Anatomia e fisiologia del cingolo pelvico

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April 13, 2006 Enciclopedia di medicina popolare: Tutoria Gruppo di lavoro corporeo Anatomia e fisiologia del cingolo pelvico Cornel Koller, Marina Gut-Ramelli Indice della pagina: 1. Bacino (seduto) 2. Bacino (eretto) Per le vostre osservazioni: 3. Anca 4. Legamenti del bacino 5. Muscolatura superficiale della schiena 6. Muscoli profondi della schiena 7. Muscoli addominali 8. Perineo e diaframma pelvico 9. Muscoli dorsali dell'anca 10. Muscoli ventrali dell'anca Immagini: Fig. 1: Os Ileus, seduto Fig. 2: Os Ileus, eretto Fig. 3: Os Ileus laterale Fig. 4: Os Ileus mediale Fig. 5: Lig. Anca mediale Fig. 6: Lig. Anca dorsale Fig. 7: Mm. Erectores superf. Fig. 8: Schema Mm. Erectores superficiali Fig. 9: Mm. erectores profundae Fig. 10: Schema Mm. Erectores profundae Fig. 11: Schema Mm. Obliqui spinae Fig. 12: Mm. Addominali Fig. 13: Schema Mm. addominali Fig. 14: Mm. Diaframma pelvico Fig. 15: M. Perineo Fig. 16: Mm. Anca superficiale Fig. 17: Mm. Anca media Fig. 18: Mm. Anca profonda Fig. 19: Schema Mm. Anca Fig. 20: Mm. Anca ventrali Il seguente testo è usato da Cornel Koller per la tutoria del Gruppo di lavoro corporeo. Spiega le problematiche di dolori di fondo schiena e le misure da prendere con un lavoro corporeo adatto HOME April 13, 2006 Cc by C. Koller & M. Gut-Ramelli nd-2.5-it 1 / 9

Funzione della regione lombo-sacrale Una prima osservazione importante per quanto concerne il lavoro su questa zona del corpo: i legamenti sono molto forti e importanti nella regione lombo-sacrale, perchè sono fondamentali per garantire la stabilità del bacino e delle gambe, invece per il collo e le spalle sono più importanti i muscoli, che ne presiedono i movimenti. 1. Bacino: quando ci si siede Fig. 1: Os Ileus, posizione seduta Nella posizione seduta il bacino ingrandisce la base sottostante per permettere una superficie d appoggio maggiore e una distribuzione più omogenea del peso del corpo. Le tuberosità ischiatiche si allontanano, di conseguenza le ossa iliache si avvicinano all asse sacrale mediano, spingendo in avanti la base dell osso sacro. Questo movimeno è possibile solo se il legamento sacrospinale e quello sacrotuberale lo permettono. Se l osso iliaco nella posizione seduta non si allontanasse dall asse mediano del sacro, ogni posizione seduta diventerebbe in breve insopportabile. Le forze di compressione dell organismo non possono più sfociare sui tuberi, ma vengono concentrate tra la colonna lombare e il sacro, ciò che porta ad una tensione abnorme in tutti i tessuti di sostegno. Nella posizione eretta il paziente prova meno dolore. April 13, 2006 Cc by C. Koller & M. Gut-Ramelli nd-2.5-it 2 / 9

2. Bacino: quando ci si alza Fig. 2: Os Ileus, posizione eretta Nella posizione eretta la difficoltà per l organismo risiede nel riuscire a distribuire simmetricamente il peso del corpo, dalla colonna lombare, al sacro, le ossa iliache, la testa del femore, fino ai piedi. Per permettere questo, la parte superiore del bacino si allarga; le creste iliache si allontanano, la base dell osso sacro diventa posteriore (il sacro si muove tra le ossa iliache posteriormente), mentre la sua punta diventa anteriore. Le tuberosità ischiatiche si avvicinano all asse sacrale. Questo movimento ha luogo solo se l intero sistema legamentare sacroiliaco è elastico. In un paziente che prova dolore nella posizione eretta, occorre testare soprattutto la parte superiore del bacino. Se in questa posizione l osso iliaco non dovesse allontanarsi sufficientemente, il peso del corpo non si sposterebbe più dal sacro alla testa del femore. Tutte le forze di compressione, che vengono esercitate dall alto, restano catturate tra L4 e il sacro, ciò che porta ad una anormale tensione legamentaria, alle tensioni ed ai dolori. Ogni movimento nella posizione eretta causa ulteriori dolori, mentre questi sono parzialmente leniti nella posizione seduta. April 13, 2006 Cc by C. Koller & M. Gut-Ramelli nd-2.5-it 3 / 9

