Magazine di approfondimento Aletti Certificate 20 febbraio 2017
PERFORMANCE DEGLI INDICI (Valori al 17 febbraio 2017- Variazioni dal 10 febbraio al 17 febbraio 2017) FTSE MIB DAX30 EURO STOXX 50 BANKS OIL&GAS Valore 19.006,46 11.757,02 3.308,81 115,43 311,39 Var % sett 0,77% 0,77% 1,16% 1,27% -0,69% TELECOM UTILITIES IN EVIDENZA SUI MERCATI AZIONARI NASDAQ100 S&P500 NIKKEI225 Valore 333,97 240,26 5.324,72 2.351,16 19.234,62 Var % sett 0,56% 0,23% 1,88% 1,51% -0,74% Aggiornano i loro massimi storici i principali indici azionari americani durante la scorsa settimana incoraggiati da alcune trimestrali positive e dalla comunicazione di dati macroeconomici superiori rispetto alle attese che continuano ad evidenziare lo stato di salute dell economia US. L equity era concentrato questa settimana sugli interventi del Presidente della Fed Janet Yellen, che ha usato toni più aggressivi delle attese nella testimonianza semestrale dinanzi alla Commissione Bancaria del Senato, preparando di fatto i mercati ad una stretta della politica monetaria in uno dei prossimi meeting. Intanto la stagione di comunicazioni di dati trimestrali si avvia verso la conclusione con l 82% delle società appartenenti all S&P500 che hanno reso noti i dati di bilancio. La sorpresa complessiva dell utile per azione al momento è pari al +2,6% con quella dei ricavi più contenuta pari al +0,25%. Rispetto all ultimo trimestre del 2015 l utile per azione registra un progresso del +5,5% e ricavi aumentano del +4,7%. Il Dow Jones ha così archiviato la settimana scorsa con un rialzo del +1,75%, S&P500 +1,51% a 2351 punti e Nasdaq Comp +1,82%. L indice delle piccole imprese Russell2000 ha registrato un progresso del +0,8% e Dow Jones Transportation sovraperforma gli altri indici in rialzo del +1,1%. Tra i settori, hanno particolarmente sovraperformato l indice di riferimento dell S&P500 il comparto dei beni di consumo +4,4%, banche +3,9%. Bene anche i settori del biotech +3,5% e farma +3%. In particolare calo invece i petroliferi - 1,6% con il greggio Wti che ha registrato nella settimana appena trascorsa una performance leggermente negativa del -0,9% a 53,4$ al barile dai 53,86$ della settimana precedente. Settimana complessivamente positiva per i principali mercati azionari europei con il listino di Milano insieme a quello spagnolo che recuperano parzialmente le perdite delle settimane precedenti incoraggiati in particolar modo dalla pubblicazione del resoconto dell ultima riunione della Bce da cui è emerso come l istituto centrale abbia aperto le porte alla possibilità di deroghe limitate e temporanee alla regola della capital key che prevede acquisti nell ambito del piano di QE in proporzione alla quota che i singoli paesi hanno nel capitale della bce. I paesi come l Italia che presentano un indebitamento più elevato sarebbero quindi avvantaggiati se la Bce dovesse decidere di rimodulare il Qe proprio in base al controvalore di debito pubblico. Continua anche in Europa intanto la stagione di comunicazioni di dati trimestrali con risultati complessivamente incoraggianti in crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Lo Stoxx 600 ha così archiviato la settimana appena trascorsa con un rialzo dello 0,8%, Eurostoxx +1,05% e Eurostoxx50 +1,2%. Tra i singoli paesi Dax positivo dello 0,8%, Ftse100 +0,6%, Cac +0,8% con lo Smi +0,6%. L Ibex spagnolo la settimana scorsa ha registrato un rialzo del +1,3% con il rendimento del Bonos a 10 anni in calo di -6,6bps all 1.636%; il Portogallo ha registrato una performance positiva dello 0,8%, Grecia +2,5% e Irlanda +1%. Il FtseMib nella settimana appena trascorsa ha registrato un rialzo del +0,8% con il rendimento del Btp a 10 anni in calo di -8,1bps al 2,19% con lo spread rispetto al bund di pari durata a 188,8bps in flessione di -6,25bps.
