IL DELITTO DI RIDUZIONE O MANTENIMENTO IN SCHIAVITÙ O IN SERVITÙ
INDICE PARTE PRIMA PROFILI DIACRONICI CAPITOLO PRIMO ARCHETIPI CONTENUTO E DISCIPLINA GIURIDICA DELLA CONDIZIONE DELLO SCHIAVO NELL ETÀ CLASSICA 01. Introduzione: il percorso di ricerca... p. 4 02. La disciplina della schiavitù nel diritto romano. Le modalità di acquisizione dello status servile...» 6 03. La condizione giuridica dello schiavo a Roma...» 9 LA DISCIPLINA DEL «PLAGIUM» NEL DIRITTO PENALE ROMANO 04. Introduzione. La Lex Fabia de plagiariis...» 15 05. La condotta tipica...» 17 05.1. Le condotte di restrizione della libertà di movimento della vittima...» 17 05.2. Le condotte dispositive della persona...» 18 05.3. Le condotte lesive dell altrui dominio servile...» 20 05.4. Conclusioni: il plagio come assoggettamento, espressivo dell usurpazione delle potestà spettanti al dominus...» 21 06. L elemento soggettivo. Efficacia del consenso dell offeso...» 23 07. Il regime sanzionatorio...» 24 08. L oggetto della tutela...» 25 09. Linee evolutive della disciplina del plagium...» 29 09.1. L evoluzione dell essenza del plagium: dall assoggettamento allo sfruttamento del servo...» 29 09.2. L evoluzione dei profili sanzionatori: verso la consapevolezza del valore della libertà individuale?...» 30
X INDICE Sezione terza LA SCHIAVITÙ DAL MEDIOEVO ALL EVO MODERNO: CRISI, TRASFORMAZIONE, APOGEO E ABOLIZIONE DELLE ISTITUZIONI SCHIAVISTICHE 10. Il declino del sistema schiavistico romano... p. 32 11. Le nuove forme di schiavitù nella tarda età romana e nel medioevo...» 36 12. L apogeo della schiavitù: l epoca coloniale...» 40 12.1. Caratteristiche del sistema schiavistico coloniale: la schiavitù come espressione della proprietà del padrone sul servo, finalizzata al suo sfruttamento...» 42 13. La crisi del sistema schiavistico coloniale e la nascita del movimento abolizionista...» 45 14. Le convenzioni di abolizione della tratta e i primi passi verso l abolizione della schiavitù...» 47 CAPITOLO SECONDO IL REATO DI PLAGIO NEI CODICI PREUNITARI E NEL CODICE DEL 1889 LA TUTELA DELLA LIBERTÀ INDIVIDUALE NELLE CODIFICAZIONI PREUNITARIE 01. Introduzione. Linee evolutive della tutela della libertà individuale...» 54 02. Gli albori della tutela della libertà individuale: le codificazioni preunitarie che puniscono il solo ratto...» 56 02.1. Il Codice criminale toscano (1786)...» 57 02.2. Il Codice penale veronese (1797)...» 58 02.3. Il Codice penale per il Principato di Lucca (1807)...» 59 02.4. Il Codice penale per il Principato di Piombino (1808)...» 60 03. Il progressivo ampliamento della tutela della libertà individuale: le codificazioni preunitarie che puniscono l arresto illegale...» 62 03.1. Il Codice penale napoleonico per il Regno d Italia (1811)...» 62 03.2. Il Codice del Regno delle due Sicilie (1819)...» 64 03.3. Il Codice penale per gli Stati di Parma, Piacenza e Guastalla (1820)...» 66 03.4. I regolamenti penali per lo Stato Pontificio (1832)...» 68
