Caso clinico relativo a M. L., di anni 44, sesso femminile, nata il , in cura per Adenocarcinoma della Parotide.

Documenti analoghi
TERATOMI SACRO-COCCIGEI

Ghiandole salivari maggiori (parotide, sottomandibolare e sottolinguale)

Requisiti minimi e standard di refertazione per carcinoma della mammella

13.30 Introduzione al corso Dr.ssa Agnese Fabbri Dr.ssa Ida Paris

Complesso conventuale S. Maria del Rifugio Cava dei Tirreni (SA) 28 settembre 1 Ottobre 2005

Esercizi Lesioni multiple del Colon retto

Microcarcinoma tiroideo: fattori prognostici e trattamento

CORSO PRATICO DI CITOLOGIA DIAGNOSTICA AGOASPIRATIVA DELLE GHIANDOLE SALIVARI

DI ONCOLOGIA POLMONARE

Algoritmo per il trattamento dei NETs pancreatici

5 DI ONCOLOGIA POLMONARE

Il cavallo fu riferito alla clinica con una diagnosi di sinusite caratterizzata da scolo nasale sieroso monolaterale dalla narice sinistra.

Il Nodulo Tiroideo. "Diagnostica Citologica" SOC Anatomia Patologica - Casale/Valenza

Raro caso di Tumore pseudo-papillare papillare del pancreas in età pediatrica

SCUOLA DI MEDICINA E CHIRURGIA ODONTOIATRIA E PROTESI DENTARIA

I carcinomi cutanei sono i tumori maligni più frequenti con milioni di pazienti ogni anno.

Le trappole rinologiche. Prof Vincenzo Cappello

Come il referto istopatologico può modificare il comportamento del chirurgo

30/05/2011. Melanoma. Anatomia. scaricato da 1

8 Maggio 2019 TUMORE OVARICO E BRCA: CAMBIARE IL FUTURO SI PUO' Torino. Aula Delle Piane P.O. Sant'Anna AOU Città della Salute e della Scienza

LE MALATTIE DELLA TIROIDE

Outcome clinico degli adenomi cancerizzati colorettali a basso ed alto rischio: studio di popolazione

ONCOLOGIA. La malattia neoplastica è una patologia MULTIFATTORIALE (cancerogenesi)

GHIANDOLE SALIVARI: QUADRI PATOLOGICI

Oderzo, 11 Maggio 2018 INQUADRAMENTO DIAGNOSTICO E TERAPEUTICO DEL NODULO TIROIDEO TIR3 UPDATE

Indicatori di qualità nei carcinomi genitali femminili"

NEOPLASIE DEL PANCREAS


Donna nata nel A marzo 1998, resezione segmentaria del trasverso. Neopl. di 12 cm

Adenoma cancerizzato. Tecniche di registrazione. Adele Caldarella. Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica Firenze

clicca qui Caso n. 3 Reperto citologico:

ANATOMIA PATOLOGICA DEI TUMORI DELLA VESCICA

Come disarmare i tumori

Clinica San Martino: prevenzione del carcinoma del cavo orale

TUMORE OVARICO A CELLULE GERMINALI MISTO: UN ASSOCIAZIONE ANOMALA

Deviazioni del percorso multidisciplinare in fase diagnostica e terapeutica: esempi emblematici

Dipartimento federale dell interno DFI Ufficio federale della sanità pubblica UFSP Unità di direzione politica della sanità

Meet the expert TERAPIA RADIANTE PER GLI ADENOMI IPOFISARI: IL PARERE DELL ENDOCRINOLOGO

Specialista in Anatomia Patologica. Responsabile sezione Diagnostica Istocitopatologica Chirurgica

AGGIORNAMENTO STATISTICO

IL POLIPO MALIGNO IL POLIPO MALIGNO

clicca qui Caso n. 2 occasionali nuclei voluminosi ipercromatici nuclei rotondo ovali con cromatina pallida, a fine disegno

UN CASO DI METASTASI DIGITALI DI CARCINOMA POLMONARE IN UN GATTO

Caso cito 1 e istologico 4

La Stadiazione

III CORSO TEORICO-PRATICO DI IMAGING DEI CARCINOMI DI RINO-OROFARINGE E CAVO ORALE: DALLA DIAGNOSI AL FOLLOW-UP

ALTERAZIONI IATROGENE DEL PARENCHIMA TIROIDEO: STUDIO RETROSPETTIVO E PROSPETTICO DI 468 PAZIENTI

Come affrontare i problemi oncologici. Maria Luisa Garrè UOS Neuro-Oncologia Ospedale Gaslini Genova

Patologia molecolare del carcinoma della mammella: cosa un patologo deve sapere. Vicenza 20 marzo 2014 Dott. Duilio Della Libera

Fornite da. in qualità di..

