La Reflessologia Plantare in Oncologia

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Transcript:

La Reflessologia Plantare in Oncologia Gloria Fabbroni (Infermiera professionale, diplomata in RP) Maria Grazia Todisco (Psicologa) Vincenzo de Pangher Manzini (Medico Oncologo) ASS n. 2 Isontina,, Ospedale di Gorizia, U.O. di Oncologia Con un contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Gorizia Metodiche nuove La Reflessologia Plantare

La Reflessologia Plantare Metodica non invasiva Basata su una stretta interazione tra paziente ed operatore Affiancabile senza alcuna interferenza alle tradizionali armi dell oncologia Criteri di scelta dei malati Buon performance status secondo Karnofsky Facile accessibilità all ambulatorio ambulatorio oncologico Previsione di vita superiore ai sei mesi Consenso informato

Tecnica e piano di cura È stata utilizzata la tecnica della RP della Scuola triennale FIRP di Elipio Zamboni praticata da un infermiera professionale diplomata in reflessologia Il piano di cura prevedeva sedici sedute della durata di un ora ciascuna a cadenza bisettimanale. Parametri valutati Performance status Disturbi di natura fisica Disturbi di natura psicologica

Disturbi di natura fisica Alterazione della diuresi Nausea Stipsi/diarrea Dolore Mucosite da chemioterapia Pesantezza alle gambe Disturbi respiratori Emicrania Disturbi di natura psicologica Insonnia Fatigue (intesa come diminuzione dell energia) energia) Stato di tensione Depressione (facilità al pianto)

Strumenti per la rilevazione di risultati Una cartella nominale per la raccolta dei dati del paziente, la ricerca reflessologica iniziale, l elaborazione l del percorso terapeutico, l aggiornamento l delle sedute Strumenti per la rilevazione di risultati Due questionari elaborati sotto forma d intervista semi-strutturata; strutturata; il primo proposto all inizio del trattamento, il secondo alla fine del ciclo reflessologico

Illustrazione della tecnica utilizzata 1. Massaggio d approccio globale al piede 2. Respirazione 3. Apparato renale 4. Plesso solare (metodo Cirelli-Lupi-Venturelli) 5. Nervo frenico nervi intercostali 6. Testa in toto insistendo su nervi cranici e organi di senso 7. Rachide 8. Plesso cervico-brachiale 9. Apparato cardio-circolatorio 10. Apparato linfatico-immunitario 11. Apparato endocrino 12. Apparato digerente 13. Apparato renale 14. Plesso solare 15. Massaggio di congedo Casistica Periodo: gennaio 2002 - dicembre 2003 21 pazienti 18 donne 3 uomini Età media di 51 anni (da 30 a 72) 2 casalinghe, 4 insegnanti, 3 impiegati, 2 tutori dell ordine, 1 commerciante, 1 architetto, 1 psicologo, 1 cuoco, 6 pensionati 1 commerciante, 1 impiegata 17 coniugati, 14 con prole

Casistica 13 pazienti erano affette da cancro della mammella (2 in stadio metastatico; 9 casi a destra) 2 da cancro dell endometrio endometrio (tutte in stadio metastatico) 6 da cancro dell intestino (4 in stadio metastatico) Casistica Tutti i pazienti erano in trattamento chemioterapico (palliativo in 8, adiuvante in 13) Gli schemi di chemioterapia (talora sequenziale) erano: CMF in 6, EC in 6, Epiadriamicina in 2, FULF in 2, ETxt in 2, FolFox in 2, FEC, FolFIri, FuVin,, CT in casi singoli

Casistica A tutti i pazienti veniva somministrata l abituale terapia di supporto e sintomatica 12 malati erano portatori di un sistema impiantabile per l infusione l della chemioterapia 7 pazienti erano trattati anche con radioterapia complementare Casistica Malattie concomitanti: Due malati erano affetti da malattia di Crohn Una da emicrania di vecchia data Una era portatrice degli esiti di una rottura del menisco Una da diverticolosi del colon Una da depressione reattiva Nove malati seguivano sedute psicologiche di supporto

Pazienti trattati Nove pazienti hanno completato il piano di terapia previsto (16 sedute) Uno si è sottoposto a 15 sedute, due a 14, tre a 13, altri cinque a 10, 7, 6, 3 e 1 seduta Due a 17 e 18 Complessivamente, a conclusione della fase di questo studio, sono state praticate 256 sedute di reflessologia I punti rilevati dalla ricerca reflessologica n pazienti 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Tabella n. 1. Punti rilevati dalla ricerca reflessologica IPOFISI SURRENE ORO-FARINGE PLESSO SOLARE RENE LIN.SUP-ASCELLA MILZA FEGATO FRENICO OCCHI CARDIAS STOMACO PILORO TIMO

I punti rilevati dalla ricerca reflessologica La mappa dei punti dolenti ha messo decisamente in rilievo il coinvolgimento dell asse ipotalamo ipofisi surrene (rimarcando lo stato di stress vissuto dai pazienti) più che la localizzazione della patologia. Emergono lo stato di grave distress vissuto dai malati e quindi l efficacia l di un intervento mirato non solo al malessere fisico ma anche al disagio psicologico. Risultati

Gli effetti favorevoli Miglioramento del PS (valore medio da 8.3 a 8.9) Andamento favorevole per tutti i parametri Diminuzione dei disturbi percentualmente del tutto simile (-( 62%) in una valutazione globale (da 109 sintomi lamentati prima dell inizio della RP a 41 presenti al termine) ed in una valutazione separata dei disturbi fisici (da 59 a 18 = - 69%) e di quelli psicologici (da 50 a 23 = - 54%) n pazienti 21 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 Tabella n. 2. Performance Status PRIMA (valore medio 8,3) DOPO (valore medio 8,9) 100 90 80 70 60 50 100 90 80 70 60

Variazioni nei parametri rilevati prima dopo alterazione diuresi 3 1 nausea 10 2 stipsi 8 2 diarrea 3 2 disturbi dolore 14 6 fisici mucosite 9 3 pesantezza alle gambe 6 0 disturbi respiratori 3 1 emicrania 3 1 ------------------------------------------------------------------------------- insonnia 7 4 disturbi fatigue (diminuzione dell energia) energia) 15 6 psicologici stato di tensione 16 5 depressione (facilità al pianto) 12 8 totale 109 41 Conclusioni Grazie alla reflessologia è stato possibile trovare o creare gli spazi e i tempi necessari per dialogare e per costruire con il paziente una alleanza terapeutica necessaria anche per il corretto svolgimento di tutto il processo di cura. E chiaramente emerso il rapporto stretto che si crea con le sedute di RP tra malato ed operatore, rapporto che consolida quello che già abitualmente lega fortemente il malato oncologico alla struttura che se ne prende cura.

Conclusioni Elevato gradimento da parte dei malati Effetti molto favorevoli sia sul piano del benessere globale che nei confronti di alcuni specifici disturbi di tipo fisico e psicologico Rilevante disponibilità di tempo richiesta dalla metodica. La RP si candida a divenire un metodo integrativo da affiancare alle cure tradizionali, praticabile in ambito sia ospedaliero che extra-ospedaliero Richiede un idonea preparazione tecnica e un adeguata disponibilità di risorse Gli ATTEGGIAMENTI sono più importanti delle TECNICHE la MOTIVAZIONE dei METODI il CARATTERE dell INTELLIGENZA la PERSEVERANZA della FORZA ed il CUORE ha la priorità sul cervello! D.P. Burkitt