CENTRO TERRITORIALE MALATTIE RARE

Documenti analoghi
CENTRO TERRITORIALE MALATTIE RARE

Dote finanziaria per malattie rare 2012: un sostegno concreto per i malati e le loro famiglie

PAZIENTI AFFETTI da MALATTIA RARA NELL ASL di BRESCIA Relazione epidemiologica al 31 Dicembre 2012

ESENZIONI PER MALATTIA RARA NELL ASL di BRESCIA

Dipartimento Cure Primarie Centro territoriale Malattie rare

Le Malattie Rare nella Regione Lazio Rapporto Anno Appendice

PRESIDI ACCREDITATI PER LA DIAGNOSI E CURA DI MR O GRUPPI DI MALATTIE RARE IN REGIONE LIGURIA

!"#$ %" &"'#"!"##"!(!"#

Raccomandazioni per l accreditamento dei Centri

Progetto Giobbe: RSA senza dolore Teatro Casa di Cura Beato Palazzolo Bergamo 2 aprile Dr. Renato Bresciani Direttore Dipartimento A.S.S.I.

L assistenza ospedaliera a cittadini stranieri nel Lazio Anno 2002

IL GOVERNO DELLA DOMANDA. Emanuela Anghinoni Corso per medici di medicina generale anno 2006 ASL MANTOVA

SEMINARIO Gruppo di Ricerca Geriatrica

LA RETE REGIONALE PER LE MALATTIE RARE

Brescia 10 Febbraio 2012 Dott.ssa Anna Bartoli - Centro Territoriale Malattie Rare A.S.L. di Brescia

Prof. R. Galanello Dott.ssa M.P. Pilia ott.ssa F. Meloni, Dott.ssa V. Marras, Dott. M. Manca

CAP.4 Salute e sanità

le malattie rare Fonte dei dati : Registro Regionale Veneto delle Malattie Rare

CONFERENZA STAMPA Il monitoraggio delle demenze nel territorio di ATS Brescia periodo 2011/2017

L impatto delle malattie rare nella programmazione regionale

UN MODELLO DI SERVIZIO ALCOLOGICO-RIABILITATIVO

Giuseppe Recchia - Direttore Medico Scientifico Malattie Rare Epidemiologia ed Impatto per le Persone, per la Società

Il Consultorio di Fidenza Bilancio e prospettive. Livia Ludovico Neurologa

Strutture di riferimento dell area vasta interregionale per le malattie rare per gruppi di patologie di cui al D.M. 279/2001

LEGGE 210 DEL

La salute mentale della popolazione detenuta: la situazione italiana emersa da uno studio multicentrico

MALATTIA DI PARKINSON NELL ASL DI BRESCIA - anno

Rassegna Stampa. Venerdì 25 maggio 2012

sanità Avvertenze Azienda Sanitaria Locale (A.S.L.) interruzioni volontarie di gravidanza malattie infettive

LA RETE DEI SERVIZI SOCIO-SANITARI PER LA PREVENZIONE, DIAGNOSI E CURA DEI DCA NELLA REGIONE ABRUZZO

RETE MALATTIE RARE : IL MODELLO PUGLIA. Adriana Di Gregorio Referente Aziendale Malattie Rare ASL TA

GOVERNO CLINICO DEI MMG: RITORNI INFORMATIVI A cura dell U.O. Osservatorio Epidemiologico

I PERCORSI DEI PAZIENTI E I PDTA: GLI ESEMPI DELLE MALATTIE NEUROMUSCOLARI E DELLE MALATTIE EMORRAGICHE CONGENITE

Territorio-ospedale-territorio

La continuità assistenziale nelle malattie rare

LABORATORIO SULL UTILIZZAZIONE DEI SERVIZI SANITARI E SULL IMPATTO ECONOMICO DELLE MALATTIE RARE

Tabelle regionali con cadenza mensile. Provincia autonoma di Trento. Analisi della numerosità delle malattie professionali

Gli eccessi di mortalità nel 2015

Centro Sanitario Amianto PROGETTO CCM 2012 Modello operativo per la presa in carico globale del paziente affetto da mesotelioma

Diritto alla domiciliarità delle cure

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Basilicata. Analisi della numerosità delle malattie professionali

