Un nuovo marker efficace di infiammazione intestinale: la proteina high mobility group-box1 (HMGB1)

Documenti analoghi
Stress e Malattie Gastrointestinali. Irritable Bowel Syndrome, IBS INTRODUZIONE

TERAPIE BIOLOGICHE PER IL TRATTAMENTO DEL MORBO DI CROHN (CD). Studente: Di Savino Augusta Corso di Immunologia Molecolare A.

COME FANNO LE CELLULE SOFFERENTI AD ATTIVARE IL PROCESSO INFIAMMATORIO?

Infiammazione: la culla del tumore

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA MALATTIE INFIAMMATORIE DEL COLON E DEL PANCREAS E LORO ASSOCIAZIONI GENETICHE

Malattie infiammatorie croniche intestinali e polmone: quando sospettarle. M. Vecchi Università degli Studi di Milano IRCCS Policlinico San Donato

Proprietà Esotossine Endotossine

Aspetti genetici delle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali ad esordio molto precoce

CLASSICHE GENETICA BIOTECNOLOGIE MODERNE BIOLOGIA CELLULARE TECNOLOGIA DEL DNA RICOMBINANTE INGEGNERIA GENETICA

Esotossina: definizione Prodotto del metabolismo di alcuni batteri che viene riversato nel mezzo in cui essi sono posti a sviluppare Glicoproteine ad

Vedolizumab. Irene Modesto, MD, PhD IBD Medical Lead, Takeda Italia

Il cancro del colon retto costituisce il terzo tumore più frequente in ambo i sessi

Celiachia sieronegativa

SCUOLA REGIONALE DI FORMAZIONE SPECIFICA IN MEDICINA GENERALE, CORSO 2009/2011. MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI

Psoriasi, le cellule..

Meccanismi effettori dei linfociti T citotossici

Leucocitoaferesi e IBD: la Clinica. Maria di Girolamo, Alessandro Sartini, Erica Villa Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Report globale conclusivo 25 giugno 2013

L'ALIMENTAZIONE MODERNA E LO SVILUPPO DELLE MALATTIE INFIAMMATORIE AUTOIMMUNI

Allegato 3/A Giudizi individuali sulla discussione dei titoli

Valutazione nutrizionale e supplementazione contransforming Growth Factor-β2 in pazienti adulti affetti da Malattia di Crohn in fase di remissione

Immunologia: Testi consigliati

Meccanismi di regolazione dell'attivazione dei basofili nelle malattie allergiche

Ruolo delle vie di segnale del CRF nelle alterazioni di motilità e funzioni della mucosa intestinale legate allo stress

1. Lipidomica nella risposta immunitaria in gastroenterologia

REPORT SCIENTIFICO 20 CNMD Napoli 2014

Argomento della lezione

CalFast TEST RAPIDO PER LA DETERMINAZIONE QUANTITATIVA DELLA CALPROTECTINA NELLE FECI RISULTATI IN SOLI 20 MINUTI TEST RAPIDO QUANTITATIVO

Biosimilari Infliximab in gastroenterologia

Utilizzo dei farmaci biologici in Regione Liguria: sostenibilità del sistema. Dott.ssa Maria Susanna Rivetti

Quali sono le novità nella terapia ormonale sostitutiva nell insufficienza delle ghiandole surrenaliche?

IMMUNITA RIMOZIONE DELL AGENTE INFETTIVO. Riconoscimento da parte di effettori preformati non

INTRODUZIONE. I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) sono un gruppo. eterogeneo di composti, spesso chimicamente non correlati, che tuttavia

Conoscenze tecniche: Metodologie biomolecolari:

NEWS!!! Marker di patologie intestinali di difficile interpretazione

Gastroenterologia, giovedì a Padova XXV simposio Ass. Roberto Farini

Ruolo dei fattori ambientali e della dieta nella patogenesi delle IBD

RCU: Moderni Orientamenti di Cura Displasia e Cancro Stefano Gobbo Anatomia Patologica. Cdc Pederzoli Peschiera del Garda


