I Derivati. a.a. 2014/2015 Prof. Mauro Aliano mauro.aliano@unica.it



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I Derivati a.a. 2014/2015 Prof. Mauro Aliano mauro.aliano@unica.it 1

Definizione di derivati I derivati sono strumenti finanziari (Testo Unico della Finanza) Il valore dello strumento deriva (dipende) da uno o più variabili sottostanti (underlying variables) Le variabili sottostanti possono essere, tra le altre: Azioni Indici di borsa Materie prime Crediti (credit derivatives) Condizioni atmosferiche (weather derivatives) Energetici (energy derivatives) Etc. 2

La definizione di derivati L effetto leva (investimento inferiore, come ammontare, rispetto al valore del sottostante) Regolati in futuro 3

Origine della categoria Nascono da una esigenza di standardizzazione della qualità e della quantità di merce da consegnare in futuro ( to arrive contract). L esigenza è quella di comprare merce a termine ad un prezzo fissato (in un certo senso di coprirsi dal rischio di oscillazione di prezzo) I primi contratti derivati erano simili agli attuali futures, permettano di soddisfare, infatti, oltre alla finalità di hedging (copertura da rischi) anche la finalità speculativa. 4

Tipologie di mercati Mercati regolamentanti (es. Chicago Mercantile Exchange) maggiore standardizzazione delle condizioni contrattuali Mercati OTC (Over The Counter) - minore standardizzazione delle condizioni contrattuali 5

L impatto dei rischi di mercato sul bilancio delle imprese non bancarie C/Economico Ricavi della produzione - Costi della produzione = EBITDA - Amm.ti e Acc.ti = EBIT +/- Proventi/Costi finanz. = EBT -Tasse = UTILE NETTO Δ Commodity Stato Patrimoniale Attivo Passivo Immobilizzazioni Debiti Crediti v/c Capitale Cassa e Banca Riserve Δ Tassi di interesse Δ Tassi di cambio 6

Riprendendo dalla seconda slide.. A seconda della finalità, le tipologie di operatori che lavorano con i derivati possono essere: Hedger: coloro che operano per coprirsi da un rischio (ad esempio, di tasso di interesse o di tasso di cambio) Speculatore: scommettitori nel vero senso della parola. «Scommettono» che il prezzo del sottostante salga o scenda. Arbitraggisti: registrano profitti senza assumersi rischi! Ci focalizziamo sull attività di hedging consapevoli che gli intermediari finanziari possono ricoprire tutti e tre i ruoli! 7

Classificazione dei derivati Simmetrici o asimmetrici Regolamentati o otc 8

Dai forward ai futures I forward e i future sono contratti a termine in cui le parti si scambiano una determinata attività a una data futura e a un prezzo prefissato al momento della stipula del contratto. La differenza tra i due risiede nel fatto che solo i future sono negoziati su un mercato regolamentato. I forward, infatti, vengono scambiati su mercati non regolamentati (cc.dd. over-the-counter, OTC). 9

I futures Le origini e i contratti forward Partiamo da un esempio: A maggio 2014, in fase di pianificazione dell attività del trimestre successivo, il management di un mulino evidenzia la necessità di lavorare 1000 quintali di grano a Luglio 2014, per questa ragione ordina al proprio broker di acquistare, sul mercato futures, 1000 quintali di grano data di consegna Luglio 2014 (POSIZIONE LONG - LUNGA). Dall altra parte un produttore di grano vorrebbe vendere 1000 quintali di grano a Luglio 2014, pertanto ordina al proprio broker di vendere questo quantitativo con consegna Luglio 2014 (POSIZIONE SHORT - CORTA) Nell intervallo di tempo che intercorre tra Maggio e Luglio 2014 il prezzo spot del grano subisce delle oscillazioni. 10

I futures Rivolgendosi al mercato futures sia il produttore sia l acquirente accedono a lotti di merce con caratteristiche standardizzate. Il valore del contratto stipulato tra questi due soggetti dipende dal prezzo dell attività sottostante (grano). Infatti se il prezzo del grano a Luglio 2014 sarà più alto di quello stabilito nel contratto ci sarà un guadagno per il mulino. Viceversa, se il prezzo del grano a Luglio 2014 sarà più basso rispetto a quello pattuito ci sarà un guadagno per il produttore di grano ( venderà il prezzo del grano ad un prezzo più alto rispetto a quello di mercato) 11

Futures: dagli esempi alla pratica.. I due soggetti non si incontrano sul mercato, c è una «clearing house» che svolge una funzione di stanza di compensazione I contratti presentano dei lotti prestabiliti nei mercati regolamentati In molti casi non c è la consegna fisica della merce o del sottostante 12

