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IMMANUEL KANT (1724 1804) Nell attività filosofica di Kant si possono distinguere due periodi: il periodo pre critico e il periodo critico. A fare da cerniera a questi due periodi è la Dissertazione del 1770 (Forma e princìpi del mondo sensibile e intelligibile) in cui Kant comincia a stabilire la distinzione tra conoscenza sensibile (dovuta alla passività del soggetto, ha per oggetto il fenomeno cioè la cosa come appare nella sua relazione al soggetto) e conoscenza intellettuale (ha per oggetto il noumeno cioè la cosa così com è nella sua natura intelligibile). CONOSCENZA SENSIBILE INTELLETTUALE FENOMENO NOUMENO Oggetto della conoscenza, la realtà quale appare tramite le forme a priori proprie della struttura conoscitiva dell uomo. Il fenomeno è relativo al modo di conoscere dell uomo. Ha una sua specifica oggettività poiché vale per tutti gli intelletti conformati come il nostro. La realtà considerata indipendentemente da noi e dalle forme a priori mediante cui la conosciamo. È oggetto di una conoscenza intellettuale e, poiché l uomo non è dotato di una intuizione intellettuale, il noumeno è un concetto-limite. Il noumeno è pensabile ma non conoscibile, è ciò che va al di là delle possibilità conoscitive dell uomo. 1

IL CRITICISMO KANTIANO Il pensiero di Kant è detto criticismo poiché il filosofo fa della critica lo strumento per eccellenza della filosofia. Nel linguaggio kantiano criticare significa giudicare, distinguere, valutare, soppesare, interrogarsi sul fondamento di determinate esperienze umane e stabilire le possibilità (cioè le condizioni che ne permettono l esistenza), la validità (cioè la legittimità o meno di tali esperienze) e i limiti (cioè i confini di validità). Il criticismo si interroga sui: Fondamenti del sapere Fondamenti della morale Fondamenti dell esperienza estetica e sentimentale Critica della Ragion Pura Critica della Ragion Pratica Critica del Giudizio kant, in altri termini, non indaga la realtà ma le modalità umane di porsi di fronte alla realtà; indaga le condizioni che rendono possibile il funzionamento della ragione stabilendo ciò che essa è in grado di conoscere e fissando i limiti. Limiti che devono essere tracciati dalla ragione stessa che, essendo autonoma, non può assumere dall esterno alcuna guida o direttiva sul suo procedimento. Kant porta davanti al tribunale della ragione la ragione stessa per chiarirne le strutture e le possibilità. 2

LE DUE FONTI PRINCIPALI DEL CRITICISMO SONO: RAZIONALISMO EMPIRISMO PREGI DIFETTI PREGI DIFETTI L universalità della conoscenza poggia sui principi della ragione. Fornisce giudizi esplicativi, universali ma non accresce la conoscenza. Non è possibile giungere a verità teoretiche non condizionate dall esperienza sensibile, inevitabile punto di partenza di qualsiasi vera conoscenza. Radicamento della conoscenza nell esperienza sensibile; carattere soggettivo della conoscenza. Le indagini dell empirismo non sono universali e necessarie; i giudizi sono estensivi, cioè accrescono la conoscenza ma non ne garantiscono l universalità. I giudizi che si ricavano da queste correnti filosofiche sono o giudizi (unione di due concetti in una frase: soggetto + predicato) analitici a priori (cioè indipendenti dall esperienza, tipici del razionalismo) o giudizi sintetici a posteriori (cioè fondati sull esperienza, tipici dell empirismo). GIUDIZI SINTETICI A POSTERIORI ANALITICI A PRIORI Es.: il triangolo ha tre lati : il predicato non aggiunge nulla di nuovo al soggetto, l avere tre lati è già compreso nel soggetto (il triangolo). ES.: il tavolo è quadrato : il predicato (quadrato) aggiunge qualcosa di nuovo al soggetto (tavolo) e non è implicito nel concetto di tavolo che potrebbe essere rotondo o di qualsiasi altra forma. UNIVERSALI E NECESSARI Non derivano dall esperienza INFECONDI Il predicato non dice niente di nuovo rispetto al soggetto PARTICOLARI E NON NECESSARI Derivano dall esperienza FECONDI Il predicato aggiunge qualcosa di nuovo rispetto al soggetto 3