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Basilicata. Analisi della numerosità delle malattie professionali

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Basilicata. Analisi della numerosità delle malattie professionali

Tabelle regionali con cadenza mensile. Provincia autonoma di Bolzano. Analisi della numerosità delle malattie professionali

La salute degli immigrati: un linguaggio comune per parlarne La salute materno-infantile

Integrazione Ospedale-Territorio:

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Umbria. Analisi della numerosità delle malattie professionali

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Molise. Analisi della numerosità delle malattie professionali

Coordinamento Regionale Malattie Rare. Malattie Rare in Puglia. Analisi dei dati al 31/05/2016

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Valle d'aosta. Analisi della numerosità delle malattie professionali

Ricoveri ospedalieri e mortalità

Dipartimenti di Salute Mentale del Veneto: utenza, attività e personale indicatori per la valutazione Area Sanità e Sociale

Dipartimento Interaziendale di Salute Mentale Il Dipartimento di Salute Mentale (DSM) è il modello organizzativo più idoneo a garantire alla

PROTETTI PRESTO: Strumenti per il MMG Marina Moscatelli FIMMG-Roma

SCHEDA DI ATTIVAZIONE A.D.I.

Le Conferenze dei Presidi a supporto della programmazione sanitaria

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Liguria. Analisi della numerosità delle malattie professionali

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Liguria. Analisi della numerosità delle malattie professionali

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Abruzzo. Analisi della numerosità delle malattie professionali

dall adolescenza all età adulta: un modello per i servizi di Salute Mentale

Sopravvivenza e mortalità per causa

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Lombardia. Analisi della numerosità delle malattie professionali

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Lombardia. Analisi della numerosità delle malattie professionali

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Lombardia. Analisi della numerosità delle malattie professionali

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Lombardia. Analisi della numerosità delle malattie professionali

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Lombardia. Analisi della numerosità delle malattie professionali

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Campania. Analisi della numerosità delle malattie professionali

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Campania. Analisi della numerosità delle malattie professionali

FOCUS CALABRIA La Piana di Gioia Tauro in 5 anni di intervento

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Sardegna. Analisi della numerosità delle malattie professionali

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Sardegna. Analisi della numerosità delle malattie professionali

Violenze: i dati dei pronto soccorso della Toscana

ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA - A.D.I.

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Marche. Analisi della numerosità delle malattie professionali

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Marche. Analisi della numerosità delle malattie professionali

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Marche. Analisi della numerosità delle malattie professionali

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Friuli-Venezia Giulia. Analisi della numerosità delle malattie professionali

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Friuli-Venezia Giulia. Analisi della numerosità delle malattie professionali

I numeri di Roma Capitale

Il flusso informativo regionale Assistenza Psichiatrica Territoriale (APT) Indicatori regionali e per Azienda ULSS

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Calabria. Analisi della numerosità delle malattie professionali

PRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative

Corso di formazione I DISTURBI SPECIFICI DELL' APPRENDIMENTO: DIAGNOSI E RIABILITAZIONE

I percorsi della Regione Toscana a supporto della salute dei minori

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Veneto. Analisi della numerosità delle malattie professionali

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Veneto. Analisi della numerosità delle malattie professionali

Gerardo Bonomo Biostatistico e Statistico Sanitario

Dr. ssa Silvia Gari. Sig. ra Claudia Bonomelli

Un modello di integrazione sistematica degli archivi per la sorveglianza delle malattie

Cure Intermedie tra ospedale e assistenza primaria: dove spostare il baricentro BOLOGNA 20 FEBBRAIO 2018

Centro Sanitario Amianto Impatto epidemiologico del mesotelioma e presa in carico globale del paziente

Analisi della Mortalità generale e per cause. nell ASL VC di Vercelli e nei Distretti

UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI PADOVA

CAD DIPARTIMENTO ONCOLOGICO CPSE-AFD CARLA RIGO AOU MAGGIORE DELLA CARITA NOVARA

SERVIZIO TOSSICODIPENDENZE

Il percorso diagnosticoterapeutico-assistenziale. per le demenze della Regione Emilia- Romagna

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Sicilia. Analisi della numerosità delle malattie professionali

