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Le ombre La teoria delle ombre si basa sull'ormai noto concetto di proiezione: in questo caso il centro di proiezione è la sorgente luminosa (il sole o la lampadina) da cui si dipartono i raggi luminosi che proiettando l'oggetto ne determinano l'ombra. Nel caso la fonte luminosa sia all'infinito (il sole) i raggi luminosi saranno paralleli, altrimenti questi convergeranno in in punto finito (ad esempio la lampadina). Di seguito tratteremo l'applicazione della teoria delle ombre nelle proiezioni ortogonali e con raggi luminosi paralleli (si conserva il parallelismo nella proiezione) Il raggio luminoso sarà caratterizzato da una direzione ed un verso, e si potrà rappresentare con le proiezioni r 1 e r 2 sui piani coordinati. Iniziamo a proiettare l'elemento più semplice, il punto. Dati i punti A e B tracciamo le parallele ai raggi luminosi in prima ed in seconda proiezione. Se il raggio in prima proiezione incontra per primo la linea di terra l'ombra del punto sarà su π 1 nell'intersezione della retta di richiamo con la seconda proiezione del raggio. Viceversa se r 2 incontra per primo la LT l'ombra sarà su π 2. Abbiamo rappresentato le ombre reali (A*). Consideriamo il punto A ed immaginiamo di rendere trasparente il piano π 2 : otteniamo l'ombra virtuale di A su π 1. Consideriamo B e rendiamo trasparente π 1 : avremo l'ombra virtuale di B su π 2.

Disegnamo il segmento fra i punti A e B. L'ombra del segmento sarà determinata dall'unione delle ombre dei punti estremi in prima ed in seconda proiezione.

Dato il segmento verticale A-B vogliamo disegnarne l'ombra. Il punto A nel nostro caso giace sul piano π 1 : il raggio luminoso che passa da A proietta l'ombra sul punto stesso (punto unito). Il punto B proietta l'ombra sul piano π 2. L'ombra del segmento avrà una porzione su π 1 ed una su π 2 (si traccia come abbiamo visto precedentemente). Da osservare che: i raggi luminosi che proiettano i punti del segmento verticale appartengono ad un piano primo proiettante con prima traccia coincidente con l'ombra in prima proiezione e seconda traccia coincidente con l'ombra in seconda l'ombra del segmento (vedremo in seguito anche di una figura piana) che si proietta su un piano parallelo al piano a cui appartiene il segmento (o la figura piana) è parallela al segmento stesso. è possibile tracciare dei raggi luminosi a ritroso per determinare la posizione di punti a partire dalla loro ombra. Nell'esempio si trova il punto C la cui ombra cade sulla linea di terra (A-C proietta ombra su π 1, C-B ha ombra su π 2 ) Inseriamo ora un piano generico e disegnamo l'ombra del segmento sul piano. I raggi luminosi passanti per i punti del segmento verticale appartengono, come già detto, ad un piano verticale che ha prima traccia coincidente con la prima proiezione r 1. In seconda proiezione rappresentiamo la retta intersezione fra il piano dei raggi luminosi (blu) ed il piano generico (verde). Il raggio passante per B determinerà quindi su questa retta l'ombra B* 2. La porzione C-B del segmento proietta ombra sul piano inclinato verde, mentre la porzione A-C proietta ombra sul piano π 1. In prima proiezione l'ombra di B sarà ovviamente sulla prima traccia del piano dei raggi luminosi B* 1.

Ombra di una superficie piana. Disegnamo l'ombra del triangolo A-B-C. I punti A e C appartengono al piano π 1, e faranno ombra su se stessi. Determiniamo l'ombra del punto B su π 1, ombra virtuale, per disegnare le ombre reali dei segmenti A-B e C-B. In seconda proiezione i segmenti faranno ombra riunendosi nel punto di ombra reale di B (B* 2 ). Il contorno d'ombra è la poligonale che racchiude le porzioni di piano in ombra e rappresenta la proiezione d'ombra della poligonale che separa le porzioni dell'oggetto in ombre da quelle esposte alla luce. L'ombra proiettata sui piani o su altri oggetti si dice appunto portata. Si dice anche che la faccia che proietta ombra, ovvero quella non esposta alla luce, è in ombra propria. la Ombra del cilindro Rappresentiamo l'ombra del cilindro in prima proiezione: proiettiamo il centro della circonferenza superiore, proiettando così l'ombra della circonferenza superiore. Osserviamo infatti che la circonferenza appartiene ad un piano parallelo a π 1 e quindi la sua ombra sarà parallela alla circonferenza e traslata secondo la direzione dei raggi luminosi. Tracciando le tangenti alla circonferenza di base ed all'ombra della circonferenza superiore rappresentiamo l'ombra delle generatrici che sono separatrici d'ombra. In questo caso sarà necessaria rappresentazione anche in seconda proiezione essendo l'ombra della circonferenza spezzata fra la prima e la seconda proiezione. La circonferenza superiore proietta su π 2 l'ombra che si deforma in ellisse. Per disegnarla ricordiamo di circoscriverla in un quadrato!