Modelli di riferimento per innovare l impresa Relazione di Paolo Zanenga Parma, 8 Ottobre 2011 Stazione Sperimentale per l Industria delle Conserve Alimentari (SSICA) 1
1. Scenario 2
Scenario Punti di vista: il mondo come lo conoscevamo By permission of Overview 3
Scenario Punto di vista: il mondo com è ora By permission of Overview 4
Scenario Punto di vista: organizzare il nostro mondo By permission of Overview 5
Scenario Uno shock multiplo cambia il contesto dell impresa In questo scorcio di secolo, le reti stanno radicalmente cambiando 1991 WWW WORLDWIDEWEB 1995 DISRUPTIVE INNOVATION 2001 MASS CUSTOMIZATION 2002 NBIC 2004 SOCIAL NETWORK 2006 ADDITIVE MFCTURING 2007 SMART PHONE 2011 BIG DATA l idea che negli ultimi 40 anni ci eravamo fatti dell ICT 1971 MICRO PROCESSORE 1981 PERSONAL COMPUTER 1985 INTERFACCIA GRAFICA 1989 ERP 1990 LEAN PRODUCTION l idea di valore economico consolidata in un secolo di management scientifico 1888 ELETTRICITA 1911 SCIENTIFIC MANAGEMENT 1917 CATENA DI MONTAGGIO 1977 LA MANO VISIBILE l idea stessa di azienda maturata con la Rivoluzione Industriale oltre 200 anni fa 1775 MOTORE A VAPORE 1776 LA FABBRICA DI SPILLI 1800 MACCHINE UTENSILI 1844 LIMITED COMPANY I tre shock del nuovo millennio 6
Scenario Evonik Creavis La risposta delle imprese globali: esempi di Open Innovation 7
Scenario Evonik Creavis: Abbattere le barriere tra scienza e business Creavis un impresa destinata solo all innovazione, in cui collaborano peer-to-peer clienti, clienti dei clienti, utilizzatori finali, insieme a scienziati, fornitori, manager S2B (Science-to-Business) ambienti dedicati per la collaborazione senza gerarchie, in cui hanno luogo gli sviluppi fortemente innovativi, finanziati dalla corporate (non dalle business unit) La risposta delle imprese globali: esempi di Open Innovation 8
Scenario Eli Lilly La risposta delle imprese globali: esempi di Open Innovation 9
Scenario Eli Lilly: Una strategia evolutiva del modello d impresa PRIMA FASE Orientamento all esterno, Open Innovation SECONDA FASE Piena integrazione: il processo di innovazione cambia il modello di impresa, le roadmap sono condivise coi partner, l apertura verso nuovi business è accresciuta TERZA FASE Il sistema in rete assume un identità e si auto-evolve, la direzione strategica diventa orchestrazione ecosistemica La risposta delle imprese globali: esempi di Open Innovation 10
Scenario Consortium for Service Innovation La risposta delle imprese globali: esempi di Open Innovation 11
Scenario Consortium for Service Innovation: Dal Funnel al cloud per un capitalismo distribuito Cisco, Microsoft, Dell, Hp, Novell, Intuit: The Consortium focalizza l attenzione sul cambio di paradigma nella società, centrato sull innovazione e caratterizzato da incertezza e ambiguità un esercizio non per tutti Reti federate tendenti a un modello di capitalismo distribuito, ruolo chiave dell intersezione di conoscenze per compiere salti innovativi decisivi Consortium inverte il funnel, non disperde il patrimonio non sviluppato ma lo amplifica rimettendolo nel cloud. Dal funnel al cloud diventa un suo slogan La risposta delle imprese globali: esempi di Open Innovation 12
Scenario Local Motors La risposta delle imprese globali: esempi di Open Innovation 13
Scenario Local Motors Micro fabbriche per una super customizzazione Local Motors è innovazione aperta e distribuita nel manufacturing e nelle piccole dimensioni aziendali; ha sviluppato un modo di progettare, costruire e vendere automobili innovativo e sostenibile Local Motors porta alle estreme conseguenze la delocalizzazione e la customizzazione attraverso le Micro-Factories regionali La produzione su piccola scala raggiunge le nicchie di appassionati, realizzando i principi della Long Tail La risposta delle imprese globali: esempi di Open Innovation 14
Scenario 4 nuove buzzword 1. Open Innovation = condivisione delle conoscenze per l innovazione anche e soprattutto all esterno 2. Crowdsourcing = l esterno si amplia indefinitamente, soprattutto grazie al web 3. Long Tail = il sapere della coda lunga ha un potenziale superiore a quello di qualunque gruppo chiuso 4. Disruption = le nuove reti aperte aprono dimensioni di business sconosciute alle dinamiche settoriali prima prevalenti Le parole del nuovo ordine 15
2. Interpretazione 16
Interpretazione Diotima Diagram EPISTEME (theoretic knowledge) SEMIOSFERA linguaggi SOCIETA soggetti TECHNE (poietic knowledge) NATURA oggetti TECNOSFERA macchine Diotima Diagram 17
