RELAZIONE DI MISSIONE 2009



Documenti analoghi
Casa di Enrica Casa alloggio per adulti con disagio psichico. via Gozzano n. 9 Monza lecase@novomillennio.it

CARTA DEL SERVIZIO 2014/15

SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

DECRETO DEL DIRIGENTE DEL SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E SPORT N. 144/SPO DEL 14/10/2014

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS

Una nuova IMPRONTA da realizzare

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

Area Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia. Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS

Area Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS

Dipartimento salute mentale e dipendenze. Progetto. DOMINO/GREEN (sottoprogetto del progetto IRIS)

Albachiara comunità residenziale per minori adolescenti. Bozza. via Pacinotti, 3 Monza albachiara@novomillennio.it

AZIONI DI PROMOZIONE, FORMAZIONE E SOSTEGNO PER L AFFIDAMENTO e LA SOLIDARIETA FAMILIARE

So-Stare Con Voi Progetto di affido di persone adulte con disagio psichico

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori.

Centro Polifunzionale di Gavirate. Centro di Accoglienza di Cittiglio. Fondazione FELICITA MORANDI. Associazione IL PASSO onlus

DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

FAMIGLIE AL CENTRO: Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013

Stellapolare Centro diurno psichiatrico. Via Montecassino, Monza

CARTA DEI SERVIZI CENTRO SERVIZIO AFFIDO E ADOZIONI TERRITORIALE -SAAT

MANIFESTAZIONE DI INTERESSE COPROGETTAZIONE DELLE ATTIVITA VOLTE ALLA PROMOZIONE DELL AFFIDO E SOSTEGNO AL SERVIZIO DEL CENTRO AFFIDI.

Missione

SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO

UNA CASA SPECIALE per l accoglienza di famiglie con bambini che necessitano di cure sanitarie presso l ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI

C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI

DGR. n del

ASSOCIAZIONE ONLUS CERCHI D ONDA

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, aprile

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

Protocollo d Intesa. tra

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO PIANO DI ATTUAZIONE

UNA FAMIGLIA X UNA FAMIGLIA trasformare una buona prassi in una buona politica

CARTA DEI SERVIZI CENTRO DIURNO DISABILI IL MELOGRANO

Sostegno e Accompagnamento Educativo

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

Presentazione UILDM VERONA ONLUS Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare. Sede di Verona Sede staccata di Cerea

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE

A. G. S. A. T. Associazione Genitori Soggetti Autistici del Trentino ONLUS

COMUNE DI RIPOSTO Provincia di Catania. Regolamento per l affidamento familiare dei minori

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE

BANDO LAVORO & INCLUSIONE SOCIALE Favorire l inserimento lavorativo, in forma stabile e qualificata, di persone emarginate e svantaggiate

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

(Provincia di Perugia) Zona Sociale n. 4 REGOLAMENTO AFFIDO ETERO-FAMILIARE E SOSTEGNO FAMILIARE

REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA COMUNALE PERMANENTE DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CITTADINI PER LA PACE

Verso l autonomia I nostri servizi per le organizzazioni non profit

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola

Centro affidi e Centro adozioni: esperienze e prospettive

DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

PIANO DISTRETTUALE DI INTERVENTO PER L AFFIDAMENTO FAMILIARE ANNO 2011

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

PROGETTO TAVOLO GIOVANI

Progetto TRA CASA E CITTA : PERCORSI DI INCLUSIONE SOCIALE

Progetto Comes, sostegno all handicap

Sviluppo di comunità

ASSISTENZA DOMICILIARE EDUCATIVA

ASL FG DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE CENTRO SALUTE MENTALE DI MANFREDONIA

********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ;

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

COMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Vuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo.

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti

CENTRO RIABILITATIVO PSICOPEDAGOGICO IL TIMONE

CARTA DEI SERVIZI ANG

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

Relazione attività esercizio 2012

Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente

1. Introduzione e finalità delle Linee guida

PROGETTO: TEATRO FORUM

A.S.CA. Agenzia Sociale per la Casa Vimercate. - Ottobre

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

FONDAZIONE ZANETTI ONLUS

Educando nelle Province di Bergamo e Brescia

Linee guida per le Scuole 2.0

GESTIONE PROGETTO (in conformità modello MAE)

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini.

Programma di sviluppo della partecipazione comunitaria alla definizione del PlUS 2016/2018

Milano, 9 novembre Vincenzo Saturni

Modalità e requisiti per la definizione delle forme di partecipazione e rappresentanza nei tavoli di programmazione partecipata inerenti il Piano di

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.

Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento

1. Team coaching e valorizzazione delle risorse umane

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA

-Dipartimento Scuole-

Comune di Rovigo Assessorato Pari Opportunità Commissione per le Pari Opportunità CARTA SERVIZI CASA RIFUGIO CENTRO ANTIVIOLENZA DEL POLESINE

Conciliare i tempi di vita e di lavoro dei dipendenti con minori a carico.

Stato di attuazione: Aspetti critici, positivi ecc. N. soci coinvolti N. e tipologia delle attività realizzate

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF):

Regolamento Servizio Assistenza Domiciliare Minori Premessa

Doveri della famiglia

Transcript:

RELAZIONE DI MISSIONE 2009 Centro Ambrosiano di Solidarietà ONLUS Ente Morale - Ente Ausiliario della Regione Lombardia Via Marotta, 8 20132 Milano P.IVA 11420250158 - c.f. 97050480157