Futures: dagli esempi alla pratica.. Il meccanismo del marking to market e del margine versato(il caso del acquirente del grano) La dimensione dei lotti è di 100 quintali, il prezzo futures è 3000 euro per lotto. Per coprire le sue «necessità» il compratore dovrà acquistare 10 lotti. L acquisto del contratto (posizione lunga su future) avviene in data 12 Maggio 2014. Nel momento in cui viene assunta la posizione l acquirente dovrà versare un margine iniziale su un conto deposito (remunerato). Il margine di solito è pari ad una percentuale del controvalore del contratto. Ipotizziamo che l acquirente versi 5000 euro. 13

Il marking to market In data 13 Maggio il prezzo future del grano si abbassa a 2900 euro (ovvero il prezzo per quintale si abbassa da 30 a 29 euro!). Cosa accade al margine versato dall acquirente? Secondo il meccanismo del marking to market l acquirente (che in un certo senso ha scommesso su un rialzo del prezzo future) perde 100 euro a lotto, siccome i lotti sono 10, l entità della perdita sarà pari a 1000 euro (100 euro X 10 lotti=1000 euro). Questa perdita andrà ad incidere il margine versato che passerà da 5000 euro a 4000 euro (5000-4000)! In sostanza avrà perso il 20% del margine versato!! 14

Il marking to market In data 14 Maggio il prezzo future di un lotto passa da 2900 a 3050. L acquirente registra un guadagno di 1500 euro (150 euro X 10 lotti=1500). Il margine versato al 14 Maggio sarà 5500 euro (guadagno del 10% sul margine iniziale) 15

Il marking to market: guadagni/perdite acquirente Data Prezzo futures Profitti e perdite Profitti e perdite cumulate Deposito Richieste di integrazioni 12/05/2014 3,000.00 5,000.00 13/05/2014 2,900.00-1,000.00-1,000.00 4,000.00 14/05/2014 3,050.00 1,500.00 500.00 5,500.00 15/05/2014 3,100.00 500.00 1,000.00 6,000.00 16/05/2014 3,000.00-1,000.00-5,000.00 19/05/2014 2,998.00-20.00-20.00 4,980.00 20/05/2014 2,950.00-480.00-500.00 4,500.00 21/05/2014 2,800.00-1,500.00-2,000.00 3,000.00 22/05/2014 2,750.00-500.00-2,500.00 2,500.00 2,500.00 23/05/2014 2,800.00 500.00-2,000.00 3,000.00 26/05/2014 2,815.00 150.00-1,850.00 3,150.00 27/05/2014 2,799.00-160.00-2,010.00 2,990.00 28/05/2014 2,815.00 160.00-1,850.00 3,150.00 29/05/2014 2,850.00 350.00-1,500.00 3,500.00 16

Il marking to market: guadagni/perdite venditore Data Prezzo futures Profitti e perdite Profitti e perdite cumulate Deposito 12/05/2014 3,000.00 5,000.00 13/05/2014 2,900.00 1,000.00 1,000.00 6,000.00 14/05/2014 3,050.00 1,500.00 2,500.00 7,500.00 15/05/2014 3,100.00 500.00 3,000.00 8,000.00 16/05/2014 3,000.00-1,000.00 2,000.00 7,000.00 19/05/2014 2,998.00-20.00 1,980.00 6,980.00 20/05/2014 2,950.00-480.00 1,500.00 6,500.00 21/05/2014 2,800.00-1,500.00-5,000.00 22/05/2014 2,750.00-500.00-500.00 4,500.00 23/05/2014 2,800.00 500.00-5,000.00 26/05/2014 2,815.00 150.00 150.00 5,150.00 27/05/2014 2,799.00-160.00-10.00 4,990.00 28/05/2014 2,815.00 160.00 150.00 5,150.00 29/05/2014 2,850.00 350.00 500.00 5,500.00 Richieste di integrazioni 17

In molti casi non c è la consegna fisica della merce o del sottostante Cosa vuol dire? Se il soggetto apre una posizione opposta rispetto a quella iniziale si annullano perdite/guadagni (si parla di chiusura della posizione) 18

