PERCEZIONE DI SFIDE E RISORSE INDIVIDUALI NELLA MALATTIA: LA PROSPETTIVA DI PERSONE CON HSP E DEI LORO CAREGIVER

Documenti analoghi
QUALITA DELLA VITA E PROMOZIONE DEL BENESSERE NELLE PARAPARESI SPASTICHE EREDITARIE

2 Convegno AIViPS Roma, 5 ottobre 2013

Convegno ECM Valutazione del Tirocinio. Ottimizzare la relazione e l esperienza di assistenti e studenti: Evidenze empiriche, proposte di intervento

Resilienza e Psicologia Positiva

LA PSICOLOGIA POSITIVA Promozione del benessere nella malattia: il contributo della Psicologia Positiva

Risorse psicologiche e sociali nella cronicità

Andrea Fianco, Elena Arrivabene, Antonella Delle Fave

PSICOLOGIA CLINICA. dott.ssa Paoletta Florio psicologa-psicoterapeuta

Secondo stime recenti un milione di ammalati di demenza in Italia. Ad ogni ammalato si affianca per anni almeno un caregiver.

Andrea Fianco, Elena Arrivabene, Antonella Delle Fave

Andrea Fianco, Elena Arrivabene, Antonella Delle Fave

Salute Mentale e Disturbi Psichiatrici

La convivenza con patologie croniche

TRA TEORIA E PRATICA. Quando la prassi educativa promuove l essere adulto

CONVEGNO INTERNAZIONALE La longevità nella disabilità intellettiva CDS-ID. Trento5-6 ottobre 2012

Il benessere come componente del modello SIDERA^B

Luca Vecchio, Veronica Velasco, Massimo Miglioretti

Strumenti di valutazione nel progetto personalizzato

Psicologia di Comunità. La prevenzione e la promozione della salute

CONVEGNO INTERNAZIONALE. La longevità nella disabilità intellettiva. Trento5-6 ottobre 2012

Terapia di gruppo. sequenza di gruppi 2 o più. Caratteristiche dei gruppi cui ci riferiamo

Un Indagine sul Benessere Organizzativo in un Istituto di Credito

RECUPERO PSICOLOGICO DELL ATLETA INFORTUNATO

Anxiety Sensitivity Index (ASI) Reiss et al., 1986; Peterson e Reiss 1993

Non c'è salute senza salute mentale: notizie dal Congresso Nord Americano 2015

MENS SANA IN CORPORE SANO. COME ESSERE IN FORMA E VIVERE FELICI

«Il supporto psicologico ai caregivers nel CCM» Maria Mirabelli

La prevenzione: Fattori di rischio, di protezione e resilience

Risultati della sperimentazione

IL RUOLO DELL ASSOCIAZIONISMO

DEMENZA: IL PESO DELL ASSISTENZA

LA DIAGNOSI FUNZIONALE SECONDO L ICFL VALUTAZIONE O DIAGNOSI?

L intervento psicologico in ambito ospedaliero: dall accoglienza alla riabilitazione

Supporto e cure palliative in oncologia; la centralità degli aspetti qualitativi della cura.

Processi educativi e motivazionali nello sport

La palestra per la mente

IMPATTO SOCIO-ECONOMICO DELL EMICRANIA IN ITALIA QUANDO IL GENERE FA LA DIFFERENZA

IL CENTRO DIURNO NELLA DEMENZA: possibili meccanismi implicati nella riduzione dello stress del caregiver

World Conference for Person-Centered and Experiential Psychotherapy and Counseling Il dlgs. 81/2008

IMPATTO SOCIO-PSICOLOGICO DELLA TERAPIA INSULINICA CON MICROINFUSORE IN SOGGETTI ADULTI CON DIABETE TIPO 1

ATTIVITA FISICA e benessere

Cos è la disabilità: questioni di definizione

IL PAZIENTE CON DOLORE CRONICO: MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DI VITA

Definizione di SALUTE O.M.S.

