storia e temi percorsi di filosofia secondo i nuovi programmi da Schopenhauer alle teorie novecentesche sulla politica Pearson Italia spa

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3A Nicola Abbagnano Giovanni Fornero percorsi di filosofia storia e temi da Schopenhauer alle teorie novecentesche sulla politica secondo i nuovi programmi

3A Nicola Abbagnano Giovanni Fornero percorsi di filosofia storia e temi da Schopenhauer alle teorie novecentesche sulla politica Percorsi Tematici a cura di Roberto Ignazio Cortese EAN 9788839530974 i74e-4oac-csgg

Coordinamento redazionale: Elisa Bruno Redazione: Chiara Fenoglio, Cristina Bertola Progetto grafico e copertina: Elena Marengo Coordinamento grafico: Elena Marengo Ricerca iconografica: Chiara Simonetti, Paola Barbieri Impaginazione elettronica: Essegi, Torino Controllo qualità: Andrea Mensio Segreteria di redazione: Enza Menel Sono in tutto o in buona parte di Giovanni Fornero i capp. 1, 3 e 4 del Percorso Storico 1; il cap. 4 del Percorso Storico 2; i capp. 2 e 3 del Percorso Storico 3; il cap. 2 del Percorso Storico 4; il Percorso Storico 5. Sono in tutto o in buona parte di Nicola Abbagnano il cap. 2 del Percorso Storico 1; i parr. 9-12 del cap. 1 e i capp. 2, 3 e 5 del Percorso Storico 2; il cap. 1 del Percorso Storico 4. Sono di Nicola Abbagnano e Giovanni Fornero i parr. 1-8 del cap. 1 del Percorso Storico 2. Hanno collaborato: Carlo Barghini e Mauro Sacchetto per il cap. 1 del Percorso Storico 3; Giancarlo Galeazzi per il cap. 3 del Percorso Storico 4; Mauro Sacchetto per il par. 5 del cap. 2 del Percorso Storico 5. Le presentazioni della vita e delle opere dei filosofi sono in gran parte di Nicola Abbagnano (fra le eccezioni: Nietzsche e Heidegger). I riepiloghi visivi e i glossari sono di Giovanni Fornero. Le schede filmiche sono di Roberto I. Cortese, con la collaborazione di Mariapaola Pierini per la selezione dei temi. I Percorsi Tematici sono di Roberto I. Cortese. Gli apparati didattici dei Percorsi Tematici (aperture, Per capire e interpretare e Itinerari di riflessione sono stati ideati da Marinella Chieppa. I Generi Filosofici sono di Roberto I. Cortese. Per le opere di Giorgio de Chirico, Le Corbusier, Alberto Giacometti, René Lalique, René Magritte by SIAE 2012 Successiò Mirò by SIAE 2012 The Munch Museum/The Munch-Ellingsen Group by SIAE 2012 Succession Picasso by SIAE 2012 Andy Warhol Foundation for the Visual Arts by SIAE 2012 In copertina: Umberto Boccioni, Visione simultanea, 1900-1905, olio su tela, part., Wuppertal, Von-der-Heydt-Museum 978 88 395 30974 A SG 0395 00590S A Tutti i diritti riservati 2012, Pearson Italia, Milano - Torino Per i passi antologici, per le citazioni, per le riproduzioni grafiche, cartografiche e fotografiche appartenenti alla proprietà di terzi, inseriti in quest opera, l editore è a disposizione degli aventi diritto non potuti reperire nonché per eventuali non volute omissioni e/o errori di attribuzione nei riferimenti. È vietata la riproduzione, anche parziale o ad uso interno didattico, con qualsiasi mezzo, non autorizzata. Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le riproduzioni effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da AIDRO, corso di Porta Romana n. 108, 20122 Milano, e-mail segreteria@aidro.org e sito web www.aidro.org Stampato per conto della casa editrice presso L.E.G.O. S.p.A., Lavis (TN), Italia Ristampa Anno 0 1 2 3 4 5 6 7 8 12 13 14 15 16 17

III Indice i Classici della Filosofia percorso storico 1 La critica del sistema hegeliano 2 1 Schopenhauer 4 1. Le vicende biografiche e le opere 4 2. Le radici culturali del sistema 4 3. Il «velo di Maya» 6 4. Tutto è volontà 9 5. Caratteri e manifestazioni della volontà di vivere 9 6. Il pessimismo 11 Dolore, piacere e noia 11 La sofferenza universale 13 L illusione dell amore 13 7. La critica delle varie forme di ottimismo 14 Il rifiuto dell ottimismo cosmico 14 Il rifiuto dell ottimismo sociale 15 Il rifiuto dell ottimismo storico 16 8. Le vie della liberazione dal dolore 17 L arte 18 L etica della pietà 19 L ascesi 19 GLOSSARIO E RIEPILOGO 21 MAPPA DI FINE CAPITOLO 23 LABORATORIO 24 I TESTI 25 Dalla rappresentazione del mondo alla sua realtà 25 t1 TESTO LABORATORIO Il mondo come rappresentazione 25 t2 Il mondo come volontà 27 Il pessimismo cosmico 28 t3 Una forza che nel suo insieme non ha alcun senso 28 t4 La vita umana tra dolore e noia 29 La liberazione dal dolore 30 t5 L ascesi 30 2 Kierkegaard 32 1. Le vicende biografiche e le opere 32 2. L esistenza come possibilità e fede 33 3. Il rifiuto dell hegelismo e la verità del «singolo» 34 4. Gli stadi dell esistenza 36 La vita estetica e la vita etica 36 La vita religiosa 38 5. L angoscia 39 6. Disperazione e fede 40 7. L attimo e la storia: l eterno nel tempo 42 GLOSSARIO E RIEPILOGO 43 MAPPA DI FINE CAPITOLO 45 LABORATORIO 46 I TESTI 47 Kierkegaard, «autore religioso» 47 t1 TESTO LABORATORIO L autentica natura della vita estetica 47 t2 La concretezza dell etica 49 t3 Il «salto» della fede 51 3 La Sinistra hegeliana e Feuerbach 53 1. La Destra e la Sinistra hegeliana: caratteri generali 53 Conservazione o distruzione della religione? 53 Legittimazione o critica dell esistente? 54 2. Strauss, Bauer e Ruge 54 3. Feuerbach 55 Vita e opere 55 Il rovesciamento dei rapporti di predicazione 56 La critica alla religione 56 La critica a Hegel 59 Umanismo e filantropismo 59 GLOSSARIO E RIEPILOGO 61 MAPPA DI FINE CAPITOLO 62 LABORATORIO 63 I TESTI 64 L autentica natura della religione 64 t1 Cristianesimo e alienazione religiosa 64 t2 Desideri umani e divinità 65 L umanismo naturalistico 66 t3 TESTO LABORATORIO L uomo come essere naturale e sociale 67 4 Marx 69 1. Vita e opere 69 2. Caratteristiche generali del marxismo 71 3. La critica del «misticismo logico» di Hegel 72 4. La critica della civiltà moderna e del liberalismo 73