IN EVIDENZA SUL MERCATO DEI CAMBI (Valori al 17 febbraio 2017- Variazioni dal 10 febbraio al 17 febbraio 2017) EUR/USD EUR/CHF EUR/GBP EUR/JPY EUR/HKD Valore 1,0616 1,0644 0,8561 119,81 8,2385 Var % sett -0,25% -0,26% 0,57% -0,56% -0,20% Il cross eurodollaro ha sperimentato una settimana piuttosto volatile, ma complessivamente priva di una direzionalità spiccata, con fluttuazioni giocate intorno al valore centrale di 1,06, che sta agendo quale equilibrio di breve periodo per il tasso di cambio. Tale andamento è frutto della giustapposizione di due movimenti antitetici, con una propensione al rafforzamento del dollaro nella prima parte della settimana ed una tendenza correttiva in quella successiva. Il punto cruciale è stato senza dubbio mercoledì la testimonianza semestrale della Yellen dinanzi alla Commissione bancaria del Senato. Yellen ha testualmente affermato che la Fed prenderà in considerazione un rialzo dei tassi di interesse durante i prossimi meeting del FOMC, in quanto aspettare ulteriormente potrebbe essere poco saggio a fronte di un economia che continua ad espandersi a passo moderato, con un mercato del lavoro prossimo al pieno impiego e dinamiche dell inflazione vicine agli obiettivi della banca centrale. Di fatto, impiegando un tono più aggressivo delle attese, la Fed ha sorpreso i mercati, preparandoli alla svolta anche se in tempi non rigidamente determinati, ma probabilmente già a marzo e spingendo al rialzo il dollaro. A questo quadro fattosi quasi improvvisamente più aggressivo, si è aggiunta l eco delle parole di Lacker, secondo cui l economia potrebbe aver bisogno di più di tre rialzi dei tassi nel corso del 2017. Dopo la testimonianza del governatore, il cross eurodollaro è scivolato abbondantemente sotto 1.06. Tale evoluzione ha operato, in un certo senso, scardinando il consenso dei mercati che invece già tempo collocavano più in là il punto di svolta, non prima di giugno. Il vigore del dollaro è stato peraltro ulteriormente rinfocolato dal flusso delle statistiche macroeconomiche, che sono state ancora una volta convergenti a tratteggiare il superiore tono congiunturale dell economia USA. L assestamento al rialzo nella parte finale dell ottava appare eminentemente tecnico, sullo sfondo di forze congiunturali strategicamente favorevoli al dollaro. Euro-Sterlina Euro-Yen Euro-Dollaro -1,0% -0,5% 0,0% 0,5% 1,0%
IN EVIDENZA SUI MERCATI OBBLIGAZIONARI (Valori al 17 febbraio 2017- Variazioni dal 10 febbraio al 17 febbraio 2017) TITOLO 2 ANNI 5 ANNI 10 ANNI 30 ANNI REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP REND. (%) VAR BP Btp -0,01-1 0,91-1 2,19-8 3,31-14 Bund -0,81-2 -0,46-2 0,30-2 1,09-2 T-Bond 1,19 0 1,90 2 2,41 1 3,02 2 Gilt 0,09-1 0,42-5 1,21-4 1,93-2 JGB -0,24-3 -0,10-1 0,09 0 0,93 7 Sul secondario la settimana si è chiusa in positivo per quasi la totalità del comparto europeo, nonostante il riaccendersi dei timori per l esito delle elezioni presidenziali francesi e il rafforzamento delle prospettive di un rialzo del costo del denaro negli Stati Uniti, in seguito all audizione della Yellen al Congresso. Nella sua testimonianza semestrale, la Presidente della Fed ha utilizzato toni piuttosto restrittivi, affermando che aspettare ulteriormente potrebbe essere poco saggio poichè potrebbe costringere in seguito la Fed ad alzare i tassi repentinamente, creando instabilità sui mercati finanziari e ponendo le premesse per una recessione. Il comparto ha invece beneficiato del messaggio rassicurante contenuto nei verbali dell'ultimo meeting Bce, che confermano l'intenzione della banca centrale di non affrettare eventuali mosse di significativa riduzione dello stimolo monetario. L istituto centrale ritiene ancora necessario mantenere una politica monetaria accomodante, a fronte di un rialzo dei prezzi energetici che finora non si è tradotto in un rialzo più generale dell'inflazione. In questo contesto, il rendimento del decennale tedesco ha chiuso la settimana con una variazione al ribasso di - 1,80bp, a 0,30%. Il decennale francese ha chiuso la settimana in ribasso di -1,9 bp a quota 1,04%, con il massimo intraday giovedì all 1,09%. I governativi italiani hanno registrato rialzi in particolare sul tratto lungo della curva: il rendimento del decennale italiano si è attestato in calo di -8,00bp, a 2,19%, registrando il minimo intraday giovedì a 2,13%, quello del trentennale è sceso di ben 14 bp al 3,31%. 10 anni T-BOND 2 anni 10 anni BUND 2 anni -3-2 -1 0 1
