Anna Mazzucchi. Coordinamento Centri di Riabilitazione per GCA Fondazione Don Carlo Gnocchi, onlus

Documenti analoghi
Trauma cranico. Trauma cranico Definizione. Trauma cranico Classificazione

TRAUMA CRANICO: ESITI E RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA. Dott. Claudio Vassallo

CAPITOLO 2 CLASSIFICAZIONI E SCALE DI VALUTAZIONE PROTOCOLLI DI DIAGNOSI E TERAPIA

Trauma cranico: frattura e lesione cerebrale

Fisiopatologia della vigilanza, della coscienza e del sonno

Cos'é una GCA. Le gravi cerebrolesioni non traumatiche e il fabbisogno assistenziale. Claudia Boninsegna. Premessa. Premessa

Glasgow coma score. La scala a punteggio per indicare il livello di coscienza. Newsletter Ipasvi la Spezia n 48

Regione Toscana. Percorso assistenziale per le persone con Gravi Cerebrolesioni Acquisite. in attuazione del PSR

IL PAZIENTE POLITRAUMATIZZATO. Fabrizio Farina D.E.A. I livello Ospedale San Giovanni Calibita Fatebenefratelli Isola Tiberina Roma

TRAUMA CRANICO DANNO PRIMARIO DANNO SECONDARIO CAUSATO DIRETTAMENTE DAL TRAUMA CAUSATO DA ISCHEMIA, IPOSSIA, ECC.

Gestione del trauma cranico pediatrico

CRITERI DI APPROPRIATEZZA DEI RICOVERI IN UNITA OPERATIVE DI RIABILITAZIONE

Clinica Neurologica Università di Perugia Direttore Prof. Paolo Calabresi. Trauma cranico. Corso Neurologia Anno Accademico 2013/2014

APPROCCIO AL PAZIENTE CON TRAUMA CRANICO TRAUMA CRANICO: TRAUMA CRANICO CENNI DI ANATOMIA 28/12/2014. Cuoio capelluto: Cranio: volta e base cranica

IDROCEFALO Abnorme aumento del liquor nelle sedi in cui è normalmente contenuto

IL REPORT REGIONALE indicatori di processo e di esito nell assistenza al paziente con trauma grave. Bologna 16 gennaio 2015 Chiara Ventura

Idrocefalo Normoteso. Sapienza Università di Roma Dipartimento di Neurologia e Psichiatria Neurochirurgia. Paolo Missori

LE CONFERENZE NAZIONALI DI CONSENSO SULLE GCA IN ITALIA

Indicazioni delle Conferenze di Consenso

LINEE GUIDA PER IL TRATTAMENTO DEL TRAUMA CRANICO MODERATO NELL ADULTO: PRESENTAZIONE DI UN TRIAL PROSPETTICO

TRAUMA CRANICO MINORE

L organizzazione a rete del Friuli Venezia Giulia

Patologie Pediatriche Croniche

1. Conoscenza della storia anamnestica del paziente;

Università degli Studi di Foggia C.di L. nella Professione Sanitaria di INFERMIERE LO STROKE ISCHEMICO. Dott. Cristiano Capurso

Traumi cranio-cerebrali. Dott. Carlo A. Todaro Dipartimento di Neurochirurgia, U.O. Neurochirurgia 1

COSCIENZA COMA COSCIENZA COMA STATO VEGETATIVO STATO VEGETATIVO

Neuropsicologia clinica

A che punto siamo Realtà Regione Friuli Venezia Giulia

EMORRAGIE INTRACRANICHE

La gestione del paziente con trauma cranico

DOMANDA ACCOGLIMENTO IN STRUTTURA SANITARIA RIABILITATIVA

Presentazione dello strumento scheda-filtro

IL CANE: terapeutico? terapeuta? co-terapeuta?

INDICE DI INTENSITA ASSISTENZIALE (IIA( IIA) ESPERIENZA APPLICATA ALL AO AO NIGUARDA

BEST PRACTICE nell ASSISTENZA! al NEONATO con ASFISSIA!

Università degli Studi di Firenze

Maria Grazia Benedetti SC Medicina Fisica e Riabilitativa Istituto Ortopedico Rizzoli, Bologna

INFORMAZIONI GENERALI SUL CERVELLO E SUI DANNI CEREBRALI

Patologia del linguaggio in età evolutiva

LA PRESA IN CARICO RIABILITATIVA

Traumi cranici. Lesioni: clinica. Aspetti neuropsicologici. Riabilitazione

Cosa succede quando un soggetto è vittima di un trauma cranico?