IV Indice 5. La critica dell economia borghese e la problematica dell alienazione 75 6. Il distacco da Feuerbach 77 7. La concezione materialistica della storia 78 Dall ideologia alla scienza 78 Struttura e sovrastruttura 79 La dialettica della storia 80 La critica agli ideologi della Sinistra hegeliana 82 8. La sintesi del Manifesto 82 Borghesia, proletariato e lotta di classe 82 La critica dei falsi socialismi 83 9. Il capitale 84 Economia e dialettica 85 Merce, lavoro e plusvalore 85 Tendenze e contraddizioni del capitalismo 87 10. La rivoluzione e la dittatura del proletariato 89 11. Le fasi della futura società comunista 91 12. Il pensiero di Engels 93 LA FILOSOFIA NEL CINEMA La classe operaia va in paradiso L analisi di Marx e le fabbriche del Novecento 94 GLOSSARIO E RIEPILOGO 96 MAPPA DI FINE CAPITOLO 101 LABORATORIO 102 I TESTI 103 Oltre Hegel e Feuerbach: verso il materialismo scientifico 103 t1 Le tesi su Feuerbach 103 L incontro di Marx con l economia 105 t2 L alienazione 105 t3 TESTO LABORATORIO Struttura e sovrastruttura 107 ON LINE Testi Schopenhauer La religione (Parerga e paralipomena) Giustizia e carità (Il mondo come volontà e rappresentazione) Kierkegaard Filosofia e fede (Postilla conclusiva non scientifica) Essenza ed esistenza (Diario) Feuerbach L origine della religione nella dipendenza dalla natura (L essenza della religione) La necessità di ricapovolgere la filosofia (Tesi provvisorie per la riforma della filosofia) Marx-Engels Contro il «misticismo logico» (La Sacra Famiglia) Dall ideologia alla scienza (L ideologia tedesca) Classi e lotta tra classi (Manifesto del partito comunista) La critica al socialismo utopistico (Manifesto del partito comunista) La rivoluzione comunista (Manifesto del partito comunista) Marx Critica dello Stato moderno (Sulla questione ebraica) Il plusvalore (Il capitale) Il crollo del capitalismo (Il capitale) Approfondimenti Schopenhauer nella cultura moderna e contemporanea Eredità kierkegaardiane L importanza storica di Feuerbach Schede filmiche Nirvana Uomini di Dio Good bye, Lenin! Questioni multimediali interattive La storia - Necessità e libertà nella storia La religione - Esiste Dio? Lo stato e la politica - L eguaglianza Lo stato e la politica - Democrazia formale e sostanziale Tavole rotonde L essere - Metafisica e fondamento Lo stato e la politica - Liberalismo e socialismo La storia - La storia ha un senso? Percorsi disciplinari La storia - La storia ha un senso? Schemi interattivi Esercizi interattivi Mappe interattive Video Indicazioni bibliografiche percorso storico 2 Il positivismo e la reazione antipositivistica 110 1 Il positivismo sociale ed evoluzionistico 112 1. Caratteri generali e contesto storico del positivismo europeo 112 2. Positivismo, Illuminismo e Romanticismo 114 3. Le varie forme di positivismo 115 4. La filosofia sociale in Francia 116 Saint-Simon 116 Fourier e Proudhon 117 5. Comte 118 La legge dei tre stadi e la classificazione delle scienze 118 La sociologia 121 La dottrina della scienza e la sociocrazia 122 La divinizzazione della storia dell uomo 123

Indice V 6. Il positivismo utilitaristico inglese 124 Malthus e Ricardo 124 Bentham e Mill 125 7. John Stuart Mill 125 La logica 126 Economia e politica 128 8. Il positivismo sociale in Italia: Cattaneo 129 9. Il positivismo evoluzionistico: le radici della dottrina 129 10. Darwin e la teoria dell evoluzione 130 11. Spencer 132 L ispirazione fondamentale 133 La dottrina dell inconoscibile e i rapporti tra scienza e religione 133 La teoria dell evoluzione 135 Biologia, psicologia e teoria della conoscenza 136 Sociologia e politica 137 L etica evoluzionistica 138 12. Ardigò 139 LA FILOSOFIA NEL CINEMA Jurassic Park Il potere della scienza e i suoi limiti 142 GLOSSARIO E RIEPILOGO 144 MAPPA DI FINE CAPITOLO 147 LABORATORIO 148 I TESTI 149 Comte: dal sistema metafisico al sistema positivo 149 t1 Lo stadio positivo: dalle cause alle leggi 149 John Stuart Mill: una logica che abbracci anche le «scienze morali» 150 t2 TESTO LABORATORIO Perché le scienze umane sfuggono al metodo sperimentale 151 2 Lo spiritualismo, la filosofia dell azione e Bergson 154 1. Lo spiritualismo: caratteri generali 154 2. La filosofia dell azione e il modernismo 155 3. Bergson 155 Vita e scritti 156 Tempo, durata e libertà 157 Il rapporto tra spirito e corpo 158 Lo slancio vitale 159 Istinto, intelligenza e intuizione 160 Società, morale e religione 161 GLOSSARIO E RIEPILOGO 162 MAPPA DI FINE CAPITOLO 164 LABORATORIO 165 I TESTI 166 La prospettiva evoluzionistica 166 t1 TESTO LABORATORIO Lo slancio vitale 166 Dalla biologia alla sociologia 167 t2 Società chiusa e società aperta 168 3 Il neocriticismo e lo storicismo 170 1. Caratteri generali del neocriticismo 170 2. La scuola di Marburgo 171 3. La scuola del Baden 171 4. Cassirer 173 5. Lo storicismo tedesco 174 6. Dilthey 175 Le scienze dello spirito e la teoria del comprendere storico 175 Le strutture del mondo storico 176 La filosofia e le sue forme 177 7. La filosofia della vita di Simmel 179 8. Il tramonto dell Occidente di Spengler e la critica di Toynbee 179 9. Troeltsch e Meinecke 181 GLOSSARIO E RIEPILOGO 182 MAPPA DI FINE CAPITOLO 184 LABORATORIO 185 4 La ripresa dell idealismo e il neoidealismo italiano 186 1. Caratteri dell idealismo 186 2. L idealismo inglese e americano 187 3. Caratteri e origini dell idealismo italiano 187 4. Croce 188 Vita e scritti 188 I conti con Hegel 189 Le forme dello Spirito 191 La circolarità dello Spirito 192 L estetica 192 La logica 197 La «filosofia della pratica» 199 La teoria della storia 201 5. Gentile 203 Vita e scritti 203 L attualismo 203 Logo astratto e logo concreto 206 Arte, religione e scienza 206 L inattualità dell arte e della religione 207 L unità-distinzione dello Spirito e la polemica con Croce 208 Filosofia, storia della filosofia e storia 209 Lo Stato etico 210 Filosofia, educazione e scuola 211 GLOSSARIO E RIEPILOGO 212 MAPPA DI FINE CAPITOLO 219 LABORATORIO 220

