Il SISTEMA DEL COMPLEMENTO. proteine plasmatiche che svolgono. flogosi sono due meccanismi assai

Documenti analoghi
Mediatori di infiammazione. Lezione del 21 Novembre 2014

I MEDIATORI CHIMICI DELLA FLOGOSI

5,8,11,14-eicosatetranoico (Deriva dall acido linolenico)

MEDIATORI CHIMICI DELL INFIAMMAZIONE

Definizione: dal latino Inflammare (sinonimo: Flogosi)

Infiammazione (flogosi)

I principali mediatori chimici dell infiammazione

Immunita innata: cellule e meccanismi coinvolti

ULCERA GASTRICA NEL CAVALLO

CARDIOSPERMUM HALICACABUM L.

CORSO AZIENDALE FORMATORI DOLORE CRONICO

INTRODUZIONE. I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) sono un gruppo. eterogeneo di composti, spesso chimicamente non correlati, che tuttavia

Infiammazione: mediatori chimici

Infiammazione acuta Infiammazione cronica

Il termine complemento è stato coniato da Jules Bordet circa un secolo fa e si riferisce alla funzione delle proteine che lo compongono: esse

L Infiammazione. Corso di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche. Marco Cei/Alberto Genovesi Ebert Spedali Riuniti, Livorno

MODULO 2: infiammazione e immunità innata

INFIAMMAZIONE. L infiammazione è strettamente connessa con i processi riparativi! l agente di malattia e pone le basi per la

INTRODUZIONE ALLE REAZIONI FLOGISTICHE

Il processo infiammatorio è promosso da mediatori chimici

Azione integrata nella terapia della psoriasi. WELLPHARMAsrl

IL COMPLEMENTO Sistema di numerose proteine plasmatiche, molte con attività proteolitica, capaci di attivarsi a cascata

Prostaglandine STORIA

Alterazioni processo infiammatorio

FISIOPATOLOGÍA DE LA INFLAMACIÓN

Regolazione locale del flusso

Infiammazione (Flogosi)

Una risposta cellulare specifica può essere determinata dalla presenza di mediatori chimici (ormoni o altre molecole), dall interazione con altre

Infiammazione e Immunità Innata

alimentazione nella corsa ENRICO ARCELLI SERATA DEDICATA A VENERDÌ 3 FEBBRAIO 2017 VARESE TRACK CLUB UNIONE SPORTIVA ATLETICA GAVIRATE

ENZIMI. Un enzima è un catalizzatore (acceleratore) di reazioni biologiche.

infiammazione e tumore: obiettivo della lezione

scaricato da GLICEROFOSFOLIPIDI

L input che mi ha spinto a scrivere la tesi sulla VAC TERAPIA (Vacuum. Assisted Closure) mi è stato dato da una ricerca in letteratura di articoli

INFIAMMAZIONE. Leucocita polimorfonucleato (PMN) Macrofago. Eosinofilo Cellule tumorali Virus. Piastrina Batterio. Fungo Antigeni estranei

FANS. Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei

Prostanoidi. Effetti fisiologici Utero. Usi clinici di analoghi Abortigeno Travaglio di parto. Gastroprotezione. Occhio. Glaucoma

La fitoterapia in pediatria

IMMUNITA RIMOZIONE DELL AGENTE INFETTIVO. Riconoscimento da parte di effettori preformati non

Corso di Laurea in Infermieristica

infiammazione e tumore: obiettivo della lezione

ESSUDAZIONE CELLULARE

Cos é l infiammazione?

