APPARATO GENITALE INTERNO SEZIONE LONGITUDINALE DEGLI ORGANI PELVICI FEMMINILI. Salpingi Ovaio Utero Vagina

Documenti analoghi
apparato genitale femminile

OVOGENESI E CICLI FEMMINILI

OVOGENESI E CICLI FEMMINILI

ANATOMIA DELLA SFERA GENITALE FEMMINILE

CORSO DI LAUREA IN PSICOLOGIA A.A. 2015/2016

Ginecologia e ostetricia

Apparato genitale maschile

L apparato riproduttore femminile

FISIOLOGIA DELL APPARATO GENITALE FEMMINILE

SPERMATOGONI A(scuri) poia1(chiari) SPERMATOCITA PRIMARIO (max 64 da 1 cell) SPERMATOCITI SECONDARI SPERMATIDI SPERMATOZOI MATURI.

OVAIO: gonade femminile

Test n La struttura indicata con la lettera B rappresenta: a) un uovo b) uno zigote c) un follicolo d) un ovaia e) una cellula somatica

APPARATO GENITALE FEMMINILE

GAMETOGENESI Dove avviene la meiosi nel nostro corpo?

Fabio Fichera Italo Paolini Area Ecografica SIMG

La salute generale della donna e la funzione riproduttiva (sopravvivenza della specie) sono centrati sul ciclo ovarico che richiede una regolazione:

ANATOMIA ECOGRAFICA PELVI FEMMINILE. A. Stimamiglio

CICLO OVARICO CICLO OVARICO ASSE IPOTALAMO -IPOFISI-OVAIO CICLO OVARICO IPOTALAMO. scaricato da

L'APPARATO RIPRODUTTORE

Apparato genitale maschile

La Riproduzione e l Apparato Riproduttivo Umano. Tratto e parzialmente rielaborato da amedeorollo.altervista.org

Appendice online. Fig. 1App. Follicolo primordiale e follicolo primario. Fig. 2App. Follicolo secondario.

RIPRODUZIONE GAMETOGENESI FECONDAZIONE

ANATOMIA DEL PAVIMENTO PELVICO

apparato genitale maschile

Livelli gonadotropici durante la vita

I MAMMIFERI Sottoclasse dei Prototeri o Monotremi Sottoclasse dei Metateri o Marsupiali Sottoclasse degli Euteri o Placentati


RIPRODUZIONE GAMETOGENESI FECONDAZIONE

LA RIPRODUZIONE. Prof.ssa S. Di Giulio

INTRODUZIONE Con questo lavoro si è cercato di avere una visione d insieme per quanto riguarda due aspetti molto importanti: la sterilità e/o l

APPARATO GENITALE INSIEME DI ORGANI DEPUTATI ALLA : FORMAZIONE DEI GAMETI FECONDAZIONE SVILUPPO DELL EMBRIONE E DEL FETO

ORGANI GENITALI FEMMINILI

ANATOMIA E FISIO-PATOLOGIA I TESSUTI IL TESSUTO EPITELIALE

APPARATO GENITALE FEMMINILE

FISIOLOGIA UMANA. Prof. Aldo Pinto L. 14

Schema dell apparato genitale femminile visto di fronte non sezionato (a) e in sezione (b) ciclo mestruale. Endometrio=mucosa uterina

LE VIE SPERMATICHE LE VIE SPERMATICHE L URETRA MASCHILE RAPPRESENTA DUNQUE UNA VIA DI PASSAGGIO COMUNEAGLI APPARATI URINARIO E GENITALE

Dotto escretore: trasporta il secreto all esterno. Non c è dotto escretore; il secreto (ormoni) è riversato nel circolo sanguigno

In base alle caratteristiche delle miofibrille

Apparato Riproduttore

Gli animali sono dotati di un organizzazione strutturale di tipo gerarchico

OVAIO. FUNZIONE ENDOCRINA Produzione di ormoni: Estrogeni, Progesterone, Androstenedione

Gameti. Gonadi. Riproduzione di tipo sessuato. Fecondazione. Zigote

Dalla biologia molecolare e cellulare alla biologia generale: la riproduzione come proprietà elettiva

Apparato genitale maschile

ANATOMIA TOMOGRAFICA PELVI Dr. Luigi Camera

APPARATO GENITALE FEMMINILE

Parete dei Vasi (Arterie e Vene)

basi di anatomia: apparato riproduttore

Analisi Ormonali per la Valutazione della Funzione dell Apparato Riproduttivo Femminile e Maschile.