VI Indice I TESTI 221 Croce 221 t1 Il sistema dello Spirito 221 t2 Il concetto 222 t3 TESTO LABORATORIO L identità di filosofia e storia 223 Gentile 224 t4 L attualismo 225 t5 La concezione dello Stato 226 5 Il pragmatismo 228 1. Caratteri generali 228 2. Peirce 229 Il metodo della ragione 229 L abduzione e la semiotica 230 3. James 231 4. Vailati 231 5. Unamuno: pragmatismo e sentimento tragico della vita 232 6. Dewey 233 Vita, scritti e formazione 233 Esperienza, storia e natura 234 La problematicità della vita e la «fallacia filosofica» 235 La logica strumentalistica 236 Natura, esperienza e valori 237 Arte e filosofia 238 Educazione, scienza e democrazia 239 GLOSSARIO E RIEPILOGO 240 MAPPA DI FINE CAPITOLO 242 LABORATORIO 243 I TESTI 244 James 244 t1 La concezione pragmatica della verità 244 Dewey 246 t2 TESTO LABORATORIO La globalità dell esperienza 246 ON LINE Percorsi tematici Tempo e azione nella filosofia tra Otto e Novecento Testi Saint-Simon Gli oziosi e i produttori (Parabola) Fourier Apologia delle passioni (Teoria dei quattro movimenti) Proudhon La proprietà è un furto (Che cos è la proprietà?) Bergson La libertà come espressione dell io (Saggio sui dati immediati della coscienza) Analisi e intuizione (Introduzione alla metafisica) Una filosofia progressiva (Introduzione alla metafisica) Croce L arte (Breviario di estetica) Peirce La fallibilità del metodo scientifico (Il fissarsi della credenza) Approfondimenti L importanza del positivismo nella cultura moderna La nascita della sociologia come scienza Spencer nella storia Questioni multimediali interattive La conoscenza e la scienza - Induzione e deduzione La psiche - La memoria e l oblio La storia - Memoria, caducità e storia La psiche - Coscienza e comportamento Tavole rotonde Il bene e il male - Il bene e l utile L essere - Essere, nulla, differenza Le forme del bello - Estetica e filosofia Lo stato e la politica - Individuo e stato La storia - La storia ha un senso? Schemi interattivi Esercizi interattivi Mappe interattive Video Indicazioni bibliografiche percorso tematico 1 Individuo e società tra idealismo e positivismo 248 LE TAPPE DEL PERCORSO 250 1. La rottura della totalità hegeliana 251 Schopenhauer: la vanità dell esistenza umana 251 t1 A. Schopenhauer, Parerga e paralipomena 251 Kierkegaard: esistenza, soggettività, interiorità 252 t2 S. Kierkegaard, Postilla conclusiva non scientifica 253 2. L uomo come realtà concreta 254 L essenza dell uomo in Feuerbach: ragione, volontà e cuore 254 t3 L. Feuerbach, L essenza del cristianesimo 255 La centralità delle concrete condizioni di vita secondo Marx 256 t4 K. Marx - F. Engels, L ideologia tedesca 256 3. La storia come conflitto e come sviluppo 258 Marx: la lotta di classe 258 t5 K. Marx - F. Engels, Manifesto del partito comunista 259 Comte: le leggi fondamentali del progresso sociale 260 t6 A. Comte, Corso di filosofia positiva 261

Indice VII 4. La libertà dell individuo e lo Stato 262 Marx: l abolizione della proprietà privata 262 t7 K. Marx, Manoscritti economico-filosofici del 1844 263 Mill: la sovranità dell individuo 263 t8 J.S. Mill, Saggio sulla libertà 264 f una questione aperta Dalla storia l appello alla ricerca di un senso 265 FROMM La società e l equilibrio mentale degli individui 266 BOFF Il concetto di uomo implica quello di Dio 267 PASOLINI I giovani infelici 269 LEVI Se questo è un uomo 270 itinerari di riflessione e discussione 271 percorso storico 3 La crisi delle certezze nella scienza e nella filosofia 272 1 Lo sviluppo critico delle scienze: dalla matematica alla fisica nucleare 274 1. La pluralità delle geometrie 274 2. Il problema dei fondamenti nelle scienze matematiche 276 3. Il riduzionismo e la teoria degli insiemi 276 4. Il logicismo 278 5. L intuizionismo e il formalismo 280 6. Il teorema di Gödel e i limiti del pensiero logico-matematico 281 7. La teoria del campo elettromagnetico 282 8. Fisica del continuo e fisica del discreto: i primi modelli atomici 283 9. Verso la relatività 284 10. La teoria della relatività 285 11. La teoria dei quanti 287 La nascita della teoria 287 I progressi della teoria: il principio di indeterminazione 288 MAPPA DI FINE CAPITOLO 290 LABORATORIO 291 2 Nietzsche 292 1. Vita e scritti 292 2. Filosofia e malattia 294 3. Nazificazione e denazificazione 295 4. Le caratteristiche del pensiero e della scrittura di Nietzsche 297 5. Le fasi del filosofare nietzscheano 298 6. Il periodo giovanile 298 Tragedia e filosofia 298 Storia e vita 300 7. Il periodo illuministico 302 Il metodo storico-genealogico e la filosofia del mattino 302 La «morte di Dio» e la fine delle illusioni metafisiche 303 8. Il periodo di Zarathustra 308 La filosofia del meriggio 308 Il superuomo 309 L eterno ritorno 310 9. L ultimo Nietzsche 313 Il crepuscolo degli idoli e la «trasvalutazione dei valori» 313 La volontà di potenza 315 Il problema del nichilismo e del suo superamento 317 Il prospettivismo 319 LA FILOSOFIA NEL CINEMA The Departed - Il bene e il male Il relativismo dei valori di Nietzsche 322 GLOSSARIO E RIEPILOGO 324 MAPPA DI FINE CAPITOLO 329 LABORATORIO 330 I TESTI 331 Il segreto della tragedia attica 331 t1 Apollineo e dionisiaco 331 L illuminismo critico di Nietzsche 332 t2 Scienza e verità 332 Così parlò Zarathustra 334 t3 TESTO LABORATORIO Il superuomo e la fedeltà alla terra 334 Al di là del bene e del male 335 t4 La morale dei signori e quella degli schiavi 335 3 La rivoluzione psicoanalitica 338 1. Freud 338 Dagli studi sull isteria alla psicoanalisi 338 L inconscio e le vie per accedervi 339 La scomposizione psicoanalitica della personalità 341 I sogni, gli atti mancati e i sintomi nevrotici 342 La teoria della sessualità e il complesso edipico 343 La religione e la civiltà 345 2. Gli sviluppi della psicoanalisi 346 Adler 346 Jung 347

