ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA DIPARTIMENTO DEL FARMACO. Direttore Dr. Stefano Vella

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ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA DIPARTIMENTO DEL FARMACO Direttore Dr. Stefano Vella Valutazione di efficacia e tollerabilità dei trattamenti farmacologici in ambito delle patologie cardiovascolari Responsabili Scientifici: Dr. no Arcieri (ISS) Prof. Gian Paolo Cioccia (INPS) Protocollo INPS v. 1.4 del 2.12.04.doc

Razionale Per definizione nelle malattie cardiovascolari, rientrano tutte le patologie a carico del cuore e dei vasi sanguigni, che comprendono le cardiomiopatie, le cardiopatie congenite, l ipertensione arteriosa sistemica, le aritmie e i tumori del cuore. Nell ambito delle cardiomiopatie le più frequenti sono la cardiopatia coronarica ischemica, responsabile dell infarto acuto del miocardio e dell angina pectoris, e nell ambito delle malattie cerebrovascolari le più frequenti sono l ictus ischemico o emorragico. Attualmente in Italia il peso complessivo delle malattie cardiovascolari sul totale dei decessi è pari al 44%, di cui il 30% è dovuto all infarto del miocardio e il 31% all ictus: ogni anno circa 36 mila persone muoiono a causa di infarto acuto del miocardio. Valori così elevati sono dovuti all invecchiamento della popolazione con conseguente aumento numerico degli individui di quella fascia di età più disposta ad ammalarsi e a morire per malattie di tipo degenerativo. Negli uomini la stima dei casi prevalenti nel 2000 è stata di 220.000 casi nella fascia di età compresa fra 25 e 74 anni. Si stima che ogni giorno si verifichino circa 90 nuovi casi, 1 caso ogni 16 minuti; nelle donne le ammalate sono 39.000 l anno, e si stima che ogni giorno si verifichino 30 nuovi casi, quindi 1 caso ogni 48 minuti. Nelle malattie cardiovascolari non è individuabile una causa unica. Sono noti diversi fattori che aumentano il rischio di sviluppare la malattia e predispongono l organismo ad ammalarsi. I più importanti sono: abitudine al fumo di sigaretta, diabete, obesità, valori elevati della colesterolemia, ipertensione arteriosa e scarsa attività fisica, oltre alla familiarità alla malattia, all età e al sesso. L entità del rischio che ogni persona ha di sviluppare la malattia dipende dalla combinazione dei fattori di rischio o meglio dalla combinazione dei loro livelli e dalla durata dell esposizione ai fattori di rischio. I dati epidemiologici raccolti dall Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare (OEC), su una popolazione italiana afferente ai 51 centri nazionali costituenti l OEC, mostrano che in media la distribuzione dei fattori di rischio è la seguente: il 30 % degli uomini fuma in media 17 sigarette al giorno, contro il 21% delle donne che ne fuma 13; il 34% degli uomini e il 46% delle donne non svolge alcuna attività fisica durante il tempo libero; il 20% degli uomini e il 24% delle donne ha una colesterolemia totale uguale o superiore a 240 mg/dl; il 33% degli uomini e il 30% delle donne ha pressione arteriosa uguale o superiore a 160/95 mmhg oppure è sotto trattamento farmacologico specifico; il 18% degli uomini e il 22% delle donne sono obesi; l 8% degli uomini e il 6% delle donne è diabetico. Al di là di questa fotografia generale dell Italia, bisogna tenere presente che abitudini e comportamenti nelle diverse aree geografiche del Paese, possono determinare differenze importanti nella distribuzione dei fattori di rischio. Per esempio il tipo di alimentazione quotidiana può essere molto diversa nel Trentino rispetto alla Sicilia. O ancora: se si considera solo il diabete, si vede che a Reggio Calabria l 8% degli uomini e il 13% delle donne è portatore di questa malattia, mentre a Como questa percentuale scende al 9% fra gli uomini e al 3% fra le donne. Le malattie cardiovascolari presentano una morbosità molto elevata. In media in Italia la familiarità per le malattie cardiovascolari riguarda il 24% degli uomini e il 30% delle donne. I dati delle