Le demenze vascolari riconoscono come momento fisiopatologico comune un danno cerebrale di natura vascolare (ischemico, ipossico, emorragico), che si

Sindrome da ipertensione endocranica

PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO MEDICINA DELLO SVILUPPO E RIABILITAZIONE(6 CFU)

Descrivere la fisiologia di base intracranica Classificare LCT : il danno cerebrale primario e secondario Riconoscere l importanza di limitare le

RIDEFINIZIONE DEI LIVELLI DI CURA DEL NOCSAE

Convegno CARD S. Bonifacio

DEFINIZIONE DI G.C.A.

SCHEDA DIDATTICA. come da calendario pubblicato sul sito:

INTERVENTI SOCIALI PER IL SOSTEGNO A CASA DI PERSONE IN CONDIZIONI DI DISABILITA GRAVISSIMA (DGR 1289/2016) PIANO INDIVIDUALIZZATO DI ASSISTENZA( PIA)

Riabilitazione neuropsicologica: valutazione e trattamento del paziente con esiti di trauma cranio-encefalico e gravi cerebrolesioni acquisite

Consequenze neurochirurgiche dei traumi cranio-spinali. Dr.Dario Fiume

I PDTA in Medicina Fisica e Riabilitativa, una strategia per contemperare appropriatezza, efficacia ed efficienza della prestazione

VIGILANZA (wakefulness) CONTENUTI DI COSCIENZA (awareness)

VALUTAZIONE E CURA DEL DELIRIUM IN UN GRUPPO DI PERSONE ANZIANE RICOVERATE IN UNA UNITA DI CURE SUB ACUTE

*Gliomi, meningiomi (extracerebrali), adenomi ipofisari, neurinomi **piu del 10% dei tumori cerebrali originano da Ca polmonari.

Classificazioni dell ictus. Carmelo Labate SC Neurologia AO Ordine Mauriziano Torino

DIFFERITA PROGRAMMATA

Claudia Evers Clinica Hildebrand, centro di riabilitazione Brissago 28 novembre 2009

RIFERIMENTI PROFESSIONALI ED ORGANIZZATIVI PER PROMUOVERE L APPROPRIATEZZA E LA CONTINUITÀ DEGLI INTERVENTI RIABILITATIVI NEL TERRITORIO DEI DISTRETTI

Unitàdi terapia del dolore: modelli organizzativo-strutturali. Cesare Bonezzi

PERCORSI RIABILITATIVI in ETA EVOLUTIVA Veneto. Dott.ssa Anna Marucco Dipartimento di Riabilitazione U.L.S.S. 17 Monselice (PD)

Alterazioni dello stato di coscienza

CAUSE DI COMPROMISSIONE DELLE FUNZIONI VITALI

paz. 9 pubblicazioni paz. 5 pubblicazioni. >200 paz. 1 pubblicazione

Scompenso Cardiaco Avanzato Riabilitazione Cardiologica: realisticamente per chi?

IL PERCORSO CLINICO ASSISTENZIALE DELLE PERSONE CON GRAVE CEBROLESIONE ACQUISITA E LA RETE PER LE GRAVI CEREBROLESIONI IN FRIULI VENEZIA GIULIA

Indice Volume I - Principi di diagnosi e terapia Parte I Approccio ai principali disturbi neurologici

LINEE GUIDA PER L UTILIZZO DELLA SCHEDA DI SOCCORSO MEDICA E INFERMIERISTICA - MANUALE D USO -

I protocolli regionali di trasferimento ed il trattamento del trauma cranico: l esperienza della Romagna

Curriculum Vitae di GIULIANA CERVIGNI

EFFETTI DEGLI INCIDENTI CON ELEMENTI DI PRIMO

Il modello riferimento

EPIDEMIOLOGIA DELLA DONAZIONE DI CUORE A PAVIA

Mattone 12 Prestazioni residenziali e Semiresidenziali Classificazione dei nuclei erogativi

Azienda ULSS n. 8 Asolo Piano di Zona Allegato: Documento di area vasta Disabilità complesse

TRAUMA. Principali eventi traumatici Incidenti stradali Infortuni sul lavoro Infortuni domestici Infortuni sportivi

Regione Lazio. Atti del Presidente della Regione Lazio

BACKGROUND (1) 31 CONGRESSO NAZIONALE ANIARTI 14,16 NOVEMBRE 2012 RIVA DEL GARDA

3^ lezione: TRAUMA CRANICO. Relatore: Dott. Ferdinando Casale. Associazione Volontari Protezione Civile Noicàttaro onlus

LO SPORT NEI PROCESSI DI RIABILITAZIONE POST-TRAUMA

LINEE GUIDA REV. 0 Pag. 1 / 5 CRITERI CLINICI PER IL TRASFERIMENTO DEI PAZIENTI ALL O.B.I.E DALL O.B.I.

