Documentazione dei laboratori dell anno 2009-2010



Documenti analoghi
SERVIZIO EDUCATIVO OFFERTA DIDATTICA Museo di Fotografia Contemporanea

SCUOLA D INFANZIA DI TRAVACO SICCOMARIO IO CITTADINO DEL MONDO ANNO SCOLASTICO

Progetto Teatro a Scuola. Il Teatro a Scuola PROPOSTE DI ATTIVITA TEATRALI

L Educazione interculturale di fronte ai razzismi ( )

ICS Pisacane e Poerio Milano Classe 2^D Scuola Primaria Anno Scolastico

PROGETTO INTERCUL...TOUR

Attività didattiche in continuità tra gli ordini di scuola

la nostra identità non è ciò che ci rende simili agli altri, ma ciò che ce ne distingue nel quadro della nostra individualità.

Su cosa abbiamo lavorato fino ad ora?

Costruire materiale didattico

PROGETTO ORA ALTERNATIVA ALL I.R.C.

Le fasi del lavoro. sede: via Luzzatti, Igea Marina Tel

Un progetto dell Istituto scolastico di Porza in collaborazione con l Assemblea dei genitori e l Ispettorato scolastico

PROGETTO CONTINUITA SCUOLA DELL INFANZIA : ARCOBALENO SCUOLA PRIMARIA: SAN BERARDO

MODULO PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI ANNO SCOLASTICO 2016/2017 TITOLO DEL PROGETTO

UNITA DI APPRENDIMENTO. Destinatari Allievi delle classe 1^A Scuola Secondaria di primo grado Masullas Istituto Comprensivo di Mogoro

I.C VIA SCIALOIA - MILANO SCUOLA PRIMARIA ITALO CALVINO

La mia esperienza di coopertive learning

Il DEBATE nella classe terza f sulla chiusura o meno delle frontiere è nato quasi spontaneamente dopo un approfondimento in Italiano e Geografia sull

MICROPROGETTAZIONE DI UN PERCORSO DI DIDATTICA ORIENTATIVA

Istituto Comprensivo Galileo Galilei di Cittaducale. Unità di Apprendimento n. 1 Protocollo n. 1: descrizione dell idea progetto

I. C. PRESIDIO DI LEGALITÀ

SCUOLA PRIMARIA TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE INGLESE

PROGETTO EDUCATIVO-DIDATTICO CLIC SUL MONDO

IL NUOVO GIOCO DEL TESTIMONE

LO SCAFFALE MULTICULTURALE

INGLESE TEMATICHE PORTANTI: TESTO NARRATIVO, TESTO POETICO, TESTO DESCRITTIVO, TESTO ARGOMENTATIVO, TESTO REGOLATIVO,

Il pensiero di Norberto Bobbio nelle nostre ricerche. SMS Norberto Bobbio Torino Classe 3 D

c. spiegazione, giustificazione, scusa ("Non sono stato io!"; "Non ho fatto apposta"; )

STORIE PER INCONTRARSI

Lingua, interazione, comunicazione Parole in scena, teatro e apprendimento delle lingue. Scuola Infanzia a.s. 2017/2018 Docente Daniela Colombo

CORSO DI FORMAZIONE DOCENTI SCUOLA DI BASE ISTITUTO COMPRENSIVO LANINO VERCELLI LAVORO DI GRUPPO

Didattica cooperativa

In I A, di questo percorso, ci vogliamo tenere in mente

Non ConGelateci il Sorriso quinta edizione(2012) Gli alunni commentano l esperienza vissuta

CAP. 2 - SCHEDA DI DESCRIZIONE SINTETICA E VALUTAZIONE CONCLUSIVA DEL PROGETTO

PROGETTO INTERCULTURA

Progetto Lettura -Intercultura. Anno Scolastico

PROPOSTE DIDATTICHE DI EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO PER LE SCUOLE PRIMARIE

Destinatari! Classe 2 E - Scuola Secondaria di I grado Narbolia - Istituto Comprensivo di San Vero Milis

LA Memoria Partecipata L eccidio di Sant Anna di Stazzema analizzato dagli studenti della Versilia e dalle loro famiglie 74 anni dopo

UNITA DI APPRENDIMENTO: Apprendere insieme per conoscersi ed accettarsi

Immigrazione in Italia: l integrazione nella scuola

Quali sono gli aspetti importanti?