Riabilitazione neuropsicologica: valutazione e trattamento del paziente con esiti di trauma cranio-encefalico e gravi cerebrolesioni acquisite

STRESS LAVORO-CORRELATO

INTEGRAZIONE LAVORATIVA DI PERSONE CON DISABILITÀ PSICHICA

IL PROGETTO NELLA NARRAZIONE DEI DIARI: UNO STUDIO QUALITATIVO

Percezione di sé, vissuto corporeo e disagio emotivo in adolescenti affetti da diabete di tipo1 e controlli

1980 OMS à ICIDH. International Classification of Impairments, Disabilities and Handicap

LINEE GUIDA per la definizione degli Standard di Qualità nei servizi per. Assessment, interventi, outcomes. Roberto Franchini Presidente A.I.Ri.M.

Crisi economica e resilienza: il programma Fragili Orizzonti

L infermiere referente GIC colon- retto: quali competenze per garantire la continuità assistenziale

ICF (2001) (pubblicazione dell OMS) International Classification of Functioning, Disability and Health CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DEL

Psicologia positiva: teoria, prassi e prospettive future

Precarietà di vita e sintomi psicologici: il ruolo di moderatore dei motivi per accettare un lavoro a tempo determinato

Percezione di occupabilità nei neolaureati: un modello di mediazione moderata

Il Rettore. Decreto n (792) Anno 2014

O.R.I.A. Osservatorio Ricerca e Innovazione Aziendale Seduta del 03/06/09

O.M.S. - I.C.F. (CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DEL FUNZIONAMENTO DELLA DISABILITÀ E DELLA SALUTE, 2001)

aspetti teorici, di ricerca e di assistenza

Disabile cognitivo e mondo del lavoro: limiti e/o opportunità

Questionari sulla percezione della salute nel quartiere Libertà

Introduzione all ICF Luigi Croce e Federica Di Cosimo

WORKSHOP 3 QdV DISABILI. Facilitatori Marco O. Bertelli Chiara Del Furia

Valutazione Neuropsicologica di Pazienti Adulti con Epilessia. 1a valutazione diagnostica

MANTENERE IL TALENTO: LAVORARE CON I GIOVANI ATLETI ELITE (sintesi e traduzione a cura di G. Vercelli)

LO PSICOLOGO ALL INTERNO DEL TEAM DIABETOLOGICO E IL PIANO NAZIONALE DIABETE: IL PUNTO DI VISTA DEL DIABETOLOGO

ANSIA DA PRESTAZIONE. di Eleonora Ceccarelli

Le nuove politiche per la salute Il tema del benessere e le sue declinazioni Indicatori del benessere e indicatori di salute Conclusioni?

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti (art. 14 comma 5 - d.lgs 150/2009)

Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute: Un set di Strumenti per Progettare e Valutare la Riabilitazione

Analisi e strumenti qualitativi per la gestione dello stress dell operatore

Corso di Psicologia di Comunità. Stress, coping e sostegno sociale. aa Psicologia di Comunità 1

LA RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA COME OCCASIONE PER UN CAMBIAMENTO NEGLI STILI DI VITA

Ernesto Palummeri, Geriatra Azienda Ligure di Sanità Resp.Scientifico Progetto Consenso

EDUCAZIONE TERAPEUTICA E LE DOMENICHE DI ANED

Prevenzione e gestione dello stress quale fattore di rischio per le malattie cardiovascolari

Elvira Cicognani Dipartimento di Psicologia, Università di Bologna. Debora Vecchiettini Psicologa scolastica e di comunità

E inutile cercare la perla più preziosa: nessuno sa come si lascerà prendere al momento opportuno. R.Tagore (Sfulingo, 216)

REAZIONE ALLA MALATTIA IL PAZIENTE OSPEDALIZZATO

RELAZIONE MEDICO- PAZIENTE

Fibromialgia: casi clinici

Reggio Emilia settembre 2009

I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI IN ADOLESCENZA. Dott.ssa Luisa Meroni UONPIA - A.O. San Gerardo Monza -

Palacongressi di Rimini Dicembre 2016

Cure primarie e malattia cronica: promuovere il benessere possibile Pio E. Ricci Bitti Dipartimento di Psicologia, Università di Bologna

Il Saggio cerca di raggiungere l assenza di dolore, non il piacere. Aristotele

XVII CONGRESSO NAZIONALE CIPOMO L oncologia nell era della medicina molecolare: aspetti scientifici e manageriali Roma giugno 2013

Personale sanitario ed emergenza in ambito ospedaliero: risultati di un indagine svolta in 12 Reparti dell A. R. N. A. S.