Le malattie infiammatorie intestinali e il progetto ASSIOMI

PROGETTI DI RICERCA DELLA FONDAZIONE CELIACHIA LE COMPLICANZE DELLA MALATTIA CELIACA. F Biagi, GR Corazza Università di Pavia

Le modificazioni del microbiota in corso di patologie gastrointestinali

PROPOSTA PER UN PERCORSO DIAGNOSTICO DI BENESSERE INTESTINALE. Roberto Colombo Coordinatore Laboratori Humanitas

Relazione sull attività scientifica svolta nel quadrimestre 1 giugno-30 settembre 2007 dalla Dott.ssa Ilaria Zanotti

DELL' ATEROTROMBOSI. Pedara 15/05/2010 DOTT. N. MESSINEO


CORSO INTEGRATO DI IMMUNOLOGIA ED IMMUNOPATOLOGIA. Prof. Roberto Testi Indirizzo

Apoptosi e Necrosi in Epatologia e Oncologia

I principali mediatori chimici dell infiammazione

VITAMINA D E DENSITÀ MINERALE OSSEA IN PAZIENTI PEDIATRICI CON MALATTIA INFIAMMATORIA CRONICA INTESTINALE (MICI)

I nuovi criteri di Porto per la diagnosi delle MICI nel bambino e nell adolescente

IL PUNTO SUL RISCHIO INFETTIVO NEL DIABETE Maria Chantal Ponziani

Stazione metropolitana Toledo - Arch. Óscar Tusquets. Congresso Nazionale. Palazzo Reale. delle Malattie Digestive Febbraio 2016

Il Pediatra ed il laboratorio: nuovi e vecchi esami, nuove interpretazioni. Luciana Biancalani. Pediatra di Famiglia Prato

I Recettori delle Citochine

IL LABORATORIO IN GASTROENTEROLOGIA.

Immunità tumorale Farmaci antitumorali. Anno accademico 2016/2017 I anno, II trimestre Laurea Magistrale LM-67

Il disturbo primario del morbo celiaco è l intolleranza al glutine, ad una componente proteica, gliadina, presente nel grano, orzo e segale.

IL PROCESSO INFIAMMATORIO

MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI (IBD) E GRAVIDANZA

Argomento della lezione

Corso Regionale Gastrocare 2016 Ferrara 23 settembre 2016 Imbarcadero Castello Estense Drssa Renata D Incà Gastroenterologia Azienda Ospedaliera di

INTRODUZIONE ALLE REAZIONI FLOGISTICHE

Antiedemigena AZIONE TRIVALENTE. Analgesica. Antinfiammatoria

Imagine of the colon f r. izzello rizzello

ANTIOSSIDANTI DALL A.G.A. 13 MAGGIO 2001 ATLANTA

PROGETTO: Effetti biologici dell antigene HLA-B35 nell Ipertensione Polmonare in pazienti Sclerodermici

PATOLOGIA GENERALE

Effetti biologici e meccanismi d azione indotti da PM10 su sistemi in vitro

Piccole proteine (15-30kDal) Riconosciute da recettori Secrete da diversi tipi cellulari

SINDROME METABOLICA Termine che indica sinteticamente la concomitanza di anomalie metaboliche quali: adiposità viscerale, dislipidemie, iperglicemia e

L. Stuppia, Genetica Medica Università G. d Annunzio, Chieti - Pescara

IPERSENSIBILITÀ DI TIPO III O MEDIATA DA IMMUNOCOMPLESSI

RISPOSTA IMMUNITARIA UMORALE. Attivazione dei linfociti B e produzione degli anticorpi. dott.ssa Maria Luana Poeta

FLOGOSI CRONICA: CAUSE

Fattori epidemiologici Fattori iatrogeni: Fattori ambientali:

SIMPOSIO SATELLITE BUDESONIDE: ALTRE INDICAZIONI DR.RAFFAELLO SOSTEGNI UOA GASTROENTEROLOGIA OSPEDALE MAURIZIANO UMBERTO I TORINO

L infiammazione (o flogosi) costituisce una risposta dei tessuti vascolarizzati a stimoli endogeni o esogeni che causano danno.