INDICE SESSIONE I COMUNICAZIONE DELLA PRESIDENTE... 3 CEAS DA NUMERI 2009... 5 L ASSETTO ISTITUZIONALE... 6 STRUTTURA ORGANIZZATIVA INTERNA... 7 STILE E METODOLOGIA DI INTERVENTO... 9 AREE DI INTERVENTO...10 I BENEFICIARI... 12 TIPOLOGIE DI INTERVENTI EROGATI...15 V.1 AREA DIPENDENZE...17 V.2. AREA SALUTE MENTALE...20 V.3. AREA MINORI...23 V.4. AREA DONNE...25 VILLAGGIO SOLIDALE...28 I PROGETTI...29 ATTIVITÀ DI ANIMAZIONE E PROMOZIONE SUL TERRITORIO...36 RETI DI COLLEGAMENTO...37 CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ...39 IL VOLONTARIATO...40 IL PERSONALE IMPIEGATO...42 ANALISI DELLA SITUAZIONE ECONOMICO FINANZIARIA...45 IL PATRIMONIO...45 ANALISI ENTRATE E PROVENTI...47 ANALISI USCITE E ONERI...49 SESSIONE II ALLEGATO A: BILANCIO D ESERCIZIO ALLEGATO B: NOTA INTEGRATIVA RELAZIONE DI MISSIONE ANNO 2009 2

NOTA DI SINTESI COMUNICAZIONE DELLA PRESIDENTE Il 2009 è stato un importante anno di rilancio per la nostra associazione, un banco di prova della nostra organizzazione in preparazione alle sfide del nuovo decennio. La sfida che abbiamo raccolto, rilanciare Ceas consolidare le sue pratiche gestionali, migliorare l'efficacia e la qualità del suo intervento, ha assorbito le energie del Consiglio Direttivo e della struttura operativa, impegnati sin dal primo momento a garantire continuità alle attività dell'associazione. I dati dell'anno 2009 evidenziano un incremento sostanziale delle entrate da attività istituzionali di circa 15,6 punti percentuale (1.882 M del 2008 a 2.176 M del 2009) e una ripresa del volume delle entrate extragestione quasi duplicata rispetto all anno precedente (da 42.753 del 2008 a 82.225). La strategia adottata dal Consiglio di consolidare le strutture residenziali con la promozione e il consolidamento delle strutture di comunità, sul territorio lombardo al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi di riempimento dei posti residenziali, ha dato i suoi frutti e ha portato al raggiungimento del target per tutte le comunità con conseguente risultato positivo. Si segnala in particolare il consolidamento del rapporto di convenzione con l ASL Milano per i posti della comunità Alisei,(euro 306.000) il mantenimento dei livelli convenzionati della comunità San Gregorio (euro 559.910). La grande novità in termini di investimento residenziale è stato il potenziamento dell area donne, di recente organizzazione, attraverso l ingresso del Ceas nella rete delle organizzazioni del Comune di Milano che si occupano di maltrattamento, e il consolidamento della presenza nel tavolo cittadino relativo all art.18 e ai fenomeni di sostegno a vittime di sfruttamento sessuale e tratta. Entrambi gli interventi sono stati svolti in convenzione con l amministrazione Comunale di Milano. In particolare sul tema del maltrattamento Ceas è stato l ente incaricato dall amministrazione Comunale del coordinamento della formazione rivolta alle forze dell ordine e alla polizia municipale sui temi del maltrattamento familiare. Sempre nel 2009 si è avviata la collaborazione con l amministrazione Comunale sulle ordinanze Alcool, dipendenze,prostituzione, che hanno consentito al Ceas di partecipare fattivamente alla creazione delle Unità Multidisciplinari. Si segnala che purtroppo nel corso del 2009 sono state ancora poco efficaci le azioni di fund-raising. In particolare rispetto alla raccolta fondi è importante sottolineare che la difficile situazione di crisi che coinvolge tutti i settori, toglie capacità di raccolta a piccole organizzazioni come la nostra che non hanno grande capacità mediatica e che agiscono la propria politica di fund raising in ambito solo territoriale e per conoscenza diretta dei sostenitori. In particolare è evidente la necessità di predisporre strumenti di comunicazione più capillari e moderni. A fronte di questa buona riuscita nelle entrate l organizzazione è riuscita, nell insieme a contenere costi all interno del budget previsto, sebbene si evidenzia che, nonostante una attenta gestione del personale che ha portato ad una ristrutturazione di tutte le equipe, i costi legati alle risorse umane sono aumentate anche in relazione agli aumenti contrattuali legati al rinnovo del contratto. Anche sul fronte dei pagamenti si registra ancora un certo ritardo nelle tempistiche di pagamento da parte delle amministrazioni pubbliche che ha portato, seppur con un lieve miglioramento rispetto allo scorso anno, ad una consistente esposizione con i circuiti bancari, con incrementi sostanziali del costo del denaro. Nell insieme però il risultato di esercizio è stato più che positivo e sopra le ispettive di budget inizialmente preventivate. Questo risultato deve essere il punto di partenza per l avvio di un nuovo anno teso a consolidare la situazione finanziari e patrimoniale della nostra Associazione, oltre che la sua posizione nel contesto milanese. RELAZIONE DI MISSIONE ANNO 2009 3

NOTA DI SINTESI Politica strategica per il 2010 Le priorità su cui l'associazione sta lavorando sono: - Potenziare i servizi strutturati ampliando le convenzioni in essere - Migliorare la Gestione delle strutture residenziali, - Raggiungere l accreditamento per tutte le strutture residenziali, - Ottimizzare la gestione delle Risorse, - Valorizzare le Risorse Umane in particolare il volontariato, - procedere ad una attenta analisi delle politiche di accesso ai contributi attraverso le proposte progettuali (gestite direttamente o in paternariato), che comporta un processo di ridisegno dei nostri interventi in alcune aree nell'ottica di evolvere verso un concentrare l azione progettuale su iniziative strettamente legate alla mission associativa - consolidare i rapporti con gli enti partner quali Fondazione Sasso Di Maremma - ristrutturazione dell area logistica,potenziando la presenza tecnica specifica per favorire una migliore efficacia delle spese e degli investimenti relativi alla manutenzione e miglioramento delle strutture e del cortile-villaggio di via Marotta. - Ricertificare con maggiore puntualità gli interventi del CeaS NEL 2010 Riteniamo che questa politica porterà Ceas, al termine del 2010, a consolidare il processo di risanamento, concretizzando una modalità di gestione funzionale al perseguimento di risultati misurabili e alla tracciabilità delle risorse utilizzate per il loro raggiungimento. In questa situazione l'organizzazione ha avviato, sotto la guida del Consiglio Direttivo, un processo finalizzato alla impostazione di processi e meccanismi gestionali orientati alla trasparenza, con l'obiettivo di conseguire entro i primi mesi del 2009 l attivazione del sistema di controllo di gestione e di monitoraggio organizzativo per tutte le sue unità operative. La relazione che presentiamo si articola in due diverse sezioni. - Sessione 1. Relazione di Missione: nella quale rendiamo conto delle attività svolte nel corso dell'anno, fornendo una rappresentazione dell'andamento delle attività istituzionali, dei progetti realizzati e della politica della Raccolta Fondi, delle risorse impiegate. - Sessione 2: nella quale vengono presentati i dati del Bilancio di Esercizio 2009 (Stato Patrimoniale e Rendiconto Gestionale), la Nota Integrativa, la Relazione del Collegio di Revisione. RELAZIONE DI MISSIONE ANNO 2009 4

