Sabaf e il reporting integrato. Venezia, 18 novembre 2015

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Sabaf e il reporting integrato Venezia, 18 novembre 2015

Cos è l integrated reporting? E il mezzo attraverso il quale le società comunicano come creano valore e come lo preserveranno nel breve, medio e lungo termine. Il modello attuale di predisposizione dei bilanci deve evolvere per riflette l ampia gamma di fattori che condizionano le performance di una società Il focus attuale sul bilancio d esercizio è insufficiente per rispondere alla domanda: qual è il valore di un organizzazione? Il bilancio d esercizio dà conto dei risultati economici, e rimarrà una parte importante dei sistemi di reporting; da solo è, tuttavia, insufficiente per fornire tutte quelle informazioni di cui gli utilizzatori oggi hanno bisogno per prendere le loro decisioni in modo razionale. Prendere decisioni solo sulla base delle sole informazioni storiche è come guidare guardando solo nello specchietto retrovisore L integrated reporting è il navigatore che supporta le decisioni di investimento, rappresentativo del modo di pensare e di decidere integrato che è proprio delle società. (vedi theiirc.org)

Sabaf e il reporting integrato Sabaf è stata una delle prime società a livello internazionale a sperimentare la strada della rendicontazione integrata: fin dal 2005 presentiamo un bilancio integrato. Il ns. Rapporto Annuale evolve ogni anno, per allinearsi costantemente alle best practices e migliorare il livello di trasparenza nei confronti dei nostri interlocutori. Si ispira ai principi guida definiti a livello internazionale dall IIRC. Il Rapporto Annuale di Sabaf non è il mero resoconto dei risultati dell esercizio, ma un documento che intende approfondire l origine di tali risultati. Il Rapporto Annuale evidenzia così gli elementi chiave alla base dell orientamento strategico del Gruppo Sabaf, focalizza l attenzione sugli elementi costitutivi del modello di business e ne illustra la coerenza con le scelte gestionali e le ricadute economiche, sociali ed ambientali

Sezione 1 Business model e approccio strategico E rappresentato schematicamente il modello di business di Sabaf Sono definiti i valori la vision la mission Sono descritti gli elementi alla base dell orientamento strategico del Gruppo: Innovazione Eco-efficienza Sicurezza Affermazione sui mercati internazionali Allargamento della gamma dei componenti e partnership con i gruppi multinazionali Valorizzazione delle attività immateriali e del proprio capitale intellettuale

Sezione 2 Dimensione internazionale e mercati di riferimento" Sono presentate le tendenze che caratterizzano il mercato degli elettrodomestici Esternalizzazione della progettazione e produzione dei componenti Internazionalizzazione della produzione Ingresso di nuovi players Eccesso di offerta Per ogni area geografica: sono descritte le sfide e le opportunità che Sabaf ha di fronte è rappresentata l evoluzione delle vendite nell ultimo triennio

Sezione 3 Corporate governance, risk management, compliance e remunerazione - governance Abbiamo scelto di presentare la nostra struttura di governance in forma schematica, facilmente comprensibile ed analizzabile dai lettori, limitandoci ad evidenziare le caratteristiche principali e quelle peculiari. Riteniamo poi particolarmente rilevante la scelta di fornire un confronto con le altre società quotate, utilizzando come benchmark le informazioni raccolte da Assonime nel suo rapporto annuale sulla Corporate Governance in Italia. La Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari, predisposta ai sensi dell art. 123-ter del TUF, è stata invece resa disponibile esclusivamente sul sito internet.

Sezione 3 Corporate governance, risk management, compliance e remunerazione risk management Sabaf ha progressivamente sviluppato un processo strutturato di identificazione, valutazione e gestione dei rischi. Diamo piena evidenza di questo processo all interno del Rapporto Annuale Il documento illustra in modo completo e trasparente il processo di risk assessment i principali rischi del gruppo il trend atteso le azioni che sono state intraprese per la loro gestione o mitigazione

Mappa dei rischi - 2014

Sezione 4 Sostenibilità sociale e ambientale La sezione 4 presenta i rapporti tra Sabaf e i suoi stakeholder: Collaboratori Azionisti Clienti Fornitori Finanziatori Concorrenti Pubblica amministrazione e collettività Ambiente Abbiamo fatto riferimento alle Sustainability Reporting Guidelines 2013 definite dal GRI/G4 Il bilancio sociale è assoggettato a revisione volontaria

