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Transcript:

www.fisiokinesiterapia.biz 01/08/2008 1

Indice 1. Lesioni tipiche da sport 2. Fattori individuali 3. Fattori ambientali 4. Prevenzione delle lesioni da sport 5. Trattamento dell atleta infortunato 6. Contusioni 7. Ferite 8. Lesioni muscolo-tendinee 9. Lesioni osteo-articolari 01/08/2008 2

Lesioni tipiche da sport 01/08/2008 3

Cutanee Muscolo-tendinee Osteo-articolari 01/08/2008 4

Le lesioni tipiche da sport, sono quelle che, per la frequenza con la quale si verificano e per l uguaglianza l delle situazioni in cui si verificano meritano appunto questo nome. Lo studio di queste lesioni è richiesto dalla necessità sia di curare ma soprattutto di prevenire attraverso un miglioramento delle tecniche e dell uso degli attrezzi (es. modificando in continuazione gli attacchi degli sci il numero di fratture alle gambe si è notevolmente abbassato). A parte i casi fortuiti esistono delle condizioni predisponenti agli incidenti e sono: Fattori INDIVIDUALI e AMBIENTALI. 01/08/2008 5

Fattori individuali La fatica muscolare modificando la struttura biochimica rende i muscoli particolarmente sensibili all azione azione di microtraumi, mentre la fatica nervosa provoca una disfunzione dei centri preposti all automatismo automatismo e quindi favorisce il trauma. Un allenamento sbagliato può provocare traumi. Anomalie morfologiche costituzionali come ad es. un dismorfismo della colonna possono provocare sindromi dolorose. Un fattore costituzionale come ad es. i soggetti brachitipi con muscoli corti e voluminosi sono più soggetti ad infiammazioni delle inserzioni muscolari e tendinee. 01/08/2008 6

Fattori ambientali Un ambiente freddo rende difficile l esecuzione l dei movimenti ed agisce spesso come causa predisponente ai traumi. Un campo accidentato può provocare distorsioni, una strada con buche può provocare cadute ecc. Un attrezzo malfunzionante può causare traumi. 01/08/2008 7

Prevenzione delle lesioni da sport La profilassi delle lesioni da sport va considerata sotto un duplice punto di vista: lesioni accidentali e lesioni tipiche da sport. Riguardo quelle accidentali bisogna valutare bene la propria condizione fisica (spesso si eseguono esercitazioni senza la dovuta preparazione) e controllare bene le condizioni ambientali (terreno, attrezzature, ecc.) Riguardo invece quelle tipiche da sport bisogna basarsi sullo studio del meccanismo che produce la lesione (nel pugilato i colpi portati con una tecnica errata producono poi delle lesioni alle mani). La stessa cosa vale per la costruzione degli attrezzi (tornando agli attacchi da sci, il loro progressivo miglioramento ha evitato numerose lesioni alle ginocchia). 01/08/2008 8

Trattamento dell atleta infortunato. Il pronto soccorso: Questa fase che molto spesso viene svolta in condizioni igieniche non del tutto idonee (campo di gara, bordo pista, spogliatoi ecc.) riveste senza dubbio un importanza preponderante proprio perché attraverso le cure iniziali viene messa una grossa ipoteca sul risultato finale. Vediamo ora qualche indicazione di massima per il trattamento di alcuni traumi che più spesso si verificano in ambito sportivo. Nella generalità dei traumi il primo intervento viene fatto tramite crioterapia. Nei traumi ossei e articolari bisogna effettuare delle immobilizzazioni. Nelle ferite praticare subito la disinfezione e proteggere con bende e cerotti 01/08/2008 9