NOTA DI SINTESI CEAS DA NUMERI 2009 1578 fruitori dei servizi a cui si aggiungono le famiglie e la rete sociale 84878 le ore direttamente erogate nei servizi 46260 gli interventi erogati ai beneficiari dei servizi 17591 supporto alle attività quotidiane 18250 il numero dei km percorsi nel 2009 per lo svolgimento delle attività 11680 i caffè bevuti alle macchinette 8977 i giorni di scuola frequentati dai bambini del Ceas 5000 euro il fondo donato per il progetto microcredito alle famiglie Rom 3843 telefonate trattate con i servizi di counselling telefonico 3384 le ore doposcuola erogate ai bambini del Villaggio Solidale 1064 i gruppi gestiti con gli ospiti 929 donne fruitici dei servizi 659 incontri di rete (informali e istituzionali) 626 interventi rivolti all'inserimento lavorativo 440 i colloqui con le famiglie 205 i quaderni di scuola utilizzati 182 i donatori che hanno scelto di donare il 5X1000 a Ceas 83 le domande di lavoro pervenute 72 il personale dipendente, i collaboratori e i professionisti 60 le uscite dell'unità di strada "altre strade" 56 i volontari del Ceas 48 gli allenamenti della squadra di calcio del Ceas 26 le donne lavoratrici 23 gli anni di attività del Ceas 15 laboratori teatrali e musicali 13 le casette del progetto ROM 12 i progetti finanziati attivi nel 2009 7 i consiglieri 6 le strutture gestite 5 euro il costo di un CD di Amico Mio RELAZIONE DI MISSIONE ANNO 2009 5

PRESENTAZIONE DELL ASSOCIAZIONE Il Centro Ambrosiano di Solidarietà (Ce.A.S.) è un'organizzazione non lucrativa del privato sociale che dal 1986 si occupa di accogliere, accompagnare nella crescita, orientare e reintegrare nella società persone con esperienze di disagio individuale, familiare e sociale, aiutandole a raggiungere il maggior grado possibile di benessere e autonomia. Il Ce.A.S. realizza il proprio intervento, in rete con gli enti locali, i servizi territoriali e le associazioni del privato sociale, attraverso: - contesti comunitari residenziali con progetti di orientamento e avviamento al reinserimento sociale (presso la sede milanese di zona 3 e presso la sede di Cabiate CO); - progetti di accoglienza di nuclei famigliari in condizioni di emergenza abitativa o grave marginalità sociale (Zona 3); - alloggi protetti per l autonomia rivolti a donne sole e/o con figli (Zona 3) - alloggi protetti per giovani minori o neo maggiorenni (zone 4 e 5 di Milano) - servizi di ascolto telefonico (Linea Verde Droga) - servizi di counseling - servizi territoriali Tutti i servizi di Ce.A.S. sono certificati ISO 9001 dal novembre 2007. L'organizzazione ha la propria sede legale ed amministrativa nonché quella della maggior parte dei servizi residenziali in zona 3, presso via Marotta, 8. Dal punto di vista della natura giuridica è associazione privata riconosciuta, iscritta al registro delle persone giuridiche private della Regione Lombardia, con qualifica di Onlus (D.Lgs. 4 dicembre 1997 n. 460). In base alle sue disposizioni statutarie redige ed approva annualmente il bilancio d esercizio che è assoggettato a verifica da parte di un Collegio di Revisori indipendenti appositamente nominati. L ASSETTO ISTITUZIONALE Attualmente la struttura di Ce.A.S. si compone di due Enti con personalità giuridica separata: l Associazione Centro Ambrosiano di Solidarietà Onlus e l Associazione Volontari Ce.A.S. Questi due enti lavorano in stretta collaborazione e sinergia al fine di gestire al meglio i numerosi progetti di cui il Ce.A.S. è promotore. La gestione della associazione Ce.A.S è regolata da un organo sovrano, l Assemblea dei soci, a cui partecipano tutti i soci e le socie ed hanno diritto di voto gli iscritti. L assemblea elegge i componenti del consiglio di amministrazione (CdA) che assume tutte le decisioni relative alle strategie da adottare per il consolidamento e lo sviluppo delle attività dell associazione ed è investito dei più ampi poteri per la gestione della stessa. Compongono il Consiglio di Amministrazione dell associazione Ce.A.S. Onlus: NOMINATIVO QUALIFICA TIPOLOGIA DATA NOMINA SCADENZA NOMINA Maria Grazia Guida Presidente Socio volontario 20/04/2007 31/12/2009 Don Virginio Colmegna Consigliere Socio volontario 20/04/2007 31/12/2009 Pietro Dagnino Consigliere Socio volontario 20/04/2007 31/12/2009 Maria Ferpozzi Consigliere Socio volontario 20/04/2007 31/12/2009 Pietro Inchingolo Consigliere Socio volontario 20/04/2007 31/12/2009 Claudio Mattiolo Consigliere Socio volontario 20/04/2007 31/12/2009 Marco Cavedon Consigliere Socio volontario 22/04/2009 31/12/2009 RELAZIONE DI MISSIONE ANNO 2009 6

