DIABETE MELLITO DIABETE MELLITO: EPIDEMIOLOGIA



Documenti analoghi
Diabete. Malattia metabolica cronica dipendente da una insufficiente produzione di insulina. Ridotta disponibilità alterazione della normale azione

DIABETE MELLITO. Organi danneggiati in corso di diabete mellito INSULINA

DISTURBI METABOLICI. Modulo 1 Lezione C Croce Rossa Italiana Emilia Romagna

CLASSIFICAZIONE del DIABETE

L a p a p p r p oc o ci c o o al a l Con o c n o c r o so s p r e S ed e i d i Fa F r a mac a e c u e t u i t che

CHE COS E IL DIABETE E COME SI PUO CURARE

Aspetti generali del diabete mellito

Caso clinico 2. Pz. di 50 anni, obeso (IMC: 32Kg/mq) Familiarità per diabete mellito. Asintomatico. Glicemia plasmatica di 130 mg/dl.

Impara a riconoscere i segni e i fattori di rischio del diabete

Gestione della terapia ipoglicemizzante nel post-operatorio

Somministrazione Insulina - Dossier INFAD. Diabete: Conoscerlo per gestirlo!

BREVE SINTESI E GLOSSARIO SUL DIABETE MELLITO

Il Diabete Mellito. Mariarosaria Cristofaro UOC Diabetologia-Endocrinologia ASReM Campobasso. Campobasso 19 marzo 2014

CONTROLLO GLICEMICO E ANTIDIABETICI ORALI. Lucia Ricci

Che cos è il Diabete. Cause e conseguenze. Lingua Italiana

DISTURBI METABOLICI. Modulo 1 Lezione C Croce Rossa Italiana Emilia Romagna

CAUSE E CONSEGUENZE. Lingua Italiana

COS E IL DIABETE. Il diabete questo mondo sconosciuto:

OMEOSTASI DELLA TEMPERATURA CORPOREA

Condizioni e fattori di rischio di DMT2

Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore

Alcune considerazioni Sul diabete. Anna Carla Babini

DIABETE MELLITO. Patologia cronica del metabolismo conseguente a disfunzione insulinica. Patologia multisistemica e multifattoriale

Cosa è il diabete mellito

CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE AREA SUD MILANESE

Diabete Mellito 'insulina pancreas un aumento dell appetito accompagnato da una perdita di peso corporeo aumentare la diuresi della sete

perchè vengono, QUali sono, Come possiamo evitarle lingua italiana

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI.

COSA È E COME SI USA Lingua Italiana

L anziano. Terapia del diabete tipo 2: un algoritmo basato su efficacia e farmaco-economia

PERCHE DIABETE MELLITO?


La minaccia nascosta. Smascherare i pericoli del diabete e del colesterolo alto

DIABETE MELLITO DISORDINE CRONICO DEL METABOLISMO DEI CARBOIDRATI CHE DETERMINA ALTERAZIONI ANCHE NEGLI ALTRI METABOLISMI


STEATOSI EPATICA: malattia emergente CORSO ECM

Il diabete mellito e la valutazione dell omeostasi glicemica

DIABETE GESTAZIONALE

STENOSI CAROTIDEA. Influenza del controllo glicemico. Este, 29 novembre giuseppe panebianco

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può

Incidenza dell ipoglicemia nei pazienti della SOS di Diabetologia di Udine

della secrezione di insulina, la soppressione della secrezione di glucagone, il rallentamento dello svuotamento gastrico, la riduzione dell

GUIDA PER LE PROVE FUNZIONALI E PER LA CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE E ALTRE FORME DI INTOLLERANZA AL GLUCOSIO

ADRs da increatino-mimetici e inibitori DPP-4 nella cura del diabete mellito di tipo 2

E facilmente intuibile come, da quel che si è esposto, questo sottogruppo di obesi, trattati con metformina, abbia conseguito i migliori risultati.