Per le vostre osservazioni: I disegni che seguono servono per i vostri appunti nell evidenziare singole parti del bacino. Vale la pena di conoscere la terminologia delle parti principali, perchè poi sarà facile ricostruire la denominazione dei legamenti corrispondenti. 3. Anca A. Osso dell anca, vista laterale B. Osso dell anca, vista mediale Fig. 3: Os Ileus laterale Fig. 4: Os Ileus mediale 4. Legamenti del bacino A. Legamenti dell anca, visione mediale B. Legamenti del bacino, visione dorsale Fig. 5: Lig. Anca mediale Fig. 6: Lig. Anca dorsale April 13, 2006 Cc by C. Koller & M. Gut-Ramelli nd-2.5-it 4 / 9

5. Muscolatura superficiale della schiena Osservazione della direzione dei muscoli superficiali e profondi della schiena Soprattutto quelli profondi sono molto importanti per la stabilizzazione del tronco. A. Il muscolo erector spinae, tratto laterale (a sinistra i muscoli splenii sono separati nell origine e nell inserzione) B. Schema (origine, sviluppo e inserzione dei muscoli) Fig. 7: Mm. Erectores superficiali Fig. 8: Schema Mm. Erectores superficiali April 13, 2006 Cc by C. Koller & M. Gut-Ramelli nd-2.5-it 5 / 9

6. Muscoli profondi della schiena A. Muscolo erector spinae, tratto mediale (a sinistra è rappresentato il sistema obliquo e il muscolo multifidus è parzialmente tolto, per rendere visibili i muscoli rotatores) B. Schema (origine, sviluppo e inserzione del sistema diritto) Fig. 9: Mm. erectores profundae Fig. 10: Schema Mm. Erectores profundae C. Schema (origine, sviluppo e inserzione del sistema obliquo) Fig. 11: Schema Mm. Obliqui spinae April 13, 2006 Cc by C. Koller & M. Gut-Ramelli nd-2.5-it 6 / 9

7. Muscoli addominali Per quanto concerne i muscoli addominali, importante è soprattutto il muscolo trasversus abdominis (nr. 8). È il muscolo più importante quando si ha mal di schiena (specialmente cronici). Importante: dopo 5 gioni di mal di schiena, si perde il 50% della forza!!! A. Parete addominale dal davanti, muscolo obliquus internus abdominis e muscolo transversus abdominis B. Schema (origine, sviluppo e inserzione dei muscoli Fig. 12: Mm. Addominali Fig. 13: Schema Mm. addominali 8. Perineo e diaframma pelvico A. Perineo della donna: diaphragma pelvis e diaphragma urogenitale. Lavorano con il trasversus abdominis B. Perineo della donna, schema della muscolatura Fig. 14: Mm. Diaframma pelvico Fig. 15: M. Perineo Conoscere questi muscoli non serve per un trattamento, ma è importante essere capaci di sentirli per se stessi. April 13, 2006 Cc by C. Koller & M. Gut-Ramelli nd-2.5-it 7 / 9

9. Muscoli dorsali dell anca A. Gruppo posteriore dei muscoli superficiali dell anca, muscolo tensor fasciae latae e muscolo glutaeus maximus B. Gruppo posteriore dei muscoli profondi dell anca, muscolo piriformis e muscolo glutaeus medius Fig. 16: Mm. Anca superficiale C. Gruppo posteriore dei muscoli dell anca, muscolo piriformis e muscolo glutaeus minimus Fig. 17: Mm. Anca media D. Schema (origine, sviluppo e inserzione dei muscoli) dell anca Fig. 18: Mm. Anca profonda Fig. 19: Schema Mm. Anca April 13, 2006 Cc by C. Koller & M. Gut-Ramelli nd-2.5-it 8 / 9

10. Muscoli ventrali dell anca Muscoli dell anca ventrali da posizione dorsale con la coscia piegata. Da notare la direzione dei muscoli, disposti a ventaglio. Importanti i muscoli otturatoris esterni e interni che servono alla stabilizzazione dell anca, il muscolo piriformis, che occorre osservare con attenzione e il nervo sciatico, che ogni tanto si sposta sotto e può causare un po di problemi. Fig. 20: Mm. Anca ventrali Programma Corso MmP Seminari Conferenze Lucidi Dispense Strumenti Novità Forum Studio Vari Webmaster HOME Scopo Struttura Collaboratori Colleghi Impressum Amministrazione, Recapiti Cc by Cornel Koller & Marina Gut-Ramelli nd-2.5-it April 13, 2006 Cc by C. Koller & M. Gut-Ramelli nd-2.5-it 9 / 9