PRESENTAZIONE DELL ASSOCIAZIONE Presidente del Collegio dei Revisori: Giuseppe Milan. Sindaci: Luciano Scotuzzi, Vittorio Lo Russo L attuale consiglio è stato eletto nel 2007 e verrà rinnovato dopo l approvazione del presente bilancio 2009. STRUTTURA ORGANIZZATIVA INTERNA La struttura organizzativa dell associazione si compone di aree produttive e di aree di supporto (Uffici e logistica) coordinate dalle responsabili d area che compongono lo Staff di Direzione e afferiscono direttamente alla Presidente. Le quattro aree sono: - Area Dipendenze - Area Salute Mentale - Area Minori-Giovani - Area donne - Area Organizzazione e Sviluppo (supporto) Il coordinamento dell associazione avviene attraverso lo Staff di direzione, così composto: NOMINATIVO QUALIFICA AREA/SERVIZIO Maria Grazia Guida Presidente Benedetta Castelli Responsabile Area Area Minori Vita Casavola Responsabile Area Area Salute Mentale Linda Donini Responsabile Area Area Donne - Area Organizzazione e Sviluppo Claudia Polli Responsabile Area Area Dipendenze Gabriele Arosio Coordinatore Servizio Villaggio Solidale Lo Staff di direzione nel corso del 2009 si è riunito n. 30 volte con una cadenza in media bisettimanale. Alla direzione compete la gestione corrente delle attività per le quali ha la responsabilità di analisi, decisionale e di controllo. Un paio di volte l anno in occasione di incontri di programmazione la direzione viene allargata ai responsabili dei servizi residenziali. I servizi residenziali e territoriali sono guidati da un coordinatore o coordinatrice, che risponde direttamente alle responsabili d area. NOMINATIVO QUALIFICA SERVIZIO/PROGETTO AREA Gabriele Arosio Coordinatore Servizio Villaggio Solidale O&S Daniela Brambilla Coordinatrice Progetto Altre Strade Minori - giovani Alessandra Buccheri Coordinatrice Servizio Sistema Qualità O&S Benedetta Castelli Responsabile Area Erasmus e progetti Minori giovani Vita Casavola Responsabile Area Villetta San Gregorio Salute mentale Elena Dragonetti Coordinatrice Servizio Casa Ruth Donne Claudia Polli Responsabile Area LVD e progetti territoriali Dipendenze Graziano Valera Coordinatore Servizio Alisei Dipendenze Lucia Volpi Coordinatrice Servizio Mammamondo Donne RELAZIONE DI MISSIONE ANNO 2009 7

PRESENTAZIONE DELL ASSOCIAZIONE ORGANIGRAMMA ASSEMBLEA GENERALE DEI SOCI CONSIGLIO DIRETTIVO PRIVACY P008 CONTROLLO DI GESTIONE P010 RAQ P001%P004 PRESIDENZA COMUNICAZIONE FUND RASING SEGRETERIA DI DIREZIONE STAFF DI DIREZIONE PROGETTAZIONE FORMAZIONE AMMINISTRA- ZIONE P009 AREA ORGANIZZAZIONE E SVILUPPO AREA DONNE AREA MINORI GIOVANI PO023 AREA DIPENDENZE PO023 AREA SALUTE MENTALE PO025 Contabilità IO.053 Acquisti PO.028 Controllo PO.030 Commerciale P007 Casa Ruth Prog.ERASMUS Spf162 U.O ALISEI Spf 152 U.o La Villetta S.Greg Spf171 Fatturazione IO.052 Logistica/Sicur/ Infrastutture PO021 Risorse umane PO.032 Mammamondo Spf 153 Progetti Progetti Progetti Informatica P0031 Coord. Progetti Budget Counselling Linea Verde Droga Spf 151 Cassinettai Segreteria operativa PO.027 VILLAGGIO SOLIDALE RELAZIONE DI MISSIONE ANNO 2009 8

STILE E METODOLOGIA DI INTERVENTO STILE E METODOLOGIA DI INTERVENTO I valori ai quali Ce.A.S. si ispira e sulla base dei quali porta avanti la mission sono: L'accoglienza Accogliere, significa favorire un'organizzazione e un clima in cui ognuno possa sentirsi a proprio agio, ascoltato e compreso: l'intento del Ceas è quello di aprire spazi relazionali rispettando le difficoltà e le esigenze dell'interlocutore. Questo significa avere cura degli atti comunicativi e consapevolezza degli aspetti della comunicazione legati al verbale e al non verbale (cosa dico, come lo dico, come mi pongo). L'ascolto Ascoltare significa aprirsi all'altro fino a coglierne i limiti, le paure, le risorse e i desideri: il nostro obiettivo è acquisire strumenti che permettano un ascolto che sia comunicazione responsabile. La centralità della persona e del sostegno Porre la persona al centro significa privilegiare e sostenere il benessere individuale e collettivo di coloro che, a diverso titolo, partecipano alla vita della nostra organizzazione: l'intento è quello di mettere al "centro" la persona, con i suoi bisogni, le sue attese, le sue sofferenze, le sue caratteristiche e i suoi sogni, elaborando con lei e per lei le risposte più adeguate. Il Ceas vuole facilitare la crescita umana e professionale degli operatori attraverso momenti di formazione e supervisione, garantendo sempre risorse umane, materiali e professionali adeguate. La condivisione progettuale e la trasparenza Nel nostro operare abbiamo scelto un approccio che valorizza l'incontro con il singolo, la sua storia, i suoi bisogni e desideri; e che valorizza, sia all'interno sia all'esterno del nostro sistema, la condivisione di risorse, informazioni, collaborazioni e la messa in circolo di buone prassi. Per quanto riguarda fattori quali la comunicazione, le responsabilità, le decisioni, le scelte e le strategie, le nostre procedure sono definite, trasparenti e facilmente comprensibili. La responsabilità sociale Organizzare servizi affidabili per qualità e continuità è da sempre un nostro preciso dovere, così come lo è lavorare alacremente per promuovere la migliore integrazione sociale possibile degli ospiti nelle diverse sfere: casa, lavoro, studio, amici. Attraverso la circolarità della comunicazione, ci proponiamo di favorire senza soluzione di continuità la conoscenza, la collaborazione e l'integrazione con i servizi della rete interna ed esterna al sistema. Per rispettare i diritti degli utenti e degli operatori, desideriamo orientare il nostro intervento verso la creazione di servizi di qualità sempre nuovi, promovendo la nostra presenza come risorsa preziosa e necessaria. Tutto ciò nel rispetto critico delle normative vigenti e con la volontà di contrastare qualunque politica che possa favorire l'emarginazione. A garanzia dell'intero sistema abbiamo sempre promosso: - una progettualità condivisa attraverso occasioni di scambio, studio e ricerca; - l'elaborazione di un linguaggio e di strumenti comuni; - un confronto costante sul senso del nostro lavoro e sulle reciproche aspettative; - tavoli di coordinamento, riunioni di equipe, momenti di formazione e supervisione; - la manutenzione costante della comunicazione; - l'accesso alle informazioni, la conoscenza e la comprensione del sistema. RELAZIONE DI MISSIONE ANNO 2009 9

