Trattamento del sistema magnocellulare-dorsale. Prof. Simone Gori

Documenti analoghi
VISIONE_03 LE VIE VISIVE E LA VISIONE CROMATICA. FGE aa

3.Visione_03 Le vie visive e la visione cromatica

VISUO SPAZIALI MAURIZIO GAMBARI BERIO 03/04/2011

Percezione del movimento

i disturbi della percezione visiva

La visione spaziale (3)

Interazione non verbale: l attenzione e lo sguardo (2)

Dislessia Evolutiva. Come si manifesta Le prime fasi (inizio elementare)

Articolo #2. NeuroImage. Magnetic stimulation of visual cortex impairs perceptual learning

Costanza del colore e teoria retinex di Land

Fovea. Circuiti neurali retinici. Acuità visiva massima. Rapporto 1:1 tra fotorecettori e cellule gangliari

Le afferenze dai due occhi sono segregate. Esperimenti di Hubel e Wiesel. tracciante radioattivo iniettato nell occhio. trasporto anterogrado

Il contrasto. La percezione del contrasto. Contrasto e filling-in. Il contrasto simultaneo. Le distribuzioni di luminanza (ii)


La visione spaziale (3): NGL e corteccia primaria

Fisiologia Umana. La percezione visiva

La percezione visiva. Fisiologia Umana. Valori di Luminanza. Il Sistema Nervoso Parte III

Neuroscienze, Dislessia, Scuola

Aspetti percettivi e attenzionali nella dislessia evolutiva: dalla teoria alla pratica riabilitativa. Dr. Simone Gori PhD

Le malattie retiniche ereditarie

Le vie visive centrali

La visione spaziale: NGL e corteccia primaria

Tipi di Stimoli 06/05/2017 CONTRASTO. Classificazione. SENSIBILITA AL CONTRASTO Definizione Contrast stimuli. CONTRASTO Come si Esprime?

La consapevolezza visiva

Percezione del movimento

#7! PERCEZIONE DEL MOVIMENTO! Teoria della Percezione e Psicologia della Forma!

RISULTATI DI ALCUNI STUDI SPERIMENTALI SULLA RIABILITAZIONE DELLA DISLESSIA:

Il sistema sensomotorio

Oltre V1 : Aree visive extrastriate

Argomenti trattati: Pomeriggio (x chi è sopravvissuto alla mattina ovviamente) Disturbi ortografici e dislessia: è una vera causa? Il sistema visivo;

Attenzione visiva (2)

Autismo e sordità: la complessità della valutazione logopedico-percettiva

Corso di Psicobiologia e Neuropsicologia, L udito. Il suono

COSA SUCCEDE DOPO? VIA DORSALE O DEL WHERE VIA VENTRALE O DEL WHAT CORTECCIA PARIETALE (AZIONE) CORTECCIA TEMPORALE (PERCEZIONE)

Aggiustamenti adattativi della percezione visiva Il controllo attenzionale della percezione

La visione spaziale. 3 Visual Acuity: Oh Say, Can You See? 3 Snellen C di Landoldt. 3 Visual Acuity: Oh Say, Can You See? (cont d)

Modelli dell interazione audio-visiva nella corteccia: meccanismi neurali alla base di fenomeni percettivi illusori

Perchè i giocatori di pallacanestro sanno così bene anticipare le azioni degli avversari?

2.Visione_02 Fisiologia retinica. Prof. Carlo Capelli Fisiologia Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Università di Verona

FOLLOW-UP METODOLOGICO DEL NEONATO A RISCHIO DI CVI

LA VISIONE NELL APPRENDIMENTO DEL BAMBINO

Trasduzione sensoriale

Ciclo di incontri con operatori scolastici: struttura

Dislessia Disturbo Specifico dell'apprendimento

VISIONE_02 FISIOLOGIA RETINICA. FGE aa

I disturbi dell identificazione di oggetti

Congresso Salute e cittadinanza biologica Pontificia Università Lateranense, Istituto Camillianum Roma, Aprile 2013.