Eventi maggiori cardiovascolari e cerebrovascolari (MACCE) entro 12 mesi da un ricovero per infarto acuto del miocardio.

ENCEFALO. L encefalo è costituito da: Tronco encefalico. cervelletto cervello. Bulbo Ponte mesencefalo. Diencefalo. Telencefalo

Stima della disabilità indotta da incidenti in Italia: modelli e risultati

Epidemiologia della patologia da trauma cranico in Toscana: valutazione sul triennio

I dati sanitari nel progetto EPIAIR

EVENTI MAGGIORI CARDIOVASCOLARI E CEREBROVASCOLARI (MACCE) A 12 MESI NEI SOPRAVVISSUTI AD INFARTO ACUTO DEL MIOCARDIO. PROTOCOLLO OPERATIVO

FISIOTERAPIA ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI FISIOTERAPISTA. Percorso degli studi per gli immatricolati nell a.a.

Domande relative alla specializzazione in: Neurochirurgia

Presentazione Dati dal Registro regionale

NUOVE FRONTIERE DEL TRATTAMENTO CHIRURGICO DEI TRAUMI CRANICI

LINEE GUIDA PER IL TRATTAMENTO DEL TRAUMA CRANICO PEDIATRICO GRAVE

TAC e Trauma Cranico Lieve : quando? quante?

Corso di Laurea in Medicina e Chirugia Corso Integrato di Pediatria Generale e Specialistica Anno Accademico TRAUMA CRANICO

I disturbi dello stato di coscienza

Transcript:

Anna Mazzucchi Coordinamento Centri di Riabilitazione per GCA Fondazione Don Carlo Gnocchi, onlus

DEFINIZIONE DI G.C.A. n Per grave cerebrolesione acquisita (GCA) si intende un danno cerebrale, di origine traumatica o di altra natura (ipossica, infettiva, vascolare) tale da determinare una condizione di coma (GCS=<8), e menomazioni senso-motorie, e/o cognitive e comportamentali, che comportano disabilità grave. n Da questa definizione vengono escluse le patologie cronico-degenerative e gli esiti di lesioni cerebrali di varia eziologia senza stato di coma.

Gravi Cerebrolesioni Acquisite (GCA) Superata la fase di criticità, i GCA necessitano di essere inseriti: n In percorsi in degenza riabilitativa ad alta intensità multiprofessionale (cod.75) n incentrati sulla risoluzione dei problemi internistici, sulla stabilizzazione dei problemi neurologici e sul superamento degli esiti risolvibili nel medio termine n Dopo la dimissione dai reparti di riabilitazione intensiva specialistica, necessitano di percorsi incentrati sulla compensazione degli esiti a LT e la programmazione del reinserimento sociale

EPIDEMIOLOGIA DATI GISCAR e REGISTRO NAZIONALE GCA GISCAR (ZAMPOLINI ET AL., 2013) n n n REGISTRO NAZIONALE GCA (AVESANI ET AL., 2011) I TRAUMI CRANICI NEI REPARTI DI RIABILITAZIONE PER GCA RAPPRESENTANO OGGI CIRCA UN TERZO DI TUTTA LA CASISTICA (IN PASSATO ERANO CIRCA IL 50%) GLI ALTRI DUE TERZI SONO RAPPRESENTATI DA PAZ. CON LESIONI CEREBROVASCOLARI E ENCEFALOPATIE POST- ANOSSICHE CON OUTCOME MENO FAVOREVOLE O SFAVOREVOLE L ETA MEDIA E AUMENTATA PROGRESSIVAMENTE DAL 1990 ad oggi (DA 25 anni circa nel 1990, a 35 anni nel 2000, a 50 anni circa nel 2010) e sono AUMENTATE LE COMORBIDITA

GRAVITÀ DELLA GCA si definisce sulla base del punteggio alla Glasgow Coma Scale (GCS) della durata del coma della classificazione della TAC secondo Marshall della durata dell amnesia post-traumatica (PTA) elias neuroriabilitazione, parma