AREE DI INTERVENTO AREE DI INTERVENTO Per perseguire le proprie finalità l Associazione ha progressivamente ampliato i propri servizi al fine di meglio rispondere alle diverse esigenze delle persone assistite. Di seguito si riporta una sintesi delle aree e dei servizi/strutture per ciascuna area. In una sezione separata saranno invece dettagliatamente descritti i progetti promossi. AREE SERVIZI DESCRIZIONE AREA DIPENDENZE Linea Verde Droga Comunità Alisei Progetto Vela Servizio di ascolto telefonico anonimo e gratuito, in convenzione con il Comune di Milano, che offre consulenza, informazione ed orientamento rispetto alle tematiche della dipendenza. Comunità Residenziale di trattamento specialistico per tossicodipendenti in comorbilità psichiatrica. Accreditata con la Regione Lombardia con d.g.r 16450/2004 e successiva modifica con d.g.r. 18841/2004 per accogliere un massimo di 10 pazienti maschi. Servizio di reinserimento ed accoglienza di soggetti ex tossico-alcol dipendenti attraverso l'inserimento in appartamenti sul territorio milanese Servizio in convenzione con il Comune di Milano per accoglienza di massimo 7 utenti. AREA SALUTE MENTALE Villetta san Gregorio Struttura socio-sanitaria di ambito psichiatrico dotata di 13 posti letto (denominabile anche come comunità residenziale a media assistenza per 13 pazienti ) ed è stata accreditata dalla Regione Lombardia con d.g.r. VII/8988 del 7/5/2002 e contratta da ASL Città di Milano con contratto del 14/3/2003 AREA MINORI Erasmus Interventi di integrazione sociale di ragazzi prossimi ai 18 anni, italiani e stranieri, attuati attraverso accoglienza in due appartamenti protetti per l autonomia e il supporto educativo volto alla costruzione di progetti individualizzati. In convenzione con il Comune di Milano. Unità di Strada Interventi in e fuori strada rivolti a prostituti maschi Counselling Servizio operativo presso due sedi in Zona 4 e 5 di Milano, a cui possono rivolgersi gratuitamente ragazze e ragazzi dai 12 anni in su, i loro genitori, gli insegnanti e tutti coloro che si trovano a confrontarsi con il mondo adolescenziale, anche nei suoi aspetti di maggior disagio. Nell ambito del servizio di counseling sono stati sviluppati progetti di rete in collaborazione con diversi soggetti del terzo settore in particolare: - Progetto sestante - Progetto Arcipelago Mazzini - Progetto Arcipelago Mazzini Vodafone - Progetto Start-up RELAZIONE DI MISSIONE ANNO 2009 10

AREE SERVIZI DESCRIZIONE AREE DI INTERVENTO AREA DONNE Mammamondo Casa Ruth Comunità Residenziale per donne di ogni nazionalità,sole, in gravidanza e o con figli, inviate dal servizio sociale, generalmente, con decreto del Tribunale per i Minori. Accoglie sino a 13 posti. Appartamento protetto per l autonomia per donne italiane e/o straniere con figlo/i a carico provenienti da esperienze di Comunità e/o da situazioni di precarietà socio-abitativa e per donne italiane e/o straniere provenienti da situazioni di violenza domestica e/o abuso e/o precarietà socioeconomica.la struttura ha 5 posti letto e un posto di pronto intervento. Accoglienza convenzionata con enti locali. VILLAGGIO SOLIDALE Progetto ROM Villaggio solidale Progetto di accoglienza in 13 casette mobili di nuclei famigliari che vertono in condizioni di grave emarginazione (oggi sono accolte famiglie rom sgomberate dai campi abusivi) e di supporto educativo per la costruzione di percorsi di integrazione sul territorio, a quattro livelli: quello legale, quello socio-sanitario, quello educativo e quello economico-lavorativo.le persone in carico sono 70. Il progetto è gestito in collaborazione e con i finanziamenti di Fondazione Casa della Carità Infine all Area Organizzazione e Sviluppo fanno capo le attività di Segreteria, amministrazione gestione del personale e logistica che operano a servizio delle aree operative. Di seguito si riporta il dettaglio delle funzioni svolte da ciascuno dei servizi sopra elencati e una breve analisi dell andamento dei servizi e dei progetti nel corso dell anno. RELAZIONE DI MISSIONE ANNO 2009 11