INDICE XI 03.5. I Codici penali per gli Stati di S.M. il Re di Sardegna (1839-1859)... p. 69 03.6. Il Codice penale per gli Stati Estensi (1855)...» 71 04. Forme avanzate di tutela della libertà individuale: le codificazioni preunitarie che puniscono il plagio...» 73 04.1. Il primo progetto di codice penale per la Lombardia napoleonica (1801-1802)...» 74 04.2. Il Codice penale universale austriaco (1803)...» 77 04.3. Le leggi penali di Giuseppe Bonaparte per il Regno di Napoli (1808)...» 79 04.4. Il Codice penale per il Granducato di Toscana (1853)...» 82 LA DISCIPLINA DEL PLAGIO NEL CODICE DEL 1889 05. Verso il codice Zanardelli: l unità d Italia, la politica coloniale italiana e il contributo internazionale alla soppressione della schiavitù...» 86 06. Il plagio nei lavori preparatori al codice Zanardelli...» 89 07. Elaborazione dottrinale e giurisprudenziale sulla disciplina del plagio nel codice del 1889...» 101 07.1. L interpretazione dottrinale della schiavitù come condizione di diritto. Il diverso avviso della giurisprudenza. Dubbi interpretativi in ordine al concetto di condizione analoga...» 103 CAPITOLO TERZO IL REATO DI RIDUZIONE IN SCHIAVITÙ NEL CODICE ROCCO LA DISCIPLINA INTERNAZIONALE REPRESSIVA DELLA SCHIAVITÙ DAL 1889 AL CODICE ROCCO 01. Linee evolutive...» 110 02. L abolizione della schiavitù: la convenzione di Ginevra del 1926..» 111 03. Verso la repressione internazionale dello sfruttamento sessuale della persona...» 116 04. Verso la repressione internazionale dello sfruttamento lavorativo della persona...» 118
XII INDICE LA RIDUZIONE IN SCHIAVITÙ NEI LAVORI PREPARATORI DEL CODICE ROCCO 05. Le esigenze di riforma della disciplina di cui all articolo 145 del codice Zanardelli... p. 120 06. Il progetto preliminare per il nuovo codice penale...» 122 07. Collocazione sistematica e oggettività giuridica della riduzione in schiavitù nel codice Rocco...» 124 08. Il dibattito in ordine alla distinzione delle ipotesi di riduzione in schiavitù e di plagio nei lavori preparatori...» 126 Sezione terza ORIENTAMENTI DELLA DOTTRINA E DELLA GIURISPRUDENZA NELL APPLICAZIONE DELL ARTICOLO 600 DEL CODICE ROCCO 09. Premessa e rinvio...» 132 10. Come ideare un reato di impossibile realizzazione (in Italia); ovvero la tradizionale concezione della schiavitù e della condizione analoga come situazioni di diritto...» 132 11. Una precisazione: la convenzione di Ginevra del 1926 caratterizza la schiavitù come condizione anche di fatto...» 137 12. L evoluzione del concetto di schiavitù nel diritto internazionale: la convenzione di Ginevra del 1956...» 139 13. La svolta interpretativa: la dichiarazione di illegittimità costituzionale del plagio...» 143 14. Ex facto oritur lex. Il revirement della giurisprudenza nell interpretazione dell articolo 600 del codice penale...» 148 14.1. I bambini argati, atto I: le condizioni analoghe alla schiavitù sono anche le condizioni di fatto tassativamente indicate dalla convenzione di Ginevra del 1956...» 149 14.2. I bambini argati, atto II: l elenco contenuto nella convenzione di Ginevra del 1956 è meramente esemplificativo, e non tassativo...» 154 14.3. Intervengono le sezioni unite: il crepuscolo della determinatezza...» 157 15. Due brevi chiose in merito all interpretazione dell articolo 600 del codice penale nella previgente formulazione...» 162 15.1. Della carente determinatezza della clausola di analogia esplicita...» 163 15.2. Dell efficacia nel diritto interno delle norme contenute nelle convenzioni di Ginevra del 1926 e del 1956...» 170
