PROBLEM SOLVING PER L ORIENTAMENTO FORMATIVO

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Transcript:

PROBLEM SOLVING PER L ORIENTAMENTO FORMATIVO PSOF A CURA DI Laura Decio UDINE, 7 novembre 2011

I PROBLEMI PER IL PSO Un problema per il PSO deve essere aperto in forma di gioco o sfida con area problematica aperta Le caratteristiche sono relazione con un fare quotidiano per non perdere di vista la natura di gioco significatività del problema riferimento a nuclei fondanti possibilità di più strategie risolutive

ESEMPI DI PSOF BIOLOGIA (a cura di Laura Decio, Francesco Gobbo) CHIMICA (a cura di Degano Michela)

PROBLEMI Il lievito è vivo? Ci sono regole nell adattamento di una specie al clima? Sostanza pura, miscuglio omogeneo o miscuglio eterogeneo?

IL LIEVITO È VIVO? Viene fornito del lievito e diversi terreni di coltura. Sono disponibili strumenti per l indagine microscopica e metabolica. Si chiede di rispondere alla domanda giustificando la risposta.

DISCUSSIONE DELLE POSSIBILI SOLUZIONI L area problematica è il riconoscimento delle caratteristiche che permettono di concludere che i lieviti sono esseri viventi Il nucleo fondante sotteso al problema è il riconoscimento delle peculiarità di un essere vivente A seconda di come viene condotta l indagine possono essere coinvolti i nuclei fondanti di autopoiesi, di flussi di materia, di flussi di energia.

ASPETTI OPERATIVI Gli studenti devono individuare le caratteristiche che permettono di affermare che i lieviti sono viventi: Possono indagare la produzione di CO 2 Possono osservare al microscopio la riproduzione per gemmazione Possono rilevare la produzione di alcol etilico come indicatore del metabolismo

ASPETTI OPERATIVI Gli studenti devono individuare le caratteristiche che permettono di affermare che i lieviti sono viventi: Possono osservare la struttura cellulare (m.o. x400) Possono indagare quale terreno colturale favorisce lo sviluppo e la riproduzione dei lieviti Possono consultare testi di classificazione degli esseri viventi

RELAZIONE CON IL FARE QUOTIDIANO Il lievito serve per produrre vino, pane, pizza, dolci. Fa parte del quotidiano dei ragazzi ed è reperibile a basso costo

CONTENUTO METODOLOGICO-FORMATIVO Aspetto formativo: Identificazione nei lieviti di alcune caratteristiche metaboliche peculiari degli esseri viventi Aspetto metodologico Applicazione del metodo sperimentale e/o di metodi di indagine di settori disciplinari specifici ( microscopia, fisiologia.)

NATURA DI GIOCO Provare a mettere i lieviti in terreni colturali diversi per osservare se il comportamento varia al variare del substrato Ricercare quali sono i segnali chimici, morfologici, fisiologici, che permettono di affermare che i lieviti sono esseri viventi

CI SONO REGOLE NELL ADATTAMENTO DI UNA SPECIE AL CLIMA? Vengono fornite immagini e dati su mammiferi della stessa specie (o genere) ma adattati a climi diversi Si chiede di rispondere alla domanda giustificando la risposta

DISCUSSIONE DELLE POSSIBILI SOLUZIONI L approccio alla risoluzione di problemi di questo tipo è caratteristico dell Ecologia, dove si deve procedere con un indagine indiziaria, osservando il tutto in un ottica evolutiva. I nuclei fondanti sottesi al problema sono quelli dell adattamento all ambiente e delle dinamiche evolutive delle specie.

ASPETTI OPERATIVI Gli studenti, sulla base delle figure in loro possesso di animali della stessa specie (o genere) ma adattati a diversi ambienti, devono individuare le regole che accomunano le diverse specie adattate a climi simili, cercando di fornire una spiegazione plausibile.

ASPETTI OPERATIVI Per farlo possono: Analizzare il materiale iconografico e le schede fornite e dedurre gli adattamenti ecologici. Consultare testi specifici di Zoologia ed Ecologia per ricavare le informazioni. Supportare le loro osservazioni con calcoli sul rapporto tra superfici e volumi, magari aiutati da modellini a loro disposizione

RELAZIONE CON IL FARE QUOTIDIANO Le strutture anatomiche e la fisiologia degli esseri viventi hanno quasi sempre una spiegazione legata all ambiente ecologico in cui si sono sviluppate, tuttavia non sempre ce ne accorgiamo

RELAZIONE CON IL FARE QUOTIDIANO Ad es. di norma la massa e la struttura degli esseri viventi rispecchiano l ambiente cui si sono adattati secondo la regola di Bergmann (la variazione della dimensione del corpo, in molti animali omeotermi, segue la latitudine, con animali più grandi alle latitudini maggiori) e quella di Allen (le parti sporgenti del corpo tendono ad essere più corte e meno elaborate nei mammiferi che vivono nei climi più freddi).

