Mercato dei capitali e investitori in titoli italiani Stefano Caselli Stefano Gatti Milano, 22 gennaio 2015 1
Agenda della presentazione 1. Lo stato dell arte del progetto Bocconi Equita SIM 2. La situazione attuale del sistema finanziario e i punti ancora aperti 3. L analisi della domanda di carta italiana: i flussi di nuova domanda 4. L analisi della domanda di carta italiana: la ownership structure delle società quotate 5. Conclusioni e linee di sviluppo per il terzo anno di attività del progetto Bocconi Equita 2
1. Lo stato dell arte del progetto Bocconi Equita SIM 1. Studio delle tre componenti essenziali del funzionamento del mercato mobiliare 1. L offerta degli strumenti di debito ed equity 2. La struttura di intermediazione 3. La domanda di carta italiana 2. Studio degli assetti regolatori (diritto societario e normativa tributaria) più idonei allo sviluppo del mercato dei capitali 3
2. La situazione attuale del sistema finanziario e i punti ancora aperti 4
2. La situazione attuale del sistema finanziario e i punti ancora aperti 5
2. La situazione attuale del sistema finanziario e i punti ancora aperti 6
2. La situazione attuale del sistema finanziario e i punti ancora aperti 7
2. La situazione attuale del sistema finanziario e i punti ancora aperti Ad oggi é acquisita la consapevolezza della necessità di rilancio dei mercati mobiliari. Da fine 2013, tre decreti rilevanti: Destinazione Italia Competitività Sblocca Italia Un accordo pubblico privato importante: il progetto «Più Borsa» Allo studio il decreto investment compact Incentivi/quadro migliorato per i richiedenti fondi. E per gli investitori? 8
3. L analisi della domanda di carta italiana 1. Obiettivo del secondo anno del progetto Bocconi Equita SIM 2. Punto chiave: un sistema finanziario robusto è quello che ha una altrettanto robusta base di investitori domestici in carta domestica 3. Due approcci di analisi: 1. sui flussi di domanda su nuove emissioni (di debito ed equity) 2. sulla ownership structure delle imprese quotate (evidenza indiretta della composizione della domanda) 9
3. L analisi della domanda di carta italiana: I flussi di nuova domanda 1. Analisi delle 50 IPOs sul mercato MTA tra 2006 e 2014 2. Identificazione della composizione dell allocato tra tipologia (istituzionali/retail) e provenienza (foreign/domestic) degli investitori 3. Ulteriore analisi sulla composizione del book di un sample di 18 deals (IPOs, ABB, SEOs) tra 2009 e 2014. 10
3. L analisi della domanda di carta italiana: I flussi di nuova domanda 11
3. L analisi della domanda di carta italiana: I flussi di nuova domanda 12
3. L analisi della domanda di carta italiana: I flussi di nuova domanda 1. Analisi delle emissioni di corporate bonds di emittenti italiani tra il 2009 e il 2014 2. Identificazione della composizione dell allocato tra tipologia (istituzionali/retail) e provenienza (foreign/domestic) degli investitori 13
3. L analisi della domanda di carta italiana: I flussi di nuova domanda Il mercato si stabilizza su un equa ripartizione fra corporate e financial e.l audience dei sottoscrittori presenta un DNA che vede gli investitori italiani stabilizzati sulla frazione di 1/4 14
3. L analisi della domanda di carta italiana: I flussi di nuova domanda.con una composizione che vede gli asset managers progressivamente dominanti 15
4. L analisi della domanda di carta italiana: la ownership structure delle società quotate 1. Campione di tutte le società quotate su MTA tra il 2006 e il 2014 2. Analisi disarticolata in base alla capitalizzazione (blue chips vs SMEs) 3. Blue chips nel caso la market capitalization sia maggiore di 1 bn euro. 16
4. L analisi della domanda di carta italiana: la ownership structure delle società quotate La composizione del flottante e la differenza strutturale fra blue chips e SMEs e il peso degli investitori istituzionali 17
4. L analisi della domanda di carta italiana: la ownership structure delle società quotate La provenienza degli investitori istituzionali nel 2006 e nel 2014 e e la loro classificazione secondo lo «stile di investimento» 18
5. Conclusioni Il quadro conclusivo si presta ad una lettura ambigua e densa di contraddizioni: gli investori esteri sono una presenza di grande rilevanza ma dureranno? La relativa marginalità degli operatori italiani è tollerabile? I dati positivi degli investitori stranieri non devono farci dimenticare possibili logiche interpretative, non certo positive ma concrete e realistiche: La presenza di discount factors Valori bassi dei multipli di ingresso Potenziali di upside per la presenza diffusa di ristrutturazioni Il desidero di comprare «trophy asset» largamente diffusi in Italia 19
5. Conclusioni Tutto ciò si sovrappone naturalmente alla presenza di componenti tipiche della meccanica dell industry degli investitori: l abbondanza di liquidità l esigenza di rotazione delle asset class a favore delle aree europeriferiche ed utilizzando anche le ragioni dell ottimismo, possiamo aggiungere anche la presenza di fattori legati ai fondamentali del nostro sistema economico che possono rendere l investimento in carta italiana attraente: La solidità del sistema italiano legata alla bassa presenza di debito privato L aspettativa di realizzazione di alcune riforme di sistema L alta qualità di tante aziende italiane Il fascino senza fine del «made in Italy» La scommessa sul ritorno alla crescita degli euro periferici 20
5. Conclusioni Ne segue che la strada diviene necessariamente quella di: a) evitare una sempre possibile fuga degli investitori esteri ad oggi presenti, b) mantenere viva la pipeline di nuovi investitori esteri, c) portare all interno dell arena degli investitori quelli di matrice italiana. Il set di azioni è mirato e deve essere basato su: Azioni dedicate agli investitori esteri Azioni dedicate agli investitori italiani Azioni dedicate al disegno di una più efficace legacy fiscale a sostegno del capital market 21
5. Conclusioni Con riferimento alle azioni dedicate agli investitori italiani: Potenziamento del canale retail e wholesale grazie ad una spinta forte delle banche universali e ad un nuovo «quantum leap» dell industria del risparmio gestito Promozione di un fondo dei fondi dedicato alla nascita di veicoli dedicati all acquisto di bond (mini e convenzionali) Orientamento delle politiche di lending ad un supporto del securities issuing come modalità di rafforzamento del rating aziendale (quindi sinergia virtuosa «lending capital market» indotta dal regulatory capital delle banche) Riscoperta e promozione degli intermediari finanziari specializzati in materia di capital market 22
5. Conclusioni Con riferimento alle azioni dedicate agli investitori esteri: Rafforzamento dei diritti e delle protezione dei medium long term investor (c.d, freezing di rights and protections) Double vote system e dual class system per potenziare la voice degli shareholders maggiormente inseriti nella logica di medio lungo termine Creazione di una piattaforma/task force di fundraising a livello governativo, capace di svolgere attività da vero e proprio investor relator e fund raiser per il sistema Italia Con riferimento alla legacy fiscale occorre ripercorrere l intera catena del valore del processo di avvicinamento al mercato (pre quotazione, quotazione, grace period, post grace period) individuando i corretti incentivi da dedicare agli investitori (equity investor, persone fisiche investitori, persone fisiche proprietarie, investitori istituzionali) e alle aziende issuer, ben oltre il sistema ad oggi esistente dell ACE. 23