Come possono essere usati nelle banche? Attività di copertura: la banca è eccessivamente esposta su determinato mercato. Ad esempio, al fine di scongiurare perdite eccessive sul mercato giapponese, assume una posizione corta sul future del Nikkei. In questo modo se il Nikkei scende (ovvero il mercato azionario giapponese presenta un andamento negativo) il portafoglio subirà delle perdite che saranno compensate dai guadagni del future (che essendo «corto» determina guadagni quando il prezzo scende) Attività di speculazione: la banca scommette che il mercato giapponese crolli poiché ritiene che politica monetaria della BOJ avrà effetti recessivi Attività di arbitraggio: sfruttando i diversi prezzi sulle diverse borse (a parità di sottostante) Ci sono anche futures sui tassi di interesse dei titoli governativi che possono essere utili come strumenti di copertura 19

Swap Negoziati già negli anni 80 nei mercati OTC È un accordo tra due parti che pattuiscono lo scambio di flussi futuri di pagamento su un certo sottostante. Tra gli swap più utilizzati c è l IRS (Interest Rate Swap). Tra le tipologie di IRS si analizza il «Plain Vanilla» 20

IRS plain vanilla In questo contratto due soggetti promettono di scambiarsi flussi di finanziari per un certo numero di anni, dato un capitale di riferimento chiamato nozionale «notional principal». Nel caso degli IRS, un soggetto promette all altro di pagare un tasso fisso, mentre l altro promette di pagare un tasso variabile (Fisso vs Variabile). 21

IRS plain vanilla (esempio) La società A si impegna per due anni a pagare un tasso di interesse del 4% su un capitale nozionale di 100.000 euro alla società B. Quest ultima si impegna, sempre per due anni e sullo stesso nozionale, a pagare alla società A un tasso di interesse pari al LIBOR più uno spread del 2%. I pagamenti avvengono con cadenza semestrale. 22

IRS guadagni /perdite delle società A Libor a 6 mesi % Incasso variabile Pagamento fisso Guadagno/perdita 1 semestre 2.4 4,400.00 4,000.00 400.00 2 semestre 2 4,000.00 4,000.00-3 semestre 3 5,000.00 4,000.00 1,000.00 4 semestre 2.1 4,100.00 4,000.00 100.00 5 semestre 1.9 3,900.00 4,000.00-100.00 6 semestre 1.8 3,800.00 4,000.00-200.00 In questo modo la Società A ha trasformato il sottostante da fisso a variabile. 23

Come gli IRS possono essere utilizzati dalle banche Per trasformare poste variabili a oscillazioni di tassi di interesse in poste a tasso fisso ( e viceversa) 24

I derivati creditizi Protection seller Reference obligation Protection buyer Reference obligation può riguardare : il default di un soggetto (CDP dove ritroviamo CDS) La variazione del credit spread Rischio di credito + rischio di interesse 25

I Credit Default Swap Forniscono protezione sul rischio di insolvenza per una specifica società o ente. Ovvero trasferiscono il credit event (ad esempio il defualt) della reference entity (società o ente di riferimento) da un soggetto (compratore della protezione) ad un altro (venditore della protezione). Il compratore vende «alla pari» l obbligazione della reference entity, in questo caso il valore dell obbligazione è chiamato notional principal (capitale nozionale) del CDS. Il compratore della protezione si impegna a remunerare il venditore attraverso pagamenti periodici (fino a scadenza o fintanto che non si verifichi l evento) 26

Come una banca può utilizzare i CDS Nel rischio di credito, per tutelarsi contro le possibili perdite causate dal default del prenditore di fondi Nel rischio di mercato, per il rischio di controparte quando si stipulano contratti OTC 27

CDN (Credit Linkes Notes) Simili alle obbligazioni strutturate Il rimborso del capitale o il pagamento degli interessi dipende dal verificarsi di un evento Obbligazione + derivato 28

Credit Spread Option Tra due parti si definisce una strike spread, il protection seller dietro pagamento di un premio da parte del buyer seller si obbliga a pagare la differenza tra strike spread e spread di mercato. Il pagamento si ha solo se il gap tra gli spread è superiore a quello strike (simile alle option). 29

Credit Spread Swap A differenza del CSO, il CDS è un contratto simmetrico nel senso che sia il seller che il buyer si impegnano a pagare qualora lo spread sia più alto (il seller paga il buyer) o più basso (il buyer paga il seller) dello strike spread. 30

Totale Rate of Return Swap Anche qui c è una reference obligation. In questo caso il buyer si impegna a cedere tutti i flussi di cassa generati reference obligation in cambio del pagamanto, da parte del seller di un reference rate (indice di mercato monetario + spread) 31

CDO (Collateralized debt obligations) Consentono di creare titoli da portafogli di prestiti bancari o obbligazioni In sostanza la CDO non è altro che un obbligazione garantita da un debito o da un altra emissione obbligazionaria. Alcune emissioni di CDO sono state garantite da ABS prima e durante la crisi finanziaria del 2007. 32