Teoremi fondamentali dell economia del benessere
La concorrenza è socialmente efficiente? E possibile affermare che la concorrenza (perfetta) è socialmente efficiente secondo una determinata nozione di efficienza sociale e quando valgono una serie di condizioni. E importante: tenere presente gli elementi essenziali di questa nozione di efficienza; comprendere quali sono le condizioni e quando vengono meno; ricordare che efficienza ed equità possono essere in contrasto.
Nozione di efficienza paretiana Si dice che un determinato equilibrio che si forma sul mercato (o un allocazione delle risorse comunque ottenuta) costituisce un ottimo paretiano quando non è possibile modificare quell equilibrio senza danneggiare almeno un agente economico (consumatore, impresa).
Nozione di efficienza paretiana In altri termini, un determinato equilibrio è efficiente nel senso di Pareto quando non esistono altri equilibri che rappresentino un miglioramento paretiano, ovvero tali da migliorare la condizione di almeno un agente economico senza peggiorare la condizione di alcun altro individuo.
Nozione di efficienza paretiana: commenti 1. Carattere esclusivamente individualistico: la società è una somma di individui (?); 2. Gli individui hanno lo stesso peso : non c è differenza fra ricchi e poveri => non si tratta di una nozione neutrale ma ha invece precise origini ed implicazioni ideologiche, cioè determina un preciso orientamento di politica economica (laissez faire)
Condizioni di validità del primo teorema dell economia del benessere/1 Il primo teorema dell economia del benessere vale se sul mercato si realizza la concorrenza perfetta, il che, a sua volta, richiede: 1) la presenza di un numero molto grande di produttori; 2) la perfetta omogeneità del bene o servizio; 3) la piena libertà di entrata e di uscita ; 4) la perfetta informazione.
Condizioni di validità del primo teorema dell economia del benessere/2 Il primo teorema dell economia del benessere vale se: 5) si considerano solo beni e servizi privati, ovvero: a) rivali: il cui consumo da parte di un agente economico riduce l utilità ottenibile da parte degli altri consumatori; b) escludibili: il cui consumo può essere riservato a chi paga un determinato prezzo (chi non lo paga può quindi essere escluso) 6) si considerano solo beni e servizi il cui consumo e produzione generano benefici e costi di cui il prezzo che si forma sul mercato (attraverso la domanda e l offerta) tiene pienamente conto.
Enunciato del primo teorema dell economia del benessere Se valgono le assunzioni specificate in precedenza, allora: ogni equilibrio di concorrenza perfetta è Pareto-efficiente: non può essere modificato senza danneggiare almeno un agente economico.
Enunciato del secondo teorema dell economia del benessere Se valgono le condizioni di validità del primo teorema, qualsiasi allocazione Paretoefficiente può essere raggiunta data: una determinata distribuzione delle risorse iniziali; la libertà di scambio sul mercato.
Implicazioni dei due teoremi Se vale il primo teorema, lo Stato deve lasciar fare al mercato, che sarà in grado di generare efficienza sociale. Il ruolo dello Stato sarebbe limitato ai contenuti del secondo teorema: redistribuzione iniziale delle risorse. Ma questa dovrebbe avvenire in modo non distorsivo, il che è molto difficile che accada nella realtà (ved. infra: le distorsioni associate al sistema fiscale).
Implicazioni dei due teoremi Il ruolo dello Stato in economia nasce quindi principalmente dal venir meno delle condizioni del primo teorema ovvero in corrispondenza dei fallimenti del mercato: mercati non concorrenziali [vengono meno le condizioni 1), 2) e 3)]; asimmetria informativa [viene meno la condizione 4)]; beni non rivali e/o non escludibili (beni pubblici); esternalità.