INTRODUZIONE E PIANO DELL OPERA 1. La nozione giuridica di mercato. La crisi del diritto pubblico dell economia. L evoluzione giurisprudenziale fino alla legge n. 287 del 1990... 1 2. La necessità di leggere la disciplina del codice civile parallelamente a quella antitrust... 5 CAPITOLO I I LIMITI LEGALI ALLA CONCORRENZA Art. 2595 c.c. 1. La funzione dei limiti alla concorrenza. L utilità esegetica della norma dell art. 2595 c.c. Il rilievo pubblico del conflitto interindividuale... 7 CAPITOLO II IL DIVIETO DI CONCORRENZA DA PARTE DELL ALIENANTE DI UNA AZIENDA Art. 2557 c.c. 1. La novità dell art. 2557 c.c.... 11 2. La ratio della norma. L emersione della funzione antitrust... 12 3. L applicazione analogica del divieto... 13 CAPITOLO III I LIMITI CONTRATTUALI ALLA CONCORRENZA. LE INTESE ANTICONCORRENZIALI Art. 2596 c.c. ed art. 2 legge n. 287 del 1990 1. Il patto di non concorrenza. Contiguità della fattispecie a quella di cui all art. 2557 c.c.... 19 2. La natura accessoria del patto... 21
X INDICE SOMMARIO 3. La particolarità del rapporto di agenzia... 22 4. La ratio della norma... 25 5. Il rilievo della legge n. 287 del 1990. Il tentativo di evitare il costo della concorrenza... 26 6. Il rilievo del comportamento oggettivo dell imprenditore. Cenno al divieto di intese di cui all art. 2 della legge n. 287 del 1990... 27 7. L intesa nel mercato non rilevante nella prospettiva antitrust. La competenza del giudice ordinario... 28 8. Il coordinamento tra il controllo che spetta alla Autorità Garante della concorrenza e del mercato e la giurisdizione ordinaria. La competenza sulle domande da inadempimento al patto che limita la concorrenza (rinvio al cap. XI)... 32 CAPITOLO IV IL PATTO DI NON CONCORRENZA CON IL PRESTATORE DI LAVORO Art. 2125 c.c. 1. Il patto come proiezione dell obbligo di fedeltà vigente in corso di rapporto. I requisiti del negozio... 37 2. La violazione della privativa spettante all ex datore di lavoro. L intreccio tra le norme lavoristiche e quelle brevettuali... 40 CAPITOLO V L OBBLIGO DI CONTRATTARE NEL CASO DI MONOPOLIO Art. 2597 c.c. 1. La ratio della norma e la consapevolezza antitrust. Il monopolista... 43 2. Le imprese che esercitano servizi pubblici. Cenno all uso dell aiuto di stato contrario alla correttezza professionale... 45 CAPITOLO VI LA LOGICA DELL ART. 2598 C.C. 1. I momenti di oggettivo rilievo concorrenziale nell agire dell imprenditore... 47 2. L offerta del prodotto al mercato. La fissazione del prezzo, la scelta del segno distintivo. Richiamo della distinzione tra illecito brevettuale ed illecito concorrenziale nell uso del segno... 48 3. La novità storica dell art. 2598 c.c. Il dover essere dell imprenditore... 51 4. L uso anticoncorrenziale della privativa... 53
XI 5. Il rapporto di concorrenza... 56 6. La concorrenza del terzo interposto... 58 7. La concorrenza sleale del collaboratore del concorrente... 60 CAPITOLO VII L OBBLIGO DI NON CONFONDERE IL MERCATO Art. 2598 c.c. n. 1 1. Il contenuto positivo del divieto di atti confusori... 61 2. La confondibilità dei segni. Il marchio... 65 3. I limiti del monopolio sul segno. La funzione della distintività... 66 4. Il rilievo della affinità tra i prodotti... 69 5. Il marchio di forma. L implicazione di una qualità del prodotto da parte del segno. La distinzione dell illecito brevettuale da quello anche concorrenziale... 72 6. Il marchio decettivo. Il rilievo della funzione promozionale del marchio. L art. 41 della legge marchi... 74 7. Marchio debole e marchio forte... 77 8. La confondibilità della ditta e della insegna... 78 9. (Segue): la ditta. Identificazione dell illecito concorrenziale... 81 10. La specificità della fattispecie di confondibilità tra insegne... 82 CAPITOLO VIII L IMITAZIONE SERVILE DEI PRODOTTI DEL CONCORRENTE Art. 2598 c.c. 1. L imitazione servile tra illecito brevettuale ed illecito concorrenziale. Il pericolo di sovrapporre la funzione delle relative tutele. Il rilievo della confondibilità... 87 2. La forma individualizzante... 89 3. Il falso voluto della forma bella... 91 4. Le interferenze con il diritto di Autore... 93 CAPITOLO IX GLI ALTRI MEZZI DI CONCORRENZA SLEALE PREVISTI DAL N. 1 DELL ART. 2598 C.C. 1. La residualità della previsione... 95 CAPITOLO X LA COMUNICAZIONE COMMERCIALE SLEALE Art. 2598 c.c. n. 2 1. L autonomia della fattispecie... 97