VIII Indice LA FILOSOFIA NEL CINEMA La donna che visse due volte La psicoanalisi freudiana nei misteri di Hitchcock 348 GLOSSARIO E RIEPILOGO 350 MAPPA DI FINE CAPITOLO 352 LABORATORIO 353 I TESTI 354 L inconscio nel quotidiano 354 t1 La lettura analitica di un atto mancato 354 Le profondità dell io 356 t2 L Es, ovvero la parte oscura dell uomo 356 Dalla mente alla società 357 t3 TESTO LABORATORIO Pulsioni, repressione e civiltà 357 ON LINE Testi Nietzsche Contro lo storicismo (Considerazioni inattuali) Volontà di potenza e filosofia (Al di là del bene e del male) Critica della democrazia (Al di là del bene e del male) Le forme del nichilismo (Frammenti postumi, 1887-1888) Schede filmiche Shutter Island Questioni multimediali interattive La religione - Esiste Dio? La storia - Necessità e libertà nella storia La religione - Dio e il male La psiche - La memoria e l oblio La psiche - Il mito Tavole rotonde La logica e la matematica - Al limite del senso: il paradosso La religione - Paganesimo e cristianesimo La psiche - La psicanalisi è una scienza? La psiche - L io tra identità privata e riconoscimento sociale Percorsi disciplinari L universo fisico - L esplorazione dell universo e delle sue leggi Le forme del bello - Arte e verità Schemi interattivi Esercizi interattivi Mappe interattive Video Indicazioni bibliografiche percorso storico 4 Tra essenza ed esistenza: le risposte filosofiche alla crisi 360 1 La fenomenologia 362 1. Caratteri generali 362 2. Gli antecedenti della fenomenologia husserliana: Bolzano e Brentano 363 Bolzano 363 Brentano 363 3. Husserl 365 Vita e scritti 365 L atteggiamento fenomenologico 366 L intenzionalità e l io 367 La crisi delle scienze europee 369 4. Scheler: il mondo dei valori 370 5. L approccio fenomenologico nella psicologia e nella religione 371 GLOSSARIO E RIEPILOGO 372 MAPPA DI FINE CAPITOLO 374 LABORATORIO 375 I TESTI 376 L atteggiamento fenomenologico 376 t1 La messa in parentesi del mondo 376 Dalla crisi delle scienze a una nuova scientificità 377 t2 La crisi delle scienze 377 t3 TESTO LABORATORIO Il mondo della vita e la scienza 379 2 L esistenzialismo 381 1. Caratteri generali 381 L esistenzialismo come atmosfera 381 L esistenzialismo come filosofia 384 2. Date e precursori dell esistenzialismo 385 3. Il primo Heidegger 386 Heidegger e l esistenzialismo 386 Vita e scritti fino alle soglie degli anni Trenta 387 Dal neokantismo all ontologia 389 Essere ed esistenza 390 L essere-nel-mondo e la visione ambientale preveggente 391 L esistenza inautentica 393 L esistenza autentica 395 Il tempo e la storia 397 L incompiutezza di Essere e tempo 398 4. Jaspers 398 Vita e scritti 399 Esistenza e situazione 399 Trascendenza, scacco e fede 400 5. Sartre 401 Vita e scritti 401

Indice IX Esistenza e libertà 402 Dalla «nausea» all «impegno» 403 La critica della ragione dialettica 404 6. L esistenzialismo in Italia: Abbagnano 406 LA FILOSOFIA NEL CINEMA Lost in Translation Una riflessione esistenzialista sulla precarietà della vita 408 GLOSSARIO E RIEPILOGO 410 MAPPA DI FINE CAPITOLO 414 LABORATORIO 415 I TESTI 416 Heidegger: la ricerca del senso dell essere 416 t1 TESTO LABORATORIO L essere e l Esserci 416 Sartre: l esistenzialismo umanistico 418 t2 Essenza ed esistenza 418 3 La neoscolastica e Maritain 420 1. La neoscolastica 420 Le fasi dello sviluppo 420 I caratteri della neoscolastica 421 2. Maritain 422 Vita e opere 422 Continuità e differenziazione nel pensiero maritainiano 423 Le fasi del pensiero maritainiano 424 Alcune questioni disputate 425 GLOSSARIO E RIEPILOGO 430 MAPPA DI FINE CAPITOLO 431 LABORATORIO 432 I TESTI 433 Maritain: dal concetto di persona a una nuova visione politica 433 t1 TESTO LABORATORIO La persona umana 433 t2 Politica ed etica 434 percorso tematico 2 La crisi del soggetto nella riflessione del Novecento 436 LE TAPPE DEL PERCORSO 438 1. Le pretese fallaci della coscienza 439 Ricoeur: la scuola del sospetto 439 t1 P. Ricoeur, Dell interpretazione 439 Nietzsche: gli errori dell intelletto 440 t2 F. Nietzsche, La gaia scienza 441 Freud: il ruolo dell inconscio 442 t3 S. Freud, Introduzione alla psicoanalisi 443 2. La specificità dell esistenza umana 444 Heidegger: l esperienza del nulla 444 t4 M. Heidegger, Che cos è la metafisica? 445 Jaspers: la situazione-limite tra abbandono e resistenza 445 t5 K. Jaspers, Filosofia 446 3. Modernità e crisi dell individuo 447 Benjamin: l uomo spersonalizzato delle metropoli 447 t6 W. Benjamin, Angelus Novus 448 Horkheimer: la rinuncia all autorealizzazione 449 t7 M. Horkheimer, Eclisse della ragione 450 4. Il vuoto dell esistenza nella letteratura 451 Kafka: la soglia sbarrata 451 t8 F. Kafka, La metamorfosi e altri racconti 452 Sartre: l esperienza della nausea 453 t9 J.-P. Sartre, La nausea 453 Montale: il male di vivere 454 t10 E. Montale, Ossi di seppia 455 f una questione aperta La struttura e il ruolo del soggetto 456 FOUCAULT L uomo è un invenzione recente 457 DERRIDA L equivoco della parola fine 458 itinerari di riflessione e discussione 459 ON LINE Testi Husserl - La critica della conoscenza (L idea di fenomenologia) Abbagnano - La trasfigurazione dell esistenzialismo (Morte o trasfigurazione dell esistenzialismo) Approfondimenti Lo spiritualismo esistenzialistico di Marcel Momenti e figure della teologia del Novecento Schede filmiche Le invasioni barbariche Questioni multimediali interattive La storia - La controfinalità nella storia Tavole rotonde La logica e la matematica - La fondazione della matematica Il bene e il male - La fondazione della morale La religione - Dio e il male. I problemi della teodicea L essere - Metafisica e fondamento Schemi interattivi Esercizi interattivi Mappe interattive Video Indicazioni bibliografiche