Emostasi. Nei meccanismi emostatici si distinguono tre componenti:

Argomento della lezione

MEDICO E BAMBINO PAGINE ELETTRONICHE

FLOGOSI CRONICA: CAUSE

Gli Ac sono il 20% delle proteine sieriche; oggi sono chiamati immunoglobuline: Ig Le Ig sono nel plasma, nel muco, nei secreti ghiandolari e negli

I leucociti o globuli bianchi sono cellule coinvolte nella risposta immunitaria. Grazie al loro intervento il corpo umano si difende dagli attacchi

Immunologia e Immunologia Diagnostica ATTIVAZIONE CELLULE B E IMMUNITÀ UMORALE

FACOLTA DI SCIENZE MOTORIE CORSO DI MEDICINA DELLO SPORT E TRAUMATOLOGIA. Prof. Franca Carandente. Appunti delle lezioni LEZIONE 1 L INFIAMMAZIONE

IPERSENSIBILITÀ DI TIPO III O MEDIATA DA IMMUNOCOMPLESSI

FARMACI ANTIINFIAMMATORI NON STEROIDEI

Definizione. FASI DELLA INFIAM M AZIONE innesco amplificazione risoluzione. L infiammazione è una risposta al danno dei tessuti vascolarizzati.

DELL' ATEROTROMBOSI. Pedara 15/05/2010 DOTT. N. MESSINEO

Il Sangue. Tessuto Connettivo a carattere fluido (in media 4-5 L, ph ) costituisce ¼ del liquido extracellulare

L infiammazione è una normale risposta protettiva a un danno tessutale causato da un trauma fisico, da sostanze chimiche nocive o da microrganismi.

TRASDUZIONE DEL SEGNALE CELLULARE

Aterosclerosi. Aterosclerosi è un processo infiammatorio che selettivamente interessa le arterie.

Infiammazione. Acuta e cronica

L Emostasi. Integrità vasale Normale funzionalità endoteliale Fattori Anticoagulanti Fibrinolisi

Il sangue. Funzioni del sangue

Immunologia e Immunologia Diagnostica IL SISTEMA IMMUNITARIO E L IMMUNITÀ INNATA

Schema delle citochine

PROCESSO INFIAMMATORIO

CORSO INTEGRATO DI IMMUNOLOGIA ED IMMUNOPATOLOGIA. Prof. Roberto Testi Indirizzo

Gli stessi agenti e circostanze responsabili del danno cellulare inducono una reazione del tessuto connettivo vascolarizzato chiamata infiammazione.

L infiammazione (o flogosi) costituisce una risposta dei tessuti vascolarizzati a stimoli endogeni o esogeni che causano danno.

EMOSTASI. Insieme di meccanismi fisiologici che l organismo mette in atto per evitare perdite di sangue.

Dopo avere analizzato nel modulo 1 le basi fisiopatologiche del dolore, il corso affronta dettagliatamente il meccanismo d azione dei FANS, i farmaci

La reazione allergica

Università di Roma Tor Vergata - Scienze della Nutrizione Umana. Biochimica della Nutrizione. Prof.ssa Luciana Avigliano.

Il sistema immunitario

Farmacologia dei recettori intracellulari

Dott.ssa Mariarita Barone

Corso di Immunologia A.A Il Sistema del Complemento

Patogenesi dell Allergia. Prof. Silvana Fiorito

Tipi di shock. Ipovolemico o emorragico Cardiogeno Anafilattico o allergico Neurogeno Endotossico. Tipi di shock. Lo shock 28/12/2014. Lo shock.

TERAPIA CORTISONICA. FAS : Farmaci Antiinfiammatori Steroidei. Ac. arachidonico IPOTALAMO CRF IPOFISI ANTERIORE ACTH CORTECCIA SURRENALE CORTISOLO

Reazioni di ipersensibilità

MODULO 2: infiammazione e immunità innata

L ASMA BRONCHIALE. Meccanismo dell infiammazione. Cellule infiammatorie ed asma

Il sangue è un tessuto connettivo. La caratteristica inusuale del sangue è che la matrice extracellulare è un liquido, per cui i sangue è un tessuto

COAGULAZIONE DEL SANGUE «BLOOD CLOTTING»

Azioni del complemento. Attivazione di basofili e mast cell con liberazione di istamina

Meccanismi di regolazione dell'attivazione dei basofili nelle malattie allergiche

Funzioni principali. L apparato circolatorio Prof.ssa Silvia Recchia. Funzioni secondarie. Come è fatto...

