 8, 9N, 9V, 10A, 11A, 12F, 14, 15B, 17F, 18C, 19A, 19F, 20, 22F, 23F, 33F 4, 6B, 9V, 14, 18C, 19F, 23F 4, 6B, 9V, 14, 18C, 19F, 23F, 1, 3, 5,6A, 7F, 19A Risposta in pz < 24 mesi Memoria immunologica Produzione IgA NO SI SI NO SI SI NO SI SI

Immunoprofilassi: vaccinazione antipenumococcica PCV7 ALTRO 19% 81% USA 2006-2008 CDC Italia Aggiornamento 2005. Ministero della Salute. Commissione Vaccini

Immunoprofilassi: vaccinazione antipneumococcica La shedula vaccinale ottimale non è stata ancora definita Aumentata incidenza di infezioni invasive in soggetti non responsivi al PPSV Possibile iporesponsività a dosi ripetute di PPSV Possibile soppressione risposta immunitaria in seguito a vaccinazione PPSV dopo PCV Fenomeno del rimpiazzamento : incremento delle infezioni invasive da sierotipi non contenuti nel vaccino La shedula vaccinale si evolverà nel tempo

Immunoprofilassi: vaccinazione anti Pneumococcica Raccomandazioni ACIP (MMWR 10,2010) Circolare Regione Piemonte 16/02/2011 Età Ciclo primario (PCV) Dosi successive (PCV) Dosi successive (PPSV) 2-6 mesi 3 dosi (a distanza di 6-8 settimane) Booster 12-15 mesi 1 dose al compimento dei 2 anni 7-11 mesi 2 dosi (a distanza di 6-8 settimane) Booster 12-15 mesi 1 dose al compimento dei 2 anni 12-23 mesi 2 dosi (a distanza di 6-8 settimane) - 1 dose al compimento dei 2 anni 2-5 anni 2 dosi (a distanza di 6-8 settimane) - 1 dose (a 8 settimane da PCV) > 5 anni 1 dose - 1 dose (a 8 settimane da PCV) Non definita la tempistica di ulteriore richiamo con PPSV (ogni 5 anni?)

Immunoprofilassi: vaccinazione anti Meningococcica Meningococco (13 sierotipi) Vaccino Polisaccaridico tetravalente (MPSV4) Vaccino coniugato Monocomponente (Men C) Vaccino coniugato tetravalente (MCV4) Nome commerciale Mencevax Menigitec, Menjugate Menveo Sierotipi A, C, W135, Y C A, C, W135, Y Risposta in pz < 24 mesi Memoria immunologica Produzione IgA NO SI SI NO SI SI NO SI SI Non disponibile in Italia In Italia non è disponibile un vaccino per il sierogruppo B (il più diffuso)

Immunoprofilassi: vaccinazione anti Meningococcica < 12 mesi > 12 mesi adolescenti adulti Indifferente > 2 anni Ciclo primario 3 dosi coniugato nel primo anno 1 dose coniugato l ACIP: 2 dosi a distanza di 8 settimane Vaccino polisaccaridico Se viaggio in zone endemiche Dosi successive Nessuna Nessuna 1 dose coniugato (ad almeno 3 anni di distanza) 1 dose polisaccaridico Primo richiamo dopo 3 anni (se vaccinato < 6 aa) o dopo 5 anni (se vaccinato > 6 aa) Richiamo ogni 5 anni Particolare attenzione a richiamo tra 12 e 16 anni di età (secondo picco di infezione, anche tra soggetti sani) ACIP's Meningococcal Vaccine Work Group

Immunoprofilassi: vaccinazione anti Haemophilus Influentiae Haemophilus Influentiae 12-59 mesi 12-59 mesi > 5 anni Ciclo primario (Infanrix Hexa) Completo (3 dosi nel primo anno) Non eseguito Non completo ( 2 dosi nel primo anno) Dosi successive (coniugato) Dosi successive (coniugato) Nessuna 1 dose oltre i 18 anni? 2 dosi (a distanza di 8 settimane) 1 dose oltre i 18 anni? 1 dose 1 dose oltre i 18 anni? Non eseguito 1 dose 1 dose oltre i 18 anni?