Difese dell organismo

MECCANISMI D AZIONE DELLE ESPOSIZIONI AMBIENTALI ED OCCUPAZIONALI A CAMPI MAGNETICI ELF: VALUTAZIONE DELLE HSP IN PBL DI SOGGETTI ESPOSTI

EMATOPOIESI. Cellula staminale Progenitore. linfoide. Progenitore. mieloide. Cellula staminale pluripotente. Timo. Cellula NK. Linfocita B Linfocita T

Parte 2. Rivalutazione scientifica del principio di Similitudine

Complesso Maggiore di Istocompatibilita (MHC)

Spondiloartrite Giovanile/Artrite Associata a Entesite (SPA-ERA)

Flora batterica intestinale DISBIOSI

Trasformazioni fenotipiche cellulari

PROGETTO DI RICERCA. Federica Cioffi. Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Laboratorio Universitario di Ricerca Medica (LURM)

Rete Regionale per la Gestione Terapeutica delle Malattie Infiammatorie Croniche dell Intestino in Sicilia

Immunologia e Immunopatologia. LINFOCITI T HELPER: Citochine dell Immunità Specifica

INFLIXIMAB: Approvazione del primo biosimilare nel trattamento delle patologie autoimmuni

Propeptide (senza attività ormonale) della Calcitonina ormonale attiva (116 AA; 12,3 KD).

Defects in Cytokine Production or Signaling That Can Lead to Autoimmunity. Davidson, A. et al. N Engl J Med 2001;345:

INTRODUZIONE AL SISTEMA IMMUNITARIO

REUMAFLORENCE 2008 Le criticità della terapia biologica. Induzione di autoanticorpi e lupus-like sindrome

Immunologia dei tumori

Cosa c è di nuovo nella fisiopatologia della malattia di Alzheimer?

IL-12 e IL-27. Nicoletta Minari

Il bambino con disordine funzionale gastrointestinale

Malattia celiaca Terapia

Transcript:

RECENT ADVANCE IN BASIC SCIENCE a cura di Salvatore Accomando Un nuovo marker efficace di infiammazione intestinale: la proteina high mobility group-box1 (HMGB1) Protein high mobility group-box1 (HMGB1): a new marker of gastrointestinal inflammation Roberta Vitali 1 (foto) Laura Stronati 2 Salvatore Cucchiara 3 1 ENEA, Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali, Laboratorio Tecnologie Biomediche; 2 Sapienza Università di Roma, Dipartimento di Biotecnologie Cellulari e Ematologia; 3 Sapienza Università di Roma, Dipartimento di Gastroenterologia, Epatologia e Endoscopia Digestiva Pediatrica Key words Marker infiammatorio Malattie infiammatorie croniche intestinali HMGB1 Abstract The fecal high mobility group box1 protein (HMGB1) is a non-invasive biomarker for Inflammatory Bowel Diseases (IBD) which helps to distinguish whether the intestinal inflammation is clinically evident or subclinical. This allows to recommend its use to control the development of the disease and evaluate the response to therapy in IBD. As a matter of fact HMGB1 is an active player in the inflammation of intestinal mucosa and consequently represents a good candidate as a target for IBD therapy. Indirizzo per la corrispondenza Salvatore Cucchiara viale Regina Elena 324, 00161 Roma E-mail: salvatore.cucchiara@uniroma1.it Nel lume intestinale sono presenti una vasta quantità di molecole immunogeniche e proinfiammatorie, con le quali il sistema immunitario è in costante interazione, di conseguenza la mucosa intestinale è in uno stato continuo di controllata reattività immunologica. Tale reattività può essere definita come una infiammazione fisiologica che deve essere mantenuta al minimo per preservare le condizioni di salute. La perdita del suo controllo porta a stati infiammatori che, se protratti, conducono a specifiche patologie. L infiammazione cronica intestinale è alla base delle malattie infiammatorie intestinali (IBD, da Inflammatory Bowel Disease ), che includono la malattia di Crohn (MC) e la colite ulcerosa (CU). Le IBD sono disordini immuno-mediati del tratto gastro-intestinale con una patogenesi derivante da un alterata interazione tra fattori genetici, immunologici e microbici 1. L ipotesi patogenetica prevalente è quella di una reazione immunologica abnorme da parte dell intestino nei confronti della normale flora intestinale. Tradizionalmente, una risposta mucosale adattativa aberrante, causata soprattutto dalle cellule T, è stata considerata la maggiore responsabile della patogenesi delle IBD. Tuttavia le recenti scoperte dei geni difettivi nel sistema immunitario innato hanno spostato l attenzione sulle fasi precoci della risposta immune 2. L attivazione della risposta immunitaria innata verso i batteri è mediata da una famiglia di recettori (PRRs, da Pattern Recognition Receptors ) che includono i recettori di superficie toll like (TLRs) e le proteine NOD (da Nucleotide Oligomerization Domain ) che mediano l attivazione del fattore di trascrizione NF-kB. Alcune mutazioni dei TLRs e delle proteine NODs producono sensori difettivi verso i patogeni e predispongono l ospite a infezioni ricorrenti e alla perpetuazione 172 Giorn Gastr Epatol Nutr Ped 2015;VII:172-176