Lesioni cutanee 01/08/2008 10

Contusione: È la lesione prodotta da un corpo smusso che colpisce i tessuti senza provocarne la rottura. Questa può essere i 1, 2 o 3 grado. Nel primo grado si ha un arrossamento ed un accumulo di liquido. Nel secondo grado si ha la rottura dei piccoli vasi e quindi una ecchimosi che cambia colore gradatamente passando dal bluastro, al bruno, al verde, al giallo. Se poi c èc un abbondante versamento di sangue si avrà un ematoma. Il terzo grado invece si ha quando la pelle colpita ha sotto di essa l osso, l quindi il colpo è più violento. In questo caso si ha una necrosi del tessuto, la zona colpita diventerà di colore bruno nerastro e secca come una crosta. La cura: Disinfezione della cute, applicazione di ghiaccio. La guarigione dovrebbe avvenire tra gli 8 e i 10 giorni. 01/08/2008 11

Ferite: Le ferite possono essere di varia natura, da taglio, da punta, lacere o contuse. La cura: Per prima cosa bisogna arrestare l emorragia l con qualsiasi mezzo a disposizione (attenzione all uso del laccio: se l emorragia è arteriosa cioè il sangue esce con una certa pressione, il laccio va messo a monte della ferita ad esempio un profondo taglio al polpaccio il laccio si mette alla coscia). Se l emorragia l è venosa, cioè il sangue non ha pressione, allora il laccio va messo a valle, nell esempio esempio di prima con un taglio poco profondo verrà posizionato sotto al polpaccio. Dopo aver arrestato l emorragia l si pulisce la ferita e si disinfetta. 01/08/2008 12

Lesioni muscolo tendinee 01/08/2008 13

1 grado: distrazione, rottura di alcune fibrille muscolari. 2 grado: stiramento, rotture di un discreto numero di fibre muscolari. 3 grado: strappo, rottura di un grosso numero di fibre, lacerazione del muscolo. 01/08/2008 14

Sono sempre provocate da una improvvisa e violenta tensione interna del muscolo, tale da vincere la sua elasticità,, provocandone la rottura parziale o totale. Le cause predisponenti sono almeno 3: L allenamento errato, la fatica muscolare (poca elasticità del muscolo), l ambiente l freddo-umido. 01/08/2008 15

Lo stiramento lo dice la parola stessa è proprio uno stiramento delle fibre nuscolari,, provoca un bruciore della zona colpita. Lo strappo invece è una rottura parziale o totale del muscolo. La sintomatologia è molto chiara: l atleta l interrompe immediatamente la prestazione, (se a carico degli arti inferiori esso cade a terra. Dal punto di vista obiettivo si può apprezzare l ecchimosi, l il nodo muscolare e l avvallamento. 01/08/2008 16

Vediamo ora alcuni casi più comuni 01/08/2008 17

Epicondilite: infiammazione della zona dove si inseriscono alcuni muscoli del braccio (gomito). Si può verificare o dopo caduta sul terreno o con esecuzione errata e continuativa di esercizi di allenamento. Quadro clinico: dolore alla pressione e impotenza funzionale dell articolazione. Pronto soccorso: crioterapia, bloccaggio del braccio e ospedale. 01/08/2008 18

Lesione del retto anteriore del quadricipite: si verifica spesso nel calcio e nella corsa. Quadro clinico: dolore improvviso, acuto e caduta a terra, impotenza della gamba, è apprezzabile uno scalino sulla coscia. Pronto soccorso: crioterapia, anestetici locali contro il dolore e ospedale. 01/08/2008 19

Tendinite achillea (del tendine di Achille): molto diffusa nella corsa e nei salti. Quadro clinico: il dolore è localizzato nella parte stretta del tendine. Pronto soccorso: non è necessario. Si consiglia riposo, antinfiammatori o in casi recidivi, gesso. 01/08/2008 20

Distacco tendineo delle dita: una forte distorsione può provocare una rottura dei tendini delle articolazioni delle dita. Quadro clinico: il dolore è intenso il dito interessato non si muove più e si gonfia subito. Pronto soccorso: ghiaccio, bloccaggio del dito e analgesici. 01/08/2008 21