Kant individua una terza tipologia di giudizi: GIUDIZI SINTETICI A PRIORI Es.: 3+2 5. La somma dei due numeri non è compresa né nel concetto del numero 3 né nel concetto del numero 2 SINTETICI A PRIORI Il predicato aggiunge qualcosa di nuovo rispetto al soggetto. Essendo universali e necessari non derivano dall esperienza. SONO PRINCIPI IMMUTABILI SU CUI SI BASA LA SCIENZA 4

LA RIVOLUZIONE COPERNICANA Dopo avere individuato i giudizi sintetici a priori, Kant cerca di capire da dove essi derivino. Secondo Kant la conoscenza è una sintesi di materia e forma. materia Molteplicità caotica e mutevole delle impressioni che provengono dall esperienza. conoscenza forma L insieme delle modalità fisse attraverso cui la mente umana ordina, attraverso determinati rapporti, le impressioni che provengono dall esperienza. Le modalità fisse sono a priori rispetto all esperienza, universali perché tutti li applicano allo stesso modo; sono forme attraverso cui incapsuliamo la realtà. Questa impostazione comporta una rivoluzione nella prospettiva del problema della conoscenza. L originalità di Kant sta nell affermare la centralità dell uomo nei confronti della realtà conosciuta: non è il soggetto a subire passivamente l oggetto nel processo conoscitivo ma è il soggetto che, con la sua attività conoscitiva, pone l oggetto, lo formula e lo illumina. L IO è il legislatore della natura; la realtà è il risultato del modo di conoscere dell uomo. 5

Critica della Ragion Pura È un analisi dei fondamenti del sapere. Kant cerca di analizzare che cosa la ragione può conoscere in modo legittimo, qual è l ambito in cui essa può operare. Kant si chiede: Che cosa posso conoscere? Qual è il fondamento del sapere? Come sono possibili la matematica e la fisica come scienze? Come e se è possibile la metafisica come scienza e come è possibile la mestafisica come disposizione naturale. Kant, in altre parole, ritiene necessario fare un riesame globale della struttura e della validità della conoscenza. Quest opera rappresenta, perciò, un analisi delle autentiche possibilità conoscitive dell uomo. Nel titolo dell opera la ragione è il soggetto e l oggetto dell indagine svolta, cioè la critica è della ragione sia nel senso che la ragione è ciò che viene criticato, studiato, analizzato (oggetto di indagine) sia nel senso che è essa stessa che conduce l indagine, l analisi (soggetto dell indagine). Kant, non dimentichiamolo, si propone di portare davanti al tribunale della ragione la ragione stessa per chiarirne strutture e possibilità. Secondo Kant tre sono le facoltà conoscitive dell uomo: Sensibilità, Intelletto e Ragione. FACOLTÀ CONOSCITIVE SENSIBILITÀ INTELLETTO RAGIONE Facoltà con cui gli oggetti ci sono dati intuitivamente attraverso i sensi e le forme a priori di spazio e tempo. Facoltà attraverso cui pensiamo, ordiniamo i dati sensibili attraverso le categorie. Facoltà attraverso cui, procedendo oltre l esperienza, cerchiamo di spiegare globalmente la realtà mediante le tre idee di anima, mondo, Dio. 6