Le fasi del lavoro. sede: via Luzzatti, Igea Marina Tel

UNITA DI APPRENDIMENTO Istituto Comprensivo Cabras Scuola primaria Solanas classe 4^D Tematica affrontata Il cibo Ordine di scuola Primaria

INDICE ARGOMENTI DELLA BIBLIOGRAFIA

MISSIONE TERRA - GLOBAL GOAL PROTOCOL

Relazione di tirocinio

Ma bisognava rimboccarsi le maniche; era come ricominciare una nuova vita.

A CACCIA DI CLASSI! Scopriamo i primi elementi di classificazione degli animali INSEGNANTE NEOASSUNTA: DEBORA GIACCONE

Tanti bambini, una città, tante città

Laboratorio del 28 Novembre 2015 «Linea di confine tra l essere e l apparire»

Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico

Alunni stranieri a Modena: dati, risorse, criticità. 23 aprile 2008

EVENTI FUTURI EQUIPROBABILI Lezione n. 3

PROGETTO I.M.A.G.I.N.E. Integrazione, Mediazione, Ascolto Generano Intercultura per una Nuova Educazione

Scuola Primaria di Borgarello 20 Novembre 2018 Giornata dei diritti dei bambini

CORSO ESTIVO CESTIM LUGAGAGNANO. scuola primaria «Silvio Pellico» 1 29 luglio 2016

PROPOSTA PER IL CURRICOLO VERTICALE

da lunedì 2 dicembre Una festa lunga un mondo mercoledì 4 e 20 dicembre Parliamo di... da venerdì 6 dicembre Per Natale vorrei un diritto!

dr.ssa Lorella Gabriele

VIAGGIO IN EUROPA 2012

Percorsi per le scuole sull accoglienza delle. diversità e dello straniero

PROGETTO MEMORIA E CITTADINANZA INCONTRO CON OPERATRICI CARITAS PIACENZA - BOBBIO. 2^B e 3^B secondaria Monticelli

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE B. LORENZI DI FUMANE

L ALBERO DELLE REGOLE

PROGETTAZIONE DELL UNITA DI APPRENDIMENTO Anno scolastico 2016 /2017

RELAZIONE FINALE. Sono stati coinvolti 12 alunni delle classi quinte della scuola Don Milani di Manzolino.

Istituto Comprensivo di Camisano V.no. PROGETTO verticale d intercultura SCUOLA SECONDARIA 1 GRADO RAGAZZI NEL MONDO

A.s 2007/2008 P R O G E T T O. RELAZIONE FINALE di VALUTAZIONE. A cura del Servizio Fe.n.ice Associazione S.O.S Donna di Faenza

PROPOSTE DIDATTICHE DELLA BIBLIOTECA A.S. 2016\2017

PROGETTO DI ANIMAZIONE TEATRALE NELLA SCUOLA. a cura di MARIA GIOVANNA VANNINI ANNO SCOLASTICO 2010/11

STORIA SCIENZE BENESSERE E SALUTE LETTERATURA

Recensione dello spettacolo Come sorelle Compagnia Teatrale Mattioli

martedì 4 marzo sala narrativa dalle ore alle ore Fiabe e favole di tradizione russa

Modulo: I. Mi presento Livello: Basso

Istituto Comprensivo Grimaldi- Lombardi Bari Scuola Secondaria di Primo grado. La narrazione: la fiaba. Narrare, interpretare e rac-contare.

Non calpestare le margherite Progetto di educazione all affettività anno

IL PREGIUDIZIO: considerazioni introduttive

Programma di Intervento Per la Prevenzione dell Istituzionalizzazione P.I.P.P.I. Dispositivo gruppo bambini nel Comune di Modena

LABORATORIO DI ITALIANO L2

Scuola Media Statale Aurelio Bertola Rimini

L ENERGIA PRENDE FORMA

Attività 3 Azioni di sensibilizzazione ed educazione alla mondialità

PROGETTO IBIDeM Anno Scolastico 2011/2012. I.C: G.Bertesi di Soresina Scuola Primaria Statale Plesso di Soresina Classe 2 B

VIAGGIO IN UN MONDO DI LIBRI

PROGETTO CINEMA: I FILM IN SALA

Obiettivi e finalità: L osservazione del paesaggio aiuta a sviluppare una riflessione sui cambiamenti che il tempo opera sulle cose.

Manuale dell insegnante

SCUOLA PRIMARIA CASOLI

Progetto BxB. i Bambini x i Bambini Dalla Prevenzione alla Cura. Si ringrazia la Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia. Via Barletta 6 - FOGGIA

APPENDICE ALLA VALUTAZIONE DEL PERCORSO INTERCULTURALE Risposte alle domande aperte previste nei questionari PEER

AUTISMI: RICONOSCERE, COMPRENDERE, AVERE CURA...

