provincia di COMO 1 trimestre 2009

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CONGIUNTURA provincia di COMO 1 trimestre 29 CONTESTO GENERALE Fra i paesi dell area dell Euro, l Italia è quello che è entrato in recessione prima degli altri. Il quadro congiunturale ha subìto, nel corso dei primi mesi dell anno, un ulteriore deterioramento che trova supporto nell evoluzione negativa della produzione industriale che ha registrato una decisa caduta più ampia di quella già considerevole degli ultimi mesi del 28. PRODUZIONE INDUSTRIALE ITALIANA L indice generale della produzione industriale italiana, corretto per gli effetti di calendario (base 25=1), ha misurato a gennaio un calo tendenziale (rispetto allo stesso mese dell anno precedente) del 17,6%, a febbraio del 21,2% ed a marzo del 23,8%. Nella media del primo trimestre del 29 il calo produttivo è stato del 21%; in termini congiunturali, vale a dire rispetto al trimestre precedente, la produzione è calata del 9,8%. E il terzo trimestre consecutivo che l indice della produzione industriale italiano risulta sotto il 1. Var.% Produzione Industriale Gennaio 28,1 Febbraio -,9 Marzo -3, Aprile 2,6 Maggio -4,2 Giugno -1,8 Luglio -2,7 Agosto -5,7 Settembre -5,8 Ottobre -6,9 Novembre -1,1 Dicembre -14,3 Gennaio 29-17,6 Febbraio -21,2 Marzo -23,8 Unità Organizzativa Studi e Statistica 1

PIL Le variazioni registrate dal Pil nel primo trimestre dell anno: -5,9% tendenziale annuo e -2,4% su trimestre precedente, sono le peggiori dal 198, cioè dall'inizio della nuova serie storica confrontabile. La variazione congiunturale è stata del -2,4% si tratta del quarto calo consecutivo (si ricorda che si parla di recessione quando si registrano due variazioni congiunturali negative, ora siamo in fase depressiva) Una situazione analoga si era registrata tra il '92 e il '93 con sei variazioni negative di seguito ma di entità minore. % 3, PIL Italiano su tim prec. su stesso trim anno prec. 2, 1,, -1, -2, -3, -4, -5, -6, 126 2 26 3 26 4 26 127 2 27 3 27 4 27 128 2 28 3 28 4 28 129 Nel primo trimestre 29 il Pil è diminuito in termini tendenziali del 4,1% nel Regno Unito e del 2,6% negli stati Uniti. INFLAZIONE Nel corso del primo trimestre del 29 l indice Nic (intera collettività nazionale) che misura il costo della vita, ha registrato variazioni congiunturali mensili assai contenute: a gennaio addirittura la variazione congiunturale dei prezzi, rispetto al trimestre precedente, è risultata del -,1%, a febbraio dello,2% ed a marzo dello,1% corrispondenti ad una variazione tendenziale (rispetto al corrispondente mese dell anno precedente), dell 1,6% a gennaio ed a febbraio e dell 1,2% a marzo. L indice Foi (famiglie di operai ed impiegati) utilizzato per le rivalutazioni monetarie ha misurato anch esso variazioni assai contenute, nella media del primo trimestre la crescita è stata dell 1,4%. Unità Organizzativa Studi e Statistica 2