Anatomia: L apparato genitale femminile è costituito da: genitali interni genitali esterni

APPARATO SESSUALE MASCHILE E FEMMINILE

MIDOLLO SPINALE Nervi spinali e gangli sensitivi

(ciclo vaginale) (azione degli ormoni estrogeni)

IL SISTEMA ENDOCRINO S I L V I A G O R I G I O R G I A F A Z I O S U S A N N A D I L E O G I U L I A C O N T E A N N A M I C C O L I

La Ginecologia è quella branca della medicina che studia la donna non gravida (la fisiologia e patologia), l Ostetricia quella gravida.

IL SISTEMA ENDOCRINO UNIVERSITA DEGLI STUDI URBINO FACOLTA DI SCIENZE MOTORIE. Prof.Mauro Andreani 08/marzo/2016

ANATOMIA E FISIO-PATOLOGIA L APPARATO RIPRODUTTIVO

IL CICLO VITALE DEI MAMMIFERI

Pollo004. fase Fotorefrattaria. Solstizio. d Estate. Deposizione. Riposo sessuale Invernale. Solstizio. d Inverno. Cova. Alimentazion e giovani

La riproduzione nei suini

Apparato circolatorio

una cavità corporea, nel lume di un organo oppure sulla superficie esterna del

scaricato da

Indici di Invecchiamento Ovarico San Giuseppe Jato luglio 2011

GINECOLOGIA ED OSTETRICIA

SEZIONE DELL OVAIO Follicoli e corpo luteo nelle varie fasi di evoluzione

L apparato riproduttore

Il pavimento pelvico

L apparato scheletrico si divide in: Assile (ossa del cranio, torace e colonna vertebrale: questi elementi formano l asse l longitudinale del corpo)

Apparato genitale femminile

La spermatogenesi. Processo differenziativo degli spz. A partire dagli spermatogoni

È un tubo lungo cm 10, diametro 2-2,5 cm, in parte cartilagineo in parte membranoso, gli anelli cartilaginei che la formano sono incompleti

Indice. 15 Prefazione alla II edizione

Linee: Emiclaveari (verticali) Basisternale (passa attraverso articolazione xifo-sternale)

Sistema nervoso periferico

IL CICLO VITALE DEI MAMMIFERI

UNIVERSITÀ DI FOGGIA FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA DELLE PROFESSIONI SANITARIE IN INFERMIERISTICA SEDI DI FOGGIA - SAN SEVERO A.

FISIOLOGIA(DEL(BASSO(APPARATO( URINARIO(E(APPRENDIMENTO(DELLA( CONTINENZA(URINARIA(

Tempi transito infundibulo minuti: Magnum ore: 3h istmi ore: 1h:15 Utero ore: 21h vagina minuti: 1-2

Asse ipotalamo-ipofisi-gonadi

Anatomia procreativa

18/12/2013 LE OVAIE STROMA DELLOVAIO: DIVISO IN DUE PORZIONI: --CORTICALE: LA PIU SUPERFICIALE; PRODUCE I GAMETI --MIDOLLARE: LA PIU PROFONDA

Fenomeni del puerperio

IL SISTEMA ENDOCRINO composizione


Regione inguinale: pari

APPARATO RESPIRATORIO: quali sono le principali funzioni?

Anatomia e vie di diffusione del rinofaringe. Francesco Miccichè

APPARATO GENITALE maschile

OMEO= identico STASIS = stabile

Lo sviluppo dell ovocita e il ciclo mestruale.

Omeostasi e coordinamento funzioni di un organismo

F.C. BODINI UOC RADIOLOGIA OSPEDALE G. DA SALICETO - PIACENZA IL RUOLO DELLA RM NELLA DIAGNOSI DELL ENDOMETRIOSI

Sistema Endocrino 2. Adenoipofisi. Fisiologia Generale e dell Esercizio Prof. Carlo Capelli Facoltà di Scienze Motorie, Università di Verona

Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia. Biofisica e Fisiologia I. Muscolo liscio

NEOPLASIA MAMMARIA E STRATEGIE DI PREVENZIONE

le basi biologiche della riproduzione, il ciclo mestruale, le irregolarità mestrual i

PUBERTÀ. È una fase della vita in cui gli organi riproduttivi divengono capaci di svolgere la loro funzione:

Transcript:

Seconda Università degli Studi di Napoli Dipartimento di Scienze Ginecologiche, Ostetriche e della Riproduzione ANATOMICAMENTE L APPARATO GENITALE FEMMINILE VIENE SUDDIVISO IN: ANATOMIA APPARATO GENITALE ORGANI GENITALI INTERNI APPARATO GENITALE ESTERNO (VULVA) Prof. Nicola Colacurci APPARATO GENITALE INTERNO Gli organi genitali interni sono ubicati nella piccola pelvi anteriormente al retto e posteriormente alla vescica SEZIONE LONGITUDINALE DEGLI ORGANI PELVICI FEMMINILI Sono costituiti da: Salpingi Ovaio Utero Vagina Ad eccezione delle ovaie sono tutti organi extraperitoneali

