IL COORDINAMENTO RAPPORTO TRA QUALITA E SICUREZZA Sintesi della lezione tenuta da Pierre Lorent al corso di formazione sulla sicurezza in edilizia nell ambito del Programma di Iniziativa comunitaria ADAPT- progetto BATIQ «Le plus grand bien que nous pouvons faire aux autres n est pas de leur communiquer notre richesse, mais de leur révéler la leur» (il più grande bene che noi possiamo fare agli altri 2 non è quello di comunicare la nostra richiesta, ma far
IL COORDINATORE NON E UNO SPECIALISTA MA UN «NEGOZIATORE» CHE SA TROVARE IL MIGLIOR SPECIALISTA 3 IL RISCHIO DI RADO SI COLLOCA NELLA STESSA DIMENSIONE (SPAZIO-TEMPO) DELLA PREVENZIONE! 4
LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO il modulo FRIP Formazione Rischio, Incidente, Prevenzione 5 meglio una resistente passerella con le opportune protezioni!.
LE COORDINATEUR EST-IL UN CONTROLEUR AERIEN? IL COORDINATORE E UN CONTROLLORE AEREO? 7 IL COORDINATORE E UN CONTROLLORE AEREO? 8
Le differenti fasi del controllo del traffico aereo Gestione e anticipazione Competenza virtuale Saper fare locale partenza sulla rotta sulla rotta sulla rotta avvicinamento locale 9 Gli obiettivi principali del controllo aereo Sicurezza assicurare il mantenimento delle distanze di separazione tra gli attori (ridurre le coattività pericolose dal punto di partenza sino al punto di arrivo). Efficacia assicurare la fluidità del traffico e del processo 10
Eleganza Fare del bello dal punto di vista della GESTIONE DEL PROGETTO, risolvere i conflitti in modo ottimale, soddisfare il CLIENTE e assicurare la sicurezza di TUTTI I LAVORATORI (cantiere e utilizzazione)! Economia minimizzare il consumo di carburante e delle energie 11 I particolari della missione Stress Piccoli passi d autonomia temporale Multi-compito - sequenziale Lavoro d equipe (comunicazione - coordinamento - presa di decisione) 12
I particolari della missione Complessità Top-down: basato sulle conoscenze Anticipativa a corto e a più lungo termine Proattiva più che reattiva strategica più che tattica Processo rapido 13 Concetti di base Modèle Mental Image mentale information de l environnement Environnement Situational awareness Modello mentale Definizione degli obiettivi e della forma del sistema Esplicare il funzionamento del sistema e il suo stato Predizione virtuale degli stati futuri del sistema Immagine mentale Istantanea della situazione attuale 14
Concetto di base Consapevolezza della situazione (SA) (coscienza della situazione - rappresentazione mentale della situazione) Domingues et al. (1994) L'estrazione continua di informazioni ambientali, l'integrazione di queste informazioni alla conoscenza prima di formare un'immagine mentale, e l'uso di questa immagine per guidare la gestione delle informazioni e anticipare l'evoluzione del sistema Endsley (1995) Livello 1 SA : Identificazione degli elementi chiave della situazione Livello 2 SA : comprensione globale e integrazione delle informazioni in relazione agli obiettivi Livello 3 SA : capacità di prevedere gli stati futuri del sistema 15 Modellazione attività Perché un modello? Referenze comuni Comprendere i processi conoscitivi e i comportamenti Linguaggio comune Strumenti di analisi Inconvenienti di un modello Ingranaggio Statico Non riflette le modifiche dovute ad eventi Non evidenzia la complessità della missione Non può essere universale 16
Attività cognitive Sorvegliare (monitorando) - confrontare (in continuità o ad intermittenza) la situazione di prevenzione precoce (traffico) e lo stato attuale dei sistemi Controllare (controllando) intervenire attivamente per cambiare la situazione del progetto (traffico) secondo schemi innescati dalla situazione 17 Attività cognitive Verificare (checking) esaminare la situazione in modo intermittente o dopo un evento imprevisto (incidente) Diagnosticare (diagnosing) ricercare attivamente le informazioni per spiegare una situazione nuova o inaspettata (cambio di destinazione, ritardata consegna) 18
I punti forti del coordinatore del progetto Capacità di risolvere complesse dinamiche per la gestione di diversi progetti (aeromobili) in un ambiente incerto. Adattabilità - Flessibilità Incertezza di gestione 19 I punti deboli del coordinatore (controllore) Rischio di fallimento nel fare informazione: percezione visiva e di riconoscimento del modello di serie quantità di informazioni visualizzate e la qualità della presentazione Percezione influenzata da ciò che è previsto: Rilettura degli errori e riascolto Capacità di carico della memoria di lavoro Consapevolezza della situazione incompleta Errori nelle sentenze e nelle decisioni. 20
Le inquietudini per l avvenire Aumento dei coordinatori Penuria o pletora di coordinatori Incapacità di aumentare indefinitamente il numero di progetti Integrazione della funzione nelle professioni --> Professionalizzazione o integrazione culturale 21 Le inquietudini per l avvenire --> Informatizzazione! NO, SI Ancora visione semplicistica dei progetti Se le previsioni confermate: necessità di 350000 coordinatori in Europa 22
Le inquietudini per l avvenire OK, SI Assistenza al coordinatore nei suoi punti deboli migliore presentazione dell informazione migliorare la consapevolezza delle situazioni conflitto di rilevamento miglioramento delle comunicazioni coordinamento dei «formatori» dei coordinatori Analisi globale e coordinamento degli sviluppi FORMAZIONE? o ORGANIZZAZIONE DELL APPRENDIMENTO? 23