AREE DI INTERVENTO I BENEFICIARI Beneficiari diretti delle attività svolte dalla Associazione sono gli utenti o ospiti, di seguito viene fornita una panoramica del numero di fruitori dei servizi indicati separatamente per i servizi residenziali e per i servizi territoriali. Beneficiari indiretti delle attività sono le famiglie degli utenti e ospiti, gli enti invianti, i fornitori, le istituzioni territoriali e la comunità. Fermando l attenzione sui beneficiari diretti, nel 2009 sono stati accolti nei servizi residenziali in totale 161 ospiti; mentre i servizi territoriali hanno erogati servizi a n. 1415 utenti. Di seguito si illustra nel dettaglio la ripartizione in percentuale degli ospiti accolti nei diversi servizi residenziali. Villaggio 41% Area dipendenze 10% area Salute mentale 8% Area Minori 6% Area Donne 35% Per offrire un quadro più chiaro della tipologia di ospiti accolti viene fornita una rappresentazione della composizione dei beneficiari analizzata per età, sesso e paese di provenienza. n. femmine n. maschi 70 60 50 40 30 20 10 0 ALISEI S.GREGORIO ERASMUS MAMMA MONDO CASA RUTH VILLAGGIO SOLIDALE RELAZIONE DI MISSIONE ANNO 2009 12

AREE DI INTERVENTO 100% 80% 60% 40% 20% 0% > 50 25<età> 50 17<età> 25 11<età>16 4<età>10 0<età>3 140 126 120 100 80 n. italia n. altre nazioni 67 60 40 20 0 16 ALISEI 0 S.GREGORIO 13 ERASMUS 9 25 14 MAMMA MONDO CASA RUTH 5 12 VILLAGGIO SOLIDALE 35 TOTALE RELAZIONE DI MISSIONE ANNO 2009 13

AREE DI INTERVENTO Di seguito si riporta dei beneficiari dei servizi educativi-territoriali 1000 900 800 700 600 500 400 300 200 100 0 849 566 920 495 n. femmine n. maschi n. italia n. altre nazioni > 50 9% 4<età>10 1% 25<età> 50 15% 11<età>16 40% 17<età> 25 RELAZIONE DI MISSIONE ANNO 2009 14

AREE DI INTERVENTO TIPOLOGIE DI INTERVENTI EROGATI Una lettura trasversale del volume di interventi che le strutture residenziali erogano agli ospiti, analizzati per tipologia, fornisce un quadro importante del valore aggiunto che i nostri servizi sono in grado di garantire. Di seguito si riporta una sintesi degli interventi erogati agli ospiti dei servizi residenziali: Tipologia intervento erogato TOTALE n. persone prese in carico 161 supporto sociale 5331 colloqui 4491 colloqui con famiglie 440 gruppi 1064 incontri di rete (informali e istituzionali) 419 interventi individuali sulle abilità di base 9338 interventi individuali di risocializzazione 1671 supporto alle attività quotidiane 17591 interventi rivolti all'inserimento lavorativo 626 L analisi della tipologia di interventi erogati nell ambito dei singoli servizi mette in forte risalto le specifiche caratteristiche delle singole unità di offerta. n. persone prese in carico VILLAGGIO SOLIDALE CASA RUTH MAMMA MONDO ERASMUS S.GREGORIO ALISEI supporto sociale colloqui colloqui con famiglie gruppi incontri di rete (informali e istituzionali) interventi individuali sulle abilità di base interventi individuali di risocializzazione supporto alle attività quotidiane interventi rivolti all'inserimento lavorativo 0% 50% 100% RELAZIONE DI MISSIONE ANNO 2009 15

AREE DI INTERVENTO Di seguito si riporta una sintesi degli interventi erogati agli ospiti dei servizi territoriali: Tipologia intervento erogato Totale counselling telefonico 3843 counseling alle famiglie 443 unità di strada 60 interventi nei quartieri 664 incontri di rete 240 tutoring 22 interventi d prevenzione sul territorio 02 laboratori musicale, teatrale 15 Il Counseling telefonico viene erogato dal servizio Linea Verde Droga e Dipendenze erogato in appalto con il Comune di Milano. Nello specifico vengono di seguito declinati, per singolo progetto territoriale, gli utenti presi in carico nel corso del 2009. 600 500 400 300 200 start up sestante umi mazzini cortili Tra banco e realtà vismara 100 0 Counselling telefonico Counselling unità di strada interventi nei quartieri incontri di rete tutoring interventi d prevenzione sul territorio laboratori musicale, teatrale Nei prossimi paragrafi vengono descritti i singoli servizi, strutture e progetti. Per ciascuno sono esplicitati le attività realizzate nel corso dell anno 2009, punti di forza e criticità e i possibili sviluppi futuri utili alle scelte strategiche per i prossimi anni. RELAZIONE DI MISSIONE ANNO 2009 16