INDICE XIII PARTE SECONDA PROFILI SINCRONICI CAPITOLO QUARTO L EVOLUZIONE CONTEMPORANEA DEL CONCETTO DI SCHIAVITÙ E LA RIFORMA DELL ARTICOLO 600 DEL CODICE PENALE NUOVE FORME DI SCHIAVITÙ 01. Linee evolutive del concetto di schiavitù nella seconda metà del ventesimo secolo... p. 178 02. Le forme contemporanee di schiavitù...» 185 02.1. Le forme di asservimento finalizzato allo sfruttamento delle prestazioni lavorative...» 186 02.1.1. La servitù della gleba...» 186 02.1.2. La servitù per debiti...» 187 02.1.3. Il lavoro forzato...» 188 02.1.4. Lo sfruttamento servile della manodopera migrante» 191 02.1.5. Lo sfruttamento servile del lavoro minorile...» 192 02.2. Le forme di asservimento finalizzato allo sfruttamento delle prestazioni sessuali...» 195 02.2.1. Lo sfruttamento servile della prostituzione forzata...» 197 02.2.2. Lo sfruttamento servile della prostituzione e della pornografia minorile...» 198 02.2.3. Altre forme di sfruttamento sessuale servile: i matrimoni forzati e la vendita delle mogli...» 201 02.3. Le forme di asservimento finalizzato allo sfruttamento del corpo della vittima...» 203 03. Dalle nuove forme di schiavitù a un nuovo concetto di schiavitù come sfruttamento di persone in condizioni di assoggettamento...» 204 L INTEGRAZIONE DELLE NUOVE FORME DI SCHIAVITÙ NEL DIRITTO INTERNO: LA L. 3 AGOSTO 1998, N. 269 04. Genesi delle norme contro lo sfruttamento sessuale dei minori...» 206 05. Esclusione delle condotte previste dalla l. 269/1998 dal novero delle forme di schiavitù...» 209
XIV INDICE Sezione terza LA RIFORMA DELL ARTICOLO 600 DEL CODICE PENALE 06. Forme nuove di schiavitù e nuove esigenze di tutela... p. 212 07. La riduzione in schiavitù nel progetto Pagliaro di riforma del codice penale...» 214 08. Il progetto di riforma dell articolo 600 nella XIII legislatura...» 216 09. Il progetto di riforma dell articolo 600 nella XIV legislatura...» 220 CAPITOLO QUINTO IL DELITTO DI RIDUZIONE O MANTENIMENTO IN SCHIAVITÙ O IN SERVITÙ NEL SISTEMA PENALE VIGENTE 01. Luci e ombre nella riforma: adeguamento e asservimento alla disciplina internazionale...» 235 02. L apparente distinzione: le condotte di riduzione in schiavitù e in servitù...» 238 LA FATTISPECIE DI RIDUZIONE IN SCHIAVITÙ 03. L esercizio di poteri corrispondenti al diritto di proprietà come situazione di fatto...» 241 04. Ampiezza dell esercizio dei poteri corrispondenti al diritto di proprietà...» 246 04.1. Insufficienza dell esercizio di un solo potere corrispondente a quelli del diritto di proprietà...» 247 04.2. Non necessità dell esercizio di tutti i poteri corrispondenti a quelli del diritto di proprietà...» 249 05. L apparente indeterminatezza della norma: l indistinguibilità da condotte lecite e diversamente illecite...» 251 05.1. L apparente indistinguibilità da condotte lecite...» 251 05.2. L apparente indistinguibilità da condotte diversamente illecite...» 255 05.3. Conclusioni: l apparente indeterminatezza della fattispecie di riduzione in schiavitù...» 257 06. Prolegomeni per una soluzione interpretativa alternativa...» 260 LA FATTISPECIE DI RIDUZIONE IN SERVITÙ 07. Dalla totale soggezione nel plagio alla soggezione continuativa nella riduzione in servitù...» 264
