Psicologia Sociale. Università degli Studi Milano Bicocca Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale Corso di Laurea in Servizio Sociale

Documenti analoghi
Università degli Studi Milano Bicocca Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale Corso di Laurea in Servizio Sociale Psicologia Sociale

Jacob Levi Moreno May 18th, 1889, Bucarest May 14th, 1974, Beacon,NY

Università degli Studi Milano Bicocca Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale Corso di Laurea in Servizio Sociale Psicologia Sociale

La leadership La nuova psicologia della leadership. Ruggieri Stefano Università degli Studi di Enna

La Griglia di Bales. A. Paul Hare, Edgar F. Borgatta and Robert F. Bales (1955). Small groups: studies in social interaction. New York, Knopf.

Psicologia Sociale e di Comunità

Le relazioni tra i gruppi

Che cosa è un gruppo. Tajfel Teoria dell Identità Sociale. Gruppi Umani e Categorie Sociali Il Costruttivismo Sociale Europeo La lezione di Tajfel

Psicologia della comunicazione organizzativa

IL GRUPPO NELL APPROCCIO DI COMUNITA

Chi scrive (e Quanto scrive) sui blog?

La categorizzazione sociale come chiave di volta del comportamento intergruppi

Il lavoro di rete (2) Teresa Bertotti Metodi e tecniche del Servizio Sociale - Università studi Milano Bicocca - Differenza tra

Prof. Franco Bochicchio Università del Salento

PSICOLOGIA DI GRUPPO (a cura della Dr.ssa Catia Terra)

Che cos è la Psicologia sociale? Dott.ssa Daniela Cipollone

Psicologia delle relazioni intra- e intergruppi

Ben-essere a scuola: l insegnante come base sicura. Rosalinda Cassibba Università degli Studi di Bari

Obiettivo della ricerca e oggetto di analisi

Tecniche della comunicazione e relazione Dinamiche e tecniche di comunicazione

Life Skills: le competenze della vita Gianluca Fovi MD, PhD Rieti 24 Maggio 2012

IL LAVORO DI GRUPPO. tsm -Trentino School of Management. Trento, Marzo Docente: Carla Weber

Introduzione Capitolo 1 Caratteristiche dell autorevolezza personale 1

SFIDE E OPPORTUNITA DEL LAVORO DI GRUPPO

VALORI, ATTEGGIAMENTI, BISOGNI, CAPACITA E SODDISFAZIONE LAVORATIVA

Tre significati di politica

Come gestire lo stress

LA TEORIA DELLA CATEGORIZZAZIONE DI SÉ

LA CITTÀ CHE COMUNICA: CACCIA AL TESORO

D ARIA-DISPENSA AD USO DEGLI STUDENTI I GRUPPI SOCIALI TESTI DI RIFERIMENTO:BINAZZI TUCCI BIANCHI-DI GIOVANNI

L INCLUSIONE NEL GRUPPO CLASSE

Il benessere organizzativo come strategia dalle e per le figure manageriali e direttive (e per il middle management)

Cosa significa essere squadra

DSA e ricadute emotive-motivazionali. Elena Bortolotti

Concetto di bisogno. Stato, pulsione dell individuo che spinge verso una condizione di omeostasi

Corso di Laurea in Servizio Sociale

Corso Integrato Scienze Umane - Medical Humanities

08 Intelligenza Emotiva ed Empatia. Massimo Panzica

Che cos'è una teoria?

DOCENTE ALLENATORE EMOTIVO. Luciana Milani

La relazione persona-organizzazione: il commmitment. Gianni Maria Strada Corso di sistemi organizzativi

1. Tra rischio e trasgressione

Il bambino come apprendista: la teoria sociocognitiva di Lev Vygotskij ( )

La comunità territoriale

DALLA COMUNICAZIONE ALLA RELAZIONE. (Tugnoli, 2015)

??? IL RUOLO NEL GRUPPO. PSICOLOGIA SOCIALE lez. 8. par34er di r/olo. r/olo ESPERIMENTO DI ZIMBARDO I FENOMENI DINAMICI NELLA VITA DI UN GRUPPO

LA TERAPIA COMPORTAMENTALE DI GRUPPO E L AUTO-MUTUO-AIUTO

Affettività e Sessualità Sessualità, affettività, intimità: perché?