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Sicilia. Analisi della numerosità delle malattie professionali

Regione Lazio. DIREZIONE SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA Atti dirigenziali di Gestione

Il counselling telefonico nella prevenzione dell'hiv e lo screening in anonimato: l' esperienza del Sud

Transcript:

CENTRO TERRITORIALE MALATTIE RARE DATI DI ATTIVITA ANNO 2010 Dipartimento Cure Primarie Centro Territoriale Malattie Rare

PREMESSA Il Centro Territoriale per le Malattie Rare (CTMR) ha avviato l attività nel luglio del 2009 ed a partire dai primi mesi è stata avviata una raccolta sistematica dei dati riferiti alla casistica e all attività mediante l utilizzo di una scheda informatizzata. I dati di seguito riportati sono riferiti alla numerosità ed alla tipologia di utenza che si rivolge al Centro ed alle diverse attività effettuate. Utenza del CTMR A fronte dei 138 casi gestiti nei sei mesi di attività del 2009, i nuovi utenti seguiti del Centro territoriale per le Malattie Rare nel 2010 sono 203. E necessario precisare che la gestione dell utenza ha richiesto in molti casi delle semplici risposte o informazioni con le quali si è esaurito il rapporto, ma in altrettanti i pazienti restano in carico al Centro per periodi prolungati. Ciò si verifica quando le problematiche o le situazioni da affrontare o risolvere sono numerose e/o complesse. Tra gli utenti, 148 assistiti sono attualmente in possesso di un codice di esenzione per malattia rara di cui all Allegato 1 al D.M. n. 279/2001, persone; 55 sono affetti da malattia orfana (quindi senza un codice di esenzione specifico); in altri casi si trovano in fase di inquadramento diagnostico o non hanno mai richiesto l esenzione pur avendone diritto (Grafico 1). Grafico 1 Utenza Anno 2010 250 200 203 150 148 100 50 55 0 Pazienti esenti per Malattia Rara Pazienti non esenti per Malattia Rara N. Totale dei pazienti 2

I pazienti afferiti al Centro nel 2010 sono 91 femmine (45 %) e 112 maschi (55 %) (Grafico 2). Grafico 2 Grafico 3 UTENTI 2010: suddivisione per sesso UTENTI 2010: suddivisione per classi d'età F 45% 41_60 27% >60 7% 0_10 26% M 55% 21_40 26% 11_20 14% Tabella 1 classe d'età n. % 0_10 52 25,6 11_20 28 13,8 21_40 53 26,1 41_60 55 27,1 >60 15 7,4 tot 203 100,0 La distribuzione per età (Grafico 3 e Tabella 1) mostra che è elevato il numero dei bambini (0-10 anni) per i quali sono stati evidentemente i genitori a contattare il Centro; complessivamente bambini e giovani (0-20 anni) rappresentano il 40% dell utenza ed è dunque rilevante la presenza di pazienti che assommano ai problemi dati dalla patologia gli specifici bisogni dell età evolutiva. Gli adulti (21-60 anni) rappresentano il 53.2% dei pazienti. Per la gran parte di costoro la malattia rara incide più o meno significativamente sui percorsi di autonomia ed autorealizzazione. Il 7.4 % ha più 60 anni. Il Grafico 4 illustra la distribuzione dei pazienti per distretto socio-sanitario di residenza. 3

Grafico 4 ANNO 2010 n. Utenti / distretto di residenza NR FUORI REGIONE Bassa Bresciana Occidentale Monte Orfano FUORI ASL Vallesabbia Bassa Bresciana Orientale Sebino Oglio Ovest Garda Bassa Bresciana Centrale Valletrompia Brescia Est Brescia Ovest Brescia 3 4 5 6 6 9 10 12 12 15 16 21 21 26 37 0 5 10 15 20 25 30 35 40 Quello maggiormente rappresentato è il Distretto 1 (Brescia) a cui appartiene il 18.23% di tutti gli utenti, sebbene sia anche il distretto con il maggior numero di assistiti. Complessivamente, all area della città ed ai 2 distretti dell hinterland, afferisce il 41,38% dei casi. 4