METASTASI ALLA COLECISTI DA SCHWANNOMA MALIGNO: CASE REPORT

DERMO ONCOLOGIA MELANOMA MALIGNO CUTANEO: PET TAC quando. Dr. Pietro Bianchi - U.O.C. Medicina Nucleare USL 1- Massa Carrara

LA PREVENZIONE DI GENERE IN PROVINCIA DI FERRARA: IL CARCINOMA DEL COLON-RETTO

IL CARCINOMA DELLA MAMMELLA. Quadro clinico

Dott.ssa Carmen Valese

PERUGIA 8-9 MARZO Il punto di vista del chirurgo

INTRAOPERATIVE ANALYSIS OF SENTINEL NODE IN BREAST CANCER BY OSNA (ONE STEP NUCLEIC ACID AMPLIFICATION).

Corso di Laurea Magistrale In Scienze Delle Professioni Sanitarie Tecniche-Area Tecnico- Diagnostica

Breast Cancer: U.S. Statistics 2005

Storia naturale del tumore della mammella. diagnosi. +/-trattamento/i. preclinica. nascita del tumore. diagnosi. exitus. clinica

Sessione Educazionale Carcinoma Polmonare. Caso Clinico Saper Scegliere. La malattia Oligometastatica ed il miglior approccio terapeutico

Ore Ruolo dell oncologo medico nel trattamento delle metastasi epatiche resecabili Dr. Alessandro Ottaiano. Eubea S.r.l.

Pancreas esocrino. (Non sono inclusi i tumori endocrini che originano delle isole di Langerhans ed i tumori carcinoidi)

La discussione multidisciplinare. (fattori clinico-biologici decisionali)

ISTOLOGIA E CITOLOGIA PATOLOGICA VETERINARIA

Programma Registrazione partecipanti Introduzione al corso Dr. Giovanni Palazzoni

Percorso Clinico-Assistenziale della Paziente con Tumore della Mammella

Tumori stromali gastrointestinali (GIST)

Risonanza Magnetica. Agobiopsie percutanee imaging - guidate. Citologia, Core Biopsy, Core Biopsy Vacuum- Assisted

LA GESTIONE DEI PAZIENTI CON CANCRI pt1: ANALISI DI UNA CASISTICA DI SCREENING

Dr.ssa Maria Pina IAGULLI

REQUISITI MINIMI DI REFERTAZIONE ISTOLOGICA

APPROPRIATEZZA IN PATOLOGIA TIROIDEA: medici di medicina generale e specialisti a confronto.

Studio Specialistico di Otorinolaringoiatria del Dott. Fabio Colaboni. Via Suor Maria Mazzarello 31 / Roma Tel.: 06/

Alberto Bortolami. Coordinamento Rete Oncologica del Veneto - ROV

Partial breast irradiation: la IORT il punto di vista del chirurgo

Informazione per pazienti. Il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per tumore alla tiroide

INFORMAZIONI MEDICHE E DICHIARAZIONE DI CONSENSO DEL PAZIENTE ALL INTERVENTO CHIRURGICO DI PAROTIDECTOMIA

MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO DELL OFFERTA MEDICINA E CHIRURGIA Canale Hypatìa Sede formativa di Caltanissetta CORSO INTEGRATO

1.1 Le lesioni nodulari della tiroide. la prevalenza varia tra il 4% e il 7% (5% nelle donne ed 1% negli

LINFOADENOPATIE SUPERFICIALI DI SOSPETTA NATURA NEOPLASTICA. L ANATOMOPATOLOGO D.ssa R. Boldrini GRUPPO DI STUDIO DI CHIRURGIA ONCOLOGICA

IL PUNTO DI VISTA MEDICO NUCLEARE

25/06/2010. Scaricato da 1

LA TERAPIA DELLA MALATTIA METASTATICA

V anno, II semestre (dal 1 Marzo al 26Maggio 2016, Aula di Dermatologia) Orario Mercoledì 1 Marzo Giovedì 2 Marzo Venerdì 3 Marzo

PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE (PDTA) PER I PAZIENTI AFFETTI DA CARCINOMA DELLA PROSTATA

LINEE GUIDA DI FOLLOW-UP NEOPLASIE CERVICO FACCIALI RINO / ORO / IPOFARINGE / CAVO ORALE / FOSSA NASALE / SENI PARANASALI / GHIANDOLE SALIVARI