singole malattie cardiovascolari (infarto, ictus, angina pectoris, claudicatio intermittens, TIA, fibrillazione atriale) derivano dall Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare (OEC). La prevalenza nelle diverse malattie nella fascia di età compresa fra 35 e 74 anni, è: infarto: 1,5% negli uomini e 0,4% nelle donne; ictus: 1,1% negli uomini e 0,8% nelle donne; fibrillazione atriale: 0,8% negli uomini e 0,7% nelle donne; angina pectoris: 3,3% negli uomini e 3,9% nelle donne; claudicatio intermittens: 1,9% negli uomini e 2,5% nelle donne; TIA: 0,8% negli uomini e 0,6% nelle donne. I dati relativi agli eventi coronarici, evidenziano che negli uomini con una fascia di età compresa tra 25 e 84 anni, il Tasso Standardizzato è pari a 141,9 casi per 10.000 abitanti, mentre nelle donne di pari età, il Tasso Standardizzato è pari a 36.9 casi per 10.000 abitanti. Questi dati evidenziano che esiste una larga fascia di popolazione italiana che soffre di problemi cardiovascolari, e questa ampia popolazione afferisce ai diversi trattamenti farmacologici solitamente usati in queste malattie. Attualmente esistono pochi studi che abbiamo valutato a lungo termine l efficacia e la tollerabilità di questi farmaci sulla popolazione italiana. Scopo di questa ricerca è di studiare nella popolazione socialmente attiva l impatto delle malattie cardiovascolari, nei termini di morbosità e mortalità, e di valutare l efficacia, la tollerabilità e il rapporto costo-beneficio dei trattamenti farmacologici utilizzati correntemente in queste malattie. Nello specifico verranno analizzati i dati sensibili della popolazione italiana socialmente attiva registrata presso il Registro Nazionale di Previdenza Sociale e gli end-point principali saranno di stimare la prevalenza e la mortalità delle malattie cardiovascolari in una coorte storica, e di valutare l efficacia dei trattamenti in una coorte prospettica. 1. Obiettivi La linea di ricerca si articolerà in due fasi. La prima fase è basata su uno studio retrospettivo con lo scopo di: Stimare la prevalenza delle malattie cardiovascolari all interno della popolazione italiana socialmente attiva, Stimare la mortalità dei pazienti con almeno una malattia cardiovascolare. La seconda fase è caratterizzata dallo sviluppo di uno studio prospettico con lo scopo di: Valutare l incidenza delle malattie cardiovascolari nella popolazione italiana socialmente attiva Valutare l efficacia delle terapie farmacologiche correntemente utilizzate Stimare a lungo termine la mortalità nella popolazione in studio e nelle fasce di popolazione categorizzate per patologia. 2. Metodologia I dati generali di popolazione e i dati relativi ai diversi trattamenti farmacologici nell ambito delle patologie cardiovascolari saranno ottenuti attraverso i dati sanitari archiviati presso il Registro Nazionale dell INPS. Lo studio si svolgerà in due fasi. La prima fase è caratterizzata da una analisi di tipo retrospettivo dei dati a disposizione, dove verranno valutati i dati di prevalenza delle malattie cardiovascolari della popolazione in studio, la percentuale di soggetti che afferisce ai trattamenti e