Immunoprofilassi Antibioticoprofilassi Educazione famiglia Self-treatment

Antibioticoprofilassi

Antibioticoprofilassi: la percezione dei medici 122 medici intervistati il 65% ritiene NON INDICATA la profilassi antibiotica il 20% la ritiene INDICATA il 15% la ritiene RACCOMANDATA

Antibioticoprofilassi: la durata Il rischio infettivo in soggetti asplenici è più elevato nei primi anni dopo l intervento Una terapia antibiotica di profilassi è raccomandata nei primi anni dopo l intervento Il rischio infettivo in soggetti asplenici perdura per tutta la vita Prescrivere una profilassi antibiotica a vita presenta una serie di svantaggi: Scarsa compliance Sviluppo di effetti collaterali Sviluppo di resistenze batteriche

Antibioticoprofilassi: il problema delle resistenze batteriche VS = sierotipi vaccinali VR= sierotipi correlati NVS= sierotipi non vaccinali Resistenza alla penicillina in ceppi di Streptococcus Pneumoniae isolati da bambini di età inferiore ai 5 anni 2000-2003 e 2006-marzo 2009 Dipartimento di Malattie Infettive parassitarie ed Immunomediate Istituto Superiore di Sanità di Roma

Antibioticoprofilassi: la stratificazione del rischio Soggetti ad alto rischio di sviluppare patologia Penumococcica invasiva Età inferiore a 16 anni,maggiore di 50 anni Splenectomia per patologia ematologica Mancata o debole risposta alla vaccinazione Proposta terapia antibiotica profilattica long life Pregressa OPSI Soggetti non ad alto rischio di sviluppare patologia Penumococcica invasiva Counselling adeguato su rischi/benefici

Antibioticoprofilassi: i farmaci

Immunoprofilassi Antibioticoprofilassi Educazione famiglia Self-treatment

L educazione continua del paziente e della famiglia Richio, A VITA, di sviluppare infezione batteriche gravi e potenzialmente mortali In caso di FEBBRE è necessario contattare immediatamente il medico curante o recarsi in Pronto Soccorso nel più breve tempo possibile In caso di FEBBRE, se non più in profilassi: assumere immediatamente una dose di antibiotico (self treatment); se ancora in profilassi: sospendere l antibiotico utilizzato e sostituirlo con quello prescritto per il self treatment

L educazione continua del paziente e della famiglia Antibiotici consigliati per il self-treatment Amoxicillina + Acido Clavulanico: 50-100 mg/kg/die di amoxicillina (max 3 gr/die) in 2-3 dosi Cefalosporine di III generazione: dosaggio pieno Trimetoprim-sulphametossazolo : 8 mg/kg di TMP (max 320 mg/die) in 2-3 dosi in pazienti allergici alle β-lattamine Moxifloxacina:400mg/die in una unica somministrazione Ciprofloxacina: 500mg/die in una unica somministrazione in pazienti adolescenti Ceftriaxone:80mg/kg/die, massimo 2 gr in una unica somministrazione i.m.

L educazione continua del paziente e della famiglia Attenzione al MORSO di CANE o GATTO: iniziare trattamento con Amoxicillina + Ac Calvulanico (rischio di OPSI da Capnocytophaga canimorsus) Profilassi vettoriale nei confronti di PUNTURA DI ZECCA (BABESIOSI) Profilassi corretta in caso di VIAGGIO ALL ESTERO (MALARIA FULMINANTE)

Il rischio vascolare e la profilassi

Gli eventi vascolari: l incidenza I soggetti asplenici presentano un aumentato rischio di sviluppare eventi vascolari rispetto alla popolazione generale Trombosi arteriosa (Stroke, IMA) Trombosi venosa (portale/splenica, DVT/PE) Ipertensione polmonare Incidenza 5.9 % (90/1506 pazienti) Incidenza 3.8 % (8/209 pazienti) PAZIENTI ADULTI PAZIENTI PEDIATRICI

Gli eventi vascolari: la stratificazione del rischio in base alla patologia Emolisi senza splenectomia Splenectomia senza emolisi Splenectomia CON emolisi

Gli eventi vascolari: la patogenesi Predisposizione individuale (trombofilia congenita) Alterazioni del profilo lipidico (aumento del colesterolo) Ridotti livelli di anticoagulanti Aumentata aderenza emazie/endotelio Diminuito livello anticoagulanti naturali Rimodellamento vascolare polmonare Aumentata formazione di trombina Trombocitosi secondaria