MACROECONOMIA La seconda stima sul PIL dell eurozona del quarto trimestre del 2016 ha mostrato un leggero ritocco al ribasso rispetto alla lettura preliminare: il ritmo di crescita è stato abbassato di un decimo allo 0,4% t/t, risultando così stabile rispetto a quello realizzato nel periodo precedente. A livello nazionale, la stima preliminare sul PIL per l Italia, riportata da Istat, ha mostrato una crescita congiunturale che risulta la metà della media dell'eurozona: +0,2% t/t, mentre la crescita su base annua si è attestata all'1,1%. Nel 2016 il PIL corretto per gli effetti di calendario è aumentato dell 1,0%. La variazione annua del PIL stimata sui dati trimestrali grezzi è invece pari a +0,9%. La variazione acquisita del Pil per il 2017 è pari a +0,3%. Anche l'economia tedesca ha continuato la sua crescita moderata alla fine del 2016: il PIL tedesco ha registrato un espansione dello 0,4% rispetto al trimestre precedente. La situazione economica nel 2016 quindi è stato caratterizzato da una crescita solida e costante. Questo si traduce in un aumento dell 1,8% per l'intero anno del 2016. Intanto la prima indagine di fiducia relativa a febbraio ha mostrato un calo del morale: l indice Zew, che sintetizza le aspettative di analisti e investitori riguardo l andamento dell economia tedesca nei prossimi sei mesi, è scivolato a 10,4 punti dai 16,6 di gennaio. Ad incidere negativamente sull umore degli esperti potrebbero essere stati i dati piuttosto deludenti su produzione industriale, vendite al dettaglio ed esportazioni pubblicati di recente, così come le incertezze collegate ai numerosi appuntamenti elettorali in Europa, alla Brexit e alle politiche economiche dell amministrazione Trump negli Stati Uniti. Il sondaggio ha anche rilevato un peggioramento delle valutazioni sulla situazione corrente, ma più contenuto: l indicatore è sceso a 76,4 da 77,3 della rilevazione precedente, rimanendo sui massimi da cinque anni e mezzo e puntando su una crescita solida dell economia tedesca anche nella prima parte del 2017. Le statistiche diffuse nell ultima settimana hanno confermato il tratto saldamente espansivo dell economia statunitense all inizio del nuovo anno. A gennaio, le vendite al dettaglio hanno registrato il quinto aumento mensile consecutivo, pari allo 0,4% m/m, per una variazione tendenziale del 5,6%. Al netto della componente auto (indice core) si è avuto un progresso dello 0,8% m/m. L aggregato del gruppo di controllo (vendite al netto di auto, benzina, materiali da costruzione e ristoranti), che viene utilizzato per stimare l andamento dei consumi nel computo del PIL ha registrato un incremento dello 0,4%, confermando il trend di solido rialzo della domanda interna. La produzione industriale ha invece sorpreso al ribasso, registrando una flessione dello 0,3% m/m, anche se il calo di gennaio è stato trainato esclusivamente dalla riduzione dell output delle utilities (-5,7% m/m), per via del clima più mite; al contrario, la manifattura ha registrato un ulteriore rialzo (il quarto degli ultimi cinque mesi) dello 0,2% m/m, confermando il processo di graduale ripresa del comparto, che si pone tra gli elementi cardine di questo avvio di 2017. In questo senso le indagini condotte dalla Fed di New York e da quella di Philadelphia tra le aziende manifatturiere dei relativi distretti hanno evidenziato un forte rialzo del clima di fiducia nel mese di febbraio, proiettando ritmi di robusta espansione per l attività produttiva nel nuovo anno. L indice elaborato dalla Fed di Philadelphia è balzato ancora a febbraio, dopo l ampio rialzo registrato a gennaio a 23,6 punti, arrivando ai massimi da gennaio del 1984 (in cui l indice risultava a 47 punti) a 43,30 punti (con la media a 6 mesi pari a 19.7). Anche in questo caso l analisi del dettaglio evidenzia un andamento solido per i nuovi ordini (da 26 a 38.0) e le consegne (da 20.5 a 28.6). EUROPA STATI UNITI
