PROGETTO AUDIT CIVICO CORSO DI FORMAZIONE PER LE ÈQUIPES LOCALI

Documenti analoghi
Audit civico. Analisi critica e sistematica dell'azione delle aziende sanitarie promossa dalle organizzazioni civiche

A R S. Programma regionale per l audit civico

Progetto Audit Civico Ciclo Regionale Abruzzo

SVILUPPO DEL PROGETTO DI AUDIT CIVICO

Questionario AUDIT CIVICO livello 3 Cure Primarie Modulo B (per Direzione Sanitaria di Distretto)

Azienda Sanitaria:.. Servizio di:.. Data:...

Piano di Miglioramento

Questionario - livello 3 Cure Primarie Modulo C (per la Direzione Sanitaria di Dipartimento e il responsabile Ser.T. o Centro di Salute Mentale)

Questionario AUDIT CIVICO livello 3 Cure Primarie Modulo A (per la Direzione Sanitaria di Distretto)

Settembre 2005 A cura di Giulia Franchini. Nicoletta Poppi, Dip. Staff DG Azienda Usl di Modena

AUDIT CIVICO PIEMONTE Rapporto regionale sullo stato delle Aziende Sanitarie con l indagine realizzata dai cittadini

RAPPORTO AUDIT CIVICO 2011

Audit Civico Anno 2006

Gli strumenti della cittadinanza attiva

I CITTADINI COME RISORSA DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE

RAPPORTO REGIONALE 2007/2010

GRIGLIA DI OSSERVAZIONE AUDIT CIVICO livello 3 Cure Primarie Modulo C (Centri di salute mentale e Sert)

Metodologia per valutare l aderenza nelle terapie farmacologiche

Dopo trent anni di servizio sanitario la sfida per la salute nella Regione Sicilia. Anna Banchero

AZIONI DI MIGLIORAMENTO

Allegato 3 Scheda di monitoraggio delle Azioni di Miglioramento SCHEDA DI MONITORAGGIO DELLE AZIONI DI MIGLIORAMENTO

Griglia di osservazione livello 3 Cure Primarie Modulo C (sede di Ser.T. e/o Centri di Salute Mentale)

UNITÁ ASSISTENZIALE POST ACUTI DIPARTIMENTO MEDICO

Questionario AUDIT CIVICO livello 1 Azienda Sanitaria (per la Direzione Generale e la Direzione Sanitaria Aziendale)

Umbria Rapporto locale della ASL n 1

PIANO DI UMANIZZAZIONE

Il Sistema Sanitario visto dai cittadini

Umbria 2009/2011. AZIENDA OSPEDALIERA di PERUGIA OSPEDALE SANTA MARIA DELLA MISERICORDIA di PERUGIA RAPPORTO LOCALE

Comitati Ospedale territorio senza dolore dell Emilia Romagna

UNITÁ OPERATIVE DI GERIATRIA DIPARTIMENTO MEDICO

L esperienza dell Audit civico promossa dall Agenzia Sanitaria e Sociale dell Emilia. Emilia-Romagna. A cura di. Maria Augusta Nicoli e Sara Capizzi

I NUCLEI DI CURE PRIMARIE IL CONTESTO NORMATIVO REGIONALE E AZIENDALE

GRIGLIA DI OSSERVAZIONE AUDIT CIVICO livello 3 Cure Primarie Modulo A (Sede di Distretto)

PARTE PRIMA Il contesto: i principali modelli organizzativi 1

Questionario AUDIT CIVICO livello 2 - Ospedale (per la Direzione Sanitaria di Presidio)

La valutazione delle attività delle aziende sanitarie realizzata dai cittadini

La valutazione partecipata diabete della FederdiabeteLazio. Lina Delle Monache Presidente FederDiabete Lazio

Quale formazione? Focus tradizionale. Focus sui risultati

La vita dentro e «oltre» gli ospedali

INDICE. Primo capitolo IL PROGRAMMA DI AUDIT CIVICO IN SANITA NEL LAZIO

DALLA SANITA VISIBILE ALLA SANITA INVISIBILE. UN PERCORSO DI CITTADINANZA Alessandria, 8 novembre 2017