ECONOMIA PROVINCIALE SETTORE MANIFATTURIERO INDUSTRIALE (La fonte principale delle informazioni è costituita dall indagine campionaria effettuata su un numero rappresentativo di imprese, in questo trimestre hanno risposto 111 imprese con una copertura del campione del 114%). Va ricordato che le variazioni campionarie sono ponderate usando come peso il dato occupazionale. PROD Var.% annua SETTORE MANIFATTURIERO INDUSTRIALE SINTESI DEI PRINCIPALI INDICATORI DELL INDAGINE CONGIUNTURALE TASSO Utilizzo Impianti PROSPETTIVE (saldo % fra risposte di FATTURATO ORDINATIVI aumento e di diminuzione) Var.% su anno prec. Var.% su trim. prec. PROD. DOMANDA OCCUPAZ. Interno Estero Interno Estero Interna Estera 1 trim.8,27 63,69 1,18,16,51-2,6 15,9 4,4 19,1-6,1 2 trim.8-2, 68,35-2,17 -,71 1,5 3,62-18,5-26,9-8,3-14,3 3 trim.8-3,5 62,1-1,22,81-5,69-3,74-13,2-32,5-27,8-22,3 4 trim.8-7,79 62,53-8,49-9,46-3,26-4,28-58,5-54,7-5,5-22,9 1 trim.9-13,18 56,52-21,29-11,69-14,46-6,71-2, -16,5-17,8-17,1 La produzione industriale in provincia di Como ha fatto registrare nel primo trimestre un calo tendenziale (rispetto al corrispondente periodo dell anno precedente) del 13,2%. Il grafico evidenzia la progressiva flessione della produzione nell ultimo anno: dopo una variazione positiva di +,3% rilevata nel primo trimestre del 28, nei trimestri successivi si sono registrate diminuzioni sempre più marcate (-2%, -3,5%, -7,8%). A livello regionale la flessione nel primo trimestre è risultata dell 11,1%. Il calo ha riguardato pressoché in egual misura tutte le dimensioni di impresa. I settori interessati più pesantemente sono quelli principali su cui si basa l economia provinciale: meccanico (-15,5%), tessile (-13,6%) e legno-mobile (-16,7%), ma anche gli altri sono tutti in area negativa. Oltre l 8% delle imprese indica un calo percentuale della produzione superiore al 5%, a fronte di un 6% di aziende che indica invece un aumento superiore al 5%. Complessivamente il saldo tra segnalazioni di segno opposto è negativo per il 78%. Relativamente alla destinazione economica, il calo ha interessato tutte le tipologie: beni finali, intermedi e di investimento; in particolare, sono questi ultimi che hanno subito la flessione maggiore (-15,1%), mentre fino al trimestre scorso avevano fatto registrare cali modesti (-1,3% nel quarto trimestre 28). In base alla tassonomia di Pavitt i cali maggiori riguardano i beni tradizionali (-13,8%) e specializzati (-14,5%). Unità Organizzativa Studi e Statistica 3

% 2, VARIAZIONE DELLA PRODUZIONE Variazione tendenziale annua, -2, -4, -6, -8, -1, -12, -14, 1 trim.8 2 trim.8 3 trim.8 4 trim.8 1 trim.9 Nel primo trimestre del 29, come nel periodo precedente, tutte le province lombarde hanno registrato cali produttivi; il dato peggiore ha riguardato Brescia (-14,4%), seguita da Como (-13,2%) e Lecco (12,8%), province a forte vocazione industriale. La media regionale si attesta su -11,1% e le diminuzioni meno pesanti sono state quelle di Sondrio (-5,4%), Cremona (-6,2%) e Lodi (-6,6%). Il tasso di utilizzo degli impianti è ulteriormente sceso rispetto al valore già contenuto del trimestre precedente, arrivando al 56,5% (era 62%) Produzione industriale - variazione tendenziale annua BS CO LC BG LOM MI PV MN VA MB LO CR SO -2-4 -6-8 -1-12 -14-16 Unità Organizzativa Studi e Statistica 4

I dati sul fatturato evidenziano nuovamente pesanti cali, soprattutto sul mercato interno che chiude il trimestre con una variazione del -21,3% (era di -8,5% nel trimestre precedente), mentre il fatturato estero fa registrare una diminuzione dell 11,7% (era di -9,5% nel quarto trimestre 28). Ancora una volta i settori portanti dell economia comasca sono quelli interessati dalle flessioni più consistenti. % FATTURATO INTERNO ED ESTERO Interno Variazione tendenziale annua Estero 5,, -5, -1, -15, -2, -25, 1 trim.8 2 trim.8 3 trim.8 4 trim.8 1 trim.9 Anche gli ordinativi sono in forte diminuzione: rispetto al trimestre precedente registrano un calo del 14,5% sul mercato interno e del 6,7% su quello estero; i settori della siderurgia, della chimica, dell abbigliamento e del legno-mobile fanno però registrare variazioni positive sui mercati esteri. Gli ordini in portafoglio a fine trimestre assicurano mediamente 22 giornate di produzione, 2 in meno rispetto al periodo precedente. Le prospettive per il trimestre successivo sono negative, ma meno pessimistiche rispetto a quelle formulate nel trimestre precedente: il saldo fra segnalazioni di segno opposto (aumento-diminuzione) relativamente alla produzione è di -2% (era negativo per oltre il 58% nel trimestre precedente), quello relativo alle domande interna ed estera è circa -17% (era -5%). Le imprese che indicano stazionarietà nella produzione e nella domanda sono circa la metà, mentre il 15% prevedono aumenti. L occupazione, pur facendo registrare un saldo negativo del 17%, mostra una certa stabilità: oltre l 8% delle aziende indica stazionarietà. Unità Organizzativa Studi e Statistica 5