APPARATO GENITALE INTERNO UTERO Organo muscolare cavo, impari e mediano di origine Mulleriana come le salpingi e la vagina Presenta una lunghezza media di 7-8 cm, un diametro trasverso di 4-5 cm ed anteroposteriore di 4 cm; il peso è di 60-70 g. In menopausa si ha una progresssiva involuzione con riduzione delle dimensioni Consta di due parti: il corpo lungo 4 cm ed il collo lungo 3 cm. La zona tra corpo e collo, di circa 3-4 mm,prende il nome di istmo CORPO ISTMO COLLO UTERO Il corpo è inclinato sul collo con un angolo anteriore di circa 80 che dà luogo all anteflessione dell utero Con l asse della vagina forma un angolo di circa 90 detto anteversione Nel complesso l utero in posizione normale è antiversoflesso Gradi di retroversione 3 grado 2 grado 1 grado Normale UTERO Normale Retroflessione Normale Normale Retrocessione Antiflessione

UTERO La cavità uterina comunica in alto, tramite il lume tubarico, con la cavità endoperitoneale ed in basso, tramite il canale cervicale, con la vagina e quindi con l esterno. La cavità uterina è rivestita da una mucosa detta endometrio che poggia direttamente sulla muscolatura (miometrio). All esterno, l utero è rivestito dalla sierosa peritoneale (perimetrio) Il canale cervicale ha una mucosa endocervicale diversa dall endometrio per funzione e struttura UTERO MUSCOLATURA La parte muscolare dell utero è detta miometrio; è la parte più spessa ed è costituita da fibrocellule muscolari lisce che si intersecano fra loro con interposto tessuto connettivo ricco di vasi. Ostio tubarico Miometrio Cavità uterina Endometrio OUI Canale cervicale OUE Le fibre spirali si intrecciano profondamente nella parete e si continuano nei legamenti UTERO STRUTTURE DI SOSTEGNO E FISSITA LEGAMENTI UTERO-SACRALI L utero è mantenuto in situ dalla fascia endopelvica e da alcuni legamenti fibromuscolari che ne assicurano la normale statica al centro del pavimento pelvico pur garantendo una notevole mobilità Legamento utero-sacrale sx.. Legamento utero-sacrale dx. Visione superiore della fascia e degli spazi endopelvici Sistema legamentoso che si estende dalla porzione inferiore della cervice uterina e dal terzo superiore della vagina fino al sacro contornando i lati del retto. Insieme al legamento cardinale è la principale struttura di sospensione del complesso cervico-vaginale

LEGAMENTI ROTONDI LEGAMENTO LARGO LEGAMENTO LARGO LEGAMENTO LARGO Struttura legamentosa che origina dalla parte ant. dell angolo uterino e si porta in avanti in corrispondenza dell orificio profondo del canale inguinale, dopo averlo percorso obliquamente, emerge attraverso l orificio inguinale esterno per perdersi nel tessuto connettivo lasso ed adiposo delle grandi labbra e del monte del pube. Costituito dall unione delle facce anteriori e posteriori dei foglietti peritoneali che tappezzano anteriormente e posteriormente il corpo uterino. Forma un setto disposto in senso frontale che contiene i vasi e i nervi che dalla parete della pelvi si porta verso l apparato genitale femminile. SEZIONE DEL LEG. LARGO LEGAMENTO CARDINALE (DEL MACKENRODT) LEG. CARDINALE (del Mackenrodt): Sistema legamentoso che costituisce l impalcatura connettivale frontale dato il suo decorso pressochè trasversale dall utero alle pareti pelviche. Si estende dalla porzione inferiore della cervice e dal terzo superiore della vagina sino alla spina ischiatica