The tutorship in hospital. Giuliano Lo Pinto Barbara Fiorini Genova, 23 ottobre 2009

Conferenza dei Servizi 2014

Il ruolo delle reti in tema di APPROPRIATEZZA E QUALITA

e.ri.s.ma.s. Centro di Ricerche e Studi in Management Sanitario Reggio Emilia 2009 Distretto Sanitario Imperiese Distretto Sociale Imperiese

WORKSHOP DELLA RETE LOMBARDA HPH L implementazione della promozione della salute in Lombardia tramite l applicazione degli Standard HPH

POLITICHE E PROGRAMMI NAZIONALI E REGIONALI SULLA SICUREZZA DELLE CURE

Distretto Sanitario di Enna Distretto Sanitario di Piazza Armerina Distretto Sanitario di Nicosia Distretto Sanitario di Agira

AUDIT CIVICO Friuli Venezia Giulia

Il progetto di modernizzazione NOA dell Area Vasta Emilia Centro

Attuazione di un Sistema di Gestione per la Qualità nelle strutture sanitarie

Knocking on patient s door Le azioni prioritarie per far decollare le cure a casa

Griglia di osservazione livello 3 Cure Primarie Modulo B (sede del Poliambulatorio)

AUDIT CIVICO e ACCREDITAMENTO. Fidenza, 31 Maggio 2007 Relatore: Maurizio Falzoi

Corso SITI Il SSL un anno dopo: un primo bilancio possibile Il ruolo del Direttore Sociosanitario nell evoluzione del SSR: obiettivi e strumenti

La valutazione partecipata diabete della FederdiabeteLazio. Lina Delle Monache Presidente FederDiabete Lazio

Esperienze di cure primarie: l innovazione 2.0 nell assistenza territoriale Centro toscano di formazione e ricerca di medicina generale

INDICE PRESENTAZIONE GRUPPO DI LAVORO... 3 INTRODUZIONE 4 PREMESSA 5 PERCORSO IL DOCUMENTO DI BASE DATI:.8

Triage Gestione del malato cronico cure palliative Gestione del paziente diabetico Gestione dei presidi sanitari (Es. accessi vascolari) L infermiere

La valutazione partecipata nel progetto «Una Community per le malattie rare»

CardioAlessandria Settembre L organizzazione slow. Donatella Radini S.C. Centro Cardiovascolare ASUITrieste

Presentazione Risultati Audit Civico 2011

LE POLITICHE REGIONALI PER LA SICUREZZA DELLE CURE ANSELMO CAMPAGNA

PIANO ANNUALE 2018 RISK MANAGEMENT (PARM)

Modelli di intervento della psicologia in sanità: l esperienza dell Emilia Romagna

L etp e la comunicazione tra il medico di medicina generale e gli altri professionisti della salute. Francesco Losurdo

Le Cure Palliative erogate in Rete

UNITÀ OPERATIVA MEDICINA D URGENZA

I cittadini come attori della valutazione dei servizi sanitari. 1

Relatore: Dott.ssa Piera Sau Napoli Maggio 2016 XIV Congresso Nazionale CARD ITALIA

4 giugno 2005 ASLMI3 Monza

L impatto organizzativo del progetto nell Azienda USL di Bologna. Dott.sa Francesca Raggi Dott.sa Monika Zackova

Scuola di Specializzazione in Medicina di Comunità e delle Cure Primarie A.A. 2015/2016 Coorte di iscritti 01/11/2016

IL PROGRAMMA DI AUDIT CIVICO IN SANITA NEL LAZIO

Partecipazione e cittadinanza attiva: la tutela della salute come bene comune.

