Progetto Continuità Scuola Infanzia - Scuola Primaria Scuola Secondaria di primo grado La scuola della continuità potrà lasciare ai propri bimbi due eredità durevoli : Le radici e le ali: le une per non dimenticare, le altre per volare (Hodding Carter) FONTI LEGISLATIVE La necessità di un raccordo didattico tra le tre scuole che veda coinvolti in attività comuni i bambini delle ultime classi della scuola dell infanzia e quelli delle prime classi della scuola primaria, così come 1
gli alunni delle quinte classi e quelli delle prime di scuola secondaria di primo grado, sorge dal dettato D.M. n 339 che recita: la continuità nasce dall esigenza primaria di garantire il diritto dell alunno ad un corso formativo organico e completo che mira a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto, il quale pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce la sua particolare identità. La continuita La continuità didattica è uno dei pilastri del processo educativo, tanto più quando tale processo si esplicita all interno di un Istituto Comprensivo. In questo contesto, essa costituisce il filo conduttore che unisce i diversi ordini di scuola e collega il graduale progredire e svilupparsi dello studente, soggetto in formazione, al fine di rendere più organico e consapevole il suo processo didattico-educativo. Per fare ciò, inoltre, è necessario integrare iniziative e competenze dei diversi ordini scolastici al fine di individuare una traiettoria educativa che ponga al centro l idea di un percorso curriculare sull apprendimento. Alla base della continuità c è: L esigenza pedagogica e psicologica di garantire il rispetto per il continuum della crescita della persona; La necessità di garantire al bambino un itinerario didatticopedagogico unitario, conforme alle esigenze di ogni singolo alunno adeguato alle caratteristiche proprie dell età evolutiva. 2
Il bisogno di attuare un percorso che realizzi i processi di apprendimento in maniera graduale, con flessibilità nei contenuti, con strategie educative adeguate ai ritmi individuali e al fine di sollecitare e sviluppare le potenzialità di ciascuno. In tal modo le attività didattiche concordate tra le insegnanti dei diversi ordini di scuola favoriscono concretamente il passaggio degli alunni. Uno dei criteri prioritari è quello di privilegiare le annualità ponte integrando, però, questo criterio con la continuità orizzontale perché l esperienza progettuale sia patrimonio di tutto l Istituto. Ma continuità significa anche progettare iniziative didattiche congiunte, con progetti-ponte che di anno in anno possono trovare una realizzazione diversa, a seconda della progettazione didattica concordata a livello d istituto e nell ambito della progettualità del POF. I passaggi tra i diversi ordini di scuola rappresentano per i bambini un momento estremamente delicato: significa cambiare il gruppo di amici, uscire dalle sicurezze affettive costruite nella vecchia scuola, affrontare nuovi sistemi relazionali, incontrare nuove regole e responsabilità. Da qui la necessità di creare opportunità di confronto tra le varie istituzioni per consentire ai bambini di superare le ansie stimolando la curiosità e il desiderio di esplorare e conoscere il nuovo. La continuità dei processi educativi rappresenta una condizione essenziale per assicurare agli alunni un positivo conseguimento delle finalità dell istruzione obbligatoria. Al fine di prevenire difficoltà tra un grado e l altro di scolarità sono garantite forme di raccordo pedagogico curriculare ed organizzativo tra le diverse scuole. Il piano predisposto dall Istituto M. Serao, prevede azioni di: 3
Continuità verticale (coordinamento dei curriculi, conoscenza del percorso formativo dell alunno, conoscenza dell ambiente e dell organizzazione della scuola che l alunno andrà a frequentare): ha come obiettivo quello di prevenire le difficoltà di passaggio tra Scuola dell Infanzia, Primaria e secondaria di Primo grado e i conseguenti fenomeni di disagio, quali l abbandono scolastico. Continuità orizzontale (incontri scuola-famiglia, rapporti con gli Enti Locali, le A.S.L. e le Associazioni territoriali): ha il compito di promuovere l integrazione con la famiglia e il territorio e di pervenire a un confronto e alla condivisione delle strategie educative, sulla base dei bisogni formativi dell alunno, per favorire una sua crescita armonica. Le azioni che mirano alla prevenzione del disagio e della dispersione passano attraverso la realizzazione di un clima relazionale positivo tra i docenti dei diversi ordini di scuola. Nel concreto l Istituto Comprensivo M. Serao realizza le seguenti iniziative: Incontri tra gli alunni delle classi-ponte per una prima conoscenza dell ambiente, dell organizzazione e delle strutture. Progettazione di percorsi didattici sequenziali. Organizzazione di giornate di accoglienza Giornate open day per consentire alle famiglie di visitare gli ambienti scolastici e prendere primi contatti con docenti, personale scolastico e Dirigente. Realizzazione di progetti d arricchimento articolati nell ottica della continuità e organizzati per gruppi misti di alunni provenienti dai diversi ordini di scuola. Privilegiare la storia dell Istituto in quanto polo musicale con progetti che prevedono l espressione-acquisizione della 4
disciplina artistica che costituisce vanto sul territorio da decenni. Compilazione di una griglia di osservazione riguardante gli alunni in uscita. Mezzi e strumenti I mezzi e gli strumenti potranno essere i seguenti: Schemi di articolazioni e compiti della commissione. Calendari degli incontri con schemi flessibili. Batterie/prove per le classi ponte. La documentazione come valutazione del processo. Ricerca e predisposizione di modalità di verifica e valutazione per docenti e alunni. Collaborazione della commissione con i docenti delle classi ponte con incontri periodici per la stesura di progetti da attuare in vista di celebrazioni e festività. Attuazione dei progetti a partire da novembre fino alla fine di aprile. 5
6 Incontri nel mese di maggio per valutare e verificare i vari progetti attuati nel corso dell anno, sottolineandone criticità e ricadute positive. Incontri tra la fine di maggio e i primi di giugno tra i docenti delle classi ponte per la valutazione e la presentazione degli alunni in vista dei criteri da adottare per la formazione delle classi per il successivo anno scolastico. Valutare i bisogni sorti in itinere durante l attuazione delle varie progettualità e, eventualmente, rivederne la strutturazione, adeguandole alle varie strategie migliorative.