La trombocitosi secondaria a splenectomia La trombocitosi è un fenomeno molto frequente nei pazienti che vengono sottoposti a splenectomia, indipendentemente dall indicazione. Incidenza 28.6-93.5 % (PLTs > 600.000/mmc) PAZIENTI ADULTI Incidenza 75.8-94.5% (PLTs > 600.000/mmc) PAZIENTI PEDIATRICI Il picco di conta piastrinica si ha dopo 1-3 settimane dall intervento con un ritorno a valori normali nell arco di settimane, mesi, talvolta anni, talvolta mai. Lewis SM. The spleen. In: Hoffbrand AV, Catovsky D, Tuddenham EG eds. Postgraduate hematology. 5 th Ed. Blackwell Publishing, Oxford 2005: 364

La trombocitosi secondaria: la profilassi con antiaggregante In letteratura sono presenti dati altamente discordanti riguardo un possibile ruolo causale della trombocitosi secondaria a splenectomia nella genesi dell evento trombotico Non ci sono evidenze sufficienti che supportino l indicazione alla profilassi con basse dosi di antiaggreganti nella trombocitosi secondaria a splenectomia Alcuni Autori suggeriscono l utilizzo di ASA in presenza di trombocitosi estrema: PLTs > 1.000.000/mmc in Sickle Cell Disease PLTs > 1.200.000/mmc in Sferocitosi Una eventuale profilassi antiaggregante deve essere presa in considerazione non solo in relazione al numero di piastrine ma dopo attenta valutazione di altri fattori trombofilici congeniti ed acquisiti

Take-home messages

Take-home message 1 La milza è un organo complesso che svolge importanti funzioni ematologiche ed immunologiche, non completamente vicariabili da altri organi

Take-home message 2 La prima profilassi nei confronti delle complicanze correlate alla splenectomia, consiste nel valutare attentamente le indicazioni alla stessa e, quando possibile, nel posticiparla ad una età di almeno 5-6 anni Età > 5-6 anni, preferibilmente in soggetti cronici da almeno 4 anni, sintomatici o con qualità di vita scadente, in cui la terapia medica fallisce, crea dipendenza o causa eccessiva tossicità

Take-home message 3 I soggetti asplenici presentano un elevato rischio di sviluppare infezioni sistemiche da batteri capsulati (OPSI) Si tratta di una emergenza clinica con breve fase prodromica aspecifica e possibile decorso fatale in poche ore

Take-home message 4 I cardini della profilassi delle OPSI in soggetti asplenici sono 3 Immunoprofilassi Antibioticoprofilassi Educazione famiglia

Take-home message 5 I soggetti asplenici devono ricevere adeguata copertura vaccinale bei confronti di Pneumoccocco, Neisseria Menigitids e Haemophilus Influentiae Le schedule vaccinali variano da Paese a Paese e sono in continua evoluzione in relazione alle analisi dei dati di copertura vaccinale, allo sviluppo di resistenze batteriche, al fenomeno del rimpiazzamento e allo sviluppo di nuovi vaccini

Take-home message 6 Una profilassi antibiotica a vita potrebbe essere proposta a soggetti ad alto rischio di sviluppare una infezione pneumococcica invasiva (età < 16 anni/maggiore 50 anni; splenectomia per patologia ematologica; mancata risposta alla vaccinazione; pregressa OPSI)

Take-home message 7 I pazienti e le loro famiglie devono essere correttamente e costantemente informati riguardo al rischio infettivo, alla corretta gestione della febbre e degli episodi infettivi (controllo clinico immediato, self treatment), alla corretta profilassi da eseguire in caso di viaggi all estero

Take-home message 8 I soggetti asplenici presentano un aumentato rischio di sviluppare eventi vascolari rispetto alla popolazione generale Il rischio è maggiore nelle patologie in cui anche dopo la splenectomia persiste emolisi intravascolare

Take-home message 9 Non vi sono evidenze che la trombocitosi secondaria a splenectomia abbia un ruolo causale nell insorgenza di eventi trombotici Una eventuale profilassi antiaggregante deve essere presa in considerazione non solo in relazione al numero di piastrine ma anche in relazione alla concomitante presenza di altri fattori trombofilici congeniti ed acquisiti

Grazie per l attenzione