DOMANDE AGGIUNTIVE Nel corso dell indagine del primo trimestre sono state poste alle aziende intervistate una serie di domande aggiuntive sulle difficoltà di accesso al credito. Alla domanda su come risultano le condizioni di accesso al credito bancario rispetto ad un anno prima le aziende hanno risposto per il 2% di aver riscontrato condizioni più favorevoli, per il 32% condizioni costanti, per il 58% condizioni meno favorevoli, il restante 8% non si è espresso. Giudizio sulle condizioni di accesso al credito rispetto all'anno precedente non espresso 8% cond.più favorevoli 2% cond.costanti 32% cond.meno favorevoli 58% Tra le motivazioni fornite circa le condizioni meno favorevoli di accesso al credito risultano prioritarie le limitazioni nell ammontare dei crediti erogabili e le maggiori garanzie reali, seguono le forti pressioni per il rientro nel fido concesso, i tassi più onerosi ed i tempi di erogazioni più lunghi. Il 75% degli intervistati ha dichiarato che la loro azienda non partecipa in qualità di socio a consorzi di garanzia. Fra coloro che hanno risposto affermativamente, oltre la metà ha presentato istanza di accesso al credito attraverso il consorzio di garanzia fidi e ha riscontrato dei benefici nell accorciamento dei tempi di erogazione, nel tasso più agevolato e nell ammontare del credito concesso. Alla domanda di formulare previsioni sulla necessità di avere accesso al credito nei prossimi mesi (la domanda era a risposte multiple), il 29% delle risposte è stata di non prevedere necessità di credito, seguono al 23% ed al 22% la previsione di credito per la gestione dell attività corrente e per far fronte ai ritardi dei pagamenti dei clienti. Nell ordine del 11-14% sono state le risposte di ricorso al credito per far fronte a progetti di investimenti già avviati o per realizzarne dei nuovi. Unità Organizzativa Studi e Statistica 6

CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI Nel primo trimestre del 29 le ore di cassa integrazione autorizzate dalla gestione ordinaria, sono in deciso aumento rispetto al valore, già molto alto, registrato nel quarto trimestre del 28: sono 1.24.46 contro le 1.78.461, con un incremento del 15%. Rispetto allo stesso trimestre del 28 (15.175) sono quasi decuplicate. 1.3 1.2 1.1 1. 9 8 7 6 5 4 3 2 1 GESTIONE ORDINARIA Ore autorizzate 1t rim.8 2 t rim.8 3 t rim.8 4 t rim.8 1t rim.9 I comparti maggiormente interessati sono ancora il tessile (514.575 ore) e il chimico (318.513 ore), ma fanno registrare valori importanti anche il meccanico (174.291) e il settore del legno (122.78). Nel settore edile le ore si attestano intorno alle 4., come nel quarto trimestre 28. Anche le ore relative alle gestione straordinaria hanno subito un impennata: sono state 58.323, con un incremento del 68% rispetto al quarto trimestre 28 33.72). Anche in questo caso i settori maggiormente coinvolti sono il tessile (268.541) e il meccanico (134.16). SETTORE MANIFATTURIERO ARTIGIANO Anche nel settore manifatturiero artigiano nel primo trimestre del 29 si è registrato un netto calo produttivo con una diminuzione del 9,3% rispetto allo stesso trimestre del 28; la flessione è stata decisamente meno marcata rispetto a quella osservata nel comparto industriale (-13,2%), ma come si osserva dal grafico, è stata in costante peggioramento negli ultimi quattro trimestri. Il calo ha riguardato tutte le dimensioni di impresa e in modo più o meno marcato tutti i principali settori di attività. Unità Organizzativa Studi e Statistica 7