X Indice percorso storico 5 Teorie della società e della politica 460 1 Gli sviluppi novecenteschi della filosofia marxista 462 1. La reazione all imbastardimento positivistico del marxismo della Seconda Internazionale 462 2. Il marxismo sovietico 463 Lenin 463 Stalin e Trotskij 464 3. Il marxismo occidentale 465 Lukács 465 Korsch 469 Marxismo e speranza: Bloch 470 4. Il marxismo in Italia 471 Labriola 471 Gramsci 472 GLOSSARIO E RIEPILOGO 475 MAPPA DI FINE CAPITOLO 477 LABORATORIO 478 2 La Scuola di Francoforte 479 1. Protagonisti e caratteri generali 479 2. Horkheimer 480 La dialettica autodistruttiva dell illuminismo 480 L ultimo Horkheimer: i limiti del marxismo e la «nostalgia del totalmente Altro» 481 3. Adorno 483 La dialettica negativa 483 La critica dell «industria culturale» e la teoria dell arte 483 4. Marcuse 485 Eros e civiltà: piacere e lavoro alienato 485 La critica del sistema e il «Grande Rifiuto» 486 5. Benjamin 487 GLOSSARIO E RIEPILOGO 489 MAPPA DI FINE CAPITOLO 491 LABORATORIO 492 I TESTI 493 Horkheimer e Adorno: la dialettica dell illuminismo 493 t1 La prospettiva totalitaria dell illuminismo 493 t2 TESTO LABORATORIO Il dominio sulla natura 494 Marcuse: civiltà e repressione 495 t3 La desublimazione, ovvero la nuova forma della repressione 495 3 La meditazione sull agire politico: Schmitt, Arendt e Weil 497 1. La crisi della democrazia nella società di massa e la ridefinizione della politica 497 2. Carl Schmitt 497 Le categorie del politico 498 La critica al parlamentarismo e al liberalismo 499 La teoria dei «centri di riferimento» 499 3. Hannah Arendt 500 Le origini del totalitarismo 501 La politéia perduta 503 4. Simone Weil 506 La formazione filosofica e l esperienza del lavoro 506 La svolta mistica 507 GLOSSARIO E RIEPILOGO 511 MAPPA DI FINE CAPITOLO 513 LABORATORIO 514 I TESTI 515 Carl Schmitt 515 t1 Il politico e la guerra 515 Hannah Arendt 516 t2 Discorso e azione 516 Simone Weil 518 t3 TESTO LABORATORIO La valorizzazione del lavoro manuale 518 4 Il dibattito etico-politico: Rawls, Nozick, Hayek e MacIntyre 521 1. La teoria della «giustizia come equità» di Rawls 521 Società e giustizia 521 La posizione originaria e il velo di ignoranza 522 I due principi di giustizia 524 2. Il liberalismo individualistico di Nozick e Hayek 526 Lo «Stato minimo» di Nozick 526 La «demarchia» liberale di Hayek 528 3. Il comunitarismo di MacIntyre 531 GLOSSARIO E RIEPILOGO 534 MAPPA DI FINE CAPITOLO 536 LABORATORIO 537

Indice XI ON LINE Percorsi tematici La filosofia del Novecento di fronte al totalitarismo La giustizia tra diritti umani e multiculturalismo Testi Benjamin - La storia e il tempo (Angelus Novus) Rawls - La «giustizia come equità» (Una teoria della giustizia) MacIntyre - Etica e comunità (Dopo la virtù) Approfondimenti Gli sviluppi del pensiero di Rawls Schede filmiche La meglio gioventù The reader Questioni multimediali interattive La religione - La bellezza di Dio Le forme del bello - Il brutto Lo stato e la politica - La legge e la libertà di coscienza Tavole rotonde La religione - La modernità come secolarizzazione dell escatologia cristiana Lo stato e la politica - Origini e natura del totalitarismo La storia - La memoria e l attesa Il bene e il male - Il bene e l utile Lo stato e la politica - Individuo e stato Lo stato e la politica - Liberalismo e socialismo Percorsi disciplinari Il bene e il male - La fondazione della morale Schemi interattivi Esercizi interattivi Mappe interattive Video Indicazioni bibliografiche percorso tematico 3 I fondamenti dello Stato: amicizia sociale e Costituzione 538 LE TAPPE DEL PERCORSO 540 1. Le ragioni della democrazia 541 Dewey: la democrazia come valorizzazione delle capacità personali 541 t1 J. Dewey, Democrazia e educazione 541 Popper: la democrazia come esempio di «società aperta» 542 t2 K. Popper, La società aperta e i suoi nemici 543 Sen: la democrazia come luogo di pubblica discussione 544 t3 A. Sen, L idea di giustizia 544 2. Liberalismo e comunitarismo 545 Hayek: il limite del potere della maggioranza 545 t4 F.A. von Hayek, Il sistema politico di un popolo libero 546 Dworkin: la difesa dei diritti individuali 547 t5 R. Dworkin, I diritti presi sul serio 548 MacIntyre: la ricerca di valori condivisi e il ruolo della comunità 548 t6 A. MacIntyre, Dopo la virtù 549 3. L amicizia sociale 551 De Jouvenel: l importanza di un legame condiviso 551 t7 B. de Jouvenel, Sul potere 551 Nussbaum: una società per favorire una ricca qualità della vita 552 t8 M. Nussbaum, Nascondere l umanità 553 4. La Costituzione 554 Bobbio: le regole del gioco 554 t9 N. Bobbio, Compromesso e alternanza 555 Zagrebelsky: la Costituzione pluralista 556 t10 G. Zagrebelsky, La legge e la sua giustizia 556 f una questione aperta Socialità, libertà e felicità nella riflessione politica 558 ARISTOTELE Benevolenza e concordia 558 TOCQUEVILLE I rischi della maggioranza 560 CALAMANDREI Una voce della Resistenza 561 itinerari di riflessione e discussione 562 generi filosofici 1. La scrittura impressionistica di Bergson 563 2. La scrittura allusiva di Nietzsche 566 3. La scrittura indiziaria di Freud 569 Indice delle voci dei Glossari 572 Indice dei nomi 573 Indice degli autori e delle opere presentati nei Percorsi Tematici 576 Indice delle illustrazioni 578 ON LINE Gli ambiti del sapere filosofico Dossier che illustrano i principali temi e problemi del pensiero antico e medievale: ontologia antropologia gnoseologia teologia etica politica filosofia della storia estetica

percorso storico 1 la critica del sistema hegeliano H egel rappresenta, per i pensatori a lui contemporanei o immediatamente successivi, il principale interlocutore e idolo polemico. A seconda della personalità specifica di ciascun filosofo, il modo in cui nell Ottocento ci si rapporta all hegelismo può essere ricondotto a quattro grandi categorie: rifiuto, rottura, capovolgimento e demistificazione. Alla categoria del rifiuto è senz altro riconducibile Schopenhauer, il cui atteggiamento nei confronti di Hegel e del suo pensiero è di totale opposizione. All ottimismo panlogistico del filosofo idealista, cioè alla concezione della realtà come manifestazione necessaria del Lógos o della Ragione, Schopenhauer contrappone un pessimismo irrazionalistico, fondato sulla duplice persuasione secondo cui: il noumeno del mondo non è l Idea, ma una volontà di vivere senza ragione e senza scopo; la storia non è un progresso continuo, ma la ripetizione incessante di un immutabile dramma di dolore. Una radicale rottura del sistema hegeliano viene messa in atto da Kierkegaard, il quale lo frantuma, in un certo senso lo sbriciola (egli stesso utilizza al riguardo l immagine dello «sconnettere i paragrafi»), combattendo la totalità hegeliana (simboleggiata dallo sviluppo del sistema tramite paragrafi strettamente connessi) in nome del singolo, ossia dell individuo nella sua irriducibile concretezza esistenziale.

All incirca negli stessi anni, anche Feuerbach sostiene che il soggetto del reale non è l infinito (ossia quelle pallide astrazioni che sono Dio e lo Spirito), bensì il finito, cioè le realtà concrete della natura e dell uomo. Tuttavia, se Kierkegaard scinde la conciliazione hegeliana di finito e infinito separando e contrapponendo questi due termini (tempo ed eternità, uomo e Dio), Feuerbach la capovolge, affermando che non è Dio (l infinito) a creare l uomo (il finito), ma l uomo a creare Dio. A questo proposito, il filosofo contemporaneo Luigi Pareyson ha osservato che Kierkegaard e Feuerbach hanno sviluppato due possibilità entrambe implicite nell hegelismo, cioè, rispettivamente, «il finito di fronte all infinito e il finito come infinito [ ]; l uomo davanti a Dio e l uomo senza Dio». Sulla scia di Feuerbach, anche Marx si propone di capovolgere l hegelismo, facendolo camminare «sui piedi», anziché «sulla testa». Tuttavia, a differenza di Feuerbach, egli non si limita a porre al centro della filosofia l uomo concreto, ma interpreta quest ultimo in termini socio-economici, cioè come una realtà inserita in determinati processi storici di produzione e distribuzione della ricchezza, avanzando l esigenza di una radicale demistificazione (ossia di uno smascheramento) del concetto idealistico di Spirito, volta a mettere in luce le radici socio-politiche (e non semplicemente logico-ideali) delle mistificazioni filosofiche dell idealismo.