CardioAlessandria Settembre L organizzazione slow. Donatella Radini S.C. Centro Cardiovascolare ASUITrieste

Riflessioni. Cosa può essere fatto dalla persona malata? famiglia? A quali bisogni provvede un caregiver professionale?

Depressione e Sclerosi Multipla

Il benessere. La valutazione del benessere organizzativo. Un po di teoria. Risultati di un indagine svolta nei DSM dell ASL AL

Transcript:

Secondo Congresso-Incontro Paraparesi Spastica Ereditaria Nuove prospettive nella ricerca e nell assistenza Nulvi, 26 ottobre 2013 PERCEZIONE DI SFIDE E RISORSE INDIVIDUALI NELLA MALATTIA: LA PROSPETTIVA DI PERSONE CON HSP E DEI LORO CAREGIVER Dr.ssa Raffaela D. G. Sartori Università degli Studi di Milano Facoltà di Medicina e Chirurgia Dipartimento di Fisiopatologia Medico-Chirurgica e dei Trapianti 1

Definizione di salute -Problemi Stato di completo benessere fisico, mentale e sociale (OMS 1946) Completezza: Misura intersoggettiva = solo casi esemplari (es. atleti) Massimopotenziale di fitness individuale = persone con gravi disabilità possono raggiungerlo (McDonald. 2005)

La salute mentale è Uno stato di benessere in cui l individuo realizza le proprie abilità, è in grado di gestire le normali situzioni di stress, di lavorare produttivamente e fruttuosamente, e di dare un contributo alla propria comunità (WHO, 2004)

Il Modello Bio-Psico-Sociale Biosfera Società Cultura Subculture Comunità Famiglia Coppie Engel, 1982 Individuo Comportamenti Esperienze Sistemi Organi Tessuti Cellule Organelli Molecole Atomi Particelle subatom.

La classificazione delle disabilità Da ICIDH (International Classification of Impairment, Disability and Handicap) 1980-1999 A ICF (International Classification of Functioning) 2001

La valutazione del benessere: prospettive dalla Psicologia Positiva (1) Da indicatori OGGETTIVI - guadagni - proprietà - salute - educazione - lavoro - ruoli sociali - attività quotidiane A indicatori SOGGETTIVI - soddisfazione - percezione di QdV - emozioni positive - auto-efficacia - ottimismo - qualità dell esperienza

La valutazione del benessere: prospettive dalla Psicologia Positiva (2) Edonismo - emozioni positive - piacevolezza - soddisfazione - ricompense - no emozioni negative - felicità (Kahneman, Diener & Schwartz, 1999; Veenhoven, 2003) Eudaimonia - crescita personale - coltivazione degli skill - costruzione di significati - auto-determinazione - capacità e virtù - goal setting - condivisione / agency - felicità (Ryff & Keyes, 1995; Ryan & Deci, 2000; Peterson & Seligman, 2004; Linley & Joseph, 2004; Delle Fave, Bassi & Massimini 2011)

Prospettive dalla psicologia positiva (3): Esperienza Ottimale (Csikszentmihalyi, 1975, 1990) Rilassamento Focalizz. Benessere Attenzione Facilità di Concentraz. Chiari feedback Alte opportunità / alte capacità Eccitazione Motivaz. Intrinseca Controllo Chiari obiettivi Coinvolgimento

La percezione della salute e della malattia: la prospettiva delle persone con disabilità Problemi - ansia - depressione - strategie di evitamento - scarsa aderenza ai trattamenti - trauma Risorse - buona qualità di vita - cambiamenti positivi nella personalità - adeguate strategie per far fronte alle difficoltà - auto-efficacia - senso di coerenza - crescita postraumatica 9