L INTERAZIONE SOCIALE

La relazione allenatore-atleta nello sport giovanile

LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO

UNA PERSONALITÀ BEN STRUTTURATA

MOTIVARE I COLLABORATORI. Dario Turrini. CCIAA Ferrara - Ifoa 26 Novembre 2015

ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI. OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF

LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI

Identità e socializzazione

Analisi e progettazione organizzativa

I RAGAZZI DIFFICILI E LE FORME DEL DISAGIO

Condizioni di efficacia del lavoro di gruppo

L intervento in rete per il trattamento di bambini con Disturbo dello Spettro Autistico: il lavoro con i genitori

adattamento e benessere

CAP. 8 PROCESSI DI GRUPPO

La motivazione ad apprendere tra ricerca psicologica e senso comune

La psicologia di comunità nei contesti educativi

In gruppo o da soli? competenze chiave per lo sviluppo della propria carriera lavorativa. Giovedì 20 ottobre Gaetano Martorano Psicologo

Incontri formativi con i componenti del Comitato Unico di Garanzia di Regione Lombardia GPR6014/AE. 11 aprile 2016

Peer Education e Prevenzione dalle Malattie Sessualmente Trasmissibili

LA GESTIONE DEL T.E.A.M. WORK

La costruzione della percezione sociale

Volontario e Volontariato

Competenze per Competere" IL GRUPPO E LA DINAMICA DI GRUPPO

Progetto Scuola - Lavoro Etica nel Lavoro

COOPERAT IVE LEARNING. Grosseto febbraio marzo 04

Clima organizzativo/ Cultura. Prof.ssa Ernestina Giudici

Psicologia Sociale (edizione 2010)

Il consigliere di fiducia e il counseling con artiterapie. Dr.ssa Valeria Salsi Educatore alle tecniche espressive Counselor a mediazione corporea

IL LAVORO SOCIALE NEL SETTORE DELL INFANZIA E DELLA FAMIGLIA: VERSO NUOVI SAPERI FAMIGLIE : QUALI INTERVENTI

LA COMUNICAZIONE NEI GRUPPI. Federica Castellini - Psicologia Sociale II - AA 11-12

JEROME SEYMOUR BRUNER

Teoria della distintività ottimale e. Ipotesi dell incertezza soggettiva

Bruner Il viaggio verso la mente

L AIUTO AI GENITORI DELLE CLASSI PRIME. Dr.ssa Laura Poggi Dott.ssa Orietta Mocci Psicologhe Sert Dipartimento Dipendenze ASL 4

La soddisfazione lavorativa

Sociologia del Lavoro

Assi, dimensioni, criteri e obiettivi dell attività organizzatrice

Psicologia Sociale. Riferimenti 05/03/2012. Alberto Massimo Crescentini Su Skype: alberto_crescentini

Quali competenze per i nostri figli? Una riflessione fra storie personali e progetti di vita

GRUPPI DI AUTO MUTUO AIUTO: DIFFICOLTA' CHE DIVENTANO RISORSE. Dott.ssa Caterina Di Palma

analisi del clima organizzativo

Università degli Studi di Enna Kore

Azienda Socio Sanitaria Territoriale Di Lodi Lodi Via Fissiraga,15 Tel / Fax C.F. e P.