IL VALORE DELL ORGANIZZAZIONE IN SANITÁ: LE RETI ONCOLOGICHE

LA TANGIBILE PRESENZA DEI DISTRETTI NELLE AZIENDE SANITARIE QUALE PRIORITA PER LA MESSA A SISTEMA DEI CONTESTI DI CURA ED ASSISTENZA DEL TERRITORIO

Umbria 2009/2011. La valutazione civica delle Aziende Sanitarie in Umbria

Umbria 2009/2011. La valutazione civica delle Aziende Sanitarie in Umbria

LE CARTE DEI SERVIZI E LE CARTE ETICHE

Servizi a supporto della presa in carico del paziente cronico. Una risposta innovativa alla sfida della cronicità

AUDIT CIVICO ASL n Con gli occhi del cittadino

Rischio Stress lavoro-correlato: il percorso in A.O. G. Salvini in applicazione della metodologia regionale lombarda

AUDIT CIVICO 2013 Cittadinanzattiva Lazio

Le criticità che emergono dalle attività di ascolto dei pazienti e degli operatori

La gestione del dolore nell integrazione ospedale e territorio: il ruolo del Medico di Medicina Generale

La gestione integrata del Diabete Tipo 2 in Piemonte

a. Manca un analisi di benchmark con altre Regioni in quanto, come stabilito da AGENAS, NON è questo lo scopo! (e non deve esserlo!) Ogni regione deve

Il Sistema Gestione Qualità SIFO

Principi Organizzativi e Funzionali

Presentazione Servizio Distrettuale di Assistenza Residenziale (SDAR) di Gardone Riviera

U.L.S.S. 16 Padova. SS Servizio Prevenzione eprotezione Direttore Generale SS U.R.P. SC Controllo di Gestione. SS Medico Competente

43 Congresso Nazionale ANMDO- Firenze 2017

Luisa Fioretto Roberto Labianca CIPOMO

La Psicologia come risorsa Bologna, 28 ottobre 2016

Giunta Regionale Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali

Dalla diagnosi, alla terapia, attraverso tutte le fasi dell assistenza si snoda un vero e proprio percorso che il paziente segue insieme ai

BPCO e la Sanità d Iniziativa

L accesso ai servizi aziendali: i reclami, le criticità e il ruolo del cittadino

Transcript:

PROGETTO AUDIT CIVICO CORSO DI FORMAZIONE PER LE ÈQUIPES LOCALI Pescara, 14 febbraio 2007 1

Le ragioni dell audit civico Primo problema: dare una forma concreta alla centralità del punto di vista dei cittadini Secondo problema: rendere trasparente e verificabile l azione delle aziende sanitarie Terzo problema: prevenire il rischio che il processo di federalizzazione si traduca in una frammentazione del servizio sanitario 2

Le radici Le carte per i diritti del malato Il primo rapporto sullo stato dei diritti dei cittadini nel servizio sanitario nazionale Le carte dei servizi 3

Un contesto per costruire insieme - Occasione concreta di collaborazione tra cittadini e aziende - Produce nuove informazioni - Fa emergere aree critiche e favorisce l individuazione di azioni correttive 4

Il ciclo della valutazione 1. La definizione degli obiettivi 2. Il progetto di valutazione 3. Le operazioni sul campo 4. La formulazione dei giudizi 5

La definizione degli obiettivi A quali domande vogliamo rispondere? Quali aspetti della realtà indagare? Che ruolo per i cittadini? 6

La centralità del malato Quale centralità per l utente? Quali centralità per il degente? Quali rapporti con i cittadini? Come si risponde ai problemi emergenti? 7

I livelli della attività sanitaria Le politiche aziendali Le cure ospedaliere Le cure primarie 8

Il ruolo dei cittadini Partecipazione attiva e concreta, nell ambito dell equipe miste, alla: - raccolta dei dati e alla loro interpretazione - individuazione delle azioni di miglioramento 9

Progetto di valutazione Comprende: La struttura di valutazione La batteria di indicatori L individuazione delle fonti La definizione delle procedure e degli strumenti per la raccolta dei dati Gli accordi istituzionali 10

La struttura di valutazione E una architettura che permette di congiungere il livello di analiticità necessario per garantire l aderenza concreta alla realtà esaminata con la necessità di pervenire ad un numero limitato e gestibile di giudizi. 11

La struttura di valutazione stabilisce un a gerarchia Componenti articolate in Fattori associati a Indicatori 12

Le tre componenti dell azione delle aziende sanitarie 13

La struttura dell Audit civico 4 componenti; 16 fattori; 350 indicatori; 3 livelli di applicazione: Azienda, Ospedale, Cure primarie (distretti, poliambulatori, ser.t./csm). 14