TIREOPATIE e DIABETE Raccomandazioni per la pratica clinica

CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE MELLITO. Dottoressa BOVERO Anna Medicina Interna III Negri Ospedale Santa Corona Pietra Ligure ( SV)

1. Obesità. Per valutare la distribuzione del grasso corporeo, si può utilizzare il rapporto vita.

riscontro o insorgenza durante la gravidanza. La diagnosi deriva quindi dalla applicazione

SPECIALE. Italian Health Policy Brief. Sintesi con commento

IPERTENSIONE IPERTENSIONE ARTERIOSA

Il diabete: aspetti medico-legali, psicologici e sociali

L OTTIMIZZAZIONE DELL EQUILIBRIO GLICEMICO IN GRAVIDANZA DR.SSA PATRIZIA LENTINI

Seconda giornata 24 gennaio 2004 Lavoro in piccoli gruppi

controllo metabolico ottimale

Un efficace controllo del diabete richiede che l andamento dei livelli degli zuccheri nel sangue (glicemia) siano strettamente seguiti nel tempo

IL DIABETE MELLITO Dr. Gaiti Dario

Uno strano diabete...

L ASSOCIAZIONE ITALIANA GASTROENTEROLOGI ED ENDOSCOPISTI DIGESTIVI OSPEDALIERI PRESENTA:

PROTOCOLLI DI IDONEITÀ ALLA GUIDA

DIABETE MELLITO TIPO 2 Presentazione PDTA ULSS 6 Vicenza. Vicenza 20 Maggio 2014

Le due porzioni del pancreas, esocrino ed endocrino, sono anatomicamente e funzionalmente diverse.

Classificazione e Definizione del Diabete Mellito

L Insulina è un ormone prodotto dal pancreas implicato nel metabolismo dei carboidrati.

CHE COS E L OBESITA E COME SI PUO CURARE

Il valore dell autocontrollo glicemico come strumento gestionale nell ottimizzazione degli schemi di terapia insulinica nel diabete di tipo 2

-assicurare il fabbisogno plastico necessario alla riparazione protezione e ricambio dei tessuti.

La fenotipizzazione e la stratificazione dei pazienti diabetici Un nuovo modello di approccio gestionale per migliorare l assistenza

GLUCO CALEA. Per sicurezza e precisione MISURATORE DI GLICEMIA PER CANI GATTI CAVALLI WELLIONVET GLUCO CALEA

Il diabete gestazionale

PARLIAMO DI DIABETE 4

Mangiamo perché abbiamo bisogno di energia, di materiali con cui costruire il nostro corpo, di materiali per riparare parti del nostro corpo, di

Attualità in tema di diabete: Iperglicemia post-prandiale Resistenza insulinica Dott. Piero Vasapollo Area Endocrinologia e metabolismo della

I consigli per invecchiare bene: la dieta mediterranea, l attività fisica, la cura del nostro cuore, l esercizio della nostra mente

COLESTEROLO. l insidioso killer del cuore. A cura della Dott.ssa Anna Maria Marcellini Direttore Tecnico del Laboratorio Gruppo Ippocrate

AGD LECCO ONLUS ASSOCIAZIONE LECCHESE PER L AIUTO AI GIOVANI CON DIABETE ONLUS

Il decalogo del diabetico. L Ipoglicemia

Nome Cognome: ROBERTO ZELANTE Titolo della Relazione:LINEE GUIDA AZIENDALI-MALATTIA DIABETICA AUSL 7 RAGUSA-

DISLIPIDEMIE. Dr. Alessandro Bernardini DISLIPIDEMIA

DEFICIT ISOLATO ACTH

BD Medical - Diabetes Care. Ipoglicemia. 06_Ipoglicemia.indd :11:51

L ipoglicemia COME RICONOSCERLA E COSA FARE? Lingua Italiana

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE STUCCHI, REGUZZONI

Una caloria è una caloria! sarà poi vero??? Da un punto di vista ormonale NON TUTTE LE CALORIE SONO UGUALI!!!

L utilizzo dei nuovi farmaci nella terapia del diabete

Dolcemente... pericoloso: il diabete.

L OBESITA : FATTO DI ESTETICA O MALATTIA?

DATASET (cosa registra il MMG partecipante a CGDM):

I macronutrienti. Nutrizione e Vita di Gallo dr Ubaldo - info@italianutrizione.it

La patologia Quali sono i sintomi?