Circa l 80% di tutti gli ormoni e neurotrasmettitori e neuromodulatori inducono le loro risposte combinandosi con recettori che sono accoppiati agli

Catabolismo dei lipidi

Microbiologia: Classificazione e Morfologia. Coordinatore: Oliviero E. Varnier

settima lezione fisiopatologia dell emostasi

Emicrania. Una delle forme più comuni di cefalea che si manifesta in modo localizzato da un solo lato della testa e, raramente compare bilateralmente.

IL SANGUE. È un tessuto formato da elementi figurati (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) immersi in una componente fluida, il plasma

AUTACOIDI. Istamina Bradichinina 5-HT Eicosanoidi Platelet-Activating Factor (PAF)

1. Lipidomica nella risposta immunitaria in gastroenterologia

Metabolismo lipidico. Digestione

RISULTATI INSTABILI DERMATITE ATOPICA. La terapia ideale deve rimuovere i fastidiosi sintomi e ripristinare il film lipidico ma...

Bilancio emostatico. Ipocoagulabilità. Ipercoagulabilità. Normale. Trombosi. Emorragie

Aspirin was registered and marketed in March A for Acetyl SPIRIN for Spirea.

CORSO INTEGRATO DI IMMUNOLOGIA ED IMMUNOPATOLOGIA. SVOLGIMENTO DEL CORSO: I parte. Immunologia II parte. Immunopatologia

Transcript:

SISTEMA DEL COMPLEMENTO Il SISTEMA DEL COMPLEMENTO consiste in una serie numerosa di proteine plasmatiche che svolgono un ruolo fondamentale nella risposta immunitaria come nell infiammazione (immunità e flogosi sono due meccanismi assai complessi e per molti versi complementari).

SISTEMA DEL COMPLEMENTO Il fine dell attivazione del complemento è rappresentato dalla formazione di pori nella parete dei microrganismi.

SISTEMA DEL COMPLEMENTO Durante tale processo si producono alcune sostanze che intervengono nella risposta infiammatoria causando vasodilatazione ed aumento della permeabilità vasale (C3a, C5a). Le componenti plasmatiche del complemento sono presenti in circolo in forma inattiva.

SISTEMA DEL COMPLEMENTO L attivazione può avvenire attraverso una via classica (formazione di complessi antigeneanticorpo) od alternativa (es. endotossine, polisaccaridi complessi, IgA). Il punto chiave è rappresentato, in entrambi i casi, dall attivazione della frazione C3.

SISTEMA DEL COMPLEMENTO il complemento interviene a vario titolo nella risposta infiammatoria: i effetti sui vasi. Le anafilotossine (C3a, C5a) ) aumentano la permeabilità vasale e causano vasodilatazione inducendo la liberazione di istamina da parte dei mastociti. Inoltre, C5a attiva la lipossigenasi dei neutrofili e dei monociti (vedi seguito).

SISTEMA DEL COMPLEMENTO attivazione dei leucociti, adesione, chemiotassi. i Il fattore C5a aumenta notevolmente l interazione fra le integrine dei leucociti e l endotelio ed è, inoltre, un potente chemiotattico nei confronti di neutrofili, monociti, eosinofili e basofili.

SISTEMA DEL COMPLEMENTO fagocitosi. Il fattore C3b stimola la fagocitosi da parte dei granulociti neutrofili e dei macrofagi.

SISTEMA DEL COMPLEMENTO L importanza dei fattori C3 e C5 del complemento è resa ancora maggiore dal fatto che essi possono essere attivati anche dagli enzimi proteolitici presenti nell essudato (idrolasi lisosomiali rilasciate dai neutrofili, plasmina). In tal modo, la risposta infiammatoria si protrae e si amplifica.

I METABOLITI DELL ACIDO ARACHIDONICO (PROSTAGLANDINE E LEUCOTRIENI) L acido arachidonico (AA) è un acido grasso poli-insaturo, a 20 atomi di carbonio, che deriva principalmente dall acido acido linoleico assunto con la dieta e presente nell organismo solo come componente dei fosfolipidi di membrana.