La struttura, la divisione della Critica della Ragion Pura è basata su questa tripartizione delle facoltà conoscitive dell uomo. Critica della Ragion Pura Studia gli elementi formali, puri, a priori della conoscenza. ESTETICA TRASCENDENTALE* Dottrina degli elementi Dottrina del metodo LOGICA TRASCENDENTALE* Determina l uso possibile degli elementi a priori della conoscenza, cioè il metodo della conoscenza. ANALITICA TRASCENDENTALE* DIALETTICA TRASCENDENTALE* Studia la Sensibilità e le sue forme a priori e mostra come su di essa si fondi la matematica. Studia l Intelletto e le sue forme a priori e mostra come su di essa si fondi la fisica. Studia la Ragione e le sue Idee e mostra come su di essa si fonda la Metafisica. FORME A PRIORI FORME A PRIORI IDEE SPAZIO TEMPO 12 CATEGORIE ERRORI STRUTTURALI DELLA RAGIONE Forma del senso esterno, rappresentazione a priori necessaria che sta a fondamento di tutte le intuizioni esterne e dispone le cose una accanto all altra. Forma del senso interno, rappresentazione a priori necessaria che sta a fondamento dei nostri stati interni e del loro disporsi l uno dopo l altro secondo un ordine di successione. Funzioni, operazioni attive che ordinano, unificano diverse rappresentazioni sotto una rappresentazione comune. Anima Mondo Dio 7

*Parola chiave: trascendentale lo studio filosofico delle forme a priori. Sono trascendentali le conoscenze che hanno per oggetto elementi a priori (Estetica trascendentale, Analitica trascendentale, Dialettica trascendentale). Estetica trascendentale Studia la Sensibilità e le sue forme a priori (spazio e tempo). Secondo Kant la Sensibilità non genera i propri contenuti ma li riceve, li accoglie per intuizione dalla realtà (o esterna o interna). La Sensibilità, però, non è solo recettiva, passiva poiché essa organizza i dati empirici, cioè il materiale delle sensazioni (intuizioni empiriche) tramite lo spazio e il tempo (intuizioni pure) che sono le forme a priori della Sensibilità. Spazio forma del senso esterno Vedi schema precedente Tempo forma del senso interno Il tempo si configura, indirettamente, come la forma del senso esterno poiché i dati del senso esterno ci giungono attraverso il senso interno. Perciò il tempo si configura come la maniera universale attraverso cui percepiamo tutti gli oggetti. Secondo Kant spazio e tempo non possono derivare dall esperienza perché per fare un esperienza qualsiasi dobbiamo già presupporre le rappresentazioni originarie di spazio e tempo. Spazio e tempo, inoltre, sono dei quadri mentali a priori entro cui connettiamo i dati fenomenici, pur essendo ideali o soggettivi sono oggettivi rispetto all esperienza. Spazio e tempo, infine, non sono concetti. Essi hanno una natura intuitiva e non discorsiva. Infatti, secondo il filosofo, non astraiamo il concetto di spazio dalla constatazione dei vari spazi ma intuiamo i vari spazi come parti di un unico spazio, presupponendo, in tal modo, la rappresentazione 8

originaria di spazio che risulta, quindi, una intuizione pura a priori. Spazio e tempo sono il punto di appoggio delle costruzioni sintetiche a priori delle matematiche (aritmetica e geometria sono, per Kant, scienze sintetiche per eccellenza. Sintetiche perché ampliano le nostre conoscenze, mediante costruzioni mentali, che vanno oltre il già noto). La geometria è la scienza che dimostra sinteticamente a priori le proprietà delle figure mediante l intuizione pura di spazio. L aritmetica è la scienza che determina sinteticamente a priori le proprietà delle serie numeriche basandosi sull intuizione pura di tempo e di successione. Analitica trascendentale L Analitica trascendentale si divide in Analitica dei concetti e Analitica dei princìpi. Nell Analitica dei concetti Kant sostiene che, mentre le intuizioni sono affezioni (cioè qualcosa di passivo), i concetti sono delle funzioni, cioè delle operazioni attive che ordinano, unificano diverse rappresentazioni sotto una rappresentazione comune. Nel processo conoscitivo, precisa Kant, Sensibilità e Intelletto sono entrambi necessari. Secondo Kant le categorie sono concetti basilari della mente, supreme funzioni unificatrici dell Intelletto, grandi caselle entro cui rientrano tutti i predicati possibili. Le categorie, pertanto, sono dei modi di funzionamento dell Intelletto, leggi della mente, che valgono solo per il fenomeno. Poiché per Kant pensare giudicare, cioè attribuire un predicato ad un soggetto, ci sono tante categorie quante sono le modalità di giudizio. Kant, cioè, fa corrispondere ad ogni tipo di giudizio un tipo di categoria. Individuate le categorie, Kant si pone il problema della giustificazione della loro validità e del loro uso. Problema che denomina Deduzione trascendentale. 9