La quarta componente Come si risponde ai problemi che insorgono nella comunità? 15

Gli aspetti della realtà da indagare 1. L orientamento ai cittadini Comfort Prestazioni alberghiere Supporto ai degenti e alle loro famiglie Documentazione sanitaria e comunicazione tra medici curanti Tutela dei diritti Programmi di miglioramento della qualità 16

Gli aspetti della realtà da indagare 1. L orientamento ai cittadini Accesso alle prestazioni sanitarie Rispetto dell identità personale, culturale e sociale dei cittadini Personalizzazione delle cure Relazioni sociali Informazione, comunicazione ed educazione Assistenza alla persona - rapporti cittadini/operatori 17

Gli aspetti della realtà da indagare 2. Impegno dell azienda nel promuovere alcune politiche di particolare rilievo sociale e sanitario Gestione del rischio clinico La sicurezza delle strutture e degli impianti Le malattie croniche e l oncologia La medicina del dolore 18

Gli aspetti della realtà da indagare 3. Coinvolgimento delle organizzazioni civiche nelle politiche aziendali Attuazione e funzionamento degli istituti di partecipazione degli utenti nel SSN previsti dalla legislazione vigente Altre forme di partecipazione dei cittadini e di interlocuzione cittadini/azienda sanitaria 19

Gli aspetti della realtà da indagare La matrice delle variabili quantitative o parametri qualitativi che consentono di esprimere un giudizio sul fattore osservato (circa 350 indicatori) 20

La raccolta dei dati A. Osservazione diretta di alcune strutture attraverso una griglia di osservazione B. Intervista attraverso un questionario di alcuni responsabili aziendali 21

La produzione d informazioni Lettura dei dati raccolti e confronto nell ambito delle equipe miste Confronto con i risultati di altre aziende (benchmarking) 22

QUESTIONARI DI DIREZIONE Direzione Generale Direzione Ospedale Q. per la Direzione generale e per la Direzione sanitaria aziendale (livello 1) Q. per la Direzione sanitaria di Presidio (livello 2) Q. per la Direzione sanitaria di distretto (livello 3 modulo A) Direzione Distretto NO AZIENDA OSPEDALIERA Q. per la Direzione sanitaria di distretto (livello 3 modulo B) OPPURE Q. per la Direzione sanitaria e resp. CSM e SERT (livello 3 modulo C) 23

Direzione Generale Direzione Ospedale Direzione Distretto leggono in in anticipo i i rispettivi questionari li licompilano con con il ilgruppo Audit con con eventuale visione delle evidenze documentali Eventuale relazione con con punti in in sospeso NO AZIENDA OSPEDALIERA 24

LE GUIDE AL MONITORAGGIO Ospedale Livello 2 modulo A Ospedale Livello 2 modulo B Unità Operativa di Degenza Livello 3 modulo A (sede di distretto) Cure Primarie Distretto Livello 3 modulo B (poliambulatorio) OPPURE Livello 3 modulo C (Centro salute mentale, Servizio Tossicodipendenze) 25

2 persono si recano presso la struttura Ospedale INTERLOCUTORI Direttore Ospedale o suo delegato Utilizzano il MODULO A per effettuare le osservazioni sull intera struttura Utilizzano i MODULO B per effettuare le osservazioni sulle singole Unità Operative (1 modulo per ciascuna U.O.) INTERLOCUTORI Primari, Capo Sale, ecc. 26

Gli standard di riferimento Quasi tutti gli indicatori sono associati ad uno standard ricavato da: Le Carte dei diritti del malato Dalle normative Da raccomandazioni e regole di buona prassi 27

Gli indici di adeguamento agli standard Si ricavano: Confrontando i singoli indicatori con i rispettivi standard Attribuendo il valore 100 agli standard rispettati e zero a quelli ignorati (possibili stati intermedi) Facendo la media 28

Gli indici di adeguamento agli standard Fattore di qualità: risk management - A B C D E F G H I L M N O P Q R S T U V W Z 29

GRAZIE DELL ATTENZIONE 30