La percezione della salute e della malattia: la prospettiva dei caregiver Problemi - stress - disorientamento - ansia - maggior uso di farmaci rispetto ai non-caregiver - dolore lombare cronico - burn-out Risorse - elevata autostima - supporto sociale - adeguate strategie per far fronte alle difficoltà - auto-efficacia - crescita posttraumatica - resilienza 10

La Ricerca Obiettivi: Analizzare a) la salute psico-fisica percepita dalle persone affette da HSP b) l impegno e il carico assistenziale dei caregiver c) i livelli di benessere edonico delle persone con HSP e loro caregiver d) i livelli di benessere eudaimonico delle persone con HSP e dei loro caregiver Partecipanti: 54 persone affette da HSP, 32 uomini e 22 donne, tra i 18 e i 74 anni (media=46) Diagnosi: 50% forma pura di HSP 14,8% forma complessa di HSP 35,2% forma genetica non identificata Livello di autonomia: 53,7% necessitava di sedia a rotelle o stampelle 35,2% aveva una deambulazione alterata 11,1% deambulava senza difficoltà Nel 20,4% dei casi erano documentate forme lievi o moderate di ritardo mentale 31 caregiver, 24 donne e 7 uomini di età compresa tra i 23 e i 79 anni (media=51,1) Grado di parentela: 56,7% erano coniugi (per lo più mogli) 36,7% erano genitori 3,3% erano figli 3,3% erano fratelli 11

Procedura: persone affette da HSP Questionario sullo stato di Salute (SF36, Apolone e Mosconi, 1998): Attraverso un questionario multi-dimensionale articolato in 36 domande, valuta cosa ciascun individuo pensi della propria salute e come ritenga di svolgere le attività quotidiane; Flow Questionnaire e Life Theme Questionnaire (FQ e LT, Delle Fave e Massimini, 2004): Attraverso domande aperte, fornisce informazioni sulle attività associate all esperienza ottimale, influenze positive e negative della vita dei partecipanti e sulle sfide quotidiane; Satisfaction with Life Scale (SWLS, Diener et al. 1985): Indaga le componenti cognitive del benessere soggettivo. Attraverso 5 item su scala Likert 1-7 è possibile analizzare la soddisfazione generale di vita; Eudaimonic and Hedonic Happiness Investigation (EHHI) (Delle Fave, Brdar et al., 2011): Fornisce informazioni sui livelli di benessere, di felicità e sulla definizione degli obiettivi di vita, attraverso item su scala Likert 1-7 e domande aperte.; Multidimensional Scale of Perceived Social Support (MSPSS; Prezza & Principato, 2002): Attraverso 12 item su scala 1-6 valuta la percezione individuale del supporto della comunità e della società ai bisogni quotidiani. 12

Procedura: caregiver Caregiver Burden Inventory (CBI, Knight et al., 1997): E composto da 24 item su scala 0-4. Esso si propone di valutare l'impegno e il carico assistenziale delle persone che quotidianamente si prendono cura di persone malate familiari e operatori; Flow Questionnaire e Life Theme Questionnaire (FQ e LT, Delle Fave e Massimini, 2004): Attraverso domande aperte, fornisce informazioni sulle attività associate all esperienza ottimale, influenze positive e negative della vita dei partecipanti e sulle sfide quotidiane; Satisfaction with Life Scale (SWLS, Diener et al. 1985): Indaga le componenti cognitive del benessere soggettivo. Attraverso 5 item su scala Likert 1-7 è possibile analizzare la soddisfazione generale di vita; Eudaimonic and Hedonic Happiness Investigation (EHHI, Delle Fave, Brdar et al., 2011): Fornisce informazioni sui livelli di benessere, di felicità e sulla definizione degli obiettivi di vita, attraverso item su scala Likert 1-7 e domande aperte; Multidimensional Scale of Perceived Social Support (MSPSS; Prezza & Principato, 2002): Attraverso 12 item su scala 1-6 valuta la percezione individuale del supporto della comunità e della società ai bisogni quotidiani. 13