RECENT ADVANCE IN BASIC SCIENCE HMGB1 nell infiammazione intestinale dell infiammazione intestinale 2. In seguito all attivazione dei PRRs la risposta immunitaria innata, per essere perpetuata, si avvale di specifiche molecole endogene, chiamate allarmine o DAMPs (da Damage Associated Molecular Pattern ). Queste ultime sono normalmente presenti nella cellula e vengono rilasciate nella matrice extracellulare durante infezioni, stress cellulare o danno tissutale e in tal modo attivano il sistema immunitario. Una proteina nucleare, high mobility group-box1 (HMGB1), è stata oggetto di particolare attenzione nelle sue funzioni di allarmina essendo coinvolta nella risposta infiammatoria dovuta o meno ad infezioni. HMGB1 è una proteina di 25 kda con funzioni di citochina proinfiammatoria espressa abbondantemente in molti tipi di cellule ed altamente preservata 3. Tale proteina fu originariamente scoperta come proteina nucleare. È stato però dimostrato che in condizioni infiammatorie, ad esempio in presenza di LPS, TNFalfa, IL-1, IL-6 e IL-8, o in caso di danno tissutale, HMGB1 è attivamente rilasciata dalle cellule del sistema immunitario nella matrice extracellulare, dove si comporta come citochina proinfiammatoria 3. Dopo essere stata secreta forma complessi infiammatori con ssdna, LPS, IL-1beta e nucleosomi, che interagiscono rispettivamente con i recettori TLR9, TLR4, IL1R e TLR2 coinvolti nella risposta immunitaria innata 3. In tal modo HMGB1 extracellulare induce la produzione di mediatori dell infiammazione, amplificando quindi tale condizione (Fig. 1). Attualmente HMGB1 è considerata un potente mediatore infiammatorio ed è implicata in diverse patologie infiammatorie e di tipo auto-immune, come la sepsi, l artrite reumatoide, il lupus eritematoso, le miositi e, come dimostrato dai nostri studi, le IBD 4. Alcuni dati in letteratura riportano inoltre, sempre in riferimento al tratto gastrointestinale, che HMGB1 altera la permeabilità della barriera intestinale 5, e che, in modelli murini di coliti indotte chimicamente, il trattamento con anticorpi policlonali anti- HMGB1 è in grado di ridurre l infiammazione 6. Viste le specifiche proprietà della proteina, il nostro gruppo di ricerca, storicamente interessato allo studio della patogenesi delle IBD, ha rivolto la sua attenzione allo studio del ruolo di HMGB1 in queste patologie. Dati ottenuti nei nostri laboratori hanno mostrato per la prima volta che HMGB1 è secreta da tessuti intestinali umani infiammati prelevati da pazienti pediatrici affetti da IBD 4. HMGB1 risulta significativamente aumentata nelle feci di una coorte di pazienti pediatrici con IBD, rispetto ai controlli sani (Fig. 2). Pertanto tale proteina può essere considerata come un nuovo marker di infiammazione intestinale da valutare in campioni fecali 4. Nello studio è emerso inoltre che i livelli endogeni di HMGB1 nei tessuti dei pazienti non erano aumentati né a livello Figura 1. HMGB1 è una damage associated molecular pattern molecule (DAMP). 173