Glasgow Coma Scale (GCS) score da 3 a 15 n Miglior risposta apertura degli occhi Aperti spontaneamente 4 Aperti su richiamo verbale 3 Aperti su stimolo doloroso 2 Non aperti 1 n Miglior risposta verbale Può conversare è orientato 5 (personale, mese, anno) Ling.Confuso,disorient. 4 Prod. parole senza senso 3 Prod. suoni inintellegibili 2 Nessuna produzione 1 Miglior risposta motoria Esegue comandi semplici 6 Allontana la mano dell esam. allo stimolo doloroso 5 Allontana parte del corpo allo stim. doloroso 4 Flette gli arti allo stimolo doloroso 3 Si irrigidisce ed estende allostimolo doloroso 2 Non reagisce allo stimolo doloroso 1

TRAUMA CRANIO-ENCEFALICO

TRAUMA CRANIO ENCEFALICO definizione CONDIZIONE CLINICA CARATTERIZZATA DA UN DANNO ALL ENCEFALO CAUSATO DA UNA FORZA FISICA ESTERNA, RAPIDA, IMPROVVISA E VIOLENTA

EPIDEMIOLOGIA DELLE GCA 1. TRAUMI CRANICI in ITALIA in un ANNO (media degli ultimi dieci anni: dati ISTAT) INCIDENTI 210.000 DECESSI 7.000 FERITI 240.00 DISABILI 70.00 di cui 60% gravi (circa 40.000 ogni anno)

EPIDEMIOLOGIA DEI TRAUMI CRANIO-ENCEFALICI IN ITALIA IN UN ANNO n 250 ogni 100.000 ab. ricoveri in ospedale 10% TCE grave o gravissimo n 22 ogni 100mila abitanti in rianimazione/ neurochirurgia e in trattamento riabilitativo intensivo in regime di ricovero ospedaliero (cod. 75) 60% con esiti gravi (SVP o disabilità varie)

Danni Primari Danni Secondari Contatto Focale Contusioni Lacerazioni Strappi Ponto-Medullari Pituitario-Ipotalamici Vascolari Intracranial Hemorrhage Infarti Infezioni Aumento ICP Idrocefalo Inerzia Diffuso Diffuse Axonal Injury (DAI) Ipossia/Ischemia Diffuse Brain Swelling Vascular Injury Ipossia-Ischemia Neuropathology of the Head Injuries Gennarelli & Graham, 1998

Meccanismi lesionali del trauma cranio-encefalico DIFFUSE ASSONAL INJURY

EFFETTI SECONDARI DEL TCE SANGUINAMENTO (contribuisce ad aumentare la pressione intracranica) EDEMA (contribuisce ad aumentare la pressione intracranica) RIDOTTA OSSIGENAZIONE (provoca la morte cellulare)

GRAVITÀ DEL TCE SULLA BASE DEL GCS al momento dell ammissione in ospedale e dopo adeguata stabilizzazione delle funzioni vitali Trauma cranico Minore GCS: 14-15 Moderato GCS: <14 =8 Grave GCS 8 elias neuroriabilitazione, parma

N = 466 One year psychosocial outcome in head injury Dikmen, 1999 eliasneuroriabilitazione,parma

GRAVITÀ DEL TCE SULLA BASE DELLA DURATA DEL COMA dal momento trauma al momento in cui il TCE è in grado di eseguire un ordine Trauma cranico Minore Inferiore a 1 h Moderato Inferiore a 24 h elias neuroriabilitazione, parma Grave Superiore a 24 h

GRAVITÀ DEL TCE SULLA BASE DELLA DURATA DELL AMNESIA POST-TRAUMATICA dal momento trauma al momento in cui il TCE è in grado di riferire informazioni delle 24 h precedenti Trauma cranico Minore Inferiore a 24 h Moderato Inferiore a 7 g elias neuroriabilitazione, parma Grave Superiore a 7 g