AREA DIPENDENZE V.1 AREA DIPENDENZE L'Area Dipendenze è stata la prima area di sviluppo del lavoro educativo in cui si è sperimentato il Centro Ambrosiano di solidarietà traendo la propria filosofia dall'esperienza dei Centri Italiani di Solidarietà avviati in Italia da Don Mario Picchi alla fine degli anni '70. Da allora il lavoro terapeutico e riabilitativo, oltre che all'interno delle preposte strutture comunitarie e attraverso i progetti individuali, ha trovato spazio ed arricchimento in ambiti quali il Coordinamento Cittadino Dipendenze ed i Coordinamenti territoriali promossi dall'ufficio dipendenze del Comune di Milano e dall'asl. La partecipazione a suddetti tavoli di lavoro ha consentito la riflessione e la promozione di interventi finalizzati all'integrazione sociale, agli inserimenti lavorativi, agli inserimenti abitativi. Servizio Referente ALISEI Graziano Valera Attività 2009 Capacità di raggiungimento degli obiettivi per il 2009: L obiettivo che l area si era posta per l anno 2009 era di consolidare la riconversione dell intervento in struttura terapeutica di trattamento integrando l esperienza del Centro Diagnosi e Osservazione come modulo all interno del percorso di diciotto mesi. Obiettivi raggiunti nell arco dell anno: riduzione del turn-over dei residenti e conseguentemente una maggiore stabilità delle presenze; miglioramento netto del clima generale di vita quotidiana e d operatività; maggiore efficacia percepita del lavoro psicoeducativo; perfezionamento di un modello d intervento e di comunicazione. I risultati ottenuti hanno permesso, rispetto al budget assegnato dall ASL di Milano, di mantenere i 7 posti. Equipe: la struttura è diretta dal coordinatore pedagogico, Valera, a 38 ore, presente tutti i giorni con funzioni di conduzione del gruppo di lavoro in rapporto agli eventi quotidiani ed in connessione con i progetti personali degli utenti. A rotazione, con l attenzione a favorire il maggior numero d ore di compresenza possibile, lavorano quattro Educatori professionali a 38 ore, un operatore senza titolo, Chemchi, per 38 ore, un volontario e un collaboratore a progetto per due notti. Completano l équipe lo psicologo a 25 ore e lo psichiatra a 8 ore. Inoltre collaborano con la struttura su interventi di psicoterapia di gruppo e arte terapia due consulenti esterni. Rapporti con i servizi territoriali/altri soggetti:i rapporti con i servizi sono stati consolidati attraverso la convocazione di un tavolo di condivisione dei progetti personali per tutti gli ospiti accolti nel 2009, esclusi naturalmente i fuori regione prima e durante il trattamento degli ospiti. Tale organizzazione ha garantito un miglioramento dell andamento dei percorsi. L obiettivo più a lungo termine è di rendere la comunità servizio tra i servizi, cioè non un luogo in cui le persone vengono inserite e poi dimenticate ma una parte di un intervento integrato. Interventi di counseling ed accompagnamento ai familiari degli ospiti: da maggio è stata avviata la presa in carico dei familiari degli ospiti, gestita da una pedagogista counselor (Polli) con il supporto di una psicologa specializzanda che sta svolgendo, presso il Ce.A.S., il tirocinio. L accompagnamento della famiglia è fondamentale e risulta un attributo prezioso e spesso necessario al trattamento, in particolar modo quando è integrato in programma di intervento complessivo. L intervento prevede due fasi: Un primo periodo di conoscenza dei familiari e di osservazione dei modelli relazionali RELAZIONE DI MISSIONE ANNO 2009 17

AREA DIPENDENZE e di comunicazione interna alla famiglia, le alleanze, i ruoli principali, le regole e i confini, i legami e gli stili di conflitto, seguito dalla somministrazione del genogramma familiare. Un periodo successivo di accompagnamento rispetto ai temi più legati alla fase di trattamento del familiare (paure, aspettative, separazione, rientri in famiglia). Ad oggi sono seguiti 6 nuclei familiari che sostengono almeno un colloquio mensile. Criticità/punti di forza rilevati Criticità rilevate nel corso dell anno - L utenza che è arrivata negli ultimi anni è estremamente complessa nella gestione quotidiana quindi sono necessari momenti di formazione permanente dell equipe oltre alla normale supervisione. Punti di forza - Consolidamento delle procedure previste dall accreditamento dell ASL - Consolidamento delle procedure del manuale Iso 9001 ed attuazione della modulistica - Consolidamento di alcune procedure operative realizzate dal gruppo di lavoro. Servizio Referente Attività 2009 LINEA VERDE DROGA E DIPENDENZE Claudia Polli L équipe della Linea Verde Droga ha garantito una copertura del servizio continuativa. A maggio il Ce.A.S. ha partecipato alla gara d appalto, indetta dal Comune di Milano, per la gestione del servizio; si è aggiudicata la gara che prevedeva la convenzione fino al 31 dicembre 2009 con possibilità di proroga. Il servizio ha ampliato gli interventi: - apertura tutti i giorni dalle 9.00 alle 20.00 - creazione di un sito specifico www.drogaedipendenze.it - attivazione di un forum - attivazione di una chat dedicata - counseling vis a vis per genitori di adolescenti Il flusso delle telefonate ha seguito l andamento degli anni precedenti con una media mensile di circa 250 telefonate. Nel 2009 sono giunte al servizio 3808 telefonate. L équipe attuale si è stabilizzata su 6 operatori professionali (1 responsabile, 4 operatori assunti a tempo indeterminato con impegno part-time ed 1 consulente) e 6 volontari. L équipe si incontra una volta al mese sia per la riunione di coordinamento interna sia per la supervisione. Nel corso del 2009 il CeAS è stato certificato rispetto ai servizi di consulenza telefonica. Prospettive Lavorare per una prosecuzione della gestione del servizio da parte del CEAS possibilmente con una prospettiva pluriennale; Nel caso venga confermato l affidamento al Ceas della Linea Verde Droga si tratterà di ripartire con una progettualità di più ampio respiro puntando su: - individuare percorsi di accompagnamento mirati ai volontari già presenti e canali di contatto con nuovi potenziali volontari; - concertare strategie specifiche di integrazione con l'umi, progettando forme di accompagnamento al servizio - ampliare l'area di contatto con persone che vivono una condizione di dipendenza da comportamenti compulsivi non legati al consumo di sostanze - aggiornare la banca dati sui servizi e aggiornare le informazioni con contatti con le diverse strutture e servizi - Implementare l'utilizzo di strumenti telematici (forum, chat, social network) per RELAZIONE DI MISSIONE ANNO 2009 18