Sacro Retto Vescica LEGAMENTI UTERO-SACRALI E LEGAMENTI CARDINALI Leg. utero-sacrale Leg. cardinale (o del Mackenrodt) VASCOLARIZZAZIONE UTERO L utero è irrorato dalle arterie uterine destra e sinistra che originano dalle arterie ipogastriche omolaterali e si portano trasversalmente fino alla parete laterale dell organo all altezza dell istmo, dove si dividono in due rami: - uno cervico-vaginale che va verso il basso - l altro che va verso l alto fino all angolo tubarico anastomizzandosi con l arteria ovarica Dalle due arterie si dipartono numerosi piccoli rami che penetrano nella parete uterina e si anastomizzano con quelli del lato opposto formando l arcata arteriosa di Hughier Le vene uterine seguono il decorso delle arterie sboccando nelle vene ipogastriche; in esse confluiscono altri rami di provenienza tubo-ovarica e formano, nello spessore dei legamenti larghi, i plessi pampiniformi VASCOLARIZZAZIONE UTERINA UTERO INNERVAZIONE I nervi che vanno all utero provengono da due sorgenti: - dal plesso pelvico del simpatico toraco-lombare - da fibre parasimpatiche dei nervi sacrali Il plesso che si viene a formare dall unione di queste fibre si svolge sui lati del retto nel legamento sacro-retto-uterino. Raggiunge il parametrio lateralmente al collo dell utero dove la rete di un lato sfioccandosi nelle pareti dell organo si anastomizza con quella dell altro lato Il plesso contiene un ganglio di discrete dimensioni, il ganglio cervicale di Lee-Franckenhauser

INNERVAZIONE UTERINA TUBE UTERINE Le tube uterine, o trombe del Falloppio sono due condotti della lunghezza media di 10-15 cm che si dipartono dai canti laterali del fondo dell utero e terminano con la loro estremità libera in corrispondenza dei rispettivi ovari Godono di notevole mobilità ma vengono mantenute nella loro normale posizione dalla continuità con l utero medialmente e dal legamento tubo-ovarico lateralmente Le salpingi assolvono alla funzione di captare l ovocito dopo l ovulazione e consentirgli la migrazione fino alla cavità uterina, inoltre consente la progressione in senso inverso degli spermatozoi permettendo la fecondazione TUBE UTERINE Ciascuna salpinge costa di 3 segmenti : - la porzione ampollare con il padiglione munito di frange (fimbrie) la più lunga delle quali, fimbria ovarica, prende rapporto col polo laterale dell ovario - la porzione istmica che è la intermedia - la porzione interstiziale che decorre nello spessore della parete uterina dove si trova l ostio attraverso il quale comunica con la cavità uterina Porzione interstiziale Porzione istmica Porzione ampollare TUBE UTERINE Le tube sono costituite da una tunica interna mucosa e da una tunica muscolare; sono poi rivestite esternamente dalla sierosa peritoneale che va a formare il legamento largo La mucosa tubarica è priva di ghiandole e si solleva in numerose pliche che rendono il lume virtuale. E tappezzata da un epitelio cilindrico monostratificato che va incontro a cicliche modificazioni in rapporto al ciclo ovarico (ciclo tubarico) Per la migrazione dell ovaio, ha importanza soprattutto la tonaca muscolare dotata di attività peristaltica che si accentua dopo l ovulazione Sezione istologica di salpinge Legamento tubo-ovarico

TUBE UTERINE La tuba è irrorata dalla arteria tubarica che nasce dalla anastomosi di due rami arteriosi: uno che origina dall art.ovarica e un altro dall art. uterina Le vene reflue dal tratto mediale della tuba sfociano nella vena uterina, quelle del tratto laterale estuano nelle vene ovariche I nervi scendono alla tuba dai plessi utero-ovarici e seguono il decorso dei vasi sanguigni OVAIO Organo pari delle dimensioni di una mandorla con duplice funzione: endocrina e gametogenica E in connessione: - medialmente con l utero attraverso il legamento utero-ovarico - anteriormente con la faccia post. del legamento largo mediante una plica peritoneale (meso ovarico) - lateralmente col legamento sospensore che proviene dalla parete laterale del bacino - posteriormente è libero Legamento sospensore dell ovario Ovario Legamento proprio degli ovari o utero-ovarico Legamento largo OVAIO Nel legamento sospensore decorre il fascio neurovascolare costituito dai filamenti nervosi e dall arteria e dalla vena ovarica L arteria ovarica origina a destra dalla aorta addominale e a sinistra dall arteria renale; la vena ovarica è tributaria L innervazione degli ovari è fornita da fibre nervose vegetative provenienti dal plesso preaortico. Si tratta di fibre vasomotorie e sensitive che trasportano gli stimoli dolorosi di natura ovarica agli stessi mielometri dorso-lombari cui afferiscono le fibre di provenienza uterina OVAIO La superficie dell ovaio è costituita da una tunica connettivale denominata albuginea ricoperta da epitelio cubico La parte centrale prende il nome di midollare ed in essa e concentrata la componente nervo-vascolare La parte periferica è detta corticale, è costituita da tessuto connettivo addensato e contiene le strutture funzionali follicolari L unità funzionale dell ovaio è il follicolo e la sua maturazione periodica dà luogo al ciclo ovarico al quale è correlato il ciclo mestruale