4 ps1 La critica del sistema hegeliano 1 Schopenhauer 1. Le vicende biografiche e le opere La formazione Le opere Il successo tardivo Arthur Schopenhauer nacque a Danzica il 22 febbraio 1788: suo padre era banchiere, mentre sua madre, Giovanna, una nota scrittrice di romanzi. Nella sua giovinezza viaggiò in Francia e in Inghilterra e, dopo la morte del padre, che voleva destinarlo al commercio, frequentò l Università di Gottinga, dove ebbe come maestro di filosofia lo scettico Gottlob Ernst Schulze. Sulla formazione di Schopenhauer influirono le dottrine di Platone e di Kant. Nel 1811, a Berlino, egli poté assistere alle lezioni di Fichte; nel 1813 si laureò a Jena con una tesi Sulla quadruplice radice del principio di ragion sufficiente. Negli anni seguenti (1814-1818), Schopenhauer visse a Dresda: qui si dedicò alla composizione dello scritto Sulla vista e sui colori (1816), in difesa delle dottrine scientifiche di Goethe, con il quale aveva stretto amicizia durante un soggiorno a Weimar, e preparò per la stampa la sua opera principale, Il mondo come volontà e rappresentazione, pubblicata nel dicembre del 1818, ma con la data dell anno successivo. Dopo un viaggio a Roma e a Napoli, nel 1820 si abilitò alla libera docenza presso l Università di Berlino, dove fino al 1832 tenne i suoi corsi liberi, senza troppo zelo e senza alcun successo. Tra il 1822 e il 1825 fu di nuovo in Italia. L epidemia di colera del 1831 lo costrinse a lasciare Berlino: si stabilì a Francoforte sul Meno, dove rimase fino alla morte, avvenuta il 21 settembre 1860. Intanto, nel 1836 aveva pubblicato Sulla volontà nella natura, e nel 1841 I due problemi fondamentali dell etica. L ultima opera di Schopenhauer, Parerga e paralipomena, risale al 1851: si tratta di un insieme di trattazioni e di saggi, alcuni dei quali, grazie alla forma popolare e brillante, contribuirono non poco a diffondere la sua filosofia. Essi comprendono, tra l altro: La filosofia delle università, Aforismi sulla saggezza della vita, Pensieri su argomenti diversi. Nessun successo immediato arrise all opera di Schopenhauer: il filosofo dovette aspettare più di vent anni per pubblicare la seconda edizione de Il mondo come volontà e rappresentazione, che arricchì di un secondo volume di note e supplementi. L indirizzo cupo e apertamente antiidealistico del suo pensiero, che lo rendeva inviso ai contemporanei, poté contribuire alla fortuna della sua filosofia solo dopo il 1848, in concomitanza con un ondata di pessimismo che colpì l Europa. 2. Le radici culturali del sistema Schopenhauer si pone come punto di incontro (o di scontro) tra esperienze filosofiche eterogenee: Platone, Kant, l Illuminismo, il Romanticismo, l idealismo e la spiritualità indiana.

1 Schopenhauer 5 Di Platone lo attrae soprattutto la teoria delle idee, intese come forme eterne sottratte alla caducità dolorosa del nostro mondo. Da Kant, che egli considera il filosofo più grande e più originale della storia del pensiero, deriva l impostazione soggettivistica della gnoseologia. Dell Illuminismo lo interessano il filone materialistico e quello dell ideologia, da cui mutua la tendenza a considerare la vita psichica e sensoriale in termini di fisiologia del sistema nervoso; da Voltaire, in particolare, desume lo spirito ironico e brillante e la tendenza demistificatrice nei confronti delle credenze tramandate. Dal Romanticismo Schopenhauer trae alcuni temi di fondo del suo pensiero, come ad esempio l irrazionalismo, la grande importanza attribuita all arte e alla musica, e soprattutto il tema dell infinito, cioè la tesi della presenza nel mondo di un principio assoluto di cui le varie realtà sono manifestazioni transeunti. Altro motivo indubbiamente romantico è quello del dolore; tuttavia, mentre sul piano filosofico il Romanticismo mostra una tendenza globalmente ottimistica, che si concretizza in un tentativo di dialettizzare o riscattare il negativo tramite il positivo (Dio, lo Spirito, la storia, il progresso ecc.), Schopenhauer appare invece decisamente orientato a una visione pessimistica della realtà, di cui è uno dei maggiori teorici. Decisiva importanza, anche se indiretta, gioca il pensiero idealistico, autentica bestia nera della speculazione di Schopenhauer, il quale lo indica spregiativamente con la formula «filosofia delle università», presentandolo come una posizione ipocrita, che non è al servizio della verità, ma di interessi volgari quali il successo e il potere, e che si propone di giustificare sofisticamente le credenze che tornano utili alla Chiesa e allo Stato. E se a Fichte e a Schelling viene riconosciuto un certo ingegno, seppure male impiegato, Hegel viene invece descritto come un «sicario della verità», un «ciarlatano pesante e stucchevole». Nel linguaggio fiorito e pittoresco in cui Schopenhauer esprime il proprio ben poco benevolo apprezzamento per la filosofia a lui contemporanea si manifesta infatti l esigenza della libertà della filosofia, che lo fa indignare di fronte alla divinizzazione dello Stato da parte di Hegel. Nell universo spirituale di Schopenhauer, poi, un caratteristico posto di rilievo spetta alla sapienza dell antico Oriente. Il rapporto tra Schopenhauer e la tradizione filosofico-religiosa dell India è stato variamente interpretato e dibattuto dai critici, e, data la difficoltà dell argomento, costituisce tuttora uno dei problemi più complessi e aperti relativi a Schopenhauer. Tuttavia è bene ricordare che Icilio Vecchiotti, uno dei maggiori studiosi del filosofo (e conoscitore delle filosofie orientali), in una sua ricerca su tale argomento si è mostrato decisamente contrario alla tradizionale sopravvalutazione dell orientalismo di Schopenhauer, e favorevole, piuttosto, a vanificare per buona parte la questione 1. Qualunque sia il giudizio in proposito, è comunque fuor di dubbio che Schopenhauer: 1. è stato il primo filosofo occidentale a tentare il recupero di alcuni motivi del pensiero dell estremo Oriente; 2. ha desunto da esso un prezioso repertorio di immagini e di espressioni suggestive, del quale ha fatto un uso abbondante nei suoi scritti; 3. è stato un ammiratore della sapienza orientale e un profeta del successo che tale sapienza ha avuto in Occidente, al punto da scrivere: Spediamo ormai ai bramani clergymen inglesi 2 [ ] ma ci succede come a chi tira una palla contro una roccia. In India non potranno metter mai radice le nostre religioni: la sapienza originaria dell uman genere non sarà soppiantata dagli accidenti successi in Galilea 3. Viceversa torna l indiana sapienza a fluire verso l Europa, e produrrà una fondamentale mutazione del nostro sapere e pensare. (Il mondo come volontà e rappresentazione, par. 63) 1 I. Vecchiotti, La dottrina di Schopenhauer (nella genesi e nei suoi rapporti con la filosofia indiana), Ubaldini, Roma 1969. 2 Intendi: inviamo ecclesiastici inglesi tra i sacerdoti indiani. 3 Cioè dalle vicende di Gesù di Nazareth, dalle quali ebbe origine la religione cristiana. Gli influssi di Platone, Kant, Illuminismo e Romanticismo Il rifiuto dell idealismo L interesse per il pensiero orientale

