SCHEMA PER LA ELABORAZIONE DEL POF - La seguente nota fa parte di un volume di Umberto Tenuta sulla elaborazione del POF in via di pubblicazione - La elaborazione del POF potrebbe seguire uno schema analogo a quello che segue, nel quale sono riportate quelli che appaiono gli aspetti essenziali, anche se suscettibili di integrazioni e di modifiche. La stesura del POF può essere organizzata anche in forma diversa, soprattutto per alcune voci. ANALISI Appare indispensabile muovere dall analisi della situazione, relativamente agli alunni, ai docenti, al personale ecc. Le esigenze formative e le caratteristiche personali degli alunni dovrebbero essere delineate, non in forma generica, ma in riferimento ai possibili raggruppamenti sulla base delle carenze e delle opzioni formative, dei livelli di sviluppo e degli stili di apprendimento, ai fini della personalizzazione dei percorsi formativi. Carenze, opzioni, livelli di sviluppo e di apprendimento dovrebbero riferirsi alle singole discipline ed alle singole dimensioni della personalità, con particolare riferimento alla formazione emotivo-affettiva, alla formazione sociale, alla formazione civica, alla formazione religiosa ecc. ASPETTI TIPOLOGIE GRUPPI A B C D E F ALUNNI ESIGENZE FORMATIVE CARATTERISTICHE CARENZE FORMATIVE anche correlate a situazioni di svantaggio socioculturale OPZIONI FORMATIVE approfondimenti, ampliamenti, arricchimenti LIVELLI DI SVILUPPO capacità e atteggiamenti generali e specifici LIVELLI DI APPRENDIMENTO, nuclei concettuali fondanti, strutture disciplinari RITMI DI APPRENDIMENTO STILI DI APPRENDIMENTO uditivi, visivi, motori motorie affettive linguistiche matematiche. motorie affettive linguistiche matematiche. motori affettivi linguistici matematici. motori affettivi linguistici matematici. lenti normali veloci. lenti normali veloci. Per quanto attiene ai docenti, risulta estremamente opportuna l analisi, non solo delle competenze già possedute, ma anche delle propensioni ad acquisirne o ad approfondirne alcune in particolare, seppure diverse da quelle ascritte.particolare rilevanza assume l accertamento delle disponibilità ad effettuare prestazioni extra, sia in orario scolastico (attività diverse da quelle di titolarità) che in orario extrascolastico (orario aggiuntivo). ASPETTI TEMATICHE D1 D2 D3 D4 D5 D6 D7 D8 D9 DO- CENTI COMPETENZE POSSEDUTE disciplinari didattiche relazionali
PROPENSIONI AD ACQUISIRE COMPETENZE organizzative disciplinari didattiche relazionali organizzative in orario scolastico DISPONIBILITÀ A PRESTAZIONI EXTRA in orario extrascolastico Nella scuola dell autonomia vanno valorizzate al massimo tutte le risorse, comprese quelle del personale, che assumono rilevanza, non solo sul piano amministrativa, ma anche sul piano educativo e didattico, nella prospettiva di una metodologia di Team teaching 1. ASPETTI 1 2 3 4 5 COMPETENZE POSSEDUTE PROPENSIONI AD ACQUISIRE COMPETENZE DISPONIBILITÀ A PRESTAZIONI EXTRA In una scuola che assume carattere preminentemente formativo, l attività didattica deve privilegiare la metodologia della ricerca, riscoperta, reinvenzione, ricostruzione (problem solving), soprattutto nella forma del cooperative learning. In tale prospettiva, la scuola si configura come ambiente di apprendimento educativo, per cui si richiede la disponibilità di adeguate risorse, non solo personali, ma anche materiali, indispensabili agli alunni per effettuare le attività di ricerca 2. Dovendo muovere dalle esperienze concrete, necessitano innanzitutto i materiali concreti, strutturati e non. RISORSE MATERIALI CONCRETI strutturati non strutturati MATERIALI MATERIALI AUDIOVISIVI hardware software TECNOLOGIE INFORMATICHE hardware software La scuola non è costituita solo dalle risorse personali e materiali, ma anche dal clima, dall atmosfera, dalla cultura della scuola. CONTESTO SCOLASTICO Regolamento Atmosfera socio-affettiva cultura della scuola La scuola dell autonomia non si chiude in se stessa, ma si apre alla cooperazione con le altre scuole e con la altre agenzie formative. Il RAS privilegia la costituzione di reti di scuole. ALTRE RISORSE FORME DI COOPERAZIONE SCUOLE professionali materiali ricerca, aggiornamento Particolare rilevanza assume la << cooperazione tra scuola e genitori>> (art. 1, Legge riforma cicli). FAMIGLIE composizione livelli culturali esigenze cooperazione La scuola dell autonomia opera nell ambito di un sistema formativo integrato, che vede la cooperazione di tutte le agenzie formative. TIPOLOGIE INIZIATIVE PROPRIE COLLABORAZIONI ISTITUZIONI RELIGIOSE ASSOCIAZIONI VOLONTARIATO ASSOCIAZIONI DISCIPLINARI CENTRI FORMAZIONE PROFESSIONALE ENTI LOCALI ALTRE ALTRE AGENZIE Il sistema formativo integrato comprende anche la scuola parallela dei mass media e di internet. MASS PUBBLICAZIONI RADIO-TV INTERNET MEDIA inventario programmazioni siti collegamenti OBIETTIVI FORMATIVI 1 BAIR M., WOODWARD R.G., La pratica del team teaching, Loeschere, Torino, 1973 2 UMBERTO TENUTA, L'attività educativa e didattica nella scuola elementare-come organizzare l'ambiente educativo e di apprendimento, La Scuola, Brescia, 1989.