AREA DIPENDENZE intercettare persone che vivono problematiche di consumo e di dipendenza e che utilizzano la Rete come fonte informativa o come ricerca di soluzioni possibili Criticità/punti di forza rilevati Criticità rilevate - precarietà del servizio per la difficoltà di progettare linee di sviluppo nel medio-lungo periodo (negli ultimi anni si è lavorato in regime di proroga o con convenzioni di durata inferiore all'anno) - necessità di prevedere un ricambio ed un ampliamento del gruppo dei volontari in quanto il gruppo storico si è ridimensionato nel tempo; Punti forza Una continuità sostanziale del gruppo di lavoro che ha determinato forte condivisione del modello d intervento che è andato consolidandosi nel tempo; La continuità della supervisione; il Dott. Cerizza sta accompagnando l équipe in una crescita progressiva delle proprie capacità di gestione di relazioni telefoniche sempre più complesse. Servizio Referente Attività 2009 PROGETTO VELA Claudia Polli Il progetto ha l obiettivo di accogliere in appartamenti extossicodipendenti e exalcoldipendenti per la fase di reinserimento sociale. Vi erano dedicati 1 responsabile e due operatori, tutti part-time. Da giugno 2008 la convenzione con il Comune di Milano è stata rinnovata a singhiozzi, talvolta in modo retroattivo e questo ha sicuramente influenzato l intervento rispetto ad una progettazione precisa e puntuale. Il Ce.A.S. si è visto costretto a ridurre il numero di posti in appartamento e ha introdotto il tutoring e l accompagnamento educativo per 4 persone che risiedono in appartamenti propri. Prospettive Il Ce.A.S ha partecipato ai gruppi di lavoro, convocati dal comune di Milano, per rivedere la convenzione in essere e ha proposto 3 posti in appartamento e 6 casi seguiti attraverso l accompagnamento educativo. Criticità/punti Criticità rilevate di forza rilevati Emergono le seguenti riflessioni: - precarietà del servizio per la difficoltà di progettare linee di sviluppo nel mediolungo periodo; - criticità rispetto al contesto abitativo: in questi anni il Ce.A.S. ha svolto l accoglienza utilizzando appartamenti, assegnati dall Aler collocati nel quartiere Molise-Calvairate che presenta un eterogeneità di situazioni abitative, legate ai suoi inquilini e a chi frequenta il quartiere, che richiede nelle persone che vi abitano una stabilità emotiva/relazionale che i nostri ospiti spesso non hanno. Da qui la riflessione di rinunciare a questa collocazione e individuare un appartamento che può accogliere 3 persone in un contesto meno complesso. - ri-progettazione per creare un intervento residenziale ad hoc per gli ospiti di Alisei che terminano il percorso in comunità ma necessitano di una fase di lavoro e accompagnamento per il raggiungimento dell autonomia. Punti forza Questo progetto rimane un occasione per essere presenti sul territorio rispetto ad un intervento che ha un notevole bisogno ma poche possibilità di risposta. ( a Milano solo tre realtà del privato sociale hanno una convenzione per tali interventi) Consolidare le competenze acquisite nell arco di un decennio; Ampliare in prospettiva l offerta della comunità Alisei garantendo una fase di reinserimento non previsto nella fase di trattamento (18 mesi).se RELAZIONE DI MISSIONE ANNO 2009 19

AREA SALUTE MENTALE V.2. AREA SALUTE MENTALE A fronte del crescente bisogno di tutela di quei soggetti con disturbi della sfera psichiatrica e del sostegno alle loro famiglie, il Ce.A.S. ha avviato nella seconda metà degli novanta un progetto finalizzato all'accoglienza di persone con conclamati disturbi psichiatrici la cui patologia non fosse compromettente rispetto alle possibilità di reinserimento nella vita sociale. A seguito di continue sperimentazioni di modelli di accoglienza ed intervento e di approfondimenti con le istituzioni pubbliche, si è arrivati a strutturare un tipo di intervento residenziale a cui si affianca un servizio di self-help rivolto alle famiglie delle persone in carico al centro. Struttura Referente Andamento attività anno 2009 (analisi qualiqualitativa) Villetta San Gregorio Vita Casavola Il 2009 per la Villetta San Gregorio è stato un anno di consolidamento dopo il riconoscimento, nel 2008 da parte della ASL dei requisiti per la riclassificazione della comunità in CPM. Nel corso del 2009 sono stati dimessi 4 utenti di cui 3 per compimento del percorso (in strutture di residenzialità leggera a minor protezione) ed 1 per incompatibilità con la ns. comunità. Sono stati inseriti 3 ospiti e siamo in attesa del 4 ingresso che dovrebbe avvenire a giorni contrariamente all'ingresso previsto per fine 2009 a causa di impedimenti da parte dell'asl che a novembre 2009 non ha impegnato fondi da destinare ai ricoveri in strutture accreditate malgrado la nostra convenzione prevedesse un capitolato di spesa per l'accoglienza di 13 utenti per l'intero 2009. A questo proposito per evitare di trovarsi in simili situazioni per il futuro la comunità cercherà di programmare con i servizi invianti le dimissioni entro i primi giorni di settembre oppure al 31 dicembre di ogni anno. Equipe di lavoro operativo (per il servizio dalle h. 8 alle h. 21 x 365 giorni) da gennaio 2009 formata da una coordinatrice (da settembre 25 h. settimanali) 4 educatori a tempo pieno 1 operatore generico a tempo pieno 1 signora per le pulizie tutti a tempo pieno 7 ore di prestazione infermieristica giornaliera (5 h al sabato e domenica) 1 consulente medico psichiatra per complessive h. 12 (+ 12 ore di reperibilità) settimanali 1 consulente medico direttore sanitario Tutti i gruppi i sono stati condotti dagli educatori di comunità tranne quello relativo alle attività motorie (il corpo in gioco) condotto da un consulente esterno e da un educatore interno. Nel corso del 2009 sono stati raggiunti tutti gli obiettivi previsti per ciascun utente e la conduzione della comunità ha visto: il mantenimento delle prassi e procedure di intervento rivolte agli ospiti (formulazione del piano di intervento riabilitativo individualizzato, attuazione del percorso riabilitativo, verifica degli obiettivi raggiunti, valutazioni cliniche e psico sociali con applicazione delle scale SCL 90 e Honos); il mantenimento delle procedure previste dall'accreditamento ASL (aggiornamento cartelle cliniche e sanitarie, rispetto standards strutturali, registro prestazioni e inserimento dati Psiche, piano formativo e supervisioni, ecc.) il mantenimento delle procedure del manuale di qualità Iso 9001 e attuazione quotidiana della modulistica relativa RELAZIONE DI MISSIONE ANNO 2009 20