In sede di Estetica trascendentale questo problema non si era posto perché un oggetto non può non apparire (essere percepito) se non attraverso le forme a priori di spazio e tempo. Un oggetto che non è dato nello spazio e nel tempo non è un oggetto per noi perché non è intuito. Per le categorie, invece, non è scontato che gli oggetti debbano sottostare ad esse ed emerge l esigenza di una giustificazione critica adeguata. Secondo Kant, l unificazione del molteplice non deriva dalla molteplicità stessa (che è passiva) ma da un attività sintetica che ha la sua sede nell Intelletto. Kant identifica la suprema unità fondatrice della conoscenza con quel centro mentale unificatore, l identica struttura mentale che accomuna gli uomini che chiama IO PENSO, (APPERCEZIONE O AUTOCOSCIENZA TRASCENDENTALE). Senza tale autocoscienza le varie rappresentazioni non si configurerebbero come mie e, quindi, sarebbero impossibili. L attività dell Io penso si attua attraverso i giudizi che sono i modi concreti con cui il molteplice dell intuizione viene pensato. I giudizi si basano sulle categorie che sono le funzioni unificatrici in cui si concretizza l attività sintetica dell Io penso. Gli oggetti non possono essere pensati senza essere categorizzati. Perciò, la natura (fenomenica) obbedisce necessariamente alle forme a priori del nostro Intelletto. L IO PENSO è il principio supremo della conoscenza umana, ciò cui deve sottostare ogni realtà per poter entrare nel campo dell esperienza e divenire un oggetto per noi. L Io penso è ciò che rende possibile l oggettività del sapere. Senza l Io penso e le categorie tutto sarebbe relativo, particolare. L Analitica dei princìpi è l altra sezione dell Analitica trascendentale. Essa indaga il modo con cui le categorie si possono applicare ai fenomeni. Kant mette in evidenza che Sensibilità e Intelletto sono due facoltà eterogenee e cerca di individuare l elemento mediatore che permetta 10

all Intelletto di applicare le sue categorie alle intuizioni (SCHEMATISMO TRASCENDENTALE). L Intelletto non può agire direttamente sugli oggetti della Sensibilità ma agisce su di essi tramite il tempo che è il medium universale attraverso cui tutti gli oggetti sono percepiti. L Intelletto, attraverso una facoltà che Kant chiama Immaginazione produttiva, determina la rete del tempo secondo degli schemi che corrispondono ognuno ad una delle categorie. Questi schemi fungono da anello intermedio tra la Sensibilità e l Intelletto. Lo schema è la rappresentazione intuitiva del concetto, la categoria tradotta in linguaggio temporale. Quindi ad ogni categoria corrisponde uno schema: CATEGORIA SCHEMA sostanza permanenza nel tempo Relazione causa - effetto successione nel tempo azione reciproca simultaneità nel tempo possibilità esistenza in un tempo qualsiasi Modalità realtà esistenza in un determinato tempo necessità esistenza in ogni tempo Quantità numero, successiva addizione degli omogenei nel tempo Qualità Cosalità, presenza, assenza e intensità dei fenomeni nel tempo 11

Con la teoria dello schematismo Kant ha messo in evidenza come la mente non si limita a ricevere la realtà attraverso il tempo ma riceve il tempo stesso secondo determinate dimensioni che sono il corrispondente, in chiave temporale, delle categorie. Con lo schematismo Kant ha definitivamente dimostrato che gli oggetti, pur non essendo creati dalla mente, nascano già nell esperienza sintonizzati con il nostro modo di pensarli. I principi dell Intelletto puro sono le regole tramite cui avviene l applicazione delle categorie agli oggetti. Tali regole si identificano con le leggi supreme dell esperienza e con le proposizioni di fondo del sapere scientifico. Kant delinea la teoria dell IO PENSO come LEGISLATORE DELLA NATURA. L ordine, nel fenomeno, non deriva dalla natura ma dall Io penso e dalle sue forme a priori. Essendo il fondamento della natura, l Io è anche il fondamento della scienza che la studia. 12