Corso di Laurea in Educatore dell infanzia A.A Docente: M. Stella Valle

Interpretazione della prova di scrittura spontanea. Consigli metodologici per favorire l apprendimento

Corso integrato di Bioingegneria Medicina Fisica e Riabilitativa SISTEMI SENSORIALI E PERCEZIONE. Sistemi sensoriali Stimoli esterni.

PSICOFISIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE UMANA.

Dal chiasma ai segni clinici. I. Zucca

I primi stadi della visione: strati interni della retina

I disturbi dell identificazione di oggetti

OLTRE LA DIAGNOSI: VERSO UNA VALUTAZIONE CHE PERMETTA DI COMPRENDERE LA NATURA DELLE DIFFICOLTÀ E DI INDIVIDUARE LE PRIORITA PER UN INTERVENTO

Difficoltà e Disturbo: quale relazione negli apprendimenti scolastici. Marzia L. Bizzaro

L'ATTENZIONE tesina di ALessia Serinelli corso di psicologia della visione a.a prof.ssa Invitto

Teoria di un deficit Magnocellulare nella dislessia: ruolo del sistema neuronale in aspetti caratteristici della visione binoculare

DISLESSIA E DISTURBI DELL APPRENDIMENTO: NUOVE DIREZIONI FRA CLINICA E RICERCA

II Parte: 19 Novembre 2015

Percezione. Germano Rossi ISSR 2011/12

Dimensioni delle sensazioni

Elaborazione SENSORIALE

LEZIONE 11: VISTA. Lezione_11_vista 1. pupilla cornea. iride. umore acqueo. fibre zonulari. muscolo ciliare. coroide. sclera. retina.

Campo recettivo di un recettore

La dislessia e le dislessie. Un unico fattore e molteplici manifestazioni Giacomo Stella Università di Modena e Reggio Emilia

Siamo nati per imparare guardando: i neuroni specchio

SENSIBILITA FISIOLOGIA UMANA II SEM (MEGIGHIAN)

L immagine. Meccanismi della visione umana Come si genera un immagine Caratteristiche dell acquisizione L immagine digitale

I DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO

Costanza di bianchezza

Alcuni fatti. Il riconoscimento degli oggetti. Le costanze percettive. Costanza della forma. Costanza della forma. Costanza della forma

L intelligenza biologica. Sommario

PROCESSI DECISIONALI E SCELTE ARBITRALI

Disturbi del linguaggio

I neuroni a specchio (1) Il sistema motorio (2) Osservazione (3) Immaginazione (4) Empatia (5)

EVOLUZIONE DEL PALLIO

Nuovo Protocollo di ricerca DE

apprendimento: Disturbo della lettura (DISLESSIA):

L intelligenza biologica Computazione nel sistema nervoso

CORTECCIA ASSOCIATIVA LOBO PARIETALE

16 DICEMBRE LA MEMORIA Maria Beatrice Corteggiani Anna Maria Nardozza LE EMOZIONI Fusco Claudia, Terriaca Sonia e Vitantonio Marina

Michael Posner SISTEMA

Valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive

Corso per BRAIN TRAINER

Sistema nervoso. Diencefalo

Nessuno è somaro. Modelli per una scuola per tutti. Giacomo Stella Università di Modena e Reggio Emilia sosdislessia

La dislessia e le dislessie. Un unico fattore e molteplici manifestazioni

L intelligenza biologica Computazione nel sistema nervoso

Percezione e azione. Chiara Della Libera. 7 Febbraio Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona

STUDIO DEI MECCANISMI NEURONALI COINVOLTI NELL ANALISI VISIVA DEL MOVIMENTO NEL NEONATO MEDIANTE POTENZIALI EVOCATI FEDERICA TROMBELLA

La visione attiva. Percezione e azione. Due sistemi funzionalmente ed anatomicamente separati. Analisi ad alto livello degli stimoli visivi

L ABC sulla disgrafia: come intervenire quando lasciar traccia è difficile. Dott.ssa Tassi Francesca per

Capitolo 5 Apprendimento motorio

Imaging funzionale e motulesioni.