Fascio nervovascolare Albuginea Corpo luteo OVAIO Follicoli in maturazione Corticale Follicolo maturo Midollare Uovo espulso CANALE VAGINALE VAGINA La vagina è un organo muscolomembranoso, impari, mediano, di forma tubulare, lungo in media 7-10 cm che si estende dall utero alla vagina. Abbraccia in alto il collo dell utero in modo che un tratto di questo sporga in vagina (muso di tinca) formando 4 cul di sacco che costituiscono i fornici vaginali. In stato di vacuità, la cavità vaginale risulta virtuale in quanto le pareti anteriore e posteriore sono accollate l una all altra. Il calibro della vagina è irregolare: stretto nella sua estremità vulvare, più ampio a livello dei fornici. Le pareti sono però molto elastiche ed estensibili per cui la vagina può dilatarsi facilmente variando il suo calibro. CANALE VAGINALE VAGINA La cavità è rivestita da una mucosa di colorito roseo che presenta numerose pliche trasversali (rughe), ricche di plessi venosi. La mucosa vaginale si presenta molto spessita priva di ghiandole e rivestita in superficie da epitelio pavimentoso stratificato La tunica muscolare della vagina presenta due ordini di fibre: circolari le più interne, longitudinali le più esterne E irrorata dalle arterie cervico-vaginali (rami dell art. uterina) e dalle arterie vescico-vaginali (rami dell art. ipogastrica) I plessi venosi ai lati della vagina si scaricano in alto nel plesso utero-vaginale e in avanti nel plesso vescico-vaginale VAGINA Le fibre nervose che raggiungono la vagina provengono dal plesso utero-vaginale, dal secondo e quarto sacrale e dal nervo pudendo. Le fibre formano così un plesso perivaginale La vagina è l organo della copula. Accoglie l organo maschile in erezione addossandovi le pareti per l attività contrattile dei muscoli intrinseci e di quelli vulvoperineali. Accoglie il liquido spermatico nel fornice posteriore da dove i nemaspermi risalgono facilmente verso il canale cervicale al fine della fecondazione.

APPARATO GENITALE ESTERNO Insieme degli organi genitali femminili esternamente visibili VULVA VULVA Distinguiamo monte di Venere grandi labbra piccole labbra clitoride vestibolo della vagina VULVA MONTE DI VENERE Monte del pube (o di Venere) Commessura labiale ant. Piccolo labbro Orifizio vaginale Rafe perineale Ano Clitoride Grande labbro Orifizio uretrale esterno Caruncola imenale Commessura labiale ant. Il monte di Venere, chiamato anche monte del pube, è un cuscinetto di tessuto adiposo situato davanti alla sinfisi pubica e limitato lateralmente dalle pieghe dell inguine. Glabro nell età infantile alla pubertà si ricopre di peli.

LE GRANDI LABBRA LE PICCOLE LABBRA Le grandi labbra sono pliche cutanee disposte logitudinalmente dal monte di Venere alla regione preanale. Sono le parti più esterne dei genitali femminili, e a cosce avvicinate addossano i loro margini chiudendo la rima vulvare. Ricche di adipe,hanno una lunghezza media di 7-8 cm confluendo in avanti nella commessura anteriore e posteriormente verso il perineo. Dopo la pubertà e nella donna nullipara sono di solito ricoperte di peli e appaiono dure, spesse e unite. Dopo la menopausa si assottigliano, perdendo la maggior parte del tessuto adiposo e appaiono sottili, flosce e dischiuse. GRANDE LABBRO SOLCO INTERLABBIALE PICCOLO LABBRO GRANDE LABBRO SOLCO INTERLABBIALE PICCOLO LABBRO Le piccole labbra sono due pliche cutanee, di aspetto mucoso, poste mediamente e all interno delli grandi labbra. La loro conformazione e estremamente variabile con i caratteri costituzionali e razziali. In periodo fertile appaiono appiattite, rosee, umide e sprovviste di peli con una lunghezza media di 30-35 mm. In vecchiaia si assottigliano e si atrofizzano assumendo un colore bruno scuro. Con la loro faccia interna delimitano il vestibolo in alto e l orificio vaginale in basso. Nel loro spessore presentano una struttura di tipo fibro-elastico ricca di filamenti nervosi e di vasi che la rendono simile agli organi erettili. Questa struttura spiega le modificazioni che subiscono durante i rapporti sessuali. IL CLITORIDE CLITORIDE Il clitoride rappresenta l organo erettile della donna; è costituito da due corpi cavernosi ed ha una estremità detta glande. E lungo circa 2-2,8 cm e si ipertrofizza in stato di eccitazione. E rivestito da un involucro cutaneo ricco di terminazioni nervose sensitive detto prepuzio del clitoride che origina dalle piccole labbra. Le numerosissime terminazioni nervose disposte in esso e nell'area immediatamente adiacente lo rendono particolarmente sensibile al contatto diretto o indiretto GLANDE DEL CLITORIDE FRENULO DEL CLITORIDE FRENULO DEL CLITORIDE PREPUZIO DEL CLITORIDE