Il ruolo del Pediatra di Famiglia nei nati da madre diabetica. Dottor Roberto Cionini

La terapia del diabete in casa di riposo un anno dopo. Luisa Guglielmi Venerdì 30 marzo 2012

Ipoadrenocorticismo (Malattia di Addison)

Bambini con diabete. Francesco, Elisa e il diabete: a scuola fra nuove opportunità terapeutiche e bisogni inevasi

DIABETE MELLITO (DM) Classificazione eziologica

STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata

Carta del rischio cardiovascolare

Il diabete. Nutrirsi di salute Settembre Cos è il diabete?

Alcune cose da tenere a mente su esercizio fisico e glicemia

Transcript:

HOME DIABETE MELLITO Dr. Alessandro Bernardini DIABETE MELLITO: EPIDEMIOLOGIA DIABETE MELLITO Il diabete di tipo 1 si può manifestare a qualsiasi età, ma c'è un netto aumento nel periodo della pubertà e poi un declino. Circa il 50-60% dei pazienti affetti da diabete di tipo 1 ha meno di 20 anni. Il diabete mellito di tipo 2 è molto più comune di quello di tipo 1, comprendendo più del 90% di tutti i pazienti affetti da diabete nella maggior parte delle popolazioni. Di solito si manifesta nei pazienti con più di 40 anni. L'incidenza del tipo 2 aumenta con l'età e con l'aumento dell'obesità. 20/11/2011 Clinical Pharmacy and Therapeutics by Roger Walker 2 1

HOME Ci sono almeno cinque tipi di cellule endocrine che costituiscono le isole di Langerhans (indicate in blu), esse secernono molti ormoni diversi, tra cui: le cellule α (alfa) secernono glucagone (15-20% nei roditori); DIABETE MELLITO le cellule β (beta) secernono insulina ed amilina (65-80% nei roditori); Il pancreas, con la sua parte esocrina in arancione: si vede come le isole di Langerhans, in blu, sono in genere disseminate nel tessuto ghiandolare esocrino del pancreas. PATOLOGIA Il diabete è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) e dovuta a una mancanza di insulina (tipo 1) o parziale carenza di insulina e/o insulinoresistenza (tipo 2). L insulina è l ormone, prodotto dal pancreas, che consente al glucosio l ingresso nelle cellule e il suo conseguente utilizzo come fonte energetica. Quando questo meccanismo è alterato, il glucosio si accumula nel circolo sanguigno. 2

PATOLOGIA E caratterizzato da iperglicemia dovuta a mancata secrezione di insulina per distruzione delle beta-cellule pancreatiche, che è per il 90% di origine autoimmune. PATOLOGIA E caratterizzato da iperglicemia dovuta a iposecrezione di insulina e/o insensibilità all'insulina. 3

PATOLOGIA Polidipsia: abnorme accentuazione del senso di sete PATOLOGIA Il diabete è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) e dovuta a una mancanza di insulina (tipo 1) o parziale carenza di insulina e/o insulinoresistenza (tipo 2). DIAGNOSI DI DIABETE IN PRESENZA DI SINTOMI TIPICI DELLA MALATTIA (poliuria, polidipsia e calo ponderale) anche in una sola occasione su plasma venoso (non glicemia capillare) di: glicemia casuale maggiore o uguale a 200 mg/dl (indipendentemente dall assunzione di cibo). IN ASSENZA DEI SINTOMI TIPICI (poliuria, polidipsia e calo ponderale) in almeno due diverse occasioni analisi su plasma venoso (non glicemia capillare): glicemia a digiuno maggiore o uguale a 126 mg/dl (con dosaggio su prelievo eseguito al mattino, alle ore 8 circa, dopo almeno 8 ore di digiuno) oppure glicemia maggiore o uguale a 200 mg/dl, 2 ore dopo carico orale di glucosio (eseguito con 75 g) oppure HbA1c (emoglobina glicata) maggiore o uguale a 6,5% (solo con dosaggio standardizzato) 4

