Le dimensioni delle imprese italiane, il confronto internazionale, le proiezioni future

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Transcript:

Le dimensioni delle imprese italiane, il confronto internazionale, le proiezioni future Stefania Trenti Direzione Studi e Ricerche Parma, Teatro Regio, 11 aprile 2017

: crescita intorno all 1%, ancora in ritardo nel confronto internazionale 1 Crescita cumulata del PIL del triennio 2016-18 (previsioni) Mondo USA Eurozona Germania Francia Nel triennio 2013-15: Mondo: +10,3% USA: +6,8% Area euro: +2,8% : -1,4% Giappone 0,0% 2,0% 4,0% 6,0% 8,0% 10,0% 12,0% Fonte: FMI, World Economic Outlook database e Intesa Sanpaolo

Gli effetti della crisi penalizzano i consumi (anche quelli alimentari) 2 30,0 29,0 28,0 27,0 26,0 25,0 24,0 23,0 Quota di popolazione a rischio povertà o esclusione sociale (%) 3400 3200 3000 2800 2600 2400 Consumi pro-capite di alimentari e bevande alcoliche e non alcoliche (euro, prezzi concatenati 2010=100) 22,0 21,0 20,0 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 EU27 EA18 2200 2000 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 EU28 EA19 Fonte: Eurostat

Uno scenario mondiale moderatamente positivo 3 Crescita globale più elevata nel 2017, grazie alla ripresa di Russia e America Latina, all accelerazione negli Stati Uniti e a una modesta decelerazione in Cina e Area euro. 2014 2015 2016 2017f 2018f Stati Uniti 2.4 2.6 1.6 2.1 2.5 Area Euro 1.2 1.9 1.7 1.7 1.6 Germania 1.6 1.7 1.7 1.5 1.6 Francia 0.7 1.2 1.1 1.4 1.6 0.2 0.7 1.0 1.0 1.2 1.4 3.2 3.2 2.5 1.9 OPEC 3.1 2.5 1.7 2.6 3.8 Europa Orientale 1.6-0.5 1.1 2.1 2.2 Turchia 3.0 6.1 2.0 1.8 2.5 Russia 0.7-3.7-0.6 1.5 1.8 America Latina 0.7-0.8-1.0 1.2 2.7 Brasile 0.5-3.8-3.3 1.1 1.5 Giappone -0.1 1.2 1.0 1.1 1.0 Cina 7.3 6.9 6.7 6.4 6.1 India 7.0 7.4 7.5 7.2 7.4 Mondo 3.4 3.2 3.0 3.4 3.7 Nota: crescita del PIL mondiale basata sulla serie temporale del FMI per i dati storici. Fonte: Intesa Sanpaolo, Direzione Studi e Ricerche

che potrà sostenere le esportazioni italiane 4 Contributo alla crescita delle esportazioni manifatturiere italiane 2008-16 Alimentare e bevande Farmaceutica Moda Autoveicoli Chimica Meccanica Altri intermedi Elettronica Altri mezzi di trasporto Pr.costruzioni Macc.elettriche Mobili Metallurgia e pr.metallo Raf.petrolio Crescita dell export manifatturiero italiano 2008-16: +16,1% Alimentare e bevande: +50,1% -2,0-1,0 0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 Fonte: Intesa Sanpaolo su dati ISTAT

Raccogliere la sfida degli investimenti 4.0 5 105 Investimenti fissi lordi del settore alimentare e bevande (prezzi concatenati 2010, 2007=100) 100 95 90 85 80 75 70 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Germania Francia Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Eurostat

contando anche sulla leadership italiana nella meccanica per il food Principali esportatori di macchinari per l industria alimentare ed il packaging (%, US$ correnti) Germania Olanda USA Tecnologie in cui brevettano le imprese alimentari italiane (quota % sui brevetti EPO, 1998-2014) Alimentare Chimica Cina Svizzera Francia Danimarca Giappone 2013 2007 Meccanica Gomma e plastica Altro 0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 Fonte: Intesa Sanpaolo su dati UNCTAD Comtrade

Innovazione a 360 dai nuovi prodotti ai nuovi canali 7 Spese per R&S delle imprese del settore alimentare e bevande (2014, in % del valore aggiunto, prezzi correnti) Spesa B2C in 2016 e previsioni 2017 (milioni di euro) Olanda Danimarca Regno Unito Francia* Germania 0,0% 1,0% 2,0% 3,0% * 2013 Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Eurostat Turismo Altro Informatica Vestiti Assicurazioni Arredamento Editoria Alimentari 0 2000 4000 6000 8000 10000 2017 2016 Fonte: School of management Politecnico di Milano, Netcomm

Un maggiore radicamento internazionale (lungo tutta la filiera) 8 Addetti nelle partecipate estere in % dell occupazione nazionale (%, 2013) Francia Regno Unito Germania Alimentare Distribuzione Alloggi e ristorazione 0% 20% 40% 60% 80% 100% 120% 140% Fonte: Intesa Sanpaolo su dati Eurostat