PROD V a r. % annua SETTORE MANIFATTURIERO ARTIGIANO SINTESI DEI PRINCIPALI INDICATORI DELL'INDAGINE CONGIUNTURALE TASSO Utilizzo Impianti FATTURATO ORDINATIVI PROSPETTIVE (saldo % fra risposte di aumento e di diminuzione) Var.% su anno prec. Var.% su trim. prec. DOMANDA PROD. Interno Estero Interno Estero Interna Estera OCCUPAZ. 1 trim.8-2,49 64,82-3,51,33,14 1,11 28,6 16,5 29,3 4, 2 trim.8 -,87 71,8-3,41-3,42-2,36-5,73-15,9-18,7-4,1-1,8 3 trim.8-3,38 69,62-3,77-2,25-4,28-2,35-4,9-5,9-4,4-1,9 4 trim.8-6,9 67,23-8,58-3,56-4,56 1,49-37,8-41,4-1, -4,6 1 trim.9-9,32 61,14-15,34 -,52,6-1,6-21,2-26,5-9,8-1, Più del 6% delle imprese intervistate ha segnalato una flessione di oltre 5 punti percentuali, tuttavia c è stata anche una percentuale del 12% di aziende che ha indicato un aumento di oltre 5 punti. Complessivamente il saldo tra indicazioni di segno opposto è negativo per il 51%. % -1-2 -3-4 -5-6 -7-8 -9-1 VARIAZIONE DELLA PRODUZIONE Variazione tendenziale annua 1 trim.8 2 trim.8 3 trim.8 4 trim.8 1 trim.9 Il calo medio regionale della produzione manifatturiera artigiana è stato dell 11,4%. Il dato peggiore è stato registrato a Brescia (-14,8%) e il migliore, seppur negativo è stato quello di Sondrio (-3,6%). Como, con -9,3%, si colloca al terzo posto tra le province lombarde. Produzione manifatturiera artigiana - variazione tendenziale annua BS BG PV LO VA LOM MI LC MN CR CO MB SO -2-4 -6-8 -1-12 -14-16 Unità Organizzativa Studi e Statistica 8

Il tasso di utilizzo degli impianti è risultato ancora in calo rispetto al trimestre precedente e si è attestato sul 61,1%, superiore di quasi 5 punti percentuali rispetto a quello rilevato nel comparto industriale. Il fatturato è risultato in calo soprattutto sul mercato interno, dove si registra una diminuzione del 15,3%, grave ma meno ampia di quella del settore industriale. Il mercato estero ha mostrato un debole segnale di ripresa, fermandosi a -,5% (era -3,6% nello scorso trimestre). Per le imprese artigiane di maggiori dimensioni (1-49 addetti), il fatturato estero ha segnato invece un incremento dell 1,5%. % 2-2 -4-6 -8-1 -12-14 -16-18 FATTURATO INTERNO ED ESTERO Variazione % su anno precedente Interno Estero 1 trim.8 2 trim.8 3 trim.8 4 trim.8 1 trim.9 Rispetto al trimestre precedente, gli ordinativi interni sono risultati in aumento dello,6%, mentre quelli esteri sono scesi dell 1,6%. La ripresa degli ordinativi interni fa ben sperare in una futura ripresa anche produttiva. Le previsioni per il trimestre successivo sono ancora negative ma mostrano una lieve ripresa: il saldo tra segnalazioni di segno opposto (aumento-diminuzione) è di -21,2% per la produzione, di -26,5% per la domanda interna e di -9,8% per quella estera. Oltre il 4% delle imprese indicano stabilità, a fronte di una percentuale inferiore al 2% che segnala un aumento degli indicatori. Per quanto riguarda le prospettive dell occupazione, si segnala un saldo negativo del 1%, dovuto al 13% delle imprese che segnalano una diminuzione e solo il 3% che indicano un aumento; le restanti 84% dichiarano stabilità. COMMERCIO L indagine congiunturale relativa al settore commerciale mostra nel primo trimestre del 29 un deciso calo del volume d affari che in provincia di Como scende del 5,3%, rispetto al corrispondente trimestre dell anno precedente. E, in assoluto, il calo più rilevante mai verificatosi. %, -,5-1, -1,5-2, -2,5-3, -3,5-4, -4,5-5, -5,5-6, VOLUME D'AFFARI Variazione % annua 1 trim.8 2 trim.8 3 trim.8 4 trim.8 1 trim.9 Unità Organizzativa Studi e Statistica 9