SF-36: La salute delle persone con HSP Dall'analisi dei singoli fattori, si osserva che i partecipanti riportavano valori elevati nella categoria "ruolo funzionalità emotiva", che indica l'elevata influenza dell'emotività nello svolgimento delle attività quotidiane. Seguiva la categoria "funzionamento ruolo sociale"; in questo caso i valori indicano che le difficoltà di gestione delle attività quotidiane dovute allo scarso livello di autonomia influenzavano la percezione del ruolo sociale. Anche la categoria salute mentale e dolore fisico hanno ottenuto punteggi elevati, così come la categoria "ruolo della funzionalità fisica". In questo caso elevati valori nella categoria presa in esame indicano che il dolore fisico influenzava in maniera consistente la capacità di svolgimento delle attività quotidiane. Il funzionamento fisico, cioè il livello di autonomia nello svolgimento delle attività quotidiane, e la percezione della salute in generale hanno ottenuto i punteggi più bassi. 14

CBI: Impegno e carico assistenziale del caregiver I caregiver hanno riportato un discreto carico totale. Da ciò emerge un rischio moderato di burn-out. Il carico oggettivo è risultato contribuire maggiormente al punteggio globale. Seguivano il carico psicologico, il carico fisico e il carico sociale. Il carico emotivo ha contribuito in maniera irrisoria al punteggio totale.

FQ: Le attività ottimali Attività ottimali Persone con HSP (N=41) % Caregiver (N=25) % Attività produttive 30 35 Volontariato 4,3 2,5 Relazioni sociali 2,9 2,5 Tempo libero 51,3 30 Interazioni familiari 5,7 27,5 Salute/cura della persona 2,9 - Pratica religiosa 2,9 2,5 Risposte totali 70 40 Nota. N = N. partecipanti Una percentuale significativamente più elevata di caregiver ha associato l esperienza ottimale alle interazioni e attività con i familiari (p<.01). 16

LT: Desideri Le persone con HSP hanno prevalentemente fornito risposte relative alla categoria tempo libero (in particolare fare attività sportive) e alle attività produttive (trovare un lavoro o tornare al lavoro precedentemente svolto). La salute e le cure personali, in particolare la pratica della fisioterapia e tornare a camminare, seguivano in ordine di frequenza. I desideri relativi alla famiglia comprendevano sposarsi, avere figli, passare più tempo con i figli. Per quanto riguarda i caregiver, anche in questo caso la maggior parte delle risposte ricadeva nella categoria tempo libero, in particolare viaggiare, leggere, praticare sport. Seguivano le attività produttive, in particolare dedicare più tempo al lavoro o tornare a lavorare, e le attività familiari, per lo più relative al trascorrere tempo libero con i membri della famiglia. La categoria Vita personale comprendeva risposte relative a tornare ad una vita normale, essere più paziente, non arrabbiarsi. 17

LT: Sfide quotidiane Sfide Persone con HSP (N=54) % Caregiver (N=31) % Attività produttive 13,9 - Volontariato 2,8 4,2 Relazioni sociali 2,8 - Beni materiali 8,3 6,4 Famiglia 19,5 78,8 Salute/cura della persona 37,5 6,4 Vita personale 11,1 4,2 Varie 4,2 - Risposte totali 72 47 Nota. N = N. partecipanti - Una percentuale significativamente più elevata di persone con HSP ha risposto le attività produttive (p<.05) ed la salute (p<.001) - Una percentuale significativamente più elevata di caregiver ha risposto la famiglia (p<.001). 18

SWLS: Soddisfazione di vita Entrambi i gruppi riportavano livelli bassi di soddisfazione di vita. Non è emersa alcuna differenza significativa relativamente ai livelli di soddisfazione di vita tra i due gruppi di partecipanti

EHHI: Definizioni situazionali di felicità Per ciò che concerne le definizioni situazionali di felicità, le persone con HSP hanno prevalentemente fornito risposte relative alla famiglia ed alla salute. In particolare, la categoria famiglia includeva riposte come stare con la famiglia e con i figli, la categoria salute riuscire a camminare o non registrare un peggioramento delle condizioni fisiche. Seguiva la categoria vita in generale ("Avere una buona qualità di vita", "Non avere esperienze negative"), tempo libero ("Più tempo per gli hobby", "Stare nella natura a fare sport") e relazioni sociali (in particolare, interazioni con amici ). I caregiver riportavano primariamente le relazioni sociali, in particolare interazioni con amici, stare con i membri della famiglia e con il parente malato. Seguivano risposte relative alla salute personale, quali, ad esempio, "Stare bene di salute", "Invecchiare in salute".

