Tema internazionale 2016/2017 Trento Castello C.A.R.F.

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Le rubriche di valutazione

Transcript:

Tema internazionale 2016/2017 Trento Castello C.A.R.F. 14/11/2016 1

UN BREVE SALUTO ALLE AUTORITA E DALLE AUTORITA Trento Castello C.A.R.F. 14/11/2016 2

QUALCHE BREVE SUGGESTIONE PER COMPRENDERE CHE IL «CLUB VIVE IN OGNI MOMENTO» Trento Castello C.A.R.F. La terra che trema ci conferma la nostra impotenza, ci fa provare tanta solidarietà, ci fa sentire più unite nel cercare di dare sostegno a tutte le Amiche che in qualche modo sono state colpite da questa terribile tragedia. Potrebbe capitare a tutti di trovarsi senza niente, senza casa, senza affetti, senza terreno sotto i piedi. Un pensiero in più per apprezzare quello che abbiamo e di cui possiamo anche gioire. 14/11/2016 3

Quello che stiamo vivendo è veramente un momento triste che spero possa essere in qualche modo rasserenato dal prestigioso riconoscimento che il Capo dello Stato ha voluto conferire all Inner Wheel Italia al Palazzo del Quirinale lunedì 24 ottobre scorso, in occasione della Giornata Nazionale per la Ricerca sul cancro. Trento Castello C.A.R.F. 14/11/2016 4

riconoscimento che ci stimola ad andare avanti con le nostre azioni di servizio a favore di chi è meno fortunato di noi. Una cerimonia molto toccante dove il Presidente Mattarella ha espresso parole di elogio e compiacimento per il sostegno che l Inner Wheel Italia ha dato e sta dando per la ricerca all AIRC. 14/11/2016 5

Il nostro Club, TRENTO CASTELLO, sostiene anche la Fondazione Trentina Tumori e l Associazione Trentina per la Medicina Genomica «Claudio Valdagni» 14/11/2016 6

Vorrei richiamare la Vostra attenzione su un gesto concreto dedicato a tutte le donne vittime di violenza. Ciascuna di quelle donne, prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto a teatro, sul tram, a scuola, in metropolitana, nella società. Questo posto vogliamo riservarlo a loro, affinché la quotidianità non lo sommerga. 14/11/2016 7

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GRAZIE PER AVER ACCETTATO IL NOSTRO INVITO! IL MONDO NEL SILENZIO Costruire un ponte tra la cultura udente e quella sorda 14/11/2016 10

Con MARCELLO VALLI e Mapi 14/11/2016 11

Quando si ha a che fare con persone sorde, di solito si è presi da una forma di disagio, dato che non si sa come comportarsi con loro Si viene presi in contropiede e subentra la paura di comportarsi in modo inadeguato con quella persona. Ma alla fine quasi sempre sono paure infondate perchè bastano pochi accorgimenti per avere una comunicazione soddisfacente ed efficace con persone sorde. 14/11/2016 12

Una premessa importante: per secoli ci si riferiva alla persona con una menomazione dell'udito con il termine sordomuto. Infatti era opinione comune che chi fosse colpito dalla perdita dell'udito fosse persona menomata nella ragione. Di conseguenza si pensava che questi soggetti non potessero essere istruiti. NON SENTIRE NON VUOL DIRE NON CAPIRE!! 14/11/2016 13

Diversi educatori pionieristici, come l abate francese Charles-Michel de l'épée che fondò il primo istituto per sordomuti d Europa, nel 1760, dimostrarono che, con un metodo educativo adeguato, i bambini sordi erano in grado di apprendere la lingua sia scritta che parlata e quindi di comprendere il mondo attorno a loro. Di conseguenza era infondato che i sordi dovessero per forza essere muti. 14/11/2016 14

Si intende chiarire che il termine sordomuto al giorno d'oggi è inappropriato e anche lesivo della dignità delle persone sorde. Riguardo a ciò, la legislazione italiana, attraverso la legge n. 95 del 20 febbraio 2006, ha abrogato il termine sordomuto, sostituito con l'espressione sordo. 14/11/2016 15

I sordi non sono tutti uguali Si pensa che le persone affette dalla sordità siano uguali tra loro. Niente di più sbagliato. Diversi fattori possono influire sulla crescita educativa e psicologica e sulla vita sociale di una persona sorda. Le persone possono avere diversi gradi di perdita uditiva (lieve, media, moderata, grave o profonda) 14/11/2016 16