PATOLOGIA Il diabete è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) e dovuta a una mancanza di insulina (tipo 1) o parziale carenza di insulina e/o insulinoresistenza (tipo 2). DIAGNOSI DI DIABETE I N PRESENZA DI SINTOMI TIPICI DELLA MALATTIA anche in una sola occasione di: glicemia casuale maggiore o uguale a 200 mg/dl (indipendentemente dall assunzione di cibo). DIAGNOSI IN ASSENZA DEI SINTOMI TIPICI (poliuria, polidipsia e calo ponderale) in almeno due diverse occasioni: (Polidipsia: abnorme accentuazione del senso di sete) glicemia a digiuno maggiore o uguale a 126 mg/dl (con dosaggio su prelievo eseguito al mattino, alle ore 8 circa, dopo almeno 8 ore di digiuno) oppure glicemia maggiore o uguale a 200 mg/dl, 2 ore dopo carico orale di glucosio (eseguito con 75 g) oppure HbA1c maggiore o uguale a 6,5% (solo con dosaggio standardizzato) EMOGLOBINA GLICOSILATA o glicata Quando la glicemia è alta, parte dell'emoglobina si unisce al glucosio (zucchero) in modo irreversibile per tutta la durata della vita del globulo rosso e diventa EMOGLOBINA GLICOSILATA. La stima dell'emoglobina glicata (HbA1c) fornisce un indice del controllo medio del diabete nei precedenti 3 mesi circa. I valori normali sono compresi tra 4 e 6,5%. PATOLOGIA Il diabete è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) e dovuta a una mancanza di insulina (tipo 1) o parziale carenza di insulina e/o insulinoresistenza (tipo 2). DIAGNOSI DI DIABETE I N PRESENZA DI SINTOMI TIPICI DELLA MALATTIA anche in una sola occasione di: (Polidipsia: abnorme accentuazione del senso di sete) Quando la glicemia è alta, parte dell'emoglobina si unisce al glucosio (zucchero) in modo irreversibile per tutta la durata della vita del globulo rosso e diventa EMOGLOBINA GLICOSILATA. La stima dell'emoglobina glicata (HbA1c) fornisce un indice del glicemia casuale maggiore o uguale a 200 mg/dl (indipendentemente dall assunzione di cibo). controllo medio del diabete nei precedenti 2-3 mesi. I valori normali sono compresi tra 4 e 6,5%. DIAGNOSI IN ASSENZA DEI SINTOMI TIPICI (poliuria, polidipsia e calo ponderale) in almeno due diverse occasioni: glicemia a digiuno maggiore o uguale a 126 mg/dl (con dosaggio su prelievo eseguito al mattino, alle ore 8 circa, dopo almeno 8 ore di digiuno) oppure glicemia maggiore o uguale a 200 mg/dl, 2 ore dopo carico orale di glucosio (eseguito con 75 g) oppure HbA1c maggiore o uguale a 6,5% (solo con dosaggio standardizzato) CAUSA: linfociti T autoimmuni attivati nel DIABETE TIPO 1A (90% dei casi) distruzione delle beta-cellule pancreatiche che producono insulina Nel diabete di tipo 1 ci sono nel 70% dei casi anticorpi circolanti anti-insulari (ICA) ed altri anticorpi marker della malattia (la causa sono i linfociti). 5

PATOLOGIA Il diabete è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) e dovuta a una mancanza di insulina (tipo 1) o parziale carenza di insulina e/o insulinoresistenza (tipo 2). DIAGNOSI DI DIABETE I N PRESENZA DI SINTOMI TIPICI DELLA MALATTIA anche in una sola occasione di: (Polidipsia: abnorme accentuazione del senso di sete) Quando la glicemia è alta, parte dell'emoglobina si unisce al glucosio (zucchero) in modo irreversibile per tutta la durata della vita del globulo rosso e diventa EMOGLOBINA GLICOSILATA. La stima dell'emoglobina glicata (HbA1c) fornisce un indice del glicemia casuale maggiore o uguale a 200 mg/dl (indipendentemente dall assunzione di cibo). controllo medio del diabete nei precedenti 2-3 mesi. I valori normali sono compresi tra 4 e 6,5%. DIAGNOSI IN ASSENZA DEI SINTOMI TIPICI (poliuria, polidipsia e calo ponderale) in almeno due diverse occasioni: glicemia a digiuno maggiore o uguale a 126 mg/dl (con dosaggio su prelievo eseguito al mattino, alle ore 8 circa, dopo almeno 8 ore di digiuno) oppure glicemia maggiore o uguale a 200 mg/dl, 2 ore dopo carico orale di glucosio (eseguito con 75 g) oppure HbA1c maggiore o uguale a 6,5% (solo con dosaggio standardizzato) CAUSA: linfociti T autoimmune attivati nel DIABETE TIPO 1A (90% dei casi) Idiopatico DIABETE TIPO 1B (10% dei casi) distruzione delle beta-cellule pancreatiche che producono insulina Anticorpi circolanti anti-insulari (ICA) ed altri anticorpi marker della malattia (la causa sono linfociti). Eccessiva produzione epatica di glucosio. Obesità Iperinsulinemia all inizio ma poi declino della produzione di insulina Marcata insensibilità verso l'insulina (resistenza all insulina) Diminuzione del numero di recettori per l'insulina. I pazienti con il tipo 2 mantengono circa il 50% della loro massa di cellule beta 6

