Le condizioni di successo di una Rete di operatori per lo sviluppo sostenibile del territorio Progetto Terragir Prof. Giancarlo Dall Ara Nuoro 16 ottobre 2009
Premessa L esperienza italiana non è priva di ombre. Infatti l eccessiva polverizzazione dell offerta gastronomica, quella coriandolizzazione di cui si parla nei Rapporti Censis, ha prodotto una sorta di effetto minestrone secondo una logica del tutto uguale a niente, tipica di tante iniziative di sviluppo locale condotte nel nostro Paese, (...) L idea stessa di realizzare itinerari turistici riconosciuti come strade, se da un lato ha contribuito a razionalizzare l offerta e a promuovere sul mercato diversi territori, in tanti casi però non è riuscita ad amalgamare le capacità imprenditoriali dei singoli operatori, per realizzare prodotti turistici ben identificabili sul mercato. Molte delle strade attorno alle quali dovrebbe essere costruita un offerta enogastronomica non sono operative, così da non poter svolgere nemmeno quella funzione di promozione dei territori che gli è propria. in questo senso allora val la pena di ricordare che aver tracciato una strada che identifica una porzione di territorio, caratterizzato da una determinata produzione tipica, non significa assolutamente aver realizzato un prodotto vendibile sul mercato turistico. Rapporto sul turismo italiano, XVI edizione, 2009
Fare nascere le reti è relativamente facile, il problema è mantenerle Il progetto Terragir è sicuramente un progetto interessante Coglie molte delle opportunità presenti nel mercato Si pensi solo al turismo enogastronomico Inoltre alcune delle esperienze in corso in Sardegna sono davvero interessanti In particolare l esperienza della Strada del Vino Cannonau (ottimo disciplinare) Ma non dobbiamo chiudere gli occhi davanti ai tanti limiti e problemi che esperienze simili hanno incontrato e stanno incontrando Stare insieme è già molto, ma non è sufficiente per avere risultati Per avere successo dobbiamo organizzare meglio la qualità che c è già (M. Sanna) In sintesi potremmo dire che far nascere una strada è relativamente semplice, mantenerla è difficile Di qui l importanza di una metodologia corretta
il nostro percorso: dall itinerario sommatoria all itinerario rete A fianco di esperienze di successo (Toscana) Non sono pochi i limiti 1. Frammentazione: 140 strade, 7 in Trentino, 4 in Romagna 2. Animate, ma poco vissute 3. Deboli nella commercializzazione Molte sono Sommatorie, Non prodotti nuovi Non prodotti compiuti
Nei seminari del 15 settembre avevamo visto che il turismo enogastronomico cresce di più spende di più soggiorna più a lungo e... Ogni turista enogastronomico spende in media 750 Euro e resta sul territorio almeno 5 giorni. questi i dati di una ricerca in Piemonte (Langhe) datata fine 2008. Questo tipo di turismo è cresciuto dove si è fatto sistema L italia è in testa tra le mete europee più citate dalla stampa estera per il turismo enogastronomico Bitlab 2009 il turismo enogastronomico è in forte sviluppo, e si conferma per essere il vero motore della vacanza made in Italy
Una metodologia, per avere successo Proverò a descriverne i punti salienti 1. Un processo di tipo culturale: legarsi al territorio, metterlo al centro, e riscoprirlo (consapevolezza) 2. Sviluppare il tema della rete per Vendere il territorio Il che vuol dire Conoscere il territorio, 3. Creare un prodotto allargato. compiuto 4. Essere attivi, Imparare a cogliere le opportunità che non mancano mai 5. Necessità di nuove competenze Trasformare i prodotti in racconti Affiancare il mktg territoriale con il mktg dell accoglienza e del Ricordo
Le nuove competenze necessarie Fino ad oggi abbiamo puntato al marketing territoriale Dobbiamo imparare anche a gestire il mktg qui, fare mktg dell accoglienza il Ristorante, l agriturismo è qualcosa di più di un posto dove si va a mangiare, a comperare o a dormire, così il negozio o il punto vendita, è un luogo relazionale A gestire il ricordo A trasformare i prodotti locali in Ambasciatori di uno stile di vita
Le condizioni di successo di una rete Un progetto di identità Obiettivi condivisi Standard minimi e servizi minimi Iniziative comuni Filiera trasversale, completa, con professionalità adeguate Piano di mktg Azioni di coordinamento Motore commerciale Il Pubblico: servizi minimi alle reti (formazione
Strategia di Prodotto La strategia generale dovrebbe puntare proporre tutta la gamma possibile di prodotti da quelli à la carte cioè spacchettatati e liberi, ai pacchetti più o meno tradizionali, ai prodotti integrati a quelli compiuti. All interno di questa strategia di ampliamento della gamma una particolare attenzione andrebbe posta all obiettivo di arricchirsi costantemente di prodotti nuovi.
I Prodotti nei cataloghi Una sola giornata di scoperta, un week end, un circuito di 8 giorni, una escursione in occasione di una vacanza tradizionale un cofanetto regalo (attività, emozioni I clienti: epicurei, egoisti, amanti, cuochi amatoriali, e per tutti quelli che sognano un viaggio dal forte valore aggiunto. (Analisi cataloghi francesi, settembre 2009).
Al fondo occorrono dei valori condivisi Il Manifesto Una rete deve essere basata su valori condivisi, descritti in un manifesto che non richiede un impegno burocratico, Adesione volontaria Un manifesto da costruire assieme, Che contenga alcune parole chiave Accoglienza, Qualità, Sostenibilità, Autenticità E che dichiari Attenzione al territorio, alla filiera corta, all integrazione con le altre risorse (i beni culturali, il paesaggio, la natura, l artigianato artistico) al tipico, al tradizionale, al prodotto di nicchia,, sono questi i nostri valori aggiunti
Un caso un gruppo di albergatori riccionesi vuole organizzare negli alberghi un corner con le prelibatezze delle nostre terre. "Gli ospiti in vacanza sulla riviera vogliono assaggiare i prodotti tipici di questa ricca terra, è necessario dare un vestito nuovo al nostrano creando un team di piccoli e grandi alberghi disposti a credere al nuovo messaggio educativo culturale in difesa delle aziende del territorio riminese. Il primo intervento riguarderà il menù