Le categorie diagnostiche rappresentate nella popolazione di utenti giunti all osservazione e in riferimento ai codici di esenzione di cui al DM n. 297/2001, sono illustrate nella Tabella 2. Tabella 2 Distribuzione nelle Categorie diagnostiche n. % RN malformazioni congenite 55 37,16 RF malattie del sistema nervoso e degli organi di senso 45 30,41 RC malattie delle ghiandole endocrine, della nutrizione del metabolismo e disturbi immunitari 19 12,84 RB tumori 5 3,38 RG malattie del sistema circolatorio 5 3,38 RI malattie dell'apparato digerente 5 3,38 RM malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo 5 3,38 RD malattie del sangue e degli organi ematopoietici 4 2,70 RA malattie infettive e parassitarie 2 1,35 RL malattie della pelle e del tessuto sottocutaneo 2 1,35 RP alcune condizioni morbose di origine perinatale 1 0,68 totale 148 100,00 I casi prevalenti sono riconducibili alle malformazioni congenite (55 utenti = 37.16%), seguita dalle malattie del sistema nervoso e organi di senso (45 utenti = 30.41%) e dalle malattie delle ghiandole endocrine, del metabolismo e disturbi immunitari (19 utenti = 12.84%). A queste 3 categorie afferisce l 80.41%% dei casi. 5

1.Attività direttamente rivolta all utenza Le attività del Centro Le attività specificatamente rivolte all utenza e registrate nella scheda informatizzata sono dettagliate nella Tabella 3. Tali attività sono state definite contatti in quanti direttamente conseguenti o derivanti dalla diverse richieste (contatti) con l utenza. Tabella 3 ATTIVITA RIVOLTA ALL UTENZA N. % Telefonate in entrata e uscita 482 64,18 Colloqui 160 21,30 E-mail in entrata ed in uscita, Segnalazioni 109 14,51 totale 751 100,00 Su un totale di 751 attività registrate nel 2010, la quota prevalente è riferita ai colloqui telefonici (64.18% dei contatti) mentre, in successione, vi sono le comunicazioni via mail(13.85%). Ciò trova motivo nella funzione del Centro che ha scelto di essere prioritariamente uno spazio, efficiente e rapido, di consulenza e informazione all utenza ed ai servizi e di orientamento degli uni agli altri, non di presa in carico diretta. Rispetto all anno precedente sono andati comunque aumentando gli incontri con i pazienti e/o i loro familiari e con/tra operatori, per la gestione delle complesse problematiche collegate all utenza del Centro. Ciò anche in corrispondenza con il potenziamento del servizio, avvenuto nel 2010, integrando il gruppo di lavoro con due operatori a tempo parziale: una psicologa ed una assistente sociale. Tramite la registrazione delle attività è possibile anche identificare il soggetto/utente che ha dato origine al contatto con il Centro: i pazienti stessi (106) e le loro famiglie (199) rappresentano insieme il 64.76 % della casistica; seguono gli operatori socio-sanitari, soprattutto dell ASL, (22.29%).Non sono numerosi i contatti richiesti dalle Associazioni. (Grafico 5) Grafico 5 Origine del contatto (%) Centro Coord.Reg.le MMG/PLS Altro PdR Associazione PdR BS Altro Operatori ASL Paziente Familiari 0,42 0,85 1,27 2,34 3,61 4,46 22,29 22,51 42,25 0 10 20 30 40 50 6