INTRODUZIONE ALLE BASI BIOLOGICHE DEI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

Istituzioni di linguistica a.a Federica Da Milano

Lo sviluppo delle funzioni visuo-spaziali e visuomotorie

L intelligenza biologica Computazione nel sistema nervoso

Transcript:

Trattamento del sistema magnocellulare-dorsale Prof. Simone Gori

Premessa Necessaria Dopo l ultimo convegno a Padova ho scoperto che in Italia: la scienza deve necessariamente essere pallosa alla morte altrimenti non è scienza e che bisogna necessariamente avere lo stesso senso dell umorismo che vigeva nell alto medioevo oppure va anche bene basso medioevo ma solo sotto Torquemada in Spagna in sostanza urge un intervento immediato della CENSURA affinché la scienza sia tale e sia apprezzabile dai modernissimi luminari italiani. Così per sicurezza ho fatto passare queste slide sotto la censura del

Califfo!!!

La via magnocellulare-dorsale (M-D) La via M-D origina nelle cellule gangliari della retina, passa attraverso gli strati M del nucleo genicolato laterale (LGN), ed infine raggiunge le cortecce occipitali e parietali. La via M-D è considerata cieca ai colori, e risponde ottimamente alle differenze di contrasto, alle basse frequenze spaziali, alle alte frequenze temporali ed al movimento La via M-D sembra essere danneggiata in individui con dislessia mentre l altra via parallela maggiore del sistema visivo i.e. la via parvocellulare-ventrale (P-V), è normalmente intatta. La via P-V è caratterizzata da una risoluzione temporale poù bassa e da una superiore sensibilità alle alte frequenza spaziali, è anche sensibile alle differenze di colore.

La retina

Cellule Gangliari della Retina

Cellule Gangliari M

Nucleo Genicolato Laterale (LGN)

Corteccia Visiva Primaria (V1)

E dopo V1???

Ci terrei a ricordarvi alcuni buoni motivi per cui essere accurati nel percepire il movimento e importante

Ci terrei a ricordarvi alcuni buoni motivi per cui essere accurati nel percepire il movimento e importante

Ci terrei a ricordarvi alcuni buoni motivi per cui essere accurati nel percepire il movimento e importante

Il deficit M-D nei dislessici: mito o realta??? Il deficit M-D nei dislessici e al centro di un grande dibattito scientifico che ha animato e tutt ora anima il mondo della dislessia E cosi dibattuto che divide anche il nostro lab dall interno! Io che sono un percettologo lo trovo un dibattito sterile perche e OVVIO che tutto si deve spiegare con un processo percettivo e quindi il deficit M-D mi piace. Andrea che e un attentologo lo trova un dibattito sterile perche la via M-D finisce nella corteccia parietale e quindi in sostanza lui lo legge come un deficit attentivo e quindi va tutto bene. Sua Divina Grazia Sandro etichetta invece il deficit M-D nella dislessia con un tecnicissimo tutte cazzate Chi ha ragione? Beh andiamo per ordine

La teoria dell M-D deficit nela dislessia Trichur Vidyasagar John Stein

Deficit M-D in Dislessia I primi dati in questa direzione risalgono al 1980 dove alcuni esperimenti di psicofisica utilizzando come stimolo dei reticoli sonusoidali dimostrarono una sensibilita al contrasto deficitaria nei dislessici in situazione di bassa frequenza spaziale e alta frequenza temporale (Lovegrove et al., 1980), proprieta che sono processate dai neuroni dello strato magnocellulare del LGN (LGN; Shapley, 1990).

Deficit M-D in Dislessia La scoperta negli anni 90 che c era differenza nelle dimensioni dei neuroni negli strati magnocellulari fra dislessici e controlli nell analisi postmortem (Livingstone et al., 1991) ha portato un forte dato fisiologicoin favore del deficit magnocellulare nella dislessia (Stein, 2001; Stein and Walsh, 1997).