Interpretazione Paradigma della modernità industriale EPISTEME (theoretic knowledge) SEMIOSFERA linguaggi SOCIETA soggetti TECHNE (poietic knowledge) NATURA oggetti TECNOSFERA macchine Diotima Diagram 18
Interpretazione Paradigma del cambiamento EPISTEME (theoretic knowledge) SEMIOSFERA linguaggi SOCIETA soggetti TECHNE (poietic knowledge) NATURA oggetti TECNOSFERA macchine Diotima Diagram 19
Interpretazione Dall Azienda alla Metaimpresa Il Paradigma Industriale ha concentrato i processi operativi e frammentato la conoscenza. Nel Nuovo Paradigma è prioritario concentrare la conoscenza e distribuire i processi operativi. Dall Azienda alla Metaimpresa 20
3. La Metaimpresa è già qui 21
La Metaimpresa è già qui Un nuovo Business Model MULTIPLYING NUOVA CONOSCENZA SHARING INNOVATION ENGINES RETI AGENTE EXPLORING NUOVA CONOSCENZA Business Model IP EXPLOITING 22
La Metaimpresa è già qui La Teoria delle reti La Metaimpresa è un nodo iperattivo e iperconnesso (hub) nella rete La Teoria delle Reti spiega l importanza degli hub nei processi di conoscenza La teoria delle reti 23
La Metaimpresa è già qui Un polo della conoscenza La conoscenza non ha una distribuzione uniforme nel tempo e nello spazio: esistono poli che attraggono e producono conoscenza in maniera molto superiore alla media Questi poli sono gli HUB delle reti della conoscenza Obiettivo della Metaimpresa è diventare uno HUB, iperattivo, iperconnesso e intelligente, all interno delle reti della conoscenza La teoria delle reti 24
La Metaimpresa è già qui Dall azienda alla Metaimpresa Mentre le organizzazioni classiche generano risultati attraverso risorse da esse controllate, le reti generano risultati come emersioni dall interazione di più agenti. La Metaimpresa: costruisce patrimoni di conoscenza fruibile attraverso un architettura interpretativa condivisa da Partner e Stakeholder. attraverso ambienti e strumenti dedicati, incrementa lo stock di conoscenza utilizzabile, e quindi anche la consapevolezza strategica e la capacità innovativa. La teoria delle reti 25
La Metaimpresa è già qui Un concept di Metaimpresa: il TWG Lab NETCENTRIC MAP BUSINESS SFRUTTABILE COMMUNITY LONG TAIL STRATEGIC SUPERVISION STRATEGIA ATTUABILE STAGE a>ori EXTENDED TEAM SISTEMA DI CONDIVISIONE CONTEXT Il TWG Lab CORE TEAM 26
3. Il TWG Lab 27
Il TWG Lab TWG Lab Business Model Ogni TWG Lab è un sistema con capacità di sviluppo autonomo, in grado di fornire ai suoi Partner conoscenze e risorse di un numero crescente e diversificato di stakeholder, che vengono a condividere il loro stesso contesto cognitivo: il che si traduce in un aumento del potenziale strategico senza incremento delle liability Ciò favorisce un nuovo modo di fare impresa nelle reti, con un sistema di relazioni e collaborazioni più largo e più intenso, anche verso la finanza, la ricerca e le istituzioni. Questa evoluzione è coerente con le prospettive del social computing, in cui sciami di agenti diventano architetti di sistemi cognitivi e misuratori del valore economico Business Model 28
Il TWG Lab Lo scopo di ogni TWG Lab (i) consentire la partecipazione al valore del cloud generato dal Lab (ii) costruire le condizioni affinché le imprese Partner possano cogliere le opportunità derivanti dagli sviluppi tecnologici e socioculturali, attraverso una piattaforma comune di conoscenza accessibile e utilizzabile (iii) accelerare l emersione e lo sviluppo di iniziative finalizzate a nuovi business, sia direttamente sia attraverso la sperimentazione di piattaforme pre-competitive, sostenendole scientificamente, finanziariamente e gestionalmente (iv) Permettere una modalità efficace di investimento in innovazione, che riduce il rischio dovuto all incertezza, e moltiplica le possibilità di valorizzazione delle IP generate, anche se non collegate ai business dei Partner (v) Ridurre drasticamente i costi della conoscenza e dell innovazione Lo scopo di ogni TWG Lab 29
Il TWG Lab TWG LAB - Codice Etico 1. Favorire la massima ricchezza di conoscenza 2. Rispettare i tempi del Lab 3. Lasciarsi guidare dalla curiosità, senza porsi limiti 4. Aprirsi e confrontarsi senza riserve 5. Lasciare spazio alla serendipity 6. Immergersi in un clima di fiducia e contribuire ad alimentarlo 7. Sviluppare una nuova dimensione per la protezione dell IP 8. Mettere a disposizione il proprio impegno 9. Sposare la passione alla disciplina 10. Essere flessibili e adattivi Codice Etico 30