R. Vitali et al. a b Figura 2. HMGB1 è presente nelle feci di pazienti affetti da IBD. I livelli di HMGB1 risultano significativamente aumentati nelle feci di pazienti affetti da malattia di Crohn e Colite Ulcerosa rispetto ai controlli sani. (a) I campioni sono mostrati in accordo con il grado di severità di malattia. (B) L analisi densitomentrica mostra che HMGB1 è fortemente aumentata nelle feci di pazienti con IBD (p < 0.001) rispetto ai controlli sani. proteico né a livello di mrna, dimostrando che l aumento di HMGB1 fecale ritrovato nei pazienti è causato da una aumentata secrezione della stessa a carico della mucosa intestinale infiammata 4. L efficacia di HMGB1 come biomarcatore di infiammazione intestinale è stata testata attraverso l analisi di correlazione tra i livelli di HMGB1 e quelli di Calprotectina (usata di routine come marcatore di infiammazione) in campioni fecali di pazienti pediatrici e adulti affetti da IBD, che ha dimostrato l esistenza di una correlazione positiva tra i due bio-marcatori (dati non pubblicati). Studi successivi sono stati volti ad indagare se l inibizione di HMGB1 potesse essere una valida strategia per ridurre l infiammazione intestinale. L inibizione di HMGB1 è stata quindi ottenuta con il Dipotassio Glicirrizinato (DPG), una molecola naturale estratta dalla radice della liquirizia che si è dimostrata capace di inibire l attività citochinica di HMGB1 7. In un modello murino di colite indotta chimicamente mediante il destran-solfato (DSS), il trattamento con il DPG è in grado di ridurre l infiammazione intestinale conducendo ad una significativa riduzione della severità della colite (Fig. 3A) 8. In particolare, in campioni murini di mucosa colonica in cui è stata indotta la colite, il trattamento con DPG riduce considerevolmente l espressione delle principali citochine pro-infiammatorie quali: TNF-alpha, IL-1beta e IL-6 (Fig. 3B) 8, e modula lo stress ossidativo riducendo l espressione di enzimi chiave 174

RECENT ADVANCE IN BASIC SCIENCE HMGB1 nell infiammazione intestinale a Figura 3A. IL trattamento con DPG riduce la severità delle coliti murine chimichiamente indotte. Topi del ceppo C57BL/6 in cui la colite era indotta mediante DSS, sono stati trattati con due dosi di DPG (3 e 8 mg/kg) per 7 giorni. Lo score clinico totale è stato analizzato (consistenza delle feci, presenza di sangue nelle feci e aspetto generale) e risulta notevolmente diminuito in seguito al trattamento con DPG. B Figura 3B. DPG riduce l espressione degli mrna delle seguenti citochine pro-infiammatorie: TNF-alpha, IL-1beta IL-6 nei tessuti infiammati di topi trattati con DSS. I dati rappresentano l espressione del gene target, analizzato meriante real-time PCR, normalizzato rispetto al gene di riferimento. UN, animali non trattati; DSS, destran-solfato; DPG, Dipotassio Glicirrizinato. ** p=0.001. di questa via di segnale (inos e COX-2) 9. Parallelamente, i livelli di HMGB1, che risultano elevati nelle feci di topi affetti da colite indotta mediante DSS, sono fortemente ridotti nelle feci in seguito al trattamento con DPG 8. Utilizzando dosi crescenti di DSS, per indurre coliti di diversi gradi di gravità, è emerso che HMGB1 fecale aumenta proporzionalmente all aumentare della dose di DSS, mostrando che la proteina consente di differenziare una infiammazione severa da una forma sub-clinica. Inoltre i livelli di HMGB1 fecale si normalizzano, tornando ai livelli dei controlli sani, in caso di completa guarigione della mucosa intestinale ottenuta in seguito alla sospensione del trattamento con l induttore chimico (DSS) 10. In accordo con questa evidenza, in pazienti affetti da IBD, il livello di HMGB1 fecale correla positivamente con gli indici endoscopici delle malattie ( Simple Endoscopic Score per la malattia di Crohn [SES-CD] e Mayo Score Endoscopico per la Colite Ulcerosa) 10. Gli studi sinora condotti dimostrano quindi che HMGB1 è un protagonista attivo dell infiammazione a carico della mucosa intestinale 175