Logica di filiera anche a monte per salvaguardare la grande ricchezza nelle produzioni Numero di DOP (Denominazione di Origine Protetta), IGP (Indicazione Geografica Protetta) e STG (Specialità Tradizionale Garantita) nell industria alimentare e delle bevande Agricoltura e alimentare Industria delle bevande Francia Portogallo 291 603 Francia Grecia Grecia Germania Regno Unito DOP IGP STG Ungheria Portogallo Bulgaria DOP IGP Polonia Romania 0 100 200 300 400 0 200 400 600 800 Fonte: Intesa Sanpaolo, da dati DOOR (Commissione Europea; Prodotti agroalimentari di qualità DOP, Igp e Stg; 2017) e E-Bacchus (Commissione Europea; Database sulle indicazioni di origine nel settore del vino; 2017)

a sostegno del successo nell alta gamma del Made in Italy alimentare Quote sui mercati internazionali dei prodotti alimentari e bevande (%, $ correnti) Quota 2014 9% 8% 7% 6% 5% 4% 3% 2% 1% Stati Uniti Francia Belux Paesi Bassi Cina Germania Brasile 0% -3% -2% -1% 0% 1% 2% Diff. 2000-14 Quote sui mercati internazionali dei prodotti alimentari e bevande di alta gamma (%, $ correnti) Stati Uniti Francia Paesi Bassi Regno Unito Germania Thailandia Danimarca Irlanda 0% 5% 10% 15% 2014 2000 Fonte: Intesa Sanpaolo su dati BACI

Rafforzare il nucleo di grandi imprese 11 Numero, fatturato medio e peso sul totale del fatturato delle grandi imprese* nel settore alimentare e bevande (numero imprese, scala sinistra; fatturato medio in milioni di Euro correnti, scala destra, 2014) 600 500 400 300 200 100 0 56,2% 38,6% 53,6% 29,6% 530 268 337 204 165 289 161 95 Germania Francia 400 350 300 250 200 150 100 50 0 N. imprese Fatt. medio * Grandi imprese: imprese con più di 250 addetti Fonte: Intesa Sanpaolo su dati Eurostat

Una nuova classe di soggetti eccellenti 12 Sono state selezionate 360 medie imprese distrettuali, con EBITDA margin 2014 e 2015 superiore al 5%, crescita di fatturato e addetti tra il 2008 e il 2015 e tra il 2012 e il 2015. Evoluzione del fatturato tra il 2008 e il 2015 (variazione % a prezzi correnti; valori mediani) EBITDA margin a confronto (%; valori mediani) 62 medie imprese distrettuali agroalimentari vincenti 77,5 62 medie imprese distrettuali agroalimentari vincenti 11,9 9,7 360 medie imprese distrettuali vincenti 65,9 360 medie imprese distrettuali vincenti 8,5 11,6 Medie imprese distrettuali 17,6 Medie imprese distrettuali 7,5 7,0 Medie imprese non distrettuali 10,6 0 20 40 60 80 100 Medie imprese non distrettuali 7,3 7,3 0 5 10 15 2015 2008 Fonte: Intesa Sanpaolo Integrated Database

Per investire e crescere occorre una struttura finanziaria più solida 45,0 40,0 35,0 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 Patrimonio netto in % del totale passivo delle imprese dell alimentare e bevande (dati mediani) In un contesto competitivo acceso e incerto, 13 percorsi di crescita equilibrata (interni e esterni) implicano la necessità di avere alle proprie spalle una struttura finanziaria più solida. Necessario incrementare il livello di equity (e ridurre il debito). Va inoltre ridotto il rischio di non poter accedere alle fonti di finanziamento di debito; servono quindi: 5,0 0,0 Germania Francia 2007 2014 più obbligazioni e meno credito bancario; più debito a medio-lungo termine e meno a breve. Fonte: Prometeia su dati di bilancio

Conclusioni 14 Lo scenario economico mondiale vede una moderata accelerazione in un quadro caratterizzato da minori rischi di tipo economico ma più rischi sul piano politico. Al netto delle tensioni protezionistiche, le imprese italiane dell alimentare potranno contare sul sostegno dei mercati internazionali dove hanno ottenuto negli ultimi anni risultati eccezionali. L alimentare: è il settore che ha maggiormente contribuito alla crescita dell export manifatturiero italiano tra il 2008 ed il 2016 ha aumentato le proprie quote sui prodotti di fascia alta. Le imprese italiane del food sono chiamate ad una sfida importante: crescere, investire ed innovare salvaguardando la varietà e tipicità della tradizione italiana alla base dei successi del Made in Italy nel mondo. Si tratta di proseguire lungo il percorso già intrapreso negli ultimi anni, rafforzando la logica di filiera integrata (a monte come a valle), contando su un nucleo di imprese già grandi e su un gruppo di medie imprese ad elevata crescita.