Le motivazioni che hanno generato i contatti con il Centro sono varie e la Tabella 4 le riassume in 4 macro categorie: informazioni di carattere generale rappresentano il 61,57% delle richieste, orientate prevalentemente su due temi: Esenzione/Farmaci/Piano Terapeutico ed orientamento presidi di rete e invio pazienti. Queste richieste si rilevano, in buona parte, da pazienti che stanno vivendo la fase di accertamento della diagnosi, un momento in cui la richiesta di supporto è marcata: si assommano, infatti, le difficoltà del rapporto con i presidi, l onere dei protocolli di accertamento e il traumatico impatto psicologico sul paziente e/o sui famigliari. Sono frequenti anche le richieste da parte di persone con condizione clinica accertata ma ancora non in possesso di Diagnosi certificata dal Presidio di Rete, Esenzione per MR e Piano Terapeutico. Nella categoria Richiesta di supporto, che ricomprende il 25,48% delle richieste, vi sono attività e scambi su temi di natura soprattutto sociale e psicologica, fra cui il coordinamento dell operatività per i pazienti con problemi complessi (25.48%) che sempre coinvolge sia servizi territoriali che ospedalieri. Le Sperimentazioni e Progetti contengono tutte le attività ed azioni correlate al Progetto Dote Finanziaria Malattie Rare sia quelle per il Progetto Presa in Carico Precoce. Entrambi sono caratterizzati dal tentativo di sperimentare forme di supporto nuove e meglio in grado di incontrare i bisogni dei pazienti e dei loro famigliari (vedi oltre). Tabella 4 INFORMAZIONI di CARATTERE GENERALE RICHIESTA di SUPPORTO SPERIMENTAZIONI e PROGETTI ALTRE RICHIESTE MOTIVI DEL CONTATTO n % Esenzione/Farmaci/Piano Terapeutico 164 34,82 Orientamento Presidi di Rete e invio pazienti 87 18,47 Informazioni funzioni del CTMR 39 8,28 totale 290 61,57 Orientamento/Attivazione Servizi dell'asl 11 2,34 Benefici e supporti non farmacologici/altri Sussidi 24 5,10 Supporto psicologico 34 7,22 Case management 31 6,58 Consulenza Sociale 20 4,25 totale 120 25,48 DOTE (Patto di cura, Monitoraggio Sperimentazione) 39 8,28 Progetto Presa in carico precoce 6 1,27 totale 45 9,55 Inserimento anagrafe MR e Orfane 6 1,27 Rapporti con volontariato o associazioni 5 1,06 Altro 3 0,64 Rapporti con servizi territoriali di cura,riab.,ass. 2 0,42 totale 16 3,40 7

2. Attivita non direttamente rivolta all utenza Nell Allegato 1 si riportano e presentano sinteticamente le ulteriori attività che il Centro ha espletato, distinte in tre macro aree: -attività di gestione ed organizzazione -attività programmatorie -attività di back office. In particolare nel 2010 hanno preso avvio alcuni progetti, due dei quali promossi dall ASL e due proposti dalle Associazioni. Si tratta nel primo caso dei Progetti Dote Finanziaria Malattie Rare (Delibera ASL n 632 del 1/12/2009), che ha inteso sperimentare un contributo economico a famiglie o pazienti a copertura di costi e bisogni straordinari o per sostegno al care-giver, ed il progetto Presa in carico precoce (sito ASL www.aslbrescia.it- Centro territoriale malattie rare), che si è proposto di avviare il prima possibile il supporto, soprattutto psicologico, ai genitori di neonati con diagnosi o sospetto diagnostico di malattia rara. Su proposta della Associazione AICH (Corea di Huntington), e della UILDM (Distrofia muscolare), si è collaborato rispettivamente alla strutturazione di un gruppo di auto mutuo aiuto nell ASL di Brescia per i famigliari dei pazienti con Corea e ad un progetto per l assistenza domiciliare ai pazienti con Distrofia Muscolare, entrambi fortemente sentiti dagli interessati e dai famigliari. CONCLUSIONI Ad oggi si è cercato di dare risposta a tutti i quesiti giunti al Centro; le risposte hanno richiesto spesso approfondimenti multi-settoriali, per i quali ci si è avvalsi delle U.O. dei Dipartimenti ASL maggiormente coinvolti nelle tematiche relative alle Malattie rare (Dipartimento Cure Primarie, U.O. Disabilità, UCAM, Servizio Infanzia, Famiglia ed età evolutiva); è fondamentale il costante raccordo con le DGD, con il Presidio di Rete locale ed il Centro di Coordinamento, quando necessario. La risposta a molti dei quesiti giunti nel tempo al Centro ha presupposto un attenta ricerca di carattere bibliografico, al fine di comprendere in maniera più completa e consapevole la complessità e le eventuali necessità del caso specifico. Gli strumenti utilizzati per questo scopo sono rappresentati da PubMed, un database bibliografico contenente informazioni sulla letteratura scientifica e biomedica sino ad oggi pubblicata, e Orphanet, un database virtuale interamente dedicato alla raccolta, catalogazione e offerta di informazioni sulle malattie rare. 8