Lesioni osteo-articolari 01/08/2008 22

Fratture: rottura di un osso che può essere incompleta o completa, chiusa o esposta. Si avverte un violento dolore spesso preceduto da un rumore di scroscio, l arto l fratturato naturalmente rimane immobile e si nota una deformazione della zona interessata. 01/08/2008 23

Distorsioni e lussazioni: Si verificano quando un articolazione supera il limite della normale mobilità. Se i capi articolari ritornano in sede da soli si ha la distorsione se invece non ritornano da soli ma è necessario un intervento esterno allora si ha la lussazione. Nella distorsione si ha un dolore vivissimo ed una tumefazione dovuta al versamento di sangue. La distorsione del ginocchio è quella considerata più grave. 01/08/2008 24

La terapia Consiste in riposo con ghiaccio per 24-48 48 ore finché il gonfiore non ha raggiunto la sua massima espansione, poi si passa all ingessatura a alla riabilitazione. Una distorsione va curata bene altrimenti può essere l origine l di una serie di disturbi e recidive. 01/08/2008 25

Vediamo ora alcuni casi più comuni 01/08/2008 26

Sublussazione della spalla 01/08/2008 27

Lussazione della spalla: molto frequente nella pratica sportiva. Se la lussazione avviene con facilità allora è possibile che esista già una predisposizione del soggetto (lassit( lassità dei legamenti) Quadro clinico: dolore alla spalla, il braccio viene tenuto allontanato dal tronco, in corrispondenza della spalla è visibile e palpabile un avvallamento Pronto soccorso: Sostenere il braccio con una fascia e andare al più vicino ospedale. 01/08/2008 28

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Lussazione del gomito 01/08/2008 30

Distorsione delle dita: può avvenire per un colpo diretto sul dito es. pallonata che provoca iperestensione o iperflessione. Quadro clinico: dolore e impotenza funzionale. Pronto soccorso: ghiaccio e bloccaggio del dito. La lussazione avviene come la distorsione ma con rottura dei legamenti collaterali Rottura del legamento 01/08/2008 31

Distorsione del ginocchio: Quadro clinico: suddiviso in tre gradi, 1 lieve: dolore alla palpazione, dolore nel movimento, non c èc versamento. 2 moderato: dolore, maggiore limitazione rispetto al 1 1 grado, versamento, se c èc un blocco articolare significa che un menisco è stato lesionato. 3 grave: totale limitazione articolare, estremo dolore, versamento, rottura dei legamenti e dei menischi. 01/08/2008 32

Il caso più sfortunato si ha quando si rompono insieme il legamento collaterale interno, il menisco interno e il legamento crociato anteriore la cosiddetta TRIADE SFORTUNATA Pronto soccorso: 1 grado: ghiaccio 2 grado: ghiaccio, aspirazione del versamento, bloccaggio. 3 grado: ghiaccio, tutore rigido, intervento chirurgico. 01/08/2008 33

1. Legamento crociato anteriore 2. Legamento crociato posteriore 3. Menisco interno 4. Menisco esterno 5. Tratto ileo-tibiale della fascia lata 6. Legamento collaterale mediale 7. Legamento collaterale esterno 01/08/2008 34

Menischi Menischi in radiografia Menisco lacerato in endoscopia 01/08/2008 35

Collaterale interno rotto Collaterale esterno rotto 01/08/2008 36

Distorsione della caviglia: La distorsione può avvenire verso l interno l o l esterno, l in flessione plantare o dorsale: I casi più comuni sono interno ed esterno. Quadro clinico: Forte dolore e subito gonfiore nella zona dei malleoli dopo si ha una ecchimosi che si può diffondere al piede. Pronto soccorso: ghiaccio e riposo finché non si attenua il gonfiore, poi si applica uno stivaletto gessato. N.B. una distorsione mal curata perché considerata di scarsa importanza può essere l origine l di una serie di disturbi e recidive. 01/08/2008 37

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