SETTORE COMMERCIALE SINTESI DEI PRINCIPALI INDICATORI DELL INDAGINE CONGIUNTURALE VOLUME D AFFARI Var.% annua PREZZI SCORTE ORDINATIVI OCCUPAZ. Var. % trim prec. Saldo Saldo su anno prec. Var. % addetti nel trimestre PROSPETTIVE (Saldo % tra risposte di aumento e di diminuzione) Vendite Ordini ai fornitori Volume d affari Occupaz. 1 trim.8-1,76 1,7 1,26-2,77-2,27-5,3 1,3-7,9 1,3 2 trim.8-1,78,72 1,25-21,52 -,42 1,1 22,8 17,7 2,5 3 trim.8 -,62,6 11,94-21,21 -,22-7,5 1,4 3, 3, 4 trim.8-1,93,11 4,7-36,91 -,1 31,3 34,1 46,3 7,2 1 trim.9-5,27,56 5,13-52,57 1,72 4, 21,1 15,8-3,8 La provincia di Como si colloca tra le peggiori in Lombardia, al quarto posto dopo Monza, Milano e Bergamo. Il dato migliore, seppur negativo, è quello di Mantova con -1,4%. % VOLUME D'AFFARI NELLE PROVINCE LOMBARDE Variazione % su anno precedente - 1 trimestre 29-1 -2-1,45-3 -4-5 -6-7 -6,26-5,61-5,38-5,31-5,27-5,22-5,11-5,9-5,4-4,81-4,31-3,98 MB MI LOMB BG CO SO BS LO VA LC CR PV MN Quasi il 6% delle aziende comasche indica un calo del volume d affari di oltre 5 punti percentuali, un quarto segnala un volume stabile (+/- 1%). La classe dimensionale più sofferente, come per lo scorso trimestre, è la più piccola (3-9 addetti) che fa registrare una diminuzione dell 8,4%. Relativamente al settore di attività economica, il dato peggiore è ancora quello del comparto non alimentare (-7,8%), mentre il settore non specializzato si ferma a -2,2%. L andamento dei prezzi di vendita è risultato in lieve crescita rispetto al trimestre precedente (+,6%); il livello delle scorte è stato giudicato adeguato da quasi il 7% delle aziende, con un saldo (esuberanti/ scarse) positivo del 5,1%. Unità Organizzativa Studi e Statistica 1

L andamento degli ordinativi è risultato in calo: il saldo tendenziale aumento-diminuzione è negativo del 52,6%, solo un terzo delle imprese ha segnalato stabilità negli ordini (lo scorso trimestre erano la metà), a fronte del 6% che indica ordinativi in diminuzione, sia nel raffronto con il trimestre precedente, sia con lo stesso periodo del 28. Le prospettive per il trimestre successivo sono tuttavia positive: il saldo tra segnalazioni di segno opposto (aumento-diminuzione) è di +4% per le vendite, di +21,1% per gli ordinativi e di +15,6% per il volume d affari. Va rilevato che il dato positivo è determinato per lo più dalle imprese di grandi dimensioni e dal settore non specializzato. SERVIZI Nel settore dei servizi si è avuto un calo tendenziale del volume d affari dell 8,6%, il peggiore fatto registrare tra le province lombarde, il cui dato medio si attesta sul -6,3%. SINTESI DEI PRINCIPALI INDICATORI DELL INDAGINE CONGIUNTURALE TOTALE Volume d affari Prezzi Occupazione PROSPETTIVE ( Saldo) SERVIZI Var.% annua Var.% trim prec. Var. % addetti Volume d affari Occupazione 1 trim.8 -,2,8 -,1-25,2,8 2 trim.8-1,44 1, 1,6 1,6,8 3 trim. 8-1,19,4 -,1 11,1 1,5 4 trim. 8-3,7,4-4,5 27, 9,7 1 trim.9-8,59,1-1,4 13,7 4,8 Tra i settori di attività, i più colpiti sono stati il commercio all ingrosso, il comparto della ristorazione, i trasporti e i servizi avanzati, tutti con cali superiori al 1%. I prezzi sono sostanzialmente stabili (+,1% rispetto al trimestre precedente) ad eccezioni di quelli relativi ad alberghi e ristoranti, che crescono dell 1,7%. La variazione media degli addetti nel trimestre è pari a -1,4%, ma ci sono rilevanti differenze tra i vari settori: si passa dal -4,5% per i trasporti al +2,3% per i comparti informatico e dei servizi alle persone. Le prospettive per il trimestre successivo sono in media positive: per il volume d affari il saldo tra segnalazioni di segno opposto (aumento-diminuzione) è pari a 13,7%, con la metà delle imprese che indicano stabilità e un terzo che segnalano aumenti. Il saldo relativamente all occupazione risulta positivo di 4,8 punti percentuali. Tuttavia, data l eterogeneità del comparto dei servizi, è necessario distinguere tra i vari settori: mentre il commercio all ingrosso, i trasporti e i servizi avanzati prevedono ottime prospettive di crescita del volume d affari, i settori della ristorazione e dell informatica segnalano ancora probabili diminuzioni consistenti. Unità Organizzativa Studi e Statistica 11