A cura di Marchese Rita

Dr.ssa Alessia Levaggi ASL 5 Spezzino. Stadiazione e TNM

Accreditamento degli Screening

LA GESTIONE DEL FALLIMENTO DOPO TERAPIA RADICALE

Partecipanti 70 Ore formative totali 18 Crediti Formativi ECM 18

Diagnostico MED/03 D'alessandro E Discipline generali per la formazione dello specialista. BIO/12 Perilli M.G. 2

Aspetti relativi ai criteri di inclusione dei casi nel registro tumori naso-sinusali. Lucia Giovannetti (ISPO, Firenze)

CITOLOGIA DEI TUMORI MAMMARI. Prof. Paola Maiolino

A livello nazionale si è valutato in anni più recenti un incremento dei tassi di mortalità per carcinoma prostatico solamente in pazienti al di sopra

S.C. di Otorinolaringoiatria

La nuova biologia.blu

PORTE DI ACCESSO ALLA BREAST UNIT: LO SCREENING MAMMOGRAFICO. PATRIZIA DA VICO SCREENING MAMMOGRAFICO Azienda AUSL di Parma

Transcript:

Dott. Castellari Sigerio Data 14 Giugno 2008 Specialista in Oncologia Generale, Medicina del Lavoro, Radiologia e Terapia Fisica Caso clinico relativo a M. L., di anni 44, sesso femminile, nata il 9.10.1963, in cura per Adenocarcinoma della Parotide. Sintesi anamnestica oncologica del caso in esame: Nel 1980 comparsa in sede parotidea sinistra di tumefazione non dolente inizialmente curata con terapia antiflogistica ed antibiotica senza beneficio. Nel Giugno 1982 veniva eseguita una Scialografia parotidea ed un Citoagoaspirato che evidenziavano una neoformazione della Protide. 29.07.1982 - sottoposta a Parotidectomia sub-totale sinistra. L esame istopatologico diagnosticava : Adenoma Pleomorfo della Parotide sinistra 21.11.1986 - Sottoposta ad asportazione di una recidiva nodulare della regione parotidea sinistra, diagnosticata Neurofibroma tipo Neurinoma d amputazione con presenza di frammenti di Adenoma Pleomorfo. 31.03.1989 - in U. O. di O.R.L. dell Ospedale di Vicenza, veniva sottoposta ad asportazione di recidiva nodulare parotidea diagnosticata Adenoma Monomorfo di ghiandola salivare plurinodulare. 24.10.1997 - veniva eseguito un citoagoaspirato su una recidiva parotidea che all esame Istopatologico diagnosticò lesione proliferativa neoplastica di natura epiteliomatosa a cellule plasmocitoidi e fusate con associata componente di probabile carcinoma epiteliale mioepiteliale e adenoma pleomorfo. 13.01.1998 - era nuovamente sottoposta ad asportazione di recidive multiple nella loggia parotidea con svuotamento parziale linfonodale ; diagnosi istopatologica : Adenoma Polimorfo. 1

A seguito dell intervento residuava un deficit motorio della muscolatura sinistra del volto da ipotrofia del muscolo Massetere come documentato da una TC del Massiccio Facciale e del Collo eseguito il 21.07.1998. 26.11.2002 - nell U. O. di Chirurgia Cervico-Facciale dell Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano veniva sottoposta ad asportazione di recidive plurinodulari della Loggia Parotidea sinistra con svuotamento linfoghiandolare laterocervicale. 08.03.2005 - Ad un successivo controllo con RM si riscontrava, in corrispondenza della Loggia Parotidea di sinistra, una formazione nodulare di 17 mm con alcuni linfonodi ingranditi. Il Dott. Molinari della Divisione Oncologica dell Istituto Tumori di Milano, che aveva operata la paziente nel 1998 e 2002, le proponeva un ulteriore intervento chirurgico per l asportazione della recidiva, che però comportava una demolizione delle strutture anatomiche dell emiviso di sinistra con conseguente ulteriore deturpazione del volto. 22.04.2005 - la Paziente si recava per una consulenza dal Dott. Achille Norsa di Verona il quale, dopo avere esaminata la documentazione sanitaria della paziente, prescriveva il protocollo terapeutico MDB che la paziente sta tuttora praticando con alcune variazioni. Successive RM del Collo e del Viso eseguite il 20.07.2005, 23.11.2005 e 20.03.2006 mostravano una stazionarietà volumetrica della neoplasia che si manteneva sui 17 18 mm di diametro. All ultimo controllo con RM del 01.08.2006 la lesione retroparotidea sinistra non risultava minimamente aumentata di volume. 22.03.2007 - La RM del Massiccio Facciale e del Collo mostrava una stazionarità della immagine già segnalata negli ultimi precedenti esami. In data 05.04.2007 veniva richiesta dalla Paziente una consulenza istologica sul materiale operatorio pervenuto dall U. O. di Anatomia ed Isto-citopatologia dell Ospedale di Vicenza per una verifica istologica e una ricerca immunoistochimica. L indagine compiuta dal Prof. V. Eusebi del Servizio di Anatomia, Istologia e 2