I METABOLITI T DELL ACIDO ARACHIDONICO CO (PROSTAGLANDINE E LEUCOTRIENI) AA viene rilasciato dalle membrana a seguito dell attivazione delle fosfolipasi (fosfolipasi A2), a loro volta attivate da stimoli fisici, chimici, meccanici o da mediatori dell infiammazione (es. C5a). Il metabolismo dell AA può seguire due strade: la via della ciclossigenasi (COX) e la via della lipossigenasi (LOX).

I METABOLITI T DELL ACIDO ARACHIDONICO CO (PROSTAGLANDINE E LEUCOTRIENI) VIA DELLA CICLOSSIGENASI. Porta alla formazione di prostaglandine (PGE 2, PGD 2, PGF 2, PGI 2 ) e trombossani (TXA 2 ), per azione a sua volta di enzimi specifici.

I METABOLITI T DELL ACIDO ARACHIDONICO CO (PROSTAGLANDINE E LEUCOTRIENI) Ciascuno di questi enzimi ha una ben precisa distribuzione tessutale. Ad esempio, la TXA sintetasi è presente all interno delle piastrine (TXA 2 è un potentissimo aggregante piastrinico). Al contrario, l endotelio è provvisto dell enzima atto alla produzione di prostaciclina (PGI 2 ), potente antiaggregante piastrinico.

I METABOLITI T DELL ACIDO ARACHIDONICO CO (PROSTAGLANDINE E LEUCOTRIENI) L aspirina, ed i FANS (farmaci antiinfiammatori non steroidei) in genere, inibiscono la COX e quindi la produzione di tutte le prostaglandine ed i trombossani. Recentemente si è visto che esistono due COX, dette COX1 e COX2. la COX1 è espressa nella mucosa gastrica. È per tale motivo che gli inibitori selettivi della COX2 hanno effetti lesivi i della mucosa gastrica ti molto più attenuati.

I METABOLITI T DELL ACIDO ARACHIDONICO CO (PROSTAGLANDINE E LEUCOTRIENI) VIA DELLA LIPOSSIGENASI. La 5- LOX è l enzima metabolizzante l AA laa più importante dei neutrofili. Il prodotto della 5-LOX è altamente t instabile e viene successivamente convertito in leucotrieni i (LTA 4, LTB 4,LTC 4 ).

I METABOLITI T DELL ACIDO ARACHIDONICO CO (PROSTAGLANDINE E LEUCOTRIENI) I leucotrieni, ed LTB 4 in particolare, sono potenti agenti chemiotattici per i neutrofili. LTC 4 ed i suoi metaboliti (LTD 4, LTE 4 ) causano vasocostrizione, broncospasmo e aumento della permeabilità vasale.

I METABOLITI T DELL ACIDO ARACHIDONICO CO (PROSTAGLANDINE E LEUCOTRIENI) I farmaci anti-infiammatori steroidei (cortisone e derivati) inibiscono la fosfolipasi A2 e, quindi, la produzione di prostaglandine, trombossani e leucotrieni.

IL FATTORE ATTIVANTE LE PIASTRINE (PAF) PAF deriva dai fosfolipidi di membrana dei neutrofili, delle piastrine, dei monociti, dei basofili, delle cellule endoteliali etc per azione della fosfolipasi A2.

IL FATTORE ATTIVANTE LE PIASTRINE (PAF) PAF determina vasocostrizione, broncospasmo, vasodilatazione ed aumento della permeabilità vasale (100-10.00 volte più potente dell istamina). Inoltre, PAF facilita l adesione ladesione dei leucociti attraverso modificazioni conformazionali delle integrine, ha azione chemiotattica, induce la degranulazione leucocitaria e il burst ossidativo.

IL FATTORE ATTIVANTE LE PIASTRINE (PAF) PAF agisce sulle cellule bersaglio interagendo con recettori specifici e stimola la produzione di ulteriori mediatori (es. prostaglandine).