Matrice di materialità - 2014

KPI e informativa sugli intangible assets I KPI sono presentati secondo la seguente struttura CAPITALE ECONOMICO (dati economico finanziari) CAPITALE UMANO (turnover, ore di formazione, assenteismo, infortuni, posti di lavoro creati, ) CAPITALE RELAZIONALE (% fatturato da nuovi clienti, incidenza % primi 10 clienti, reclami da clienti, % fornitori certificati, contenzioso, ) CAPITALE PRODUTTIVO (capitale immobilizzato, investimenti, bugdet IT, volumi di produzione, ) CAPITALE AMBIENTALE (rifiuti prodotti, consumi di metano, energia elettrica, acqua, emissioni CO 2, ) CAPITALE INTELLETTUALE (ore di ricerca e sviluppo, spese per la qualità, numero di campionature, )

Modalità di presentazione del Rapporto Annuale Il Rapporto Annuale di Sabaf è approvato dal Consiglio di Amministrazione ed è presentato, quale primo punto all ordine del giorno, all assemblea degli azionisti. In tale occasione l Amministratore Delegato dà lettura della Lettera agli Stakeholder Il Rapporto Annuale è distribuito in forma cartacea, in italiano ed in inglese, a tutti i principali stakeholder e a chiunque ne fa richiesta. Il Rapporto Annuale è altresì trasmesso ai docenti universitari che, nell ambito dei loro corsi, presentano o hanno presentato il Rapporto Annuale di Sabaf come caso di studio. Il Rapporto Annuale è disponibile in versione web al sito www.rapportoannualesabaf.com e sul sito internet della Società, ww.sabaf.it.

Uno sguardo all interno: la gestione integrata delle misure di performances La CSR non è un progetto specifico, ma un orientamento di fondo che definisce l identità aziendale ed il modello di business (organizzazione e strategia) La CSR non nasce per rispondere a pressioni dall esterno, ma è la naturale evoluzione della ricerca della continuità aziendale (sostenibilità). Integrare la CSR nel business significa quindi implementare una strategia d impresa che ricomprenda temi di sostenibilità sin dalla predisposizione dei piani industriali/piani di sviluppo delle imprese, affinché la responsabilità sociale non diventi un accessorio importante, ma un fondamentale della strategia. Agli obiettivi economico-finanziari devono essere associati obiettivi sociali e ambientali, quantificabili e misurabili. Come per le grandezze economiche, un sistema di gestione integrato deve essere in grado di rilevare sistematicamente i valori a consuntivo delle grandezze sociali e ambientali ritenute rilevanti per un certo business e analizzarne gli scostamenti rispetto agli obiettivi. Tale sistema è un prerequisito per potere intervenire con consapevolezza su processi, organizzazione e operations.

Controllo di gestione e controllo interno CONTROLLO DI GESTIONE STRATEGIA CONTROLLO INTERNO BUSINESS PLAN RISK MANAGEMENT PLAN BUDGET & REPORTING GESTIONE / PROCESSI OPERATIVI INTERNAL AUDIT PLAN DIMENSIONE ECONOMICO - FINANZIARIA DIMENSIONE SOCIO - AMBIENTALE

Il ruolo dei sistemi informativi: la mappa applicativa di Sabaf prima dell implementazione di SAP

Sabaf: la mappa applicativa post implementazione SAP

Source: SAP Il possibile contributo dei sistemi informativi per una gestione integrata Salute e Sicurezza Gestione del rischio Gestione incidenti / infortuni Medicina del lavoro Messa in sicurezza impianti / permessi di lavoro Sicurezza e Conformità del Prodotto Sicurezza prodotto Gestione sostanze e componenti Gestione merci pericolose (ADR, RID, IMDG, ) Conformità di prodotto (REACH, TSCA, ) Energia e Ambiente Compliance ambientale Gestione emissioni (aria, acqua, suolo) Gestione rifiuti Energy and Resource Management Sostenibilità Performance aziendali (KPI Sostenibilità) Report / bilancio di Sostenibilità Raccolta e monitoraggio emissioni di CO2