Citologia Patologica dell Ospedale Bellaria di Bologna ha accertato un quadro istologico di Adenocarcinoma a cellule Basali con positività citoplasmatica con siero anti NSE (Biogenex) in circa nell 80 % delle cellule neoplastiche. 17.01.2008 - Una RM del Massiccio Facciale e del Collo del documentava un quadro praticamente stazionario. Notizie Anatomo-patologiche e terapeutiche Prima di esporre i motivi per i quali la signora M. L. ha scelto di curarsi col Protocollo MDB, occorre fornire qualche nozione sul tumore che l ha colpita. Il tumore delle ghiandole salivari è molto raro costituendo circa l 1% dei tumori della Testa e Collo e fra questi la ghiandola più colpita è la Parotide dove però si manifesta con maggior frequenza in forma benigna come Adenoma Pleomorfo, meglio noto come Tumore misto. Si presenta come una massa nodulare di consistenza dura, non aderente alla cute, ma intimamente adesa al parenchima ghiandolare, può essere istologicamente pluricentrica, cresce molto lentamente e non determina mai danni alla mimica del volto, come invece avviene frequentemente nel Carcinoma parotideo che può infiltrare il Nervo Facciale. Questo tumore nasce in genere come formazione benigna (Adenoma Pleomorfo) e solo in un basso numero di casi (2,5 %) alcune cellule possono mutare in cancro. Nel nostro caso l Adenoma Pleomorfo, recidivato 4 volte dopo il primo inervento del 1986, ha assunto aspetti mioepiteliali e squamocellulari per cui la neoformazione veniva classificata come Carcinoma in Adenoma Pleomorfo o Carcinoma Epi-mioepiteliale (Classificazione istologica dei tumori salivari secondo WHO Seifert e Sobin 1991). Una rilettura dei preparati istologici approntati dall U. O. di Anatomia e Istologia Patologica dell Ospedale di Vicenza in data 30.03.1989 (rif. 6) ha accertato la presenza di un Adenocarcinoma con l 80 % di cellule neoplastiche portatrici nel citoplasma componenti neuroendocrini in modo tale da rendere la cellula tumorale sensibile alla Somatostatina e all Octreotide. 3

Il quadro clinico dell Adenoma Pleomorfo, per la spiccata tendenza ad invadere gli organi vicini, per la sua alta aggressività espressa dalle frequenti recidive che richiedono ripetuti interventi chirurgici demolitivi che coinvolgono il VII Nervo Cranico con conseguente paresi della muscolatura del volto, è simile a quello di un tumore maligno da cui si differenzia solo perché raramente dà metastasi a distanza. La letteratura sanitaria riporta che la trasformazione dell Adenoma Pleomorfo in Cancro è possibile. Nel nostro caso il referto istopatologico del 24.10.1997 indica la possibilità che cellule del tumore abbiano assunto morfologicamente l aspetto di cancro epiteliale- mioepiteliale tali da classificare il tumore maligno in Carcinoma da Adenoma Pleomorfo secondo la Classificazione istopatologica riportato da Ellis G.L. e altri.( Cancer, 69:2021 2030, 1992.) La verifica effettuata il 05.04.2007 da un Anatomo-patologo cattedratico dell Università di Bologna, accertava inoltre la malignità della neoformazione parotidea già nei tessuti prelevati nell intervento del 31.03.1989. Considerazioni sull obiettività clinica e conclusioni La RM effettuata l 8 Marzo 2005 documentava in sede parotidea sinistra la presenza di una formazione nodulare del diametro massimo di 15 mm ed alcuni linfonodi un po ingrossati in sede latero-cervicale bilateralmente, molto probabilmente espressione reattivo-flogistica linfatica di una patologia infettiva dei seni paranasali, di cui la paziente soffre da anni e che cura con antibiotici nei momenti di acuzie. I controlli mediante RM effettuati a tuttoggi hanno mostrato una stazionarietà del quadro iconografico già riscontrato nel precedente esame del 20 Luglio 2005, eseguito dopo l inizio della cura col protocollo M.D.B. e che documentava la lesione segnalata del diametro massimo di 17 mm. Attualmente la signora M. L. presenta nel volto di sinistra gli esiti cicatriziali dei vari interventi chirurgici oltre alla alterazione della motilità della palpebra 4