PSICOLOGIA COGNITIVA. Gaia Vicenzi - Psicologia Cognitiva

Psicologia Sociale (edizione 2010)

Attori sociali. Individuali. Collettivi. Agire sociale interazione aggregazione. Comportamenti collettivi Agire strutturato

La nuova didattica del movimento

PSICOLOGIA CLINICA. dott.ssa Paoletta Florio psicologa-psicoterapeuta

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

STRESS LAVORO CORRELATO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

Lezione 2. La motivazione al lavoro: bisogni e processi (Cap. 2 - Decastri, 2016) Università Tor Vergata Anno Accademico 2016/2017

Transcript:

Università degli Studi Milano Bicocca Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale Corso di Laurea in Servizio Sociale Psicologia Sociale Gianni Del Rio gianni.a.delrio@gmail.com Frontespizio AS

Jacob Levi Moreno May 18th, 1889, Bucarest May 14th, 1974, Beacon,NY Jacob Moreno

Sociogramma

www.users.muohio.edu/shermalw/sociometryfiles/

Reti sociometriche 3

Persone con cui si è in rapporto (relazioni formali) Persone che si accoglierebbero volentieri presso di sé (sistema delle attrazioni) Persone con cui si desidererebbe lavorare quando il compito esige uno sforzo di cooperazione (sistema delle possibili relazioni formali future) Reti sociometriche 2

La Coesione

Definizione di coesione La totalità del campo delle forze aventi l effetto di mantenere insieme i membri di un gruppo e di opporre resistenza alle forze di disgregazione. (Leon Festinger)

I fattori di coesione Estrinseci Anteriori alla formazione dei singoli gruppi o dati nel momento stesso in cui il gruppo si costituisce. Socio-affettivi Intrinseci Propri del gruppo in quanto tale. Socio-operativi influenza dei controlli sociali (leggi, norme, opinione pubblica...) dipendenza gerarchica del gruppo in un contesto (istituzione...) scopo comune. (entusiasmo iniziale, ritualità nei gruppi maturi; livello di precisione; adeguatezza ai bisogni del gruppo). azione collettiva (progressione verso lo scopo; successi specifici). appartenenza al gruppo. (già presente nei fattori precedenti; sentimenti di potenza, prestigio, solidità) spinta a comunicare. fuga dalla solitudine affinità interpersonali (simpatie, relazioni amicali) soddisfazione di bisogni individuali (ricerca del potere attivo o passivo; prestigio; accettazione; catarsi; esibizionismo;...) distribuzione e articolazione dei ruoli. (funzione di attività e comportamenti) orizzontale (catena) verticale (gerarchia) leadership

Norma e devianza

Regole fra colleghi 1. Accettare una buona condivisione del carico di lavoro. 2. Rispettare la privacy. 3. Essere collaborativi rispetto alle condizioni dell ambiente di lavoro fruito comunemente (p.es. luce, rumore, temperatura ). 4. Essere disponibili ad aiutare quando richiesto. 5. Mantenere le confidenze. 6. Essere cooperativi anche se il/la collega non ti piace. 7. Non denigrare presso i superiori. 8. Chiamare il/la collega per nome (di battesimo). 9. Chiedere aiuto e consiglio quando è necessario. 10. Guardare il/la collega negli occhi quando si parla. 11. Non essere eccessivamente curiosi della vita privata degli altri. 12. Ricambiare debiti, favori e complimenti, per quanto piccoli siano. 13. Non mettersi a fare sesso fra colleghi. 14. Sostenere 1 il/la collega in sua assenza. 15. Non criticare il/la collega in pubblico. In uno studio delle regole informali, applicabili a situazioni relazionali differenti, si trovò che le regole [qui] indicate erano significative per i colleghi e rappresentavano punti chiave per il sorgere di frizioni sul lavoro. L esistenza di queste regole sta a indicare che le frizioni possono verificarsi quando gentilezza, cooperazione, aiuto, mutuo sostegno e privacy sono messi in discussione (M. Argyle, The Social Psychology of Work, Penguin, London, 1989, p.129. Le regole risultato di una indagine, ivi citate, sono tratte da M. Argyle, M. Henderson, The Anatomy of Relationship, Heinemann, London, 1985. Tr. it. e cura di G. Del Rio) [ 1 Stand up for indica sia il fare le veci di, sia prendere le parti di.

50 cm. 1,4 mt. 3,0 mt.