6 ps1 La critica del sistema hegeliano 3. Il «velo di Maya» Il fenomeno è illusione e sogno Il punto di partenza della filosofia di Schopenhauer è la distinzione kantiana tra «fenomeno» e «noumeno», ovvero tra la cosa così come appare e la cosa in sé. Ma questa distinzione ha poco in comune con quella realmente professata da Kant: se, infatti, per quest ultimo il fenomeno è la realtà o, meglio, l unica realtà accessibile alla mente umana, e il noumeno è un concetto-limite che serve da promemoria critico, che rammenta all uomo i limiti della conoscenza, per Schopenhauer il fenomeno è parvenza, illusione e sogno, ovvero ciò che nell antica sapienza indiana era detto velo di Maya, mentre il noumeno è la realtà, che si nasconde dietro l ingannevole trama del fenomeno e che il filosofo ha il compito di scoprire. Fin da principio, quindi, Schopenhauer riconduce il concetto di fenomeno a un significato estraneo allo spirito del kantismo e, almeno in parte, vicino alla filosofia indiana e buddista, come emerge dal seguente passo, che l autore trae dagli antichi testi dei Veda e dei Purana 1 : È Maya, il velo ingannatore, che avvolge gli occhi dei mortali e fa loro vedere un mondo del quale non può dirsi né che esista, né che non esista; perché ella [Maya] rassomiglia al sogno, rassomiglia al riflesso del sole sulla sabbia, che il pellegrino da lontano scambia per acqua; o anche rassomiglia alla corda gettata a terra che egli prende per un serpente. (Il mondo come volontà e rappresentazione, par. 3) 1 Si tratta, rispettivamente, della più antica raccolta di testi religiosi in lingua sanscrita e della più importante enciclopedia dell induismo. schopenhauer e il suo tempo Morte del padre 1805 Decisione di riprendere gli studi 1807 La vita e le opere Nasce a Danzica 1788 Trasferimento della famiglia ad Amburgo 1793 Completa gli studi giovanili a Le Havre 1797-1799 Lungo viaggio in Europa con i genitori 1803-1804 Gli eventi 1770 1772 Trattato di Pietroburgo: Russia, Prussia e Impero si spartiscono la Polonia 1787 Costituzione degli Stati Uniti d America 1789 14 luglio: presa della Bastiglia 1793 Danzica diventa prussiana 1794 In Francia inizia il Terrore 1804 Napoleone imperatore 1806 Proclamato l Impero d Austria

1 Schopenhauer Come si può notare, l atmosfera orientalistico-metafisica in cui la filosofia di Schopenhauer immerge il lettore è ben diversa da quella gnoseologico-scientifica della Critica della ragion pura. Inoltre, mentre per il criticismo il fenomeno è l oggetto della rappresentazione e (benché venga appreso mediante un corredo di forme a priori) in quanto cosa o dato materiale esiste anche fuori della coscienza, il fenomeno di cui parla Schopenhauer è la rappresentazione soggettiva, cioè esiste solo dentro la coscienza. Tant è vero che il filosofo crede di poter esprimere l essenza del kantismo con la tesi, che apre il suo capolavoro, secondo cui «il mondo è la mia rappresentazione». Per Schopenhauer questo principio è simile agli assiomi di Euclide: ognuno ne riconosce la verità appena lo intende, e uno dei grandi meriti della filosofia moderna, da Cartesio a Berkeley, è di averlo portato definitivamente alla luce. La rappresentazione ha due aspetti essenziali e inseparabili, la cui distinzione costituisce la forma generale della conoscenza: da una parte c è il soggetto rappresentante; dall altra c è l oggetto rappresentato. Soggetto e oggetto esistono soltanto come facce della stessa medaglia, ovvero entrambi come elementi imprescindibili della rappresentazione, e nessuno dei due precede o può sussistere indipendentemente dall altro. Così, se il materialismo è falso perché nega il soggetto riducendolo all oggetto o alla materia, l idealismo (quello di Fichte) è parimenti errato, poiché compie il tentativo opposto e altrettanto impossibile di negare l oggetto riducendolo al soggetto. t1 p. 25 7 Il fenomeno è rappresentazione Il soggetto e l oggetto della rappresentazione esercizi interattivi Rottura con la madre e trasferimento a Dresda 1814 Laurea in filosofia 1813 Il mondo come volontà e rappresentazione 1818-1819 Libera docenza a Berlino 1820 Si trasferisce a Francoforte sul Meno 1831 I due problemi fondamentali dell etica 1841 La volontà nella natura 1836 Pubblicati a Berlino i Parerga e paralipomena; Schopenhauer acquista fama 1851 Seconda edizione del Mondo come volontà e rappresentazione 1844 Terza edizione del Mondo come volontà e rappresentazione 1858 Muore a Francoforte sul Meno 1860 1813 Napoleone sconfitto a Lipsia 1820 Primi moti liberali 1825 Prima linea ferroviaria 1834 Mazzini fonda la Giovine Europa a Cadice, in Inghilterra in Spagna 1848 1852 1821 5 maggio: muore Napoleone Moti rivoluzionari nell Europa centrale Napoleone III fonda il Secondo Impero Francese 1860 1854-1856 Guerra di Crimea

