OASI MOSAICO 2000 Onlus Storia di un impresa sociale e agricola
1999: nasce il progetto Le radici del progetto affondano nell esperienza pregressa de «il Mosaico», cooperativa di tipo A, e nella volonta - sostegno di un finanziatore privato Obiettivo: inserimento lavorativo per persone disabili L ambito naturalistico-ambientale identificato come il più idoneo alle finalità perseguite
Prime attività Nasce l Arcipelago, il parco agricolo della cooperativa: al suo interno coltivazioni di frutti di bosco, un area verde fruibile per attività ludiche e didattiche e il progetto di un canile/pensione per animali. Altre attività collaterali vengono inserite per motivi economici o perché già esistenti nella cooperativa A: manutenzione del verde, imbiancature e traslochi.
Clima famigliare e lavoro
1999-2004 Strutturazione e sviluppo dei servizi per i Comuni, in base alle loro esigenze: manutenzione del verde, gestione di piattaforme ecologiche e cimiteri, decoro urbano. Questi servizi divengono la «colonna portante» economica. Il tortuoso percorso burocratico blocca il progetto «canile». La produzione agricola si amplia con la realizzazione di un orto. A livello amatoriale iniziamo a produrre marmellate.
Elementi esterni che condizionano lo sviluppo successivo Graduale esaurimento del contributo privato Diminuizione delle risorse economiche disponibili nell ambito del sostegno a progetti di welfare Irrigidimento delle condizioni del mercato del lavoro in termini di competitività e redditività La crisi e la diffusione di nuovi stati di svantaggio sociale Crescita dell interesse della comunità verso i temi dello sviluppo sostenibile
Elementi interni che influenzano lo sviluppo successivo Maggiore consapevolezza di limiti e risorse delle attività intraprese rispetto ai soggetti a cui sono inizialmente rivolte (disabili) Presa di coscienza dell impossibilità di applicare il modello iniziale che privilegia le assunzioni stabili di tutto il personale Applicazione di accordi in convenzione tra la cooperativa A e quella B.
Strategie della cooperativa Scelta di puntare sulla qualità di prodotti e servizi; specializzazione e sviluppo delle diverse divisioni produttive e della loro organizzazione Ri-Elaborazione del modello di convenzione con enti pubblici e privati e delle modalità connesse di inserimento lavorativo
La cooperativa oggi (estratti dal Bilancio Sociale 2011) Fedele al proprio oggetto statutario: fornire alla comunità servizi professionalmente qualificati che abbiano rilevanza sociale e possano avere consistenza economica e che siano rispondenti a finalità socio-educative, ecologiche ed economiche; creare condizioni di occupazione e reddito attuando servizi di utilità collettiva; inserimento lavorativo di soggetti che vivono una condizione permanente di svantaggio e/o di emarginazione per cause diverse. «Traghettare la teoria alla pratica ha voluto dire attraversare numerose situazioni di difficoltà che i soci hanno dovuto responsabilmente affrontare e che in molti casi hanno saputo trasformare in opportunità per ri- definire, ri-organizzare e pianificare meglio l interazione tra le strategie d impresa e il raggiungimento delle finalità senza mai rinunciare alla missione».
Settori di attività e loro proporzione economica: MANUTENZIONE DEL VERDE 25% SERVIZI CIMITERIALI 25% AGROTRASFORMAZIONE 20% LAVORAZIONI CONTO TERZI 20% PULIZIA AREE CITTADINE 10% numero dipendenti: 26 Percentuale dipendenti L. 381: 61,5%
L attività agricola: luogo di integrazione con il territorio ed ambito privilegiato per alcuni inserimenti lavorativi
«L aspetto agricolo, nel progetto originario, appariva marginale, ma, l evolversi degli scenari socio-economici ha fatto sì che si scegliesse una strategia precisa a favore dell investimento sulle abilità delle risorse umane rinunciando a processi di industrializzazione. La scelta di attuare impianti agricoli di tipo tradizionale e non intensivo ci avvicina nel concreto alle scelte filosofiche dell agricoltura biologica». «L opportunità che il Parco Arcipelago offre nel suo graduale sviluppo agricolo e fruttifero è l INTEGRAZIONE NEL TERRITORIO attraverso la partecipazione culturale ai processi di CONSUMO RESPONSABILE, che si basano sulla riduzione degli sprechi, sulla qualità dei prodotti in rapporto alla loro natura merceologica, alla stagionalità, alla rintracciabilità, alla riduzione dei costi d imballaggio e di trasporto, per scoprire l utilità di sviluppare la FILIERA CORTA cioè quel modello commerciale opportuno allo sviluppo sostenibile, che avvicina il consumatore al produttore, che crea legami relazionali diretti e favorisce acquisti salubri a prezzi pertinenti. Il PARCO ARCIPELAGO, nel suo divenire, è il luogo della nostra rappresentanza, che comunica i nostri principi e la partecipazione aziendale allo sviluppo territoriale».
L Arcipelago oggi produce:
Piccoli frutti Prodotti freschi
Ortaggi Prodotti freschi
Conserve naturali di frutta e verdura Prodotti trasformati
Attività didattiche, corsi e laboratori
Relazioni
La dimensione «sociale» Inserimenti lavorativi Borse lavoro e tirocini formativi Progetti personalizzati Collaborazione con varie realtà locali che si occupano di disabilità Interlocutori istituzionali: Servizi Sociali territoriali, SIL, CPS, Distretti L. 328, Aziende Speciali.