PATOLOGIA Il diabete è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) e dovuta a una mancanza di insulina (tipo 1) o parziale carenza di insulina e/o insulinoresistenza (tipo 2). DIAGNOSI DI DIABETE I N PRESENZA DI SINTOMI TIPICI DELLA MALATTIA anche in una sola occasione di: (Polidipsia: abnorme accentuazione del senso di sete) Quando la glicemia è alta, parte dell'emoglobina si unisce al glucosio (zucchero) in modo irreversibile per tutta la durata della vita del globulo rosso e diventa EMOGLOBINA GLICOSILATA. La stima dell'emoglobina glicata (HbA1c) fornisce un indice del glicemia casuale maggiore o uguale a 200 mg/dl (indipendentemente dall assunzione di cibo). controllo medio del diabete nei precedenti 2-3 mesi. I valori normali sono compresi tra 4 e 6,5%. DIAGNOSI IN ASSENZA DEI SINTOMI TIPICI (poliuria, polidipsia e calo ponderale) in almeno due diverse occasioni: glicemia a digiuno maggiore o uguale a 126 mg/dl (con dosaggio su prelievo eseguito al mattino, alle ore 8 circa, dopo almeno 8 ore di digiuno) oppure glicemia maggiore o uguale a 200 mg/dl, 2 ore dopo carico orale di glucosio (eseguito con 75 g) oppure HbA1c maggiore o uguale a 6,5% (solo con dosaggio standardizzato) linfociti T autoimmune CAUSA: attivati nel DIABETE TIPO 1A (90% dei casi) Idiopatico DIABETE TIPO 1B (10% dei casi) distruzione delle beta-cellule pancreatiche che producono insulina Causa: Ha correlazioni genetiche e con l obesità il grasso sottocutaneo è depositato in posizione intra-addominale maggior rischio Distruzione delle beta-cellule pancreatiche che producono insulina Anticorpi circolanti anti-insulari (ICA) ed altri anticorpi marker della malattia (la causa sono linfociti). Eccessiva produzione epatica di glucosio. Obesità Iperinsulinemia all inizio ma poi declino della produzione di insulina marcata insensibilità verso l'insulina (resistenza all insulina) diminuzione del numero di recettori per l'insulina. I pazienti con il tipo 2 mantengono circa il 50% della loro massa di cellule beta Dono il 75% di tutti i pazienti affetti da diabete, pazienti con più di 40 anni, l incidenza aumenta con l'età e con l'aumento dell'obesità. PATOLOGIA Il diabete è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) e dovuta a una mancanza di insulina (tipo 1) o parziale carenza di insulina e/o insulinoresistenza (tipo 2). DIAGNOSI DI DIABETE I N PRESENZA DI SINTOMI TIPICI DELLA MALATTIA anche in una sola occasione di: (Polidipsia: abnorme accentuazione del senso di sete) Quando la glicemia è alta, parte dell'emoglobina si unisce al glucosio (zucchero) in modo irreversibile per tutta la durata della vita del globulo rosso e diventa EMOGLOBINA GLICOSILATA. La stima dell'emoglobina glicata (HbA1c) fornisce un indice del glicemia casuale maggiore o uguale a 200 mg/dl (indipendentemente dall assunzione di cibo). controllo medio del diabete nei precedenti 2-3 mesi. I valori normali sono compresi tra 4 e 6,5%. DIAGNOSI IN ASSENZA DEI SINTOMI TIPICI (poliuria, polidipsia e calo ponderale) in almeno due diverse occasioni: glicemia a digiuno maggiore o uguale a 126 mg/dl (con dosaggio su prelievo eseguito al mattino, alle ore 8 circa, dopo almeno 8 ore di digiuno) oppure glicemia maggiore o uguale a 200 mg/dl, 2 ore dopo carico orale di glucosio (eseguito con 75 g) oppure HbA1c maggiore o uguale a 6,5% (solo con dosaggio standardizzato) linfociti T autoimmune CAUSA: attivati nel DIABETE TIPO 1A (90% dei casi) Idiopatico DIABETE TIPO 1B (10% dei casi) distruzione delle beta-cellule pancreatiche che producono insulina Causa: Ha correlazioni genetiche e con l obesità il grasso sottocutaneo è depositato in posizione intra-addominale maggior rischio Distruzione delle beta-cellule pancreatiche che producono insulina Anticorpi circolanti anti-insulari (ICA) ed altri anticorpi marker della malattia (la causa sono linfociti). Eccessiva produzione epatica di glucosio. Obesità Iperinsulinemia all inizio ma poi declino della produzione di insulina marcata insensibilità verso l'insulina (resistenza all insulina) diminuzione del numero di recettori per l'insulina. I pazienti con il tipo 2 mantengono circa il 50% della loro massa di cellule beta Dono il 75% di tutti i pazienti affetti da diabete, pazienti con più di 40 anni, l incidenza aumenta con l'età e con l'aumento dell'obesità. Diabete tipo 2 7