EHHI: Definizioni psicologiche di felicità A livello psicologico, per quanto riguarda le persone con HSP, la felicità era principalmente descritta come un emozione positiva e soddisfazione. E interessante notare che inoltre, nel 18,7% delle risposte, essi riferivano di non sapere che più cosa fosse la felicità nella loro vita, e di non poterne dare pertanto una definizione. Il 15,7% delle risposte ricadevano nella categoria significato, (conseguire obiettivi significativi e sapere ciò che si desidera dalla vita) e nella categoria armonia (indipendenza, e libertà di pensiero e di azione). I caregiver definivano in primo luogo la felicità come armonia ed in secondo luogo riportavano definivano la felicità in termini di soddisfazione e di emozioni positive. Anche in questo caso altrettanto nel 18,2% delle risposte riportavano di non sapere più cosa fosse nella loro vita. 21

EHHI: Livelli di felicità Per le persone con HSP il valore più elevato era la famiglia, seguivano le relazioni sociali e la vita in generale. Elevati livelli di felicità erano riportati anche nel tenore di vita, nella crescita personale e nella religione. Essi riportavano come valore meno elevato la salute. I caregiver riportavano come valore più elevato la famiglia, seguito dalla religione. Elevati livelli di felicità erano riportati anche per la crescita personale, la vita in generale e le relazioni sociali. Essi infine riportavano come valore meno elevato il tempo libero. Il test di Wilcoxon ha permesso di evidenziare differenze significative tra i due gruppi nel valore attribuito al tenore di vita (p<.05), alle relazioni sociali (<.05), ed al tempo libero (p<.05), più elevati nelle persone affette da HSP. 22

EHHI: Gli ambiti di vita significativi Per ciò che concerne le persone con HSP, essi hanno prevalentemente fornito risposte relative alla famiglia, in particolare, stare con la famiglia e con i figli, "aiutare i miei famigliari più che posso". Seguivano risposte relative alle relazioni sociali, in particolare "stare, condividere esperienze con gli amici", e alla salute, in particolare continuare a mantenere il più possibile un buon livello di autonomia o non registrare un peggioramento delle condizioni fisiche. Nella categoria attività produttive ricadevano risposte quali "Svolgere il mio lavoro al meglio", "Continuare a trarre soddisfazione dal mio lavoro". I caregiver riportavano primariamente la famiglia, in particolare stare con i membri della famiglia e con il parente malato. Seguivano risposte relative alla vita personale, quali, ad esempio, "Avere nuovi stimoli", "Essere attivo" e "Ritagliarmi degli spazi di autonomia e indipendenza". 23

EHHI: I livelli di significato Le persone con HSP ritenevano altamente significativi la maggior parte degli ambiti proposti (famiglia, salute, vita in generale, crescita personale, lavoro, relazioni sociali). Valori minori sono stati indicati negli ambiti della comunità e della società. Per quanto riguarda i caregiver, essi attribuivano il significato maggiore alla salute, alla famiglia, alla crescita personale e alla vita in generale; i livelli di significato minori si registrano anche in questo caso nella comunità e nella società. Il test di Wilcoxon ha permesso di evidenziare differenze significative tra i due gruppi nel valore attribuito alla categoria lavoro (p<.05), alle relazioni sociali (p<.05), al tempo libero (p<.01), alla comunità (p<.05) e alla società (p<.05). Per ciascuna di queste dimensioni i valori erano più elevati nelle persone con HSP. 24