I CORPI CAVERNOSI DEL CLITORIDE VESTIBOLO VAGINALE Il vestibolo vaginale è costituito dall orifizio inferiore della vagina disposto nella parte inferiore del vestibolo vulvare appena sotto il meato uretrale esterno. E chiuso nella vergine dall imene e cicondato nella donna deflorata dalle coruncole mirtiformi. Il vestibolo vaginale è separato dalle piccole labbra dal solco nifo-imeneale; in questo solco si aprono i canali escretori delle ghiandole di Bartolino. MEATO URETRALE ESTERNO ORIFIZIO VAGINALE L IMENE L imene è una membrana carnosa e sottile, formata dall accollamento di due superfici di mucosa, con interposto un sottile strato di connettivo. Chiude in basso l orifizio vaginale; appare come un piccolo cercine cutaneo che a labbra divaricate si tende a guisa di una valvola. CICLO ENDOMETRIALE La forma e le dimensioni dell imene possono essere assai variabili e se ne distinguono tipi differenti

epitelio stroma L endometrio è organo bersaglio per gli ormoni steroidei che inducono trasformazioni graduali legate al ciclo ovarico e regolate dagli ormoni ipofisari estradiolo stimola la proliferazione delle cellule endometriali ( indice mitotico) e dei recettori per il Pg Fase proliferativa progesterone Induce la trasformazione seccretiva della mucosa endometriale; sensibilità Fase secretiva CICLO ENDOMETRIALE E MESTRUAZIONE L ENDOMETRIO è il tessuto che maggiormente risente delle variazioni degli steroidi ovarici e va incontro in tutte le sue componenti (epitelio superficiale, epitelio ghiandolare, stroma) ad una serie di precise modificazioni. In base alle modificazioni dell endometrio durante il ciclo mestruale, vengono distinte 4 fasi: fase rigenerativa fase proliferativa fase secretiva fase mestruale o desquamativa Il primo giorno della mestruazione è considerato per convenzione il giorno di inizio di un nuovo ciclo e la fine del ciclo precedente Fase rigenerativa Inizia la rigenerazione dell epitelio superficiale partendo dallo strato endometriale basale che non è ormono-sensibile Fase proliferativa dura ca 10 gg. ripristino istologico dell endometrio e coincide con il graduale aumento della sintesi di estrogeni. lo strato basale non desquamato con le porzioni profonde delle ghiandole riprende la proliferazione aumento cellule connettivali tonaca propria, della sostanza fondamentale per cui lo stroma appare edematoso ricostituzione e proliferazione delle ghiandole, dei vasi e dell epitelio aumento spessore totale mucosa Fase secretiva dura 12-14 gg, sotto l azione di estrogeni e progesterone prodotti dal corpo luteo le ghiandole accumulano secreto e diventano sempre più grosse, le cellule della tonaca propria diventano più voluminose e basofile congestione del distretto capillare Fase desquamativa o mestruale dura 2-5 gg, Eliminazione della mucosa dell utero, con una caduta dei livelli di ormoni ovarici degenerazione dell epitelio, costrizione vascolare ischemia della mucosa, rottura dei vasi del distretto superficiale con perdite ematiche. Se non c è fecondazione i vasi della parete uterina vanno incontro ad ischemia, ciò precede la fase mestruale

La durata media del ciclo uterino è di 28 giorni; la fase soggetta a variazioni è quella pre-ovulatoria, mentre dall ovulazione alla mestruazione trascorrono esattamente 14 giorni perché gli eventi ormonali si controllano strettamente a cascata Meccanismi che intervengono nella mestruazione Caduta dei livelli degli estrogeni e progesterone (luteolisi) stabilità di membrana lisosomiale enzimi lisosomiali Attivazione sistema prostaglandinico e formazione di PGF 2a Se dopo l ovulazione si ha fecondazione dell ovocita e si instaura uno stato gravidico il ciclo non si completa perché l annidamento dell uovo fecondato che avviene durante la fase secretiva, comporta la produzione da parte della blastocisti della gonadotropina corionica (hcg) che blocca la fase desquamativa del ciclo uterino Aggregazione piastrinica Necrosi tissutale Attivazione sistema fibrinolitico Formazione di prostacicline ad azione vasodilatante Vasocostrizione arterie spiraliformi Contrazione uterina Depolimerizzazione dello stroma CICLO ENDOMETRIALE E CICLO OVARICO Disgregazione struttura endometriale Attivazione enzimi litici(esopeptidasi-fosfatasi) Distacco delle cellule e rottura impalcatura endometriale MESTRUAZIONE