Deficit M-D in Dislessia Piu di recente (al contrario di tanta altra gente noi siamo sul pezzo: non siamo rimasti all epoca del grunge ) la teoria del deficit M-D ha ricevuto conferme attraverso una serie di studi comportamentali e di brain imaging (Boden and Giaschi, 2007), impiegando paradigmi che testano la componente pi dorsale della via M-D (Ungerleider and Mishkin, 1982), includendo quindi le aree V5/MT, MST, and la corteccia parietale. I risultati dicono chiaramente che dislessici di qualunque eta, gruppo etnico o linguaggio mostrano una riduzione abilita di detezione e di discriminazione sia nella velocita che nella direzione del movimento coerente in confronto ai controlli a sviluppo tipico (Cornelissen et al., 1995; Demb et al., 1997; Hansen et al., 2001; Heim et al., 2010; Meng et al., 2011; Talcott et al., 2000, 2003; Witton et al., 1998) e una ridotta o nessuna attivazione dell area V5/MT (Demb et al., 1997; Eden et al., 1996; Heim et al., 2010; but see Vanni et al., 1997).

Quindi

Problemetti con il Deficit M-D in Dislessia I test tipicamente usati per misurare la via dorsale sono interpretabili anche come misurante un deficit di estrazione del segnale dal rumore (Sperling et al. 2005; 2006) deficit riconosciuto come presente nei dislessici. Il deficit M-D è causa o effetto della dislessia??? (e.g. Olouade et al. 2013).

CDM Paradigm Fixation Random Dots Response screen + Which Direction?

Perche e cruciale capire il deficit M-D in dislessia Comprendere il ruolo del deficit M-D nella dislessia è CRITICO per l identificazione preoce della dislessia e per il trattamento precoce delle future disabilita di lettura. Un deficit M-D puo infatti essere identificato molto presto e servire da screening per riconoscere i bambini a rischio di dislessia. Inoltre potrebbe essere trattato e magari trasformarsi in migliori abilita di lettura nei bimbi dislessici o addirittura prevenire che i bimbi a rischio di dislessia diventino dislessici. Ovviamente pero deve essere chiarito se questo deficit e causa o effetto della lettura

Testiamo la porzione più bassa della via M-D! Gori et al. 2014, Fontiers in Human Neuroscience

Rimangono alcuni problemi Dobbiamo trovare un modo di testare anche la porzone piu dorsale della via M-D con stimoli non legati all estrazione del segnale dal rumore. Reading Level questi sconosciuti Causa o effetto?????????????

Adesso testiamo la porzione più alta della via M-D, e buttiamoci pure la genetica! Gori et al. 2015, Cerebral Cortex

Ma quello che tutti noi vogliamo è un indiscutibile

Prima idea Gori & Facoetti, 2014, Vision Research

Perceptual Learning con Dislessici 1) PreTest 2) 10 giorni di Training TR 3) PostTest 4) 10 giorni di Training TI )5 Post Test Pre e Post Test Fissazione Random Dots Schermo di Risposta + Training Task Irrelevant Fissazione RSVP Schermo di Risposta + 4 Which numbers did you see? Fissazione + Training Task Relevant Random Dots Schermo di Risposta Which one contains coherent motion?

Here you go! Gori et al. Cerebral Cortex, in press

This is

Facciamo il punto della situazione Il defict M-D e presente nei dislessici a diversi livelli della via M-D Questo deficit e presente anche se i dislessici sono confrontati con i reading level Questo deficit e presente anche nei bambini a rischio di dislessia Questo deficit e presente anche nei bambini che diventeranno dislessici Se la via M-D viene allenata le abilità di lettura nei poveri lettori migliorano Tutto questo spinge a considerare il deficit M- D come causa della dislessia e quindi va preso in seria considerazione!

Tutto questo è stato possibile solo grazie a una grande squadra: Andrea Facoetti S.D.G. Sandro Franceschini Luca Ronconi Sara Bertoni Milena Ruffino Katia Pedrolli Marica Sali Vittoria Trezzi Sara Mascheretti Monja Tait

simone.gori@unibg.it