Dialettica trascendentale Nella Dialettica trascendentale Kant si chiede se anche la Metafisica possa costituirsi come scienza. Secondo il filosofo esiste nell uomo un innata tendenza a oltrepassare i limiti dei dati esperenziali; la Ragione è attratta dall Assoluto, dalla totalità e cerca di dare una spiegazione globale di tutto ciò che esiste. La Dialettica trascendentale è lo studio critico e la denuncia dei fallimenti del pensiero quando procede oltre gli orizzonti dell esperienza possibile. Per dimostrare l infondatezza della Metafisica Kant esamina tre scienze che ne costituiscono l ossatura. METAFISICA Psicologia razionale Cosmologia razionale Teologia razionale Studia l anima Studia il mondo Indaga su Dio Secondo Kant la Psicologia razionale è fondata su un paralogismo, cioè un ragionamento errato che applica la categoria di sostanza all Io penso trasformandolo in una realtà permanente chiamata anima. Ma l Io penso non è un oggetto empirico su cui si può applicare alcuna categoria. Esso costituisce la condizione della conoscenza, è l unità formale e non può essere conosciuta da se stessa. Pretende di spiegare la totalità dei fenomeni cosmici. Questo procedimento è, secondo Kant, destinato al fallimento perché noi possiamo sperimentare questo o quel fenomeno ma non la totalità dei fenomeni. Un discorso globale sul mondo comporta delle antinomie, dei conflitti della Ragione con se stessa, delle tesi e delle antitesi tra le quali non è possibile decidere. Secondo Kant la questione di Dio è priva di valore conoscitivo. Kant riprende le dimostrazioni dell esistenza di Dio: ontologica, cosmologica e fisico teleologica. Queste ultime riportano alla prova ontologica che ricava l esistenza di Dio dal concetto di Dio. Secondo Kant l esistenza non si deduce per via intellettiva ma si constata per via empirica. Non si può saltare dal piano logico al piano ontologico, perciò tali argomenti risultano fallaci. 13

Kant, tuttavia, attribuisce una determinata funzione alle Idee. Anche se le Idee non ci permettono di conoscere alcun oggetto possibile esse hanno una funzione regolativa. Esse servono per guidare, indirizzare la ricerca umana verso quella completezza ideale che esse incarnano. 14

Linee guida per la verifica Kant Critica della Ragion Pura 1. Quali sono i tipi di giudizio analizzati da Kant. 2. Esponi le caratteristiche di ciascun giudizio. 3. Quali significati assumono i termini fenomeno e noumeno nella filosofia di Kant. 4. Quali sono, secondo Kant, le facoltà conoscitive dell uomo. 5. Come si suddivide la Critica della Ragion Pura e quali sono le domande che Kant si pone. 6. Che cosa si intende per forma a priori. 7. Che cosa si intende per rivoluzione copernicana nella filosofia di Kant. 8. Che cosa è la Sensibilità e quali sono le sue forme a priori. 9. Che cosa analizza (studia) l Analitica trascendentale? 10. Che cosa sono le categorie e che funzione hanno. 11. Che cos è l Io penso (perché l Io è il legislatore della natura ). 12. Che cosa si intende per Deduzione trascendentale. 13. Che cosa si intende per schematismo trascendentale. 14. Di che cosa si occupa la Dialettica trascendentale? 15. Quali sono le Idee della ragione e che funzione hanno. 16. Che cos è il paralogismo? 17. Che cosa sono le antinomie? 18. Quali sono le critiche che Kant fa alle prove dell esistenza di Dio? 19. Dopo avere risposto alle domande spiega come avviene il processo conoscitivo secondo Kant. 15