Dal punto di vista linguistico ci sono sordi che scelgono l'oralismo, cioè di utilizzare la modalità comunicativa verbale delle persone udenti, altri che scelgono di adoperare principalmente la lingua dei segni e ancora altri che scelgono di affidarsi ad entrambe le lingue. Infine la provenienza dalle famiglie può influenzare fortemente il sordo e la costruzione della sua identità come persona sorda. 14/11/2016 17

Da questa differente provenienza familiare può conseguire la differente vita sociale di una persona sorda, che può frequentare senza problemi sia il mondo degli udenti che quello dei sordi, oppure decidere di frequentare solo persone sorde o udenti. Esistono molte variabili, per cui i sordi possono essere diversi gli uni dagli altri tanto da rendere quasi inutile la definizione della sordità, che indica comunque una sola cosa in comune: la perdita uditiva. 14/11/2016 18

Come comunicare con i sordi Quando si vuole rapportarsi con una persona sorda è bene tenere in mente piccoli accorgimenti per una soddisfacente conversazione: Porsi di fronte e mai in controluce per permettergli di leggere le labbra; Muovere le labbra né troppo velocemente, né troppo lentamente, né tenendole chiuse, né tenendole esageratamente aperte; Evitare di avere sciarpe, foulard o altro che coprano la bocca; Se il sordo non riesce a comprendere ciò che viene detto, ripetere provando a cambiare vocaboli simili; Non impressionarsi per la voce strana. Si tratta solo di abituarsi alla comprensione. 14/11/2016 19

La Lingua dei Segni Italiana (LIS) Oltre alla comunicazione vocale, esiste anche una modalità comunicativa completamente diversa e alternativa, ovvero la lingua dei segni. E' diversa perchè, invece di usare i consueti canali comunicativi delle lingue vocali (l'udito e la voce rispettivamente per la ricezione e per l'emissione dei messaggi), se ne usano altri. Si usano le mani per comunicare e gli occhi per ascoltare. Questa lingua dei segni è considerata una lingua naturale, perchè utilizza i canali comunicativi integri. Ed è considerata a tutti gli effetti una vera e propria lingua con proprie regole grammaticali. 14/11/2016 20

Non è usata solo in Italia, ma in tutto il mondo. Come comunemente si crede, non è una lingua universale, ma differisce da paese a paese. In Italia c'è la Lingua dei Segni Italiana (comunemente abbreviata in LIS), in Francia la Langue des Signes Française (LSF), negli USA l'american Sign Language (ASL), ecc. 14/11/2016 21

Proprio negli USA esiste l'unica università al mondo in cui tutte le lezioni sono tenute nella lingua dei segni americana. Si chiama Gallaudet University, si trova a Washinghton D.C. e proprio lì negli anni Sessanta il linguista William Stokoe fu il primo a dimostrare che la lingua dei segni non era considerata una mimica ma poteva essere considerata una lingua a tutti gli effetti, alla pari di tutte le altre, con un suo lessico e una sua grammatica, in grado di enunciare qualsiasi messaggio. Father of ASL linguistics 14/11/2016 22

I bambini sordi nella scuola Fino all approvazione alla legge 517 del 1977 i bambini sordi studiavano negli istituti, soprattutto religiosi e soltanto da quell anno, finalmente, i genitori dei bambini sordi ebbero la possibilità di scegliere se inserire il proprio figlio sordo in una scuola per sordi o in una classe normale di una scuola pubblica. 14/11/2016 23

I bambini sordi nella scuola: L APPRENDIMENTO dei giovani è al centro delle preoccupazioni L insegnamento deve essere tarato sui loro bisogni. In Italia, sono previste due figure in aula, l insegnante di sostegno e il facilitatore alla comunicazione. Questa è LA BARRIERA PIU DIFFICILE da abbattere e la scuola si deve impegnare in questo. 14/11/2016 24

I bambini sordi nella scuola: L APPRENDIMENTO dei giovani è al centro delle preoccupazioni Certamente dovrebbe essere migliorata la quantità di ore disponibili e la preparazione degli insegnanti di sostegno in ambito scolastico (entrambi gli ambiti, invece scuola e servizi riabilitativi negli ultimi anni sono stati pesantemente penalizzati dal punto di vista delle risorse). 14/11/2016 25

E veniamo al cuore della nostra serata: grazie a Marcello Valli e a Mapi 14/11/2016 26

IL MONDO NEL SILENZIO Costruire un ponte tra la cultura udente e quella sorda 14/11/2016 27