XII INDICE SOMMARIO 2. La particolare contiguità degli illeciti antitrust... 99 3. Il giudizio di mercato sul prodotto ed i comportamenti che alimentano tale giudizio. La pubblicità vietata. La pubblicità ingannevole. La pubblicità comparativa... 101 4. Le notizie discreditanti. Il contenuto del discredito... 105 5. La comunicazione elogiativa e la contrarietà alla correttezza professionale. L appropriazione di pregi altrui... 107 6. La nozione di pregio altrui... 109 7. La particolare pericolosità concorrenziale della fattispecie. L aggressione al giudizio di mercato conquistato dal concorrente... 109 8. Il rapporto tra la norma di chiusura del n. 3 dell art. 2598 c.c. e quelle di cui ai nn. 1 e 2... 111 CAPITOLO XI LA CORRETTEZZA PROFESSIONALE 1. L oggettivizzazione della concorrenza sleale... 115 2. Il fenomeno parallelo dell illecito antitrust... 118 3. Ancora sulla influenza dell evoluzione antitrust sulla configurazione dell illecito antitrust. Conferme tratte dall art. 33 della legge n. 287 del 1990... 119 4. Conferme tratte dall art. 2600 c.c.... 122 5. Gli altri mezzi di concorrenza sleale di cui al n. 3 dell art. 2598 c.c.... 123 6. Le fattispecie. Le manovre sul prezzo. La necessità di contestualizzare la correttezza professionale... 124 7. Il prezzo come strumento di discriminazione. La plausibilità professionale della manovra come giustificazione della sua natura di legittima scelta di impresa... 128 8. Lo storno di dipendenti e l imitazione dell organizzazione altrui.. 131 9. La concorrenza parassitaria... 134 10. L abuso di segreti... 136 11. La concorrenza dell ex dipendente. L invenzione dell ex dipendente... 137 12. L ampliamento costante della nozione di contrarietà alla correttezza professionale. L azione di concorrenza sleale a fronte degli illeciti antitrust. Il risarcimento del danno da intesa, da abuso di posizione dominante e da violazione delle prescrizioni di AGCM in tema di concentrazione. Il recupero della giurisdizione ordinaria.. 140 13. La violazione di norme pubblicistiche. La violazione delle norme penali... 145 14. Le attività economiche autorizzate e concesse... 147
XIII 15. La violazione del patto di esclusiva. L atto del terzo non contraente... 149 16. Le attività economiche condotte con il mezzo elettronico... 152 17. Il domain name... 153 CAPITOLO XII IL RIPRISTINO DELLE SITUAZIONI LESE DALLA CONCORRENZA SLEALE. LA PRESCRIZIONE DELLE AZIONI. IL RUOLO DELLE ASSOCIAZIONI PROFESSIONALI Art. 2599, 2600 e 2601 c.c. 1. La sentenza che accerta la concorrenza sleale... 157 2. L elemento psicologico dell illecito... 160 3. L azione ex art. 1441 c.c.... 161 4. Il ricorso agli strumenti di tutela urgente... 162 5. La prescrizione dell azione di concorrenza sleale... 164 6. La pubblicazione della sentenza di condanna. L iniziativa del danneggiato... 165 7. Il ruolo delle associazioni professionali nella promozione dell azione... 166 8. Le associazioni dei consumatori... 167 9. La legittimazione passiva delle associazioni professionali... 169 APPENDICE LEGISLATIVA I. Articoli del codice civile dal n. 2595 al n. 2601... 173 II. Legge 10 ottobre 1990 n. 287. Norme per la tutela della concorrenza e del mercato... 175 III. Artt. 81, 82, 86 del Trattato CE (già articoli 85, 86, 90 e così rinumerati a seguito del Trattato di Amsterdam entrato in vigore il 1 o maggio 1996)... 189