la stima del tasso di mortalità nei diversi gruppi (per tipo di patologia) identificati nella popolazione. La seconda fase è caratterizzata da uno studio prospettico, dove, oltre ai dati di prevalenza saranno stimate le incidenze per singola patologia, l impatto del trattamento farmacologico sulla storia naturale delle malattie e la stima di mortalità per gruppo di patologia. 3a. Data Base Il Registro Nazionale dei dati Sanitari della popolazione socialmente attiva è tenuto presso l Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. A questo Registro afferiscono tutte le notifiche da parte dei medici del Sistema Sanitario Nazionale relativamente ad eventi a carattere di invalidità permanente e/o a carattere non invalidante. La notifica viene effettuata attraverso il modulo standardizzato, dove vengono raccolti i dati relativi a: caratteristiche socio-demografiche, dati clinici ed eventualmente i dati relativi al decesso. I pazienti con invalidità permanente vengono seguiti periodicamente con una visita specialistica ogni 3 anni. 3b. Flusso delle informazioni In caso di patologia e di assenza dal lavoro, i dati sensibili sono in modo obbligatorio notificati, all INPS, tramite i moduli standardizzati adeguatamente compilati, ed i dati vengono immessi in un archivio computerizzato. 3b. Analisi statistica Saranno analizzati i dati relativi a tutti i soggetti per i quali è stato notificato almeno un evento cardiovascolare identificabile con i codici. I dati saranno raggruppati in due classi: a) eventi cardiovascolari acuti ed b) eventi cardiovascolari cronici. I dati dei suddetti gruppi saranno stratificati per la variabile sesso. Le differenze statistiche per età e par fattori di rischio saranno testati attraverso il t-test. Le variabili continue saranno espresse in termini di mediana e le differenze di gruppo saranno testate attraverso il test di Kruskal-Wallis. Sarà stimata la mortalità a 5-10 anni. Per la stima del tasso di mortalità per sesso sarà utilizzato il metodo di Kaplan-Maier Tutte le analisi saranno effettuate utilizzando il pacchetto statistico SPSS. 3. Risultati attesi La ricerca sarà condotta per stimare la prevalenza delle malattie cardiovascolari nella popolazione italiana socialmente attiva in una coorte storica che permetterà di dare una immagine precisa dell entità del fenomeno in Italia, e di valutare anche il numero di eventi attesi negli anni futuri. Inoltre, la ricerca si prefigge di valutare la percentuale di soggetti in trattamento farmacologico e l impatto delle suddette terapie sulla storia naturale delle malattie in studio. Infine sarà stimata la sopravvivenza a lungo termine della popolazione in studio e dei gruppi categorizzati per popolazione. 4. Ricaduta sulla sanità pubblica Potranno essere valutati l impatto delle malattie cardiovascolari sulla popolazione socialmente attiva, in termini di prevalenza, di incidenza e di giorni lavorativi persi. Saranno, inoltre, valutati l impatto sulla salute pubblica delle malattie cardiovascolari nei termini di sopravvivenza e l efficacia e la tollerabilità dei trattamenti farmacologici correntemente utilizzati nelle malattie cardiovascolari.

5. Unità di lavoro Dipartimento del Farmaco Istituto Superiore di Sanità Nome Qualifica Indirizzo Riferimenti Dr. Stefano Vella MD, Direttore Dip. Tel. 06 49903230 del Farmaco 06 49903661 Dr. no Arcieri MD, Ematologo, PhD in Microbiologia e Biostatistica Dr. Pietro Panei MD, Epidemiologo Sig.Massimiliano Bugarini Data Manager Sig.ra Rossella Di Nallo Segreteria tecnica amministrativa Sig. Marco Mirra IT Manager Istituto Nazionale Previdenza Sociale stefanovella@iss.it Tel. 06 49903300 romano.arcieri@iss.it Tel. 06 49902032 panei@iss.it Tel. 06 49903425 maxbug@iss.it Tel. 06 49903327 r.dinallo@iss.it Tel. 06 49903301 m.mirra@iss.it Nome Qualifica Indirizzo Riferimenti Prof. Massimo Piccioni Coordinatore Via Chopin 49, Tel. 06 59057382 Generale Medico max.picc@libero.it Dott.ssa Claudia Carletti. Dirigente Area Viale Civiltà del Lavoro Tel. 06 59053056 Sistema dei 46, 06 59055831 Controlli e Data claudia.carletti@inps.it Warehousing Prof. Gian Paolo Cioccia Dirigente Medico Via Chopin 49, Tel. 06 59057423 Dr. Alberto Viora Dr.ssa Donatella Contessa Dirigente Medico Dirigente Medico gianpaolo.cioccia@inps.it Via Chopin 49, Tel. 06 59057423 alberto.viora@inps.it Via Chopin 49, Tel. 06 59057423 Dr. Giuseppe Amendola Informatico Viale Civiltà del Lavoro 46, donatella.contessa@inps.it Tel. 06 59053285 giuseppe.amendola@inps.it Dr. Paolo D Atri Informatico Via Chopin 49, Tel. 06 59057423 paolo.datri@inps.it