8 Le forme a priori della conoscenza La causalità La vita è un sogno ingannevole L inclinazione metafisica dell uomo ps1 La critica del sistema hegeliano Sulle orme del criticismo, anche Schopenhauer ritiene che la nostra mente, o più esattamente il nostro sistema nervoso e cerebrale 1, risultino corredati di una serie di forme a priori, la scoperta delle quali «è un capitale merito di Kant, un immenso merito» (Il mondo come volontà e rappresentazione, par. 2). Tuttavia, a differenza di Kant, Schopenhauer ammette solo tre forme a priori: spazio, tempo e causalità. Quest ultima è l unica categoria (si ricordi che Kant ne elencava dodici), sia in quanto tutte le altre sono a essa riconducibili, sia in quanto la realtà stessa dell oggetto si risolve completamente nella sua azione causale su altri oggetti. Tant è vero che dire materia, puntualizza Schopenhauer, è dire azione causale, come testimonia il sostantivo tedesco Wirklichkeit (realtà), che discende dal verbo wirken (agire). La causalità, afferma Schopenhauer fin dallo scritto Sulla quadruplice radice del principio di ragion sufficiente (1813), assume forme diverse a seconda degli ambiti in cui opera, manifestandosi come necessità fisica, logica, matematica e morale, ovvero come principio del divenire (che regola i rapporti tra gli oggetti naturali), del conoscere (che regola i rapporti tra premesse e conseguenze), dell essere (che regola i rapporti spazio-temporali e le connessioni aritmeticogeometriche) e dell agire (che regola le connessioni tra un azione e i suoi motivi). Poiché Schopenhauer paragona le forme a priori a vetri sfaccettati, attraverso cui la visione delle cose si deforma, egli considera la rappresentazione come una fantasmagoria ingannevole, traendo la conclusione che «la vita è sogno», cioè un tessuto di apparenze, una sorta di incantesimo che la rende simile agli stati onirici. Andando alla ricerca di precedenti illustri di questa intuizione, Schopenhauer cita: 1. la filosofia dei Veda, cioè de i testi sacri della tradizione induista risalenti al 1300-1200 a.c., per i quali l esistenza comune è una sorta di illusione ottica; 2. Platone, il quale «dice spesso che gli uomini non vivono che in un sogno»; 3. Pindaro, poeta greco del V secolo a.c., secondo cui «l uomo è il sogno di un ombra»; 4. Sofocle (496-406 a.c.), drammaturgo greco, il quale paragona gli individui a «simulacri e ombre leggere»; 5. Shakespeare, il grande poeta inglese del Seicento, che scrive che «noi siamo di tale stoffa, come quella di cui son fatti i sogni, e la nostra breve vita è chiusa in un sonno»; 6. Calderón de la Barca (1600-1681), poeta spagnolo autore del noto dramma La vida es sueño. Al di là del sogno e della trapunta arabescata del fenomeno, esiste però la realtà, quella vera, riguardo alla quale l uomo, o meglio il filosofo che è nell uomo, non può fare a meno di interrogarsi. Infatti, sostiene Schopenhauer, l uomo è un «animale metafisico», che, a differenza degli altri esseri viventi, è portato a stupirsi della propria esistenza e a interrogarsi sull essenza ultima della vita. Ciò avviene in misura proporzionale a quella della sua intelligenza: Nessun essere, eccetto l uomo, si stupisce della propria esistenza; per tutti gli animali essa è una cosa che si intuisce per se stessa, nessuno vi fa caso [ ]. Quanto più in basso si trova un uomo nella scala intellettuale, tanto meno misteriosa gli appare la stessa esistenza: gli sembra piuttosto che il tutto, così com è, si comprenda da sé [ ]. Al contrario, la meraviglia filosofica [ ] è condizionata da uno svolgimento superiore dell intelligenza, ma non da questo soltanto: senza dubbio è anche la conoscenza della morte, e con essa la considerazione del dolore e della miseria della vita, ciò che dà il più forte impulso alla riflessione filosofica e alle spiegazioni metafisiche del mondo. Se la nostra vita fosse senza fine e senza dolore, forse non verrebbe in mente a nessuno di chiedersi perché il mondo esista e perché sia fatto così com è fatto [ ]. (Supplementi al Mondo come volontà e rappresentazione, cap. XVII) 1 La maggior sottolineatura (rispetto a Kant) delle basi fisiologiche del processo conoscitivo è dovuta alle influenze dell Illuminismo materialistico francese.

1 Schopenhauer 9 4. Tutto è volontà Schopenhauer presenta la propria filosofia come un integrazione necessaria alla filosofia di Kant: egli si vanta infatti di aver individuato quella via d accesso al noumeno che l autore della Critica della ragion pura aveva precluso. Ma se la mente è chiusa nell orizzonte della rappresentazione, com è possibile lacerare il velo di Maya e trovare il filo d Arianna necessario per orientarci nel labirinto del relativo e attingere l assoluto? Dove possiamo trovare quel passaggio segreto che ci consentirà di introdurci nella fortezza della cosa in sé? Se noi fossimo soltanto conoscenza e rappresentazione, o una «testa d angelo alata senza corpo», argomenta Schopenhauer, non potremmo uscire dal mondo fenomenico, ossia dalla rappresentazione puramente esteriore di noi e delle cose. Ma poiché siamo dati a noi medesimi non solo come rappresentazione, ma anche come corpo, non ci limitiamo a vederci dal di fuori, bensì ci viviamo anche dal di dentro, godendo e soffrendo. Ed è proprio quest esperienza di base, simile a un raggio di sole che penetra oltre la nuvola, che permette all uomo di squarciare il velo del fenomeno e di afferrare la cosa in sé. Infatti, ripiegandoci su noi stessi, ci rendiamo conto che l essenza profonda del nostro io, o meglio la cosa in sé del nostro essere globalmente considerato, è la brama, o la volontà di vivere (Wille zum Leben), cioè un impulso prepotente e irresistibile che ci spinge a esistere e ad agire. Più che intelletto o conoscenza, noi siamo vita e volontà di vivere, e il nostro stesso corpo non è che la manifestazione esteriore dell insieme delle nostre brame interiori: l apparato digerente non è che l aspetto fenomenico della volontà di nutrirsi, l apparato sessuale non è che l aspetto oggettivato della volontà di accoppiarsi e di riprodursi, e così via. E l intero mondo fenomenico non è altro che la maniera attraverso cui la volontà si manifesta o si rende visibile a se stessa nella rappresentazione spazio-temporale. Da ciò il titolo del capolavoro di Schopenhauer: Il mondo come volontà e rappresentazione. t2 p. 27 Per esprimere il concetto di questa supremazia della volontà, Schopenhauer ricorre a una serie eloquente di immagini, scrivendo che il rapporto tra la volontà e l intelletto, tra la volontà e il corpo, tra la volontà e il fenomeno in generale, è lo stesso che intercorre tra il padrone e il servo, l uomo e lo strumento, il cavaliere e il cavallo, il fabbro e il martello, il sole e la luna, il cuore e il capo. Fondandosi sul principio di analogia, Schopenhauer afferma che la volontà di vivere non è soltanto la radice noumenica dell uomo, ma anche l essenza segreta di tutte le cose, ossia la cosa in sé dell universo, finalmente svelata: «essa è l intimo essere, il nocciolo di ogni singolo, ed egualmente del Tutto» (Il mondo come volontà e rappresentazione, par. 21). Infatti la volontà di vivere pervade ogni essere della natura, sia pure in forme distinte e secondo gradi di consapevolezza diversi, che vanno da quelli della materia organica, in cui si manifesta in modo inconscio, fino a quelli dell uomo, in cui risulta pienamente consapevole. Come lacerare il velo di Maya? La scoperta della volontà di vivere Le immagini usate da Schopenhauer La radice noumenica dell universo 5. Caratteri e manifestazioni della volontà di vivere Essendo al di là del fenomeno, la volontà presenta caratteri contrapposti a quelli del mondo della rappresentazione, in quanto si sottrae alle forme proprie di quest ultimo: lo spazio, il tempo e la causalità. Innanzitutto, la volontà primordiale è inconscia, poiché la consapevolezza e l intelletto costituiscono soltanto delle sue possibili manifestazioni secondarie. Il termine volontà, preso in La volontà è inconscia