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI PREVALLE

A.S. 2013/2014. RELAZIONE FINALE di VALUTAZIONE. A cura del Servizio Fe.n.ice Associazione S.O.S Donna di Faenza

Via Luppia Alberi Montagnana Tel. 0429/ web: gmagma.org mail: Laboratori di Educazione alla cittadinanza globale

Potenziamento degli apprendimenti nell area logico matematica

secondaria di I grado. poesie, filastrocche, scioglilingua, fiabe, storie della tradizione e storie inventate da mio

Transcript:

Documentazione dei laboratori dell anno 2009-2010 Titolo dei laboratori: - Alla scoperta dell altro: Apriamoci, confrontiamoci e scopriamo l altro : laboratorio su miti, favole e viaggi in cui incontreremo diverse culture. - Diversi ma uguali: Percorso interculturale sul gioco e la fotografia. Alla scoperta di come i bambini creano situazioni interculturali giocando. - Stereotipi e pubblicità: Quando il pregiudizio si nasconde nella nostra quotidianità. Pregiudizi e stereotipi nelle pubblicità. Classe 1I - Scuola secondaria di primo grado Bertola Laboratorio Diversi ma uguali Durante il primo incontro ho introdotto il tema dell immigrazione, spiegando i motivi per cui alcune persone decidono di lasciare il proprio paese d origine per cercare una vita migliore in altri. In seguito ho riportato l esempio dell immigrazione italiana all estero tra fine 800 e inizio 900 e ho fatto notare ai ragazzi come gli immigrati italiani venivano considerati in malo modo dalla stampa straniera. Per capire meglio questi temi ho proposto un piccolo gioco sulla scoperta dei pregiudizi nei confronti della popolazione italiana all interno di articoli di giornali dell epoca. Durante la seconda parte dell incontro abbiamo affrontato il tema del pregiudizio nei confronti di gruppi di persone considerate diverse in maniera negativa, aiutandoci con un semplice gioco denominato Sono d accordo, non sono d accordo. Durante il gioco alcuni ragazzi sono stati segnati con del colore sul viso. Ho fatto questo per

osservare le reazioni degli altri ragazzi nei confronti di quelli marcati con del colore, i quali in quel momento rappresentavano la diversità. Foto 1 e 2: i ragazzi durante il gioco sui pregiudizi e gli stereotipi Mentre giocavano a turno alcuni alunni hanno fotografato le attività svolte, queste fotografie sono state utilizzate durante l ultimo incontro nel lavoro di documentazione della classe sui temi affrontati nel laboratorio. Durante il secondo incontro abbiamo lavorato sui pregiudizi e gli stereotipi all interno del gruppo classe. La prima attività, detta Carta d identità, è stata molto utile poiché al suo interno sono emerse dinamiche particolari già presenti nella classe, sulle quali abbiamo discusso durante l intero incontro. Ciò che io e l insegnante abbiamo notato è che c erano marcati pregiudizi tra i ragazzi; ma attraverso questo gioco ogni ragazzo ha esposto il suo stato d animo mentre ascoltava come veniva rappresentato dagli altri compagni. Abbiamo concluso l incontro con un gioco sulle etichette, ovvero come vengono rappresentate alcune persone dal senso comune. Sia alla fine del primo che del secondo incontro ho chiesto ai ragazzi di scrivere una breve pagina del diario di bordo, per poter cogliere le emozioni suscitate durante gli incontri. Durante il terzo incontro i ragazzi hanno lavorato in gruppo e hanno provato ad esprimere la loro idea sugli argomenti trattati. Ogni prodotto è stato composto da una parte introduttiva in cui hanno introdotto le tematiche affrontate e gli strumenti utilizzati; da una parte centrale in cui hanno inserito le foto scattate durante gli incontri e attraverso queste hanno spiegato ciò che hanno appreso durante i primi due incontri e una parte finale in cui hanno espresso le loro emozioni e idee sugli argomenti trattati. L insegnante ha dato una valutazione positiva al laboratorio, soprattutto per averli stimolati a riflettere su tematiche molto importanti come il rispetto delle diversità, la giustizia, i diritti umani, i pregiudizi ecc..