inferiore e di tutti i muscoli per la mimica facciale causati dalla lesione del VII Nervo Cranico. In sede cicatriziale è appena apprezzabile una resistenza pseudonodulare di circa 10 mm adesa al cutaneo e riferibile ad irregolarità cicatriziale ipertrofica, come spesso avviene nei tessuti cutanei del collo. Non sono apprezzabili nelle regioni latero-cervicali linfoadenomegalie a carattere patologico. In conclusione non sono riscontrabili obiettivamente sicuri segni di recidiva neoplastica. Ruolo dei farmaci del protocollo M.D.B. I farmaci del protocollo M.D.B. non sono per nulla innovativi nella terapia delle neoplasie, alcuni dei quali agiscono sinergicamente manifestando una azione antitumorale enormemente superiore a quella descritta per i singoli farmaci chemioterapici tradizionali, come documenta la abbondante letteratura scientifica in materia. E noto che i Retinoidi, costituiti da Vitamina A, da Vitamina E e dal Carotene, assieme alla Melatonina, contrastano col loro effetto antiossidante, l azione mutagena dei radicali liberi. La Vitamina D assieme alla Vitamina C, come risulta dai numerosi studi clinici sperimentali ed in vitro, hanno evidenziato e confermato l azione antiblastica ottenuta dalla attivazione della differenziazione cellulare, della induzione alla apoptosi, dell effetto antiproliferativo bloccando la mitosi cellulare in G1, in sinergismo con la Vitamina E, i Retinoidi, il Carotene e la Melatonina; potenziano inoltre la immunità naturale e bloccano la angiogenesi tumorale. La Bromocriptina (Parlodel) e la Cabergolina (Dostinex) riducono l eccesso di Prolattina che favorisce la progressione tumorale. La Somatostatina e l Octreotide sono principi attivi capaci di modificare il metabolismo riproduttivo delle cellule tumorali contenenti componenti neuroendocrini regolandolo su ritmi normali e contrastare la crescita di un sistema 5

vascolare specifico per la massa tumorale, riducendo la respirazione e la nutrizione delle cellule neoplastiche. Questi due principi attivi vengono pure riconosciuti dalla Commissione Unica del Farmaco (CUF) che li include nel Prontuario Terapeutico Nazionale in classe A, con Nota 40, perché efficaci anche nei tumori con cellule che esprimono componenti neuroendocrini non secernenti, come accertato pure nel caso in esame. La cura che sta facendo la Paziente comprende anche farmaci che agiscono prevalentemente sulle cellule sane e sul loro metabolismo stimolando inoltre i meccanismi naturali di difesa dell organismo umano. Il trattamento di queste neoplasie è tradizionalmente chirurgica, anche se il successo non è ancora soddisfacente in considerazione della loro tendenza a ripresentarsi sia localmente che a distanza. La terapia, con cui si sta curando la Paziente, non provocando inaccettabili effetti collaterali da intolleranza, le permette di continuarla, se efficace, sino alla completa stabilizzazione della malattia per poi passare ad un trattamento terapeutico di mantenimento. In caso di lesioni ad alto rischio di recidiva il ruolo della Radioterapia è prevalentemente adiuvante dopo la chirurgia e viene praticata a una dose totale da 55 60 Gy, cui segue spesso una modificazione del trofismo cutaneo caratterizzato da ispessimento cicatriziale retraente e altamente deturpante. La frequenza di recidiva locale nel tumore salivare è molto alta, specialmente se maligno come nel caso in esame. Il tempo di comparsa di una recidiva è mediamente di 11 mesi con variazioni da 1 mese a 19 anni! La sopravvivenza media libera da malattia nei pazienti affetti da neoplasia maligna è in rapporto allo Stadio in cui si trova: il 90 % dei pazienti operati raggiunge i 5 anni ( 75 % i 10 anni) nel I Stadio; il 75 % dei pazienti operati raggiunge i 5 anni ( 60 % i 10 anni) nel II Stadio; il 50 % dei pazienti operati raggiunge i 5 anni ( 25 % i 10 anni) nel III Stadio; 6

solo il 10 % dei pazienti possono sopravvivere a 5 anni nel IV Stadio. Da quando è stata documentata la mutazione dell Adenoma Pleomorfo in Adenocarcinoma ( 30.03.1989 ) sono già trascorsi oltre 18 anni! Da 38 mesi, cioè da quando ha iniziato la cura con M.D.B., la paziente è in ottime condizioni generali di salute con un Performance Status = 100. In conclusione è pertanto lecito affermare che la terapia con cui si sta curando la Paziente M. L. è efficace. 7