EHHI: Gli obiettivi futuri Obiettivi Persone con HSP (N=54) % Caregiver (N=31) % Attività produttive 14,1 8,5 Educazione - 1,4 Famiglia 27,1 57,7 Standard of living 2,4 1,4 Relazioni sociali 3,5 1,4 Salute/cura della persona 22,3 7,1 Vita personale 10,6 11,3 Tempo libero 10,6 4,2 Religione 2,4 2,8 Volontariato 4,6 4,2 Vita in generale 2,4 - Risposte totali 85 71 Nota. N = N. partecipanti Caregiver: più frequente la famiglia (χ²=17,63 p<.001) 25

MSPSS: La percezione di supporto sociale Per le persone con HSP il supporto sociale era percepito prevalentemente nella famiglia e nell'altro significativo. Seguiva la categoria amici. I caregiver riportavano come fonte prevalente di supporto sociale la categoria altro significativo. Seguivano la famiglia e gli amici. Attraverso la procedura di Wilcoxon sono stati confrontati i valori delle tre dimensioni del supporto sociale nei due gruppi. Una differenza significativa è emersa per la categoria "altro significativo" (p<.05), famiglia (p<.01) e nel punteggio totale (p<.01), valori in tutti i casi più elevati nei pazienti. 26

Conclusioni e suggerimenti: le persone con HSP A livello individuale: - Considerare l influenza della dimensione emotiva sulla salute fisica - Importanza di coltivare attività fonti di benessere eudaimonico: - attività e contesti fonte di felicità - attività e contesti significativi - obiettivi futuri A livello sociale: Ruolo delle relazioni sociali e familiari - come supporto e sostegno - come contesti nei quali a) condividere esperienze positive, b) perseguire obiettivi e c) significati personali 27

Conclusioni e suggerimenti: i caregiver A livello individuale: - Considerare l importanza del carico psicologico nella cura del parente malato - Coltivazione di attività e contesti fonte di benessere edonico ed eudaimonico: - attività e contesti fonte di felicità - attività e contesti significativi - obiettivi futuri A livello sociale: Ruolo delle relazioni sociali e familiari - come supporto e sostegno - come contesti nei quali a) condividere esperienze positive, 28 b) perseguire obiettivi individuali e c) significati personali

Bibliografia Apolone G. e Mosconi P. (1998). The Italian SF-36 Health Survey: Translation, Validation and Norming. Journal of Clinical Epidemiology, 11, 1025-1036. Delle Fave, A., Brdar, I., Freire, T., Vella-Brodrick, D.A., & Wissing, M.P. 2010. The investigation of eudaimonic happiness: Qualitative and quantitative findings. Social Indicators Research, 100, 185-205. Diener E., Emmons R.A., Larn R.J. e Griffin S. (1985). The satisfaction with life scale. Journal of Personality Assessment, 49, 71-75. Johnson E. e Bauman L.J. 1995. Relationship of self-esteem and efficacy to psuychological distress in mothers of children with chronic physical illness, Health Psychology, 14(4), 333-340. Knight R., Devreux R. e Godfrey H. (1997). Psychological consequences of caring for a spouse with MS. Journal of clinical experimental Neuropsychology, 19, 7-19. Miodrag N. e Hodapp R.M. 2010. Chronic illness and health among parents of children with intellectual and developmental disabilities. Current Opinion in Psychiatry, 23, 407-411. Neugaard B., Anderesen E., McKune S.L. e Jamoom E.W. 2008. Health-Related Quality of Life in a National Sample of Caregivers: Findings from the Behavioral Risk Factor Surveillance System. Journal of Happiness Studies, 9, 559-575. Raina P., O Donnell M., Rosenbaum P., Brehaut J., Walter S.D., Russell D., Swinton M., Zhu B e Wood E. 2005. The Health and Well-being of Caregivers of Children with Cerebral Palsy, Pediatrics, 115, 626-636 Tong H.C., Kandala G., Haig A.J., Nelson V.S., Karen M.P.H., Yamakawa K.S.J. E Shin K.Y. 2002. Physscal functioning in female caregivers of children with physical disabilities compared with female caregivers of children with a chronic medical condition, 156, 1138-1142. 29