TURISMO Il primo trimestre dell anno non è, per la provincia di Como, generalmente molto significativo per il settore del turismo, in ogni caso, secondo le statistiche della Provincia di Como il flusso turistico registrato nei primi tre mesi del 29 hanno fatto registrare un consistente calo, sia negli arrivi che nelle presenze, rispetto allo stesso periodo del 28. Gli arrivi sono stati 11.615, con una riduzione del 12,8%, mentre le presenze, 26.756, sono diminuite del 19,2%. Il soggiorno medio è stato pari a 1,9 giornate, in calo di un decimo di punto percentuale. In questo trimestre il flusso turistico si è concentrato quasi totalmente nelle strutture alberghiere, sia in termini di arrivi che di presenze. Irrisoria è stata la fruizione delle strutture extralberghiere. Nelle strutture alberghiere si è avuto un calo tendenziale annuo di arrivi nell ordine dell 11,5% e una diminuzione delle presenze del 2,9%. Il soggiorno medio è passato da 1,9 a 1,7 giornate. Le strutture extralberghiere in questo periodo dell anno ospitano una bassa percentuale di turisti, essendo più utilizzate nella stagione estiva; rispetto allo stesso periodo del 28 gli arrivi sono diminuiti del 37%, passando da 6.429 a 4.42 unità, mentre le presenze si sono mantenute pressoché costanti (da 22.7788 a 22.443), facendo registrare un consistente aumento del soggiorno medio, da 3,5 a 5,5 giornate. Le consistenti diminuzioni degli arrivi e delle presenze sono state determinate dal brusco calo del turismo straniero, i cui arrivi hanno subito una contrazione del 22,6% e le presenze del 32,1%. Il flusso di turisti nazionale in questo primo trimestre dell anno ha superato numericamente quello estero (66mila arrivi italiani e 44mila stranieri) e ha fatto registrare cali inferiori ai 5 punti percentuali. I principali Paesi di provenienza dei turisti in arrivo, tutti in forte calo rispetto allo stesso periodo del 28, sono stati la Germania (7.346 unità) e il Giappone (6.291), a seguire la Svizzera, la Francia, il Regno Unito (che ha fatto registrare la caduta più pesante, pari al 57%) e gli Stati Uniti. Comune di Como L andamento dei flussi turistici in città ha subito una flessione più marcata rispetto all intera provincia: gli arrivi, 27.776 unità, sono diminuiti del 27,5% e le presenze del 23,5%. Il calo ha interessato quasi in egual misura sia il turismo italiano che quello estero. Le giornate di presenza sono risultate 6.841, pari ad un soggiorno medio di 2,2 giorni, in aumento di un decimo di punto percentuale rispetto al primo trimestre del 28. Le strutture alberghiere sono state scelte dalla quasi totalità dei turisti in arrivo (98%), ma i pochi turisti che hanno preferito gli esercizi extraalberghieri (solo 592 unità in valore assoluto) si sono concessi un soggiorno decisamente più prolungato (9,7 giorni contro i 7,3 rilevati nel 28 e i 2 registrati dalle strutture alberghiere). Unità Organizzativa Studi e Statistica 12

