PROGETTO AUDIT CIVICO CORSO DI FORMAZIONE PER LE ÈQUIPES LOCALI Pescara, 14 febbraio 2007 1
Le ragioni dell audit civico Primo problema: dare una forma concreta alla centralità del punto di vista dei cittadini Secondo problema: rendere trasparente e verificabile l azione delle aziende sanitarie Terzo problema: prevenire il rischio che il processo di federalizzazione si traduca in una frammentazione del servizio sanitario 2
Le radici Le carte per i diritti del malato Il primo rapporto sullo stato dei diritti dei cittadini nel servizio sanitario nazionale Le carte dei servizi 3
Un contesto per costruire insieme - Occasione concreta di collaborazione tra cittadini e aziende - Produce nuove informazioni - Fa emergere aree critiche e favorisce l individuazione di azioni correttive 4
Il ciclo della valutazione 1. La definizione degli obiettivi 2. Il progetto di valutazione 3. Le operazioni sul campo 4. La formulazione dei giudizi 5
La definizione degli obiettivi A quali domande vogliamo rispondere? Quali aspetti della realtà indagare? Che ruolo per i cittadini? 6
La centralità del malato Quale centralità per l utente? Quali centralità per il degente? Quali rapporti con i cittadini? Come si risponde ai problemi emergenti? 7
I livelli della attività sanitaria Le politiche aziendali Le cure ospedaliere Le cure primarie 8
Il ruolo dei cittadini Partecipazione attiva e concreta, nell ambito dell equipe miste, alla: - raccolta dei dati e alla loro interpretazione - individuazione delle azioni di miglioramento 9
Progetto di valutazione Comprende: La struttura di valutazione La batteria di indicatori L individuazione delle fonti La definizione delle procedure e degli strumenti per la raccolta dei dati Gli accordi istituzionali 10
La struttura di valutazione E una architettura che permette di congiungere il livello di analiticità necessario per garantire l aderenza concreta alla realtà esaminata con la necessità di pervenire ad un numero limitato e gestibile di giudizi. 11
La struttura di valutazione stabilisce un a gerarchia Componenti articolate in Fattori associati a Indicatori 12
Le tre componenti dell azione delle aziende sanitarie 13
La struttura dell Audit civico 4 componenti; 16 fattori; 350 indicatori; 3 livelli di applicazione: Azienda, Ospedale, Cure primarie (distretti, poliambulatori, ser.t./csm). 14
La quarta componente Come si risponde ai problemi che insorgono nella comunità? 15
Gli aspetti della realtà da indagare 1. L orientamento ai cittadini Comfort Prestazioni alberghiere Supporto ai degenti e alle loro famiglie Documentazione sanitaria e comunicazione tra medici curanti Tutela dei diritti Programmi di miglioramento della qualità 16
Gli aspetti della realtà da indagare 1. L orientamento ai cittadini Accesso alle prestazioni sanitarie Rispetto dell identità personale, culturale e sociale dei cittadini Personalizzazione delle cure Relazioni sociali Informazione, comunicazione ed educazione Assistenza alla persona - rapporti cittadini/operatori 17
Gli aspetti della realtà da indagare 2. Impegno dell azienda nel promuovere alcune politiche di particolare rilievo sociale e sanitario Gestione del rischio clinico La sicurezza delle strutture e degli impianti Le malattie croniche e l oncologia La medicina del dolore 18
Gli aspetti della realtà da indagare 3. Coinvolgimento delle organizzazioni civiche nelle politiche aziendali Attuazione e funzionamento degli istituti di partecipazione degli utenti nel SSN previsti dalla legislazione vigente Altre forme di partecipazione dei cittadini e di interlocuzione cittadini/azienda sanitaria 19
Gli aspetti della realtà da indagare La matrice delle variabili quantitative o parametri qualitativi che consentono di esprimere un giudizio sul fattore osservato (circa 350 indicatori) 20
La raccolta dei dati A. Osservazione diretta di alcune strutture attraverso una griglia di osservazione B. Intervista attraverso un questionario di alcuni responsabili aziendali 21
La produzione d informazioni Lettura dei dati raccolti e confronto nell ambito delle equipe miste Confronto con i risultati di altre aziende (benchmarking) 22
QUESTIONARI DI DIREZIONE Direzione Generale Direzione Ospedale Q. per la Direzione generale e per la Direzione sanitaria aziendale (livello 1) Q. per la Direzione sanitaria di Presidio (livello 2) Q. per la Direzione sanitaria di distretto (livello 3 modulo A) Direzione Distretto NO AZIENDA OSPEDALIERA Q. per la Direzione sanitaria di distretto (livello 3 modulo B) OPPURE Q. per la Direzione sanitaria e resp. CSM e SERT (livello 3 modulo C) 23
Direzione Generale Direzione Ospedale Direzione Distretto leggono in in anticipo i i rispettivi questionari li licompilano con con il ilgruppo Audit con con eventuale visione delle evidenze documentali Eventuale relazione con con punti in in sospeso NO AZIENDA OSPEDALIERA 24
LE GUIDE AL MONITORAGGIO Ospedale Livello 2 modulo A Ospedale Livello 2 modulo B Unità Operativa di Degenza Livello 3 modulo A (sede di distretto) Cure Primarie Distretto Livello 3 modulo B (poliambulatorio) OPPURE Livello 3 modulo C (Centro salute mentale, Servizio Tossicodipendenze) 25
2 persono si recano presso la struttura Ospedale INTERLOCUTORI Direttore Ospedale o suo delegato Utilizzano il MODULO A per effettuare le osservazioni sull intera struttura Utilizzano i MODULO B per effettuare le osservazioni sulle singole Unità Operative (1 modulo per ciascuna U.O.) INTERLOCUTORI Primari, Capo Sale, ecc. 26
Gli standard di riferimento Quasi tutti gli indicatori sono associati ad uno standard ricavato da: Le Carte dei diritti del malato Dalle normative Da raccomandazioni e regole di buona prassi 27
Gli indici di adeguamento agli standard Si ricavano: Confrontando i singoli indicatori con i rispettivi standard Attribuendo il valore 100 agli standard rispettati e zero a quelli ignorati (possibili stati intermedi) Facendo la media 28
Gli indici di adeguamento agli standard Fattore di qualità: risk management - A B C D E F G H I L M N O P Q R S T U V W Z 29
GRAZIE DELL ATTENZIONE 30