In e Out

M.Sherif e C.W.Sherif: l Esperimento di Robber s Cave, 1954

Il concetto di categorizzazione Tutta la percezione è generica nel senso che qualunque cosa sia percepita viene collocata e riceve il suo significato dalla classe di oggetti percepiti con cui è raggruppata [ ] La percezione comporta un atto di categorizzazione [ ] noi stimoliamo l organismo con un input adatto e l organismo risponde collocando questo input in una classe di oggetti o di avvenimenti. (Bruner, 1957) L operazione di ordinamento del mondo in raggruppamenti implica indispensabili semplificazioni: una tendenza ad accentuare su una certa dimensione (caratteristiche personali) gli item che sono collocati su due categorie diverse; una tendenza a minimizzare le differenze tra gli item che appartengono alla stessa categoria. Si tratta dunque di un processo che accentua le differenze intercategoriali e attenua le differenze intracategoriali.

La Teoria del comportamento sociale (Tajfel 1978) Esiste un continuum comportamentale tra la relazione interpersonale e quella determinata dal gruppo: interindividuale intergruppo l interazione è completamente determinata dalle caratteristiche degli individui e non è influenzata dai gruppi o dalle categorie sociali di appartenenza variabilità l interazione è completamente determinata dall appartenenza a gruppi o a categorie sociali e non è influenzata dalle caratteristiche degli individui e dalle loro relazioni interindividuali uniformità Teoria del comportamento sociale

La Teoria dell identità sociale (SIT) (Tajfel e Turner, 1986) Identità sociale Quella parte del concetto di sé che deriva dalla consapevolezza della propria appartenenza a uno o a più gruppi sociali, insieme al valore e al significato emotivo riconosciuti a tale appartenenza [ ] consiste in quegli aspetti dell immagine di sé che derivano dalle categorie sociali cui l individuo sente di appartenere. Componente cognitiva Conoscenza delle caratteristiche del gruppo sociale. Processo di autocategorizzazione: consente di inserire se stessi e gli altri all interno di un determinato gruppo (ingroup) differenziandosi da un altro insieme di persone (outgroup) Componente affettiva Livello di coinvolgimento sperimentato. Si manifesta nei legami, gli impegni e i vincoli che l individuo stabilisce col gruppo Componente valutativa Sentimento orgoglioso deell appartenenza e la stima della posizione sociale del proprio gruppo rispetto agli altri.

pensare in gruppo pensare in squadra Pressione sociale esercitata dal gruppo verso i membri che manifestano opinioni contrarie alle convinzioni del gruppo. Autocensura dei membri su se stessi e su quanto può risultare in contrasto con la costruzione del consenso. Presunzione di essere vaccinati rispetto ai rischi di fallimento dell azione del gruppo. Tendenza a incoraggiare il pensiero divergente. Disponibilità ad esprimere apertamente idee e preoccupazioni. Consapevolezza dei limiti e dei rischi. Illusione del consenso unanime. Emergenza di difese mentali autogenerate che agiscono come schermi protettivi ostacolando l accesso alle informazioni esterne che contrastano con il comune sentire. Sforzo collettivo di rendere in ogni caso razionali le decisioni. Riconoscimento dei valori di cui ogni membro è portatore. Capacità di considerare punti di vista esterni al gruppo. Interesse a discutere le perplessità condivise. (cogestione dell ansia) Groupthink e Teamthink Visione stereotipata degli avversari o dei leader antagonisti, spesso liquidati come inconsistenti o incompetenti. Impegno a praticare logiche non stereotipate. Indiscussa fiducia a riguardo dell moralità interna al gruppo. Attenzione alle implicazioni etiche delle decisioni e delle loro conseguenze.

cinque precondizioni in base alle quali diventa probabile una tendenza al pensiero convergente e alla comparsa dei sintomi di groupthink: un alta coesione; l isolamento del gruppo; un deficit nel metodo di ricerca e di valutazione; una leadership direttiva; un alto stress e scarse speranze di trovare una soluzione migliore di quella proposta dal leader o da altri soggetti influenti.