MERCATO DEL LAVORO Nel primo trimestre del 29 il numero di iscritti ai Centri Impieghi della provincia di Como ha subito un deciso rialzo rispetto allo stesso periodo del 28, passando da 2.914 a 4.812, con un incremento del 65%. Sul totale del flusso, il 52% è rappresentato da uomini e il 48% da donne, con un inversione di tendenza del genere degli iscritti. I contratti di avviamento stipulati nel trimestre sono stati 15.469, in diminuzione di quasi 2 punti percentuali rispetto ai 19.25 contratti sottoscritti nel primo trimestre del 28. La diminuzione degli avviamenti è stata considerevole per tutte le province lombarde, in particolare per le zone dove sono maggiormente significativi i settori delle costruzioni e dell industria: Como con -19,6% fa registrare il quarto risultato peggiore, preceduta da Brescia (-34,3%), Lecco (-26,4%) e Varese (-21,9%). % Avviamenti per provincia - Variaz. % 1 trim 28 / 1 trim 29 BS LC VA CO LO BG SO PV MN CR MI -5-1 -15-2 -25-3 -35 DEMOGRAFIA IMPRESE Nel primo trimestre del 29 le iscrizioni presso il Registro Imprese sono state 1.91, il 1% in meno rispetto allo stesso periodo del 28. Le cessazioni sono state complessivamente 1.615, ma di queste 335 sono state effettuate d ufficio, in base al DPR 247/24, pertanto, il dato depurato, è pari a 1.28. Il saldo contabile è perciò risultato negativo per 524 unità, mentre quello effettivo mostra un calo decisamente meno marcato (-189 unità). Al 31 marzo 29 le ditte iscritte al Registro Imprese risultavano essere 49.93, con una riduzione dello stock delle imprese comasche pari all 1% rispetto allo scorso dicembre, il doppio del dato medio nazionale. Unità Organizzativa Studi e Statistica 13

Iscrizioni-Cessazioni-Saldo 2. Iscrizioni Cessazioni Saldo 1.5 1. 5-5 -1. 1 trim. 28 2 trim 3 trim 4 trim 1 trim. 29 Nell Albo Imprese Artigiane si sono iscritte 368 nuove imprese, quasi il 19% in meno rispetto allo stesso trimestre del 28. Le cancellazioni sono state 642, di cui 69 effettuate d ufficio; il saldo contabile risulta essere pertanto negativo per 274 unità, e quello effettivo è negativo per 573 unità. La consistenza dell Albo Imprese Artigiane al 31 marzo 29 era di 17.876 unità Le cessazioni sono rimaste pressoché stabili, ma il crollo delle nuove iscrizioni ha portato a un calo nello stock delle imprese di un punto percentuale. Iscrizioni-Cessazioni-Saldo Iscrizioni Cessazioni Saldo 8 6 4 2-2 -4 1 trim. 28 2 trim 3 trim 4 trim 1 trim. 29 Le sentenze di fallimento emesse dal Tribunale di Como nel primo trimestre dell anno sono state 2, con un aumento del 7% (8 in valore assoluto) rispetto al primo trimestre del 28. Unità Organizzativa Studi e Statistica 14

REDAZIONE: U.O. STUDI E STATISTICA Tel. 31/256.393-372 Fax 31/24.826 www.co.camcom.it Riunione del 25 maggio 29 GIURIA PER L ESAME DELLA CONGIUNTURA ECONOMICA DELLA PROVINCIA DI COMO PRESIDENTE: Frangi Mauro PRESENTI: Dott. De Santis Paolo - Presidente Camera di Commercio Sen. Butti Alessio On. Braga Chiara Dott. Arosio Edgardo Dott. Gaffuri Luca Dott. Giudici Mario - Unione Industriali Dott. Gatti Fabio - Unione Industriali Rag. Meroni Gabriele - API Sig. Turati Cesare - Ditta ETA SpA Dott. Moglia Antonio - Collegio Imprese Edili Como Dott. Vitale Francesco - Confartigianato Imprese Como Rag. Bergna Alberto - C.N.A. Dott. Pisilli Giuseppe - Settore Turismo Provincia di Como Dott.ssa Bianchi Maria Lisa - Regione Lombardia Sig. Scali Domenico - Confcoltivatori Sig. Ferrario Enrico - Confcoltivatori Dott. Mazzucotelli Rodolfo - Coltivatori Diretti Dott. Forni Marco - Amministrazione Provinciale Dott. Corbella Claudio - Banca Intesa San Paolo Sig. Tarpini Alessandro - CGIL Como Dott. Tagliabue Fausto - CISL Dott.ssa Seveso Luisa - ACLI Como Corti don Giuseppe - Diocesi di Como Dott.ssa Sergio Pina - Camera di Commercio di Como Rag. Garganigo Elisa - Camera di Commercio di Como U.O. Studi-Statistica: Rag. Abate Anna Dott.ssa Rudi Sabrina