FISIOPATOLOGIA DELL INSULINA L'apporto alimentare determina un rapido aumento di 10 volte dell insulina 1) Inizialmente nei primi due minuti si ha una risposta rapida: rilascio dell'insulina immagazzinata 2) seguita dopo 5-10 minuti una seconda risposta che è minore ma perdura per 1 ora, insulina sintetizzata ex novo L'interazione dell'insulina con il recettore sulla superficie cellulare attiva i processi di trasporto del glucosio, degli aminoacidi e FISIOPATOLOGIA DELL INSULINA Aterosclerosi (con rischio di morte): infarto del miocardio, ictus cerebri arteriopatia periferica Insuff.renale, neuropatia e cecità Le complicanze croniche del diabete sono dovute all iperglicemia che deforma le membrane basali dei capillari. 8

FISIOPATOLOGIA DELL INSULINA Aterosclerosi (con rischio di morte): infarto del miocardio, ictus cerebri arteriopatia periferica Insuff.renale, neuropatia e cecità Oltre all'ottenimento del controllo ottimale della glicemia, è essenziale che vengano identificate e trattate ipertensione e dislipidemia coesistenti. In questi pazienti il raggiungimento del solo controllo della glicemia non eviterà complicanze. FISIOPATOLOGIA Aterosclerosi (con rischio di morte): infarto del miocardio, ictus cerebri arteriopatia periferica Insuff.renale, neuropatia e cecità DIETA+ESERCIZIO FISICO se glicemia a digiuno tra 7 e 11 mmol/l 9

FISIOPATOLOGIA Aterosclerosi (con rischio di morte): infarto del miocardio, ictus cerebri arteriopatia periferica Insuff.renale, neuropatia e cecità un'appropriata attività fisica, smettere di fumare assumere una sana alimentazione. FISIOPATOLOGIA Insulina intermedia: complessata con zinco o protamina Insulina: via sottocutanea ispessimento tessuti sottocutanei Insulina: conservazione: al riparo dalla luce e in frigo tranne quella in uso: l iniezione di insulina fredda o refrigerata è indesiderabile perché è più dolorosa e il profilo di assorbimento è alterato. 10