CICLO OVARICO OVAIO CICLO GAMETOGENO Accrescimento e maturazione di un follicolo ovarico, ovulazione, formazione del corpo luteo e ciclo evolutivo di questo CICLO ENDOCRINO Secrezione steroidea Riproduttiva Contiene le cellule uovo (ovociti) Ha una duplice funzione Endocrina Produce ormoni (estrogeni,progesterone,androgeni) I due cicli si svolgono parallelamente, si integrano a vicenda e sono fondamentali per Regolazione intraovarica della crescita follicolare Regolazione mediante meccanismi di feed-back con ipotalamo ipofisi LA CRESCITA FOLLICOLARE CRESCITA è un continuum, in tutte le situazioni fisiologiche ATRESIA 6-7 milioni di follicoli alla 16-20 a settimana FOLLICOLOGENESI La follicologenesi è il processo attraverso il quale si ha la selezione e la maturazione dei follicoli durante il ciclo ovarico La crescita follicolare passa attraverso due fasi: una di controllo intraovarico, indipendente dalle gonadotropine (LH e FSH) 2 milioni di follicoli alla nascita Follicolo primordiale Follicolo primario 300.000 follicoli alla pubertà un altra, successiva controllata dalle gonadotropine 500 follicoli vanno incontro a maturazione durante la vita fertile Follicolo primario Follicolo secondario

FOLLICOLO PRIMORDIALE IL follicolo primordiale è formato da un ovocita arrestato nella profase della prima divisione meiotica circondato da un unico strato di cellule epiteliali fusate strettamente in contatto con esso. Le cellule follicolari sono separate dallo stroma ovarico da una membrana,la cosiddetta lamina basale. FOLLICOLO PREANTRALE L ovocita aumenta di dimensione e aumenta il numero dei ribosomi nel citoplasma, segno di una intensa sintesi proteica in atto. Le cellule follicolari, in seguito ad una attiva proliferazione, aumentano di numero formando una serie di strati concentrici intorno all ovocita (zona pellucida) La membrana basale che divide le cellule follicolari dal connettivo circostante si ispessisce formando la teca interna. La teca interna è formata da collagene e cellule estogeno-secernenti che presentano recettori per l LH FOLLICOLO SECONDARIO O ANTRALE Le cellule follicolari, che in più strati circondano l ovocita, iniziano a secernere un liquido (liquor folliculi) che confluisce in un unica cavità, la cavità antrale. Nel liquido follicolare sono presenti in misura crescente gli estrogeni secreti dalle cellule della teca interna. A livello della membrana basale si ha la differenzazione della teca esterna, ispessimento stromale che costituisce l avvolgimento esterno del follicolo L ovocita, che ha raggiunto la dimensione definitiva, sporge nella cavità antrale circondato da due o più strati di cellule della granulosa che costituiscono il cumulo ooforo Comparsa sulle cellule della granulosa di recettori per l FSH e E2 fase in cui si verifica la selezione dei follicoli che andranno avanti nella maturazione

FOLLICOLO DOMINANTE O PREOVULATORIO Il follicolo raggiunge le sue massime dimensioni con un diametro di 20-25 mm La cavità antrale è enormemente ingrandita dando al follicolo l aspetto di una vescicola (follicolo vescicoloso maturo) che occupa a tutto spessore la corticale dell ovaio Le cellule della granulosa si appiattiscono mentre quelle della teca interna sono ipertrofiche per la produzione incessante di estrogeni Le elevate concentrazioni di estrogeni determinano a livello centrale il picco di LH e a livello paracrino inibiscono la maturazione di altri follicoli L ovocita riprende il processo di maturazione portando a termine la prima divisione meiotica che porta alla formazione di un ovocita secondario (cellula aploide). L ovocita secondario inizia la seconda fase meiotica fino alla metafase, stadio in cui si trova al momento dell ovulazione CORPO LUTEO Avvenuta l ovulazione e la fuoriuscita del liquido follicolare, la parete del follicolo collassata si solleva in pliche e si trasforma in un corpo ghiandolare endocrino temporaneo (corpo luteo). IL corpo luteo nasce dalla differenzazione delle cellule della teca e della granulosa e dalla formazione di un fitto reticolo fibrillare e capillare Il corpo luteo è detto mestruale se l ovocita non viene fecondato, nel caso contrario prende il nome di corpo luteo gravidico I due tipi non si differenziano se non per durata e dimensioni; entrambi secernono progesterone ed estrogeni IL corpo luteo mestruale regredisce verso il nono giorno dopo l ovulazione diventando corpo albicante