LACUNA MNESICA POST-TRAUMATICA COMA PTA

GALVESTON ORIENTATION AMNESIA TEST (GOAT) Domande Punteggio x errore Note Qual è il suo nome? 2 Nome e cognome Quando è nato? 4 Giorno, mese ed anno Dove abita? 4 È sufficiente la città Dove si trova adesso? a) città 5 Città attuale b) ospedale 5 Ospedale / Riabilitazione Quando è stato ricoverato? 5 Data Con che mezzo è giunto qui? 5 Modo di trasporto Primo episodio che ricorda dopo il trauma 5 Evento plausibile Può descrivere alcuni dettagli? 5 Dettagli rilevanti Ultimo episodio ricordato prima del trauma 5 Evento plausibile Può descrivere alcuni dettagli? 5 Dettagli rilevanti Che ore sono adesso? 5 1 punto ogni ½ ora di errore Che giorno è della settimana? 3 1 punto ogni giorno di errore Che giorno è del mese? 5 1 punto ogni giorno di errore In che mese siamo? 15 5 per ciascun mese di errore In che anno siamo? 30 10 per ogni anno; max 3 anni Punteggio totale

PTA DURATION AND ONE YEAR OUTCOME > 16 wks 67 33 12-16 wks 40 60 Veg 8-12 wks 13 75 12 Sev Mod 4-8 wks 55 45 Good 2-4 wks 41 59 0-2 wks 2 22 76 Outcome probability at one year post injury in a group of patients admitted to inpatient rehabilitation with moderate to severe traumatic brain injury classified by duration of posttraumatic amnesia (PTA). Outcomes are categorized by the by Glasgow Outcome Scale (veg., vegetative state; sev. Severe disability's mod. Moderate disability; good, good recovery). -Levin et al, Dikmen et al, Katz & Alexander

ALTRI PARAMETRI CLINICI DI RILEVANTE IMPATTO PROGNOSTICO

DATA BANK INTERNAZIONALI MRC CRASH TRIAL (2008) Results from the data bank and many similar studies identified the age of the victim, clinical indices of severity, GCS and pupil reaction and results of CT scans and measurements of ICP as the most powerful prognostic Factors. Unfortunately, reliable predictions about individuals could be made only at extremes that is, very high likelihood of death or of good recovery and early identification of survival with severe disability was very difficult.

Traumatic Brain Injury evolution Hemorrhage TRAUMATIC BRAIN INJURY Release of excitatory amino acids neurotransmitter storm Vasospasm metabolic demand More brain injury cerebral blood flow glucose metabolism Risk of ischemia

DANNO ASSONALE DIFFUSO n Stadio 1: interessamento regione parasagittale dei lobi frontali, periventricolare dei lobi temporali, più raramente dei lobi parietali ed occipitali, capsula interna, capsula esterna e cervelletto n Stadio 2: interessamento del corpo calloso (20%) n Stadio 3: interessamento del tronco encefalico, specie dei peduncoli cerebellari superiori, lemnischi mediali e tratti cortico-spinali

BRAIN SWELLING Ingorgo vascolare Presente nel 50% dei decessi Edema vasogenico Edema Cellulare IPERTENSIONE CEREBRALE

RAPPORTO TRA VOLUME CEREBRALE ED IPERTENSIONE INTRACRANICA ICP 60 morte 40 danno grave 20 danno lieve-moderato 0 VOLUME CEREBRALE

SINDROME UNCALE Ematoma epidurale con secondaria erniazione

Classificazione di Marshall CT Diffuse injury Assenza di lesioni ad alta o mista densità >25cc Focal injury Qualsiasi lesione evacuata chirurgicamente Lesioni non evacuate chirurgicamente ad alta o mista densità >25cc Marshall LF, et al. J Neurosurg 1991

CLASSIFICAZIONE SECONDO MARSHALL Diffuse injury I Diffuse injury II Diffuse injury III (swelling) Diffuse injury IV (shift) Evacuated mass lesion Non patologie visibili alla TAC Cisterne presenti, shift della linea mediana 0-5 mm e/o alterata densità parenchimale, non lesioni > 25 cc Cisterne compresse o assenti con shift della linea mediana 0-5 mm, non lesioni > 25 cc Shift della linea mediana > 5 mm, non lesioni > 25 cc Lesione evacuata chirurgicamente Non evacuated mass lesion Lesioni > 25 cc non evacuate

GRAVE CEREBROLESIONE LESIONI/DISFUNZIONI DELLE STRUTTURE E INTERCONNESSIONI TRONCO-MESENCEFALICHE, CORTICO SOTTO- CORTICALI E FRONTO-LIMBICHE SISTEMA DOPAMINERGICO SISTEMA SEROTONINERGICO SISTEMA COLINERGICO SISTEMA GABAERGICO SISTEMA NORADRENERGICO ALTRI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO, COGNITIVI e MOTORI