Per quanto riguarda il mercato immobiliare, i nuovi cantieri residenziali a gennaio hanno registrato una correzione del 2,6% a 1246 mila unità annue rispetto alla rilevazione precedente, che contestualmente è stata rivista al rialzo a 1279 mila da 1226 mila della stima preliminare. Contemporaneamente, i nuovi permessi edilizi, che anticipano di qualche mese l apertura dei cantieri, hanno registrato un secondo incremento mensile consecutivo, portandosi a 1285 mila (livello massimo da novembre 2015) e confermando che l andamento positivo del settore residenziale si dovrebbe estendere anche ai prossimi mesi, sostenuto dalla forte domanda di abitazioni. Intanto le pressioni sui prezzi si sono intensificate più del previsto nel primo mese dell anno, rafforzando l ipotesi di un rialzo dei tassi da parte della Fed in uno dei prossimi meeting, come ha segnalato la presidente Yellen nel suo intervento semestrale al Congresso, in quanto aspettare ulteriormente potrebbe essere poco saggio a fronte di un economia che continua ad espandersi a passo moderato, con un mercato del lavoro prossimo al pieno impiego e dinamiche dell inflazione vicine agli obiettivi. Nel dettaglio, a gennaio il tasso di inflazione al consumo è salito di quattro decimi di punto rispetto alla rilevazione precedente, raggiungendo il 2,5%, che rappresenta il livello massimo da marzo 2012. Anche il dato core, nettato delle componenti più volatili (alimentari ed energia), ha mostrato un accelerazione rispetto a dicembre, attestandosi a 2,3% da 2,2%. A livello congiunturale, sia l indice dei prezzi al consumo generale che quello al netto di alimentari ed energia hanno evidenziato dei rialzi solidi, pari rispettivamente a 0,6% e a 0,3%. In Giappone, la stima preliminare ha indicato una crescita del PIL dello 0,2% t/t nel 4 trimestre dell anno scorso, leggermente inferiore al dato precedente pari a 0,3% t/t, per un tasso trimestrale annualizzato pari all 1,0%. L economia nipponica si è confermata in espansione per il quarto trimestre consecutivo, anche se ad un tasso progressivamente più lento. L aumento negli ultimi tre mesi del 2016 è stato sostenuto principalmente dalla domanda estera. In aumento anche gli investimenti fissi delle aziende (+3.8% t/t ann. da -1.3% del terzo trim.), supportati dal deprezzamento dello yen, che ha fatto lievitare i profitti delle imprese, e gli investimenti residenziali. I consumi si sono confermati deboli, rimanendo invariati rispetto al periodo precedente. Anche la spesa pubblica è risultata stabile, mentre l apporto delle scorte di magazzino è stato negativo per cinque decimi di punto. L espansione del Pil per l intero 2016 si è attestata all 1%. Il contributo più forte è arrivato delle esportazioni nette (+0,5%), ma sono stati positivi anche gli apporti dei consumi (+0,2%), degli investimenti residenziali (+0,2%) e non residenziali (+0,1%) e della spesa pubblica (+0,2%), mentre la variazione delle scorte ha sottratto due decimi di punto. GIAPPONE