Classe 5 - Scuola primaria San Martino dei Mulini Classe 4 - Scuola primaria San Martino dei Mulini Insegnante: Saura Morri Laboratorio Diversi ma uguali Durante il primo incontro ho proposto un gioco attraverso il quale i bambini hanno scoperto le tematiche del laboratorio, Gioco del puzzle. Foto 1:gioco del puzzle sui temi del laboratorio Il primo tema affrontato è stata l immigrazione, ho spiegato i motivi per cui alcune persone decidono di lasciare il proprio paese d origine per cercare una vita migliore in altri. In seguito ho riportato l esempio dell immigrazione italiana all estero tra fine 800 e inizio 900 e ho fatto notare ai ragazzi come gli immigrati italiani venivano considerati in malo modo dalla stampa straniera. Per capire meglio questi temi ho proposto un piccolo gioco sulla scoperta dei pregiudizi nei confronti della popolazione italiana all interno di articoli di giornali dell epoca.

Foto 2: gioco sull immigrazione italiana all estero Durante la seconda parte dell incontro abbiamo affrontato il tema del pregiudizio nei confronti di gruppi di persone considerate diverse in maniera negativa, aiutandoci con un semplice gioco denominato Sono d accordo, non sono d accordo. Durante il gioco alcuni ragazzi sono stati segnati con del colore sul viso. Ho fatto questo per osservare le reazioni degli altri ragazzi nei confronti di quelli marcati con del colore, i quali in quel momento rappresentavano la diversità. Foto 3: un bambino segnato dal colore durante il gioco del Sono d accordo-non sono d accordo Mentre giocavano a turno alcuni alunni hanno fotografato le attività svolte, queste fotografie sono state utilizzate durante l ultimo incontro nel lavoro di documentazione della classe sui temi affrontati nel laboratorio.

Durante il secondo incontro abbiamo lavorato sui pregiudizi e gli stereotipi all interno del gruppo classe. In questa classe non sono emersi pregiudizi forti tra i compagni, probabilmente essendo in classe V le relazioni tra gli alunni sono significative e la conoscenza è buona. Ho proposto un attività dal nome Carta d identità, attraverso la quale i bambini sono riusciti a conoscersi maggiormente. Sia alla fine del primo che del secondo incontro ho chiesto ai ragazzi di scrivere una breve pagina del diario di bordo, per poter cogliere le emozioni suscitate durante gli incontri. Durante il terzo incontro i bambini hanno lavorato in gruppo e hanno provato ad esprimere la loro idea sugli argomenti trattati. Ogni prodotto è stato composto da una parte introduttiva in cui hanno introdotto le tematiche affrontate e gli strumenti utilizzati; da una parte centrale in cui hanno inserito le foto scattate durante gli incontri e attraverso queste hanno spiegato ciò che hanno appreso durante i primi due incontri e una parte finale in cui hanno espresso le loro emozioni e idee sugli argomenti trattati. Foto 4: prodotto finale dei bambini sulla diversità

Foto 1 e 2: i bambini giocano a Sono s accordo-non sono d accordo Foto 3: le alunne stanno scrivendo la carta d identità dei compagni di classe Laboratorio 2: Alla scoperta dell altro Durante il primo incontro abbiamo lavorato sul tema del mito, della fiaba e della favola trasmesse da popoli antichi. Abbiamo riflettuto su cosa hanno rappresentato e come hanno influenzato la vita di alcune società, in particolare dei Boscimani (abitanti dell Africa sud occidentale) e quella dei Trobiandesi (abitanti della Nuova Guinea).

Ci siamo soffermati sull importanza dell oralità come mezzo di trasmissione dei miti e delle favole antiche. I miti, come le favole hanno subito nei corsi dei secoli tante metamorfosi. Nel migrare di popolo in popolo hanno acquisito elementi nuovi e subito vari adattamenti. Cercando di ricreare un ambiente simile a quello in cui venivano raccontate le antiche storie africane, stimolando i cinque sensi dei bambini e dei ragazzi (seduti in cerchio a terra con la luce di qualche candela, un immaginario falò), ho letto una favola di tradizione Zulu. In seguito abbiamo discusso sui protagonisti della favola, sulle emozioni provate durante il racconto ed in particolare ci siamo soffermati sul tema della paura, presente all interno del racconto. Durante il secondo incontro abbiamo proseguito affrontando i temi della favola e della fiaba africana visionando il cartone animato Kirikù e la strega Karabà. Questo cartone è una buona rappresentazione della fiaba africana e inoltre attraverso questo mezzo di comunicazione ci si è avvicinati alla conoscenza di alcuni problemi presenti in quest area: la carenza d acqua, l abbandono dei villaggi, i conflitti nei villaggi africani. Il cartone animato è stato interrotto ed i bambini, suddivisi in piccoli gruppi, hanno avuto il compito di inventarsi un nuovo finale che è stato rappresentato nell incontro successivo in un fumetto. Durante il terzo incontro i bambini hanno rappresentato in un fumetto l innovativo finale di Kirikù e la strega di Karabà ed infine abbiamo visionato il vero cartone animato. Foto 1 Disegni della classe V della scuola primaria di Spadarolo..