INDICE XV 08. Le modalità tipiche di riduzione e mantenimento della vittima in condizioni di assoggettamento continuativo... p. 268 08.1. L assoggettamento realizzato mediante coartazione della volontà: la violenza e la minaccia...» 268 08.2. L assoggettamento realizzato mediante inganno...» 271 08.3. L assoggettamento realizzato mediante abuso di autorità...» 273 08.4. L assoggettamento realizzato mediante approfittamento di condizioni di minorata difesa della vittima...» 275 08.4.1. L assoggettamento realizzato mediante approfittamento di condizioni di inferiorità fisica o psichica...» 276 08.4.2. Nuove forme di plagio...» 280 08.4.3. L assoggettamento realizzato mediante approfittamento dello stato di necessità...» 286 08.5. L assoggettamento realizzato mediante promessa o dazione di somme di denaro o di altri vantaggi a chi ha autorità sulla persona...» 290 09. L adozione del nuovo concetto di schiavitù : la necessaria costrizione della vittima al compimento di prestazioni che ne determinano lo sfruttamento...» 291 10. La persistenza temporale dell assoggettamento: la capacità di auto-mantenimento del vincolo e la percezione dell ineluttabilità della condizione di soggezione...» 297 Sezione terza LA RIDUZIONE IN SCHIAVITÙ O IN SERVITÙ COME FATTISPECIE UNICA 11. Le incriminazioni di riduzione in schiavitù e in servitù: una superflua duplicazione?...» 300 12. La condizione di soggezione continuativa e la finalizzazione allo sfruttamento come canoni interpretativi dell intera fattispecie...» 303 13. La riduzione in schiavitù o in servitù come fattispecie unica...» 308 14. Considerazioni in ordine agli sviluppi temporali della condotta tipica...» 309 14.1. La natura permanente della riduzione in schiavitù nella previgente disciplina...» 309 14.2. La natura composita del reato nella vigente disciplina...» 310 14.2.1. La natura permanente della condotta di riduzione o mantenimento nella condizione di soggezione continuativa...» 311 14.2.2. La natura abituale della condotta di esercizio di poteri corrispondenti al diritto di proprietà e di costrizione al compimento di prestazioni che determinano lo sfruttamento della vittima...» 314
XVI INDICE 14.2.3. La commistione di condotta permanente e condotte abituali nel reato di riduzione in schiavitù... p. 318 15. La riduzione in schiavitù come reato di mera condotta...» 319 16. Il bene giuridico tutelato...» 323 16.1. L oggetto della tutela nel codice Rocco. Rinvio...» 324 16.2. L evoluzione del concetto di personalità individuale: le nuove frontiere della tutela della persona umana...» 325 16.3. La riduzione in schiavitù come lesione della dignità umana..» 327 17. Perfezionamento e consumazione del reato...» 331 17.1. Questioni problematiche in ordine ai confini dell illecito: limiti alla punibilità dei singoli comportamenti schiavistici secondo la comune percezione e dei singoli comportamenti schiavistici che esauriscono le possibilità di sfruttamento della vittima...» 333 18. L elemento soggettivo...» 338 19. In tema di scriminanti: l esercizio del diritto e la disciplina del fatto commesso all estero...» 342 20. Cenni in ordine alle forme di manifestazione del reato...» 346 20.1. Le circostanze speciali...» 346 20.2. Il tentativo...» 350 20.3. Il concorso di persone nel reato...» 352 21. Questioni di diritto intertemporale...» 357 22. Sul concorso di reati...» 362 22.1. Il concorso con i reati commessi nell assoggettare la vittima, nell esercitare su di essa poteri corrispondenti al diritto di proprietà e nel costringerla al compimento di prestazioni che ne determinano lo sfruttamento...» 362 22.2. Il concorso con i reati di tratta di persone e di acquisto e alienazione di schiavi...» 371 22.3. Il concorso con i reati commessi dallo schiavo...» 372 Bibliografia...» 375