20-feb 00:50 JN Bilancia comm Jan - 625.9b 640.4b 20-feb 08:00 GE PPI a/a Jan 2,00% 1,00% 20-feb 16:00 EC Fiducia al consumo Feb A -4,9-4,9 21-feb 01:30 JN Nikkei Giappone PMI Manif Feb P -- 52,7 21-feb 08:45 FR CPI Armonizzato UE a/a Jan F 1,60% 1,60% 21-feb 09:00 FR Markit PMI manifatturiero Francia Feb P 53,4 53,6 21-feb 09:00 FR Markit PMI Servizi Francia Feb P 53,8 54,1 21-feb 09:00 FR Markit PMI Composto Francia Feb P 53,8 54,1 21-feb 09:30 GE Markit/BME PMI manifatturiero Germania Feb P 56,1 56,4 21-feb 09:30 GE Markit PMI Servizi Germania Feb P 53,6 53,4 21-feb 09:30 GE Markit/BME PMI Composto Germania Feb P 54,9 54,8 21-feb 10:00 EC Markit PMI manifatturiero Eurozona Feb P 55 55,2 21-feb 10:00 EC Markit PMI Servizi Eurozona Feb P 53,7 53,7 21-feb 10:00 EC Markit PMI Composto Eurozona Feb P 54,3 54,4 21-feb 15:45 US Markit PMI manifatturiero USA Feb P 55,2 55 21-feb 15:45 US Markit PMI Servizi USA Feb P 55,8 55,6 22-feb 10:00 GE IFO Clima commerciale Feb 109,7 109,8 22-feb 10:00 GE IFO Aspettative Feb 103 103,2 22-feb 10:00 GE IFO Stime correnti Feb 116,7 116,9 22-feb 10:00 IT CPI Armonizzato UE a/a Jan F 0,70% 0,70% 22-feb 10:30 UK PIL t/t 4Q P 0,60% 0,60% 22-feb 11:00 EC CPI m/m Jan -0,80% 0,50% 22-feb 11:00 EC CPI a/a Jan F 1,80% 1,10% 22-feb 16:00 US Vendite case esistenti Jan 5.55m 5.49m 22-feb 20:00 US FOMC Meeting Minutes 36923 -- -- 22-feb BZ Tasso Selic 44593 12,25% 13,00% 23-feb 08:00 GE PIL destag t/t 4Q F 0,40% 0,40% 23-feb 10:00 IT Vendite al dettaglio m/m Dec 0,20% -0,70% 24-feb 11:00 IT Fiducia manifatturiera Feb 105,1 104,8 24-feb 11:00 IT Indice fiducia consumatori Feb 108,6 108,8 24-feb 16:00 US Vendite case nuove Jan 575k 536k 24-feb 16:00 US U. of Mich. Sentimento Feb F 96 95,7 F P S finale preliminare seconda stima La presente BANCA ALETTI pubblicazione FA PARTE è predisposta DEL GRUPPO da BANCO Banca Aletti BPM & C. S.p.A. (Banca Aletti) al solo scopo di fornire informazioni sull andamento dei mercati finanziari e non costituisce offerta o raccomandazione all investimento. Le informazioni riportate sono di pubblico dominio e sono considerate attendibili ma Banca Aletti non è in grado di assicurarne l esattezza e la completezza La presente né pubblicazione l aggiornamento. è predisposta Tutte le informazioni da Banca Aletti riportate & C. sono S.p.A. date (Banca in buona Aletti) fede, al solo sulla scopo basedi dei fornire dati informazioni disponibili, esull andamento sono suscettibili dei dimercati variazioni, finanziari ancheesenza non costituisce preavviso, offerta in qualunque o raccomandazione momento dopo all investimento. la pubblicazione. Le informazioni Pertanto, riportate Banca Aletti sononon di pubblico assumedominio alcuna responsabilità e sono considerate per leattendibili informazioni Banca contenute Alettinella non èpresente in gradopubblicazione di assicurarneel esattezza per ognie la eventuale completezza dannoné derivante l aggiornamento. dal loro utilizzo. Tutte lechiunque informazioni intenda riportate effettuare sono date operazioni in buona d investimento fede, sulla base dovrà, deindati via disponibili, preliminare, e acquisire sono suscettibili tutte ledi informazioni variazioni, anche e i dati senza necessari preavviso, per in valutare qualunque in modo momento correttodopo il rischio la pubblicazione. relativo e l adeguatezza Pertanto, inbanca relazione Alettiainon propri assume obiettivi alcuna d investimento, responsabilità allaper propensione le informazioni al rischio, contenute all esperienza nella presente in materiapubblicazione d investimenti e eper allaogni propria eventuale situazione danno finanziaria. derivanteladal decisione loro utilizzo. di effettuare Chiunquequalunque intenda effettuare operazione operazioni finanziaria d investimento è a rischio esclusivo dovrà, indei viadestinatari preliminare, della acquisire presente tutte pubblicazione. le informazioni Banca e i Aletti dati necessari non può per essere valutare considerata in modo responsabile corretto ad rischio alcunrelativo titolo per e l adeguatezza le informazioni incontenute relazione ai nella propri presente obiettivi pubblicazione. d investimento, alla propensione al rischio, all esperienza in materia d investimenti e alla propria situazione finanziaria. La decisione di effettuare qualunque operazione finanziaria è a rischio esclusivo dei destinatari della presente pubblicazione. Banca Aletti non può essere considerata responsabile ad alcun titolo per le informazioni contenute nella presente pubblicazione.