risorsa energetica risorsa idrica Materie Prime Misure ambientali: consumi di risorse aspetto dettaglio aspetto indicatori U.M. 2009 2010 2011 2012 2013 2014 tendenza n. pezzi pressofusi n. pezzi stampati in un anno n. 45.946.382 57.144.173 37.291.576 38.000.000 33.853.455 31.764.209 Alluminio consumo totale Quantità annua totale materia prima acquistata t 3936 4312 4388 3769 3530 3248 quantità annua totale Alluminio pressofuso t 7870 8635 8803 7700 7077 6610 Quantità totale materia prima acquistata / Quantità Stampata (% impiego Alluminio in pani) quantità avviata a recupero esterno su quantità prodotta % 50,013 49,936 49,847 48,948 49,880 49,138 % 37,72 35,90 36,33 34,77 30,65 22,41 consumo totale pozzo mc 31703 21091 46424 40374 27760 27798 consumo totale acquedotto mc 13728 17864 16964 20803 15923 12475 consumo specifico fonderia-pressofusione tot consumo capannone A su n pezzi stampati mc/pezzo 0 0 0,00048 0,00050 0,00000 0,00000 consumo totale consumo specifico consumo totale metano mc 2680210 3082497 2847494 2194980 2735009 2110095 consumo totale energia elettrica KWh 14988782 30488000 31098000 27002802 26322842 24939994 consumo totale metano forni fusori su totale pezzi stampati consumo totale energia elettrica su totale pezzi stampati mc/pezzo 0,058 0,054 0,076 0,058 0,081 0,066 KWh/pezzo 0,326 0,534 0,834 0,711 0,778 0,785

emissioni Misure ambientali: emissioni aspetto dettaglio aspetto indicatori U.M. 2009 2010 2011 2012 2013 2014 tendenza consumo totale percloroetilene Kg 14190 10230 8910 8910 6931 1650 consumo totale Alcool modificato Kg 0 0 0 0 130 2160 % Alcool su totale solvente utilizzato % 0 0 0 0 1,841098994 56,69291339 emissione di COV emissione Totale (emissione diffusa + emissione negli scarichi gassosi tcov/anno 13,2 9,9 8,25 6,930 n di emissioni monitorate n. 62 44 60 emissioni non conformi ai limiti di legge n. 0 0 0

Rifiuti Misure ambientali: rifiuti aspetto dettaglio aspetto indicatori U.M. 2009 2010 2011 2012 2013 2014 tendenza rifiuti rifiuti pericolosi rifiuti pericolosi raccolta differenziata rifiuti speciali rifiuti non pericolosi totali Kg 4826160 5854476 5978907 4800866 5180213 4358501 rifiuti pericolosi totali Kg 2062657 1995074 2467206 1958626 1522043 1501910 assimilabili ad urbano Kg 128910 213940 152620 156810 256336 184060 150101 (Cogeme) Kg 0 75890 73500 64290 76510 78520 totale 150103 Kg 27290 65440 52740 46330 68360 95730 totale 150104 Kg 0 5000 4180 6520 0 0 totale 100399 (fagioli Alluminio) t 665 852 888 793 570 278 totale 101099 (fagioli Alluminio) t 642 528 490 350 342 300 totale 100316 (schiume di fusione Alluminio) t 178 168 216 168 170 150 quantità di rifiuti pericolosi sul totale rifiuti speciali quantità di rifiuti pericolosi sul totale dei pezzi stampati quantità rifiuti speciali da imballaggio misti (150106) su totale rifiuti 1501xx % 29,94 25,42 29,21 28,98 22,71 25,63 Kg/pezzo 0,045 0,035 0,066 0,052 0,045 0,047 % 82,529 59,383 53,922 57,240 63,891 51,369

Alcuni KPI presentati in CdA 2 TRIMESTRE 2015 2 TRIMESTRE 2014 1 SEMESTRE 2015 1 SEMESTRE 2014 ANNO 2014 Ore medie mensili di formazione nel periodo 790 560 511 620 509 Indice di frequenza infortuni= numero dei casi di assenza*1.000.000/ore lavorate 4,24 12,89 6,34 8,70 11,45 Tasso di turnover negativo= usciti nel periodo/organico inizio periodo * 100 2,87% 3,53% 5,73% 3,18% 2,12% Fatturato dei primi 10 clienti/fatturato totale (Gruppo) 49,21% 43,03% 48,57% 44,46% 45,41% N di Audit Integrati sui fornitori effettuati da Sabaf 7 10 13 19 25