MODIFICAZIONI RECETTORIALI DURANTE LA CRESCITA FOLLICOLARE FOLLICOLO DOMINANTE MATURAZIONE FINALE Comparsa nella granulosa di recettori per FSH, E2, androgeni Cell. stromali perifollicolari Cell. della teca Recett. LH Differenziazione della teca esterna Comparsa tra le cellule della granulosa dell ANTRO, cavità centrale ripiena di liquido Fase follicolare media Aumento di dimensioni e volume delle cellule della granulosa Accumulo di liquido centrale aumento di produzione di E2 ( feed-back positivo su LH) Fase follicolare tardiva secrezione massiva di LH FOLLICOLO PRIMARIO FOLLICOLO SECONDARIO Picco preovulatorio di LH MECCANISMI DI CONTROLLO Il ciclo ovarico è il risultato dell integrazione del complesso neuro-endocrino primario (corteccia,ipotalamo-ipofisi-ovaio) in un sistema di controllo regolato da una serie di meccanismi periferici di feed-back e da segnali nervosi provenienti dal sistema neuro-endocrino secondario Fase iniziale : Fase successiva : Indipendente dal controllo gonadotropinico (controllo intraovarico) Regolata dall attività gonadotropinica

L ASSE IPOTALAMO-IPOFISI-OVAIO L ASSE IPOTALAMO-IPOFISI-OVAIO CONTROLLO NERVOSO GnRH GnRH Neurormone Neuroni dei nuclei ipotalamici - + + FSH LH - LH FSH Estradiolo Progesterone Ormoni ipofisari Ormoni steroidei Capacità di trasformare l informazione nervosa in prodotti di secrezione (Releasing Factors) Inibina Activina Ormoni proteici Al livello ipofisario Liberazione di gonadotropine GONADOTROPINE Ormone follicolo stimolante (FSH) Ormone luteinizzante (LH) GONADOTROPINE attivita biologica Gametogenesi e produzione di ormoni steroidei gonadici Secrezione : Stimolata dal GnRh Inibita da feedback degli ormoni gonadici (estrogeni, progesterone o estradiolo e testosterone) **Picco preovulatorio di LH da aum. estradiolo Inibita dall inibina azione prevalente sull FSH Effetti fisiologici FSH : Aumento sintesi estrogeni Crescita e sviluppo dei follicoli Effetti fisiologici LH : Induzione ed espressione dei recettori per l LH Ovulazione Sintesi progesterone

L ASSE IPOTALAMO-IPOFISI-OVAIO Controllo endocrino Feed-back lunghi Feed-back corto Feed-back ultracorto Feed-back negativo degli estrogeni (ovaio-ipofisi) Feed-back positivo degli estrogeni (ovaio-ipotalamo) Feed-back negativo delle gonadotropine (ipofisi-ipotalamo) Autoregolazione del GnRH Responsività ipofisaria CONTROLLO DEL CICLO OVARICO Modulatori Intraovarici CONTROLLO DEL CICLO OVARICO Modulatori Intraovarici Citochine Inibina Attivina Diminuisce la produzione spontanea di FSH Annulla gli effetti delle basse [C] di attivina A [C] elevate supera l effetto dell inibina Inibina A Inibina B Agisce sulla maturazione meiotica degli ovociti Inibisce la secrezione di FSH dall adenoipofisi Fattori di crescita Fattori della famiglia delle insulina: Diffusione locale di regolatori dalle cellule produttrici IGF-I IGF-II Relaxina Effetto paracrino delle inibine: Aumentare la produzione di androgeni da parte delle cellule della teca, inibendo in modo competitivo l attività aromatasica

CONTROLLO DEL CICLO OVARICO Modulatori Intraovarici CONTROLLO DEL CICLO OVARICO Famiglia dell Epidermal Growth Factor Attivina Stimola il rilascio dell FSH dall ipofisi e ne potenzia l effetto sull ovaio EGF Notevole effetto regolatore sulla differenziazione e proliferazione delle cellula della granulosa Follistatina Sopprime l attività dell FSH (forse lega l attivina) TGF-alfa TGF-beta Azione inibitrice sulla differenziazione gonadotropino-mediata delle cellula della granulosa Famiglia del FGF Fibroblast Growth Factor