È opportuno che gli obiettivi formativi si riferiscano, non solo alle conoscenze essenziali, ma anche e soprattutto alle capacità ed agli atteggiamenti (<<competenze>>). Gli obiettivi formativi vanno desunti dai vigenti Programmi didattici. OBIETTIVI FORMATIVI STANDARD (QUOTA NAZIONALE 85%) Gli obiettivi formativi standard vengono previsti per tutti gli alunni delle singole classi. Possono essere o- biettivi disciplinari o trasversali/transdisciplinari. OBIETTIVI FORMATIVI DISCIPLINARI Obiettivi a lungo termine Obiettivi a medio termine MUSICA STORIA Particolare impegno deve essere rivolto ad individuare gli obiettivi formativi trasversali o transdisciplinari (obiettivi comuni a più discipline), relativi sia alla formazione cognitiva (capacità di analisi, di sintesi, di simbolizzazione, di stabilire relazioni ), sia alla formazione emotivo-affettiva, sociale ecc. OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI (TRANSDISCIPLINARI) Obiettivi a lungo termine Obiettivi a medio termine FORMAZIONE SOCIALE FORMAZIONE EMOTIVA E AFFETTIVA OBIETTIVI FORMATIVI INTEGRATIVI (QUOTA RISERV 15%) Gli obiettivi formativi integrativi vengono previsti ai fini della personalizzazione educativa e pertanto non possono essere uguali per tutti gli alunni della scuola, ma debbono riguardare singole classi, gruppi intraclassi o gruppi interclassi. OBIETTIVI FORMATIVI DISCIPLINARI O TRASVERSALI/TRANSDISCIPLINARI Obiettivi a lungo termine Obiettivi a medio termine G1 G2 G3 STRUMENTI MUSICALI LIN- GUA ARA-
OBIETTIVI FORMATIVI FACOLTATIVI/AGGIUNTIVI Anche gli obiettivi formativi aggiuntivi, facoltativi e svolti in orario aggiuntivo, vengono attuati ai fini della personalizzazione educativa e pertanto possono riguardare singole classi, gruppi intraclassi o gruppi interclassi. OBIETTIVI FORMATIVI DISCIPLINARI O TRASVERSALI/TRANSDISCIPLINARI Obiettivi a lungo termine Obiettivi a medio termine G1 G2 G3 D A N Z A METODOLOGIE Le indicazioni metodologiche del POF sono di carattere generale, ma prevedono indicazioni specifiche per classi, gruppi interclassi, gruppi intraclassi. CRITERI METODOLOGICI CRITERI TECNOLOGICI ASPETTI ORGANIZZATIVI lezione ricerca (problem solving) cooperative learning motivazione gradualità: ciclicità, a spirale concreto-astratto-simbolico personalizzazione educativa obiettivi formativi percorsi formativi valutazione formativa materiali concreti strutturati materiali concreti non strutturati audiovisivi tecnologie multimediali articolazione del monte ore annuale articolazione orario settimanale articolazione orario giornaliero lavoro di gruppo anche a classi aperte. VALUTAZIONE Nella scuola dell autonomia la valutazione assume carattere preminentemente formativo e pertanto si configura come valutazione continua che viene utilizzata per la elaborazione della programmazione e per la regolazione dell attività educativa e didattica. POF MODULI DIDATTICI-UNITÀ DIDATTICHE VALUTAZIONE FORMATIVA Individuare le condizioni che rendano possibile il successo formativo INIZIO ANNO PERIODICAMENTE ALUNNI Livelli di sviluppo Livelli di apprendimento Ritmi di apprendimento stili di apprendimento esigenze formative SCUOLA risorse profe ssionali docenti -competenze -disponibilità Clima socio-affettivo risorse materiali INIZIO DURANTE TERMINE Livelli di apprendime nto (pre-conoscenze) motivazioni Processi apprenditivi CLASSI risorse professionali docenti -competenze -disponibilità Clima socio-affettivo Risorse materiali Risultati apprenditivi
EXTRASCUOLA Contesti familiari Enti locali Enti e associazioni EXTRASCUOLA Contesti familiari Enti locali Enti e associazioni Nelle classi terminali della scuola secondaria la valutazione assume anche carattere selettivo. VALUTAZIONE SELETTIVA Risultati apprenditivi e formativi FORMAZIONE ADULTI Nel POF possono essere previste anche iniziative per la formazione degli adulti, compresi i genitori degli alunni. FORMAZIONE ADULTI Iniziative ex art. 9, RAS AGGIORNAMENTO E SPERIMENTAZIONE Il successo formativo può essere assicurato solo da una scuola che si dimostra capace di <<migliorare l'efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento>> (art. 1, Regolamento dell autonomia scolastica). I processi di insegnamento e apprendimento possono essere migliorati solo attraverso la valorizzazione delle competenze del personale della scuola 3, che sono quelle già possedute e quelle che possono essere resi disponibili attraverso il continuo processo di ricerca, di sperimentazione e di aggiornamento. AGGIORNAMENTO E SPERIMENTAZIONE Iniziative RISORSE FINANZIARIE La scuola ha bisogno anche di risorse finanziarie, che sono importanti, essenziali, indispensabili, ma vanno utilizzate nel migliore dei modi, secondo i criteri della efficacia e della efficienza. RISORSE SCOLASTICHE EXTRASCOLASTICHE DISPONIBILI DESTINAZIONI FINANZIARIE 3 Cfr. UMBERTO TENUTA, Starnet: una rete di star, in Metodologia&Didattica: Http://www.edscuola.com/dida.shtml