Foto 2 Disegni della classe V della scuola di Spadarolo. Foto 3 Rappresentazione della strega Karabà e di Kiriku insieme al nonno.

All interno della classe V della scuola di Spadarolo ho registrato i bambini mentre raccontavano la fiaba e abbiamo scannerizzato i disegni. In questo modo abbiamo creato con gli alunni un prodotto che è stato distribuito ai genitori dei bambini. Nella classe III della scuola di Riccione Fontanelle, abbiamo rappresentato la storia di Kirikù e la strega di Karabà attraverso una semplice rappresentazione teatrale. Foto 4: fumetto della classe II della scuola primaria di San Martino dei Mulini Nelle cinque classi I della scuola secondaria ITIS il laboratorio è stato svolto in maniera differente. Dopo un primo incontro simile a quello descritto in precedenza ho spostato il tema del laboratorio sul tema del viaggio, dei generi letterari che hanno viaggiato nella storia, come il mito, la fiaba e la favola. Durante il secondo incontro abbiamo visionato un film d animazione sul tema del viaggio e della ribellione adolescenziale, Persepolis, con il quale abbiamo continuato a riflettere sul tema del viaggio e su chi viaggia per fuggire da contesti in cui non si è protetti, come la protagonista del film, la quale emigra dall Iran all Austria. Durante l ultimo incontro i ragazzi hanno rappresentato attraverso un fumetto la loro rappresentazione di viaggio e/o ribellione. Il tema del fumetto è stato: Prendo le valigie e parto. Un viaggio di ribellione in epoca antica o contemporanea. I ragazzi hanno rappresentato fumetti su vari temi, ad esempio: la fuga da paesi in guerra, la fuga da casa e i litigi con la famiglia, i conflitti all interno della scuola, fenomeni di bullismo, il ribellarsi alle regole della società ecc..

Terzo Laboratorio: stereotipi e pubblicità Durante il primo incontro abbiamo iniziato a conoscerci attraverso il gioco della Carta d identità, con il quale abbiamo capito quanto e come bambini e bambine che fanno parte di uno stesso gruppo si conoscano veramente. Con questo gioco ho introdotto il tema del dialogo tra persone diverse e della conoscenza reciproca. Il gioco è durato quasi tutto l incontro poiché all interno della classe sono emersi forti pregiudizi nei confronti di alcuni compagni di classe. Come seconda attività ho proposto il gioco del dono che ha aiutato i bambini a comprendere i gusti delle altre persone e ha stimolato i bambini ad avere una relazione profonda anche con quelli con cui avevano meno legame. Il gioco si è concluso durante l ultima lezione del laboratorio con lo scambio dei doni. Questi giochi hanno aiutato i bambini e le bambine ad accettare la differenza, ad affrontare i possibili pregiudizi e a lavorare sull idea della paura, in quanto essa è una normale reazione fisiologica rispetto all estraneo e allo sconosciuto. Durante il secondo incontro abbiamo affrontato il tema del pregiudizio, dello stereotipo e delle diversità, spostandoci dalla dimensione ludica e affrontando una semplice spiegazione teorica. Abbiamo trattato il tema dei pregiudizi e degli stereotipi nella storia, in particolare ci siamo soffermati sul genocidio degli ebrei. Abbiamo trattato anche la tematica dei pregiudizi e delle discriminazioni nei confronti degli italiani all estero durante le emigrazioni di fine 800 e inizio 900. Durante il terzo incontro abbiamo individuato i pregiudizi e gli stereotipi trasmessi dai mezzi di comunicazione. Ci siamo soffermati sulle pubblicità e sulle foto presenti in riviste e quotidiani in cui sono presenti immagini stereotipate degli stranieri presenti in Italia. Abbiamo capito e interpretato ciò che vediamo, sentiamo e leggiamo. Ho messo in risalto le immagini stereotipate e condizionanti, spiegando loro quanto possano essere dannose. Abbiamo riflettuto su alcune immagini presenti sui cartelli nelle strade delle città in cui sono presenti forti discriminazioni nei confronti degli immigrati Abbiamo giocato con un disco multimediale all interno del quale c erano giochi sul pregiudizio, lo stereotipo, il cambiamento del punto di vista, ecc.. Abbiamo concluso il laboratorio discutendo sul percorso intrapreso e terminando il gioco del dono, ovvero scambiandoci il dono creato durante le settimane precedenti.