R. Vitali et al. e rappresenta pertanto un buon candidato come target di terapia per le patologie infiammatorie intestinali. Inoltre l HMGB1 fecale costituisce un biomarcatore non invasivo per le IBD, in grado di distinguere tra infiammazione intestinale clinicamente evidente e subclinica, consentendo di suggerirne l uso per monitorare il decorso della malattia e valutare la risposta alla terapia nelle malattie infiammatorie intestinali. Bibliografia 1 Sartor RB. Mechanisms of disease: pathogenesis of Crohn s disease and ulcerative colitis. Nat Clin Pract Gastroenterol Hepatol 2006;3:390-407. 2 Yamamoto-Furusho JK. Genetic factors associated with the development of inflammatory bowel disease. World J Gastroenterol 2007;13:5594-7. 3 Bianchi ME. HMGB1 loves company. J Leukoc Biol 2009;86:573-6. 4 Vitali R, Stronati L, Negroni A, et al. Fecal HMGB1 is a novel marker of intestinal mucosal inflammation in pediatric inflammatory bowel disease. Am J. Gastroenterol 2011;106:2029 40. 5 Sappington PL, Yang R, Yang H, et al. HMGB1 B box increases the permeability of Caco-2 enterocytic monolayers and impairs intestinal barrier function in mice. Gastroenterol 2002;123:790-802. 6 Maeda SY, Hikiba W, Shibata T, et al. Essential roles of high-mobility group box 1 in the development of murine colitis and colitis-associated cancer. Biochem Biophys Res Commun 2007;360:394-400. 7 Mollica L, De Marchis F, Spitaleri A, et al. Glycyrrhizin binds to High-Mobility Group Box 1 protein and inhibits its cytokine activities. Chem Biol 2007;14:431-41. 8 Vitali R, Palone F, Cucchiara S, et al. Dipotassium glycyrrhizate inhibits HMGB1-dependent inflammation and ameliorates colitis in mice. PLoS One 2013;8:e66527. 9 Vitali R, Palone F, Pierdomenico M, et al. Dipotassium glycyrrhizate via HMGB1 or AMPK signaling suppresses oxidative stress during intestinal inflammation. Biochemical Pharmacol 2015;97:292-9. 10 Palone F, Vitali R, Cucchiara S, et al. Role of HMGB1 as a suitable biomarker of subclinical intestinal inflammation and mucosal healing in patients with inflammatory bowel disease. Inflamm Bowel Dis 2014;20:1448-57. Le malattie infiammatorie intestinali croniche (IBD, da Inflammatory Bowel Disease ) sono disordini immuno-mediati del tratto gastro-intestinale. La proteina nucleare high mobility group-box1 (HMGB1), possiede attività di citochina proinfiammatoria, ed è attualmente considerata un potente mediatore infiammatorio implicato in diverse patologie infiammatorie e di tipo autoimmune. HMGB1 fecale costituisce un biomarcatore non invasivo per le IBD. L inibizione di HMGB1 risulta essere una valida strategia per ridurre l infiammazione intestinale in modelli murini di colite, e rappresenta pertanto un buon candidato come target di terapia per le patologie infiammatorie intestinali umane. 176