FISIOPATOLOGIA INSULINE RAPIDE: INSULINA UMANA: solubile - va assunta 30 prima dei pasti in esameri (6 unità) ANALOGHI RICOMBINANTI lispro (Humalog), aspart (NovoRapid) assunte immediatamente prima dei pasti - monomeri cioè unità singole. FISIOPATOLOGIA INSULINA LENTA insuline analoghe ricombinanti a lunga durata (24 ore) glargine (Lantus ) detemir (Levemir ) 11

INSULINA: CONSERVAZIONE E SOMMINISTRAZIONE DIABETE MELLITO Insulina: conservazione: al riparo dalla luce e in frigo tranne quella in uso: l iniezione di insulina fredda o refrigerata è indesiderabile perché è più dolorosa e il profilo di assorbimento è alterato. Insulina: via sottocutanea con ripetute iniezioni è possibile l ispessimento dei tessuti sottocutanei: cambiare i siti di iniezione 20/11/2011 Clinical Pharmacy and Therapeutics by Roger Walker 23 FISIOPATOLOGIA Sono disponibili 6 tipi principali di sostanze ipoglicemizzanti; la scelta iniziale della terapia nel diabete di tipo 2 sarà determinata in gran parte dalla funzionalità renale del paziente, dall'età e dal peso. FARMACOTERAPIA 12

FISIOPATOLOGIA Insuff.renale, neuropatia e cecità FARMACOTER inibizione della gluconeogenesi epatica STILE DI VITA + METFORMINA se glicemia a digiuno 12-17 mmol/l FISIOPATOLOGIA FARMACOTER inibizione della gluconeogenesi epatica METFORMINA Agisce per inibizione della gluconeogenesi epatica non causa né ipoglicemia né aumento di peso 13

FISIOPATOLOGIA FARMACOTER inibizione della gluconeogenesi epatica METFORMINA Disturbi gastrointestinali (diarrea), di solito transitori: possono essere ridotti iniziando con una dose bassa, aumentando la dose lentamente e somministrando il farmaco durante o dopo i pasti. Eliminazione renale: un effetto collaterale raro ma potenzialmente pericoloso per la vita è l'acidosi lattica. I pazienti a rischio maggiore sono quelli con insufficienza renale nei quali il farmaco si accumula. FISIOPATOLOGIA SULFANILUREE: Determinano rilascio insulina dal pancreas, Usare dose più bassa possibile: rischio di ipoglicemia, Farmaco da prendere mezz'ora prima di un pasto I più importanti fattori di rischio per lo sviluppo di ipoglicemia sono: uso di una sostanza ad azione prolungata, età avanzata, inadeguato apporto di carboidrati disfunzione renale o epatica. FARMACOTER Metformina, glitazoni, SULFANILUREE come Glibenclamide (Daonil, Euglucon), Repaglinide (Novonorm), inibizione della gluconeogenesi epatica INIBITORI DPP-4 come il Sitagliptin (Januvia, Tesavel), ANALOGHI DEL GLP-1 come il Liraglutide (Victoza) metformina + glibenclamide (Bi-Euglucon M /Glibomet) Insulina intermedia: complessata con zinco o protamina Insulina: via sottocutanea ispessimento tessuti sottocutanei Insulina: conservazione: al riparo dalla luce e in frigo tranne quella in uso: l iniezione di insulina fredda o refrigerata è indesiderabile perché è più dolorosa e il profilo di assorbimento è alterato. 14

FISIOPATOLOGIA FARMACOTER inibizione della gluconeogenesi epatica Metformina, glitazoni, Sulfaniluree come Glibenclamide (Daonil, Euglucon), Repaglinide (Novonorm), inibitori DPP-4 come il Sitagliptin (Januvia, Tesavel), analoghi del GLP-1 come il Liraglutide (Victoza) INSULINA in caso di inadeguato compenso con la terapia orale metformina + glibenclamide (Bi-Euglucon M /Glibomet) in base alla capacità del pancreas di secernere insulina. deve essere usata la dose più bassa possibile, mezz'ora prima di un pasto Insulina intermedia: complessata con zinco o protamina Insulina: via sottocutanea ispessimento tessuti sottocutanei Insulina: conservazione: al riparo dalla luce e in frigo tranne quella in uso: l iniezione di insulina fredda o refrigerata è indesiderabile perché è più dolorosa e il profilo di assorbimento è alterato. 15