CONTENUTO METODOLOGICO-FORMATIVO Aspetto formativo: riconoscere la correlazione tra struttura, funzioni e ambiente, negli esseri viventi Aspetto metodologico: applicazione di un metodo di indagine indiziario e ipotetico-deduttivo

NATURA DI GIOCO Individuare i fattori anatomici e fisiologici determinanti per spiegare la presenza dei diversi animali nei loro habitat

SOSTANZA PURA, MISCUGLIO OMOGENEO O MISCUGLIO ETEROGENEO? Vengono forniti alcuni contenitori numerati contenenti: acqua distillata (1) acqua distillata e sale da cucina (2) latte (3)

SOSTANZA PURA, MISCUGLIO OMOGENEO O MISCUGLIO ETEROGENEO? Vengono forniti alcuni contenitori numerati contenenti: sale da cucina e peperoncino (4) inchiostro (5) cloruro di sodio (6) Si chiede di rispondere alla domanda giustificando la risposta

DISCUSSIONE DELLE POSSIBILI SOLUZIONI Tra i nuclei fondanti della chimica risulta emergente la natura dei corpi materiali dal punto di vista sia microscopico che macroscopico Le differenze tra sostanze pure e miscugli rappresentano una delle problematiche fondanti della chimica

ASPETTI OPERATIVI Gli studenti possono: consultare i libri di testo utilizzare strumenti (bilancia, fornello, termometro,.. ) per indagare le proprietà caratteristiche delle sostanze confrontare i dati sperimentali con i dati tabellari per individuare eventuali sostanze pure

ASPETTI OPERATIVI Gli studenti possono: osservare le sostanze al microscopio per analizzarne l omogeneità o la non omogeneità sperimentare una cromatografia su carta (ad esempio per il contenitore 5)

RELAZIONE CON IL FARE QUOTIDIANO Miscugli e sostanze pure fanno parte dell esperienza quotidiana

CONTENUTO METODOLOGICO- FORMATIVO Aspetto formativo: riconoscimento delle caratteristiche che permettono di caratterizzare le sostanze pure e i miscugli Aspetto metodologico: applicazione del metodo sperimentale e della metodologia di analisi chimica

NATURA DI GIOCO Ricercare quali sono le caratteristiche chimiche e fisiche che permettono di affermare a quale categoria appartengono le sostanze analizzate

BIBLIOGRAFIA Bosio, S., Capocchiani, V., Corni, F., Michelini, M., Vogric, F., (1998) Problem solving activities with hands-on experiments for orienting in science, GIREP book of selected Papers, Duisburg. Bosio, S., Capocchiani, V., Michelini, M. e Vogrig, F. (1998). Orientare alla scienza attraverso il problem solving. La Fisica nella Scuola, XXXI (1), supplemento, p.122.

BIBLIOGRAFIA Bosio, S., Michelini, M., Schiavone, T., Vogric, F., (1999). Problem solving per l'orientamento in ambito disciplinare: metodica, esempi, formazione degli insegnanti, in Modelli e Strumenti per l'orientamento Universitario, in una struttura territoriale di orientamento, CRUI - Università di Udine, Forum, p. 346.

BIBLIOGRAFIA Michelini, M. e Strassoldo, M., (1999). Modelli e Strumenti per l'orientamento Universitario, in una struttura territoriale di orientamento, CRUI - Università di Udine, Forum. Michelini M. (2003) Un modulo di intervento formativo da una sperimentazione di ricerca triennale, Magellano, 18,35-47

BIBLIOGRAFIA Burba G, Cibin L, Decio L, Iannis E, Michelini M, Stefanel A,(2004) Problem solving per l orientamento nella formazione insegnanti: parte I, Magellano, 20, 11-18 Burba G, Cibin L, Decio L, Iannis E, Michelini M, Stefanel A,(2004) Problem solving per l orientamento nella formazione insegnanti: parte II, Magellano, 21, 39-44

BIBLIOGRAFIA Michelini, M. e Strassoldo, M., (1999). Modelli e Strumenti per l'orientamento Universitario, in una struttura territoriale di orientamento, CRUI - Università di Udine, Forum. Michelini M. (2003) Un modulo di intervento formativo da una sperimentazione di ricerca triennale, Magellano, 18,35-47

GRAZIE PER L ATTENZIONE