ALLEGATO 1 CTMR. ATTIVITA' NON RIVOLTA DIRETTAMENTE ALL'UTENZA anno 2010 TIPO DI ATTIVITA' E DESCRIZIONE SINTETICA PASSAGGI OPERATIVI PRINCIPALI Attività di gestione e organizzazione Attività programmatoria Back Office FORNITURE STRAORDINARIE FARMACI E PRESIDI PROTESICI RAPPORTI CON ASSOCIAZIONI RETE ASL Supporto tecnico alla Commissione Feed back con attività del CTMR (es Dote, Sito) Tavolo di lavoro con il Dipartimento ASSI per sviluppare sinergie collaborative intra aziendali. REGIONE COORDINAMENTO REGIONALE Incontri periodici TUTORING FORMAZIONE PARTECIPAPAZIONE A CONVEGNI PROGETTI, SPERIMENTAZIONI SISTEMA MONITORAGGIO MR SISTEMA ARCHIVIAZIONE SCHEDE UTENZA ATTIVITA' DI COMUNICAZIONE E DIFFUSIONE Tirocinanti Corso di Laurea in Assistenza Sanitaria Corso di Formazione Malattie Rare: valutazione e gestione dei bisogni socio-sanitari" in collaborazione con IREF;Evento formativo Aziendale ASL: Malattie Rare: il Centro territoriale dell'asl e la rete dei servizi socio-sanitari" Ricerca sulla patologia, risposta a quesiti posti dalla Commissione Incontri. Inserimento delle schede informative delle Associazioni sul banner MR del'asl. Incontri per la definizione del Protocollo Progettazione tirocinio, tutoraggio, valutazione. Incontri programmatori e feed back con l'università. Progettazione e Partecipazione come relatori Milano "Giornata Nazionale sulle Malattie Rare"; Milano Malattie rare: le sfide della transizione dall età pediatrica all età adulta. Esperienze sul territorio. ; Brescia "Le malattie metaboliche curabili Partecipazione come relatori in età pediatrica"; Brescia L Assistente Sanitario, figura tipica della prevenzione e promozione della salute Progetto PRESA IN CARICO PRECOCE con Reparto di Terapia Intensiva Neonatale A.Spedali Progettazione, Attuazione, Verifica Civili Progetto "DOTE finanziaria malattie rare" Impostazione e gestione Progetto dell'associazione IITALIANA COREA DI HUNTINGTON Progetto dell'uildm Raccordo e collaborazione con il Presidio di rete (Adulti e bambini) Dimissioni protette Riabilitazione Definizione sistema monitoraggio epidemiologico per le malattie rare Registrazione dati nel programma XDOC Informazione attraverso Giornalino e Sito Web aziendali, locandine, volantino Collaborazione della Psicologa al Gruppo di Auto Mutuo Aiuto Partecipazione alla progettazione e definizione della Convenzione per l'assistenza domiciliare Incontro programmatorio con la Neurologia 2 Partecipazione collaborazione Gruppo di lavoro intra aziendale. Rilevazione dei bisogni circa: comunicazione aumentativa, riabilitazione neurosensoriale pediatrica, riabilitazione in acqua, continuità dei cicli di terapia, Linee guida e riabilitazione domiciliare età pediatrica. Progettazione ed attuazione del sistema di monitoraggio MA.RA. Aggiornamento costante dei dati (fruizione record regionale e segnalazioni MR orfane).elaborazioni statistiche. Coprogettazione del Software. Gestione ed utilizzo del sistema. Elaborazione dei dati di Attività. Pubblicazione di brevi articoli sul periodico Cure Primarie. Realizzazione e diffusione del materiale informativo. Aggiornamento delle informazioni contenute nel portale aziendale. PREDISPOSIZiONE ATTI TECNICI Relazione su attività e procedure operative. INCONTRI PROGRAMMATORI E'quipe CTMR Riunioni periodiche SEGRETERIA Predisposizione verbali, rendicontazione obiettivi, gestione archivio cartelle, comunicazioni e normativa, predisposizione relazioni.