Appunti di Oceanografia a cura del Prof. Natalino Usai. Il moto ondoso

Documenti analoghi
APAT Agenzia per la protezione dell ambiente e per i servizi tecnici. Dipartimento Tutela delle Acque Interne e Marine Servizio Difesa delle Coste

LE ONDE nella Fisica classica

Progetto Laboratori Lauree Scientifiche

OSCILLATORE ARMONICO SEMPLICE

ARROTONDANDO FIGURE CON TRIANGOLI EQUILATERI

1. LA VELOCITA. Si chiama traiettoria la linea che unisce le posizioni successive occupate da un punto materiale in movimento.

Analisi meteorologica del mese di agosto 2011

Università degli Studi della Basilicata Corso di Laurea in Scienze Geologiche (Biennio Specialistico) Corso di DINAMICA COSTIERA

CORSO DI TECNICA ED ECONOMIA DEI TRASPORTI A.A DIAGRAMMI DEL MOTO SEMPLIFICATI

L interazione geomorfologica tra spiagge e dune

La corrente alternata

Verifica della conservazione dell energia meccanica mediante rotaia a cuscino d aria

5.4 Larghezza naturale di una riga

DIODO. La freccia del simbolo indica il verso della corrente.

Onde sonore stazionarie in un tubo risonante

USO DELL OSCILLOSCOPIO PER LA MISURA DELLA VELOCITA' DEL SUONO NELL ARIA

I terremoti in Italia

Questo paragrafo e quello successivo trattano gli stessi argomenti del capitolo B6 relativo alla soluzione grafica dei sistemi di primo grado.

Grandezze fisiche e loro misura

PRINCIPI DI FISICA E TECNICHE DI INDAGINE MEDIANTE ECOGRAFIA. Genova, 15 febbraio 2014

Il Metodo Cinematico lineare, comunemente anche detto Metodo della Corrivazione, si basa su alcune considerazioni:

METODOLOGIA SPERIMENTALE - domande stimolo, - formulazione di ipotesi con discussione collettiva, - verifica sperimentale, - conclusioni.

ESERCITAZIONI FISICA PER FARMACIA A.A. 2012/2013 ELETTROMAGNETISMO - OTTICA

Quanto bene conosciamo i Segnali Sismici?

Pericolosità sismica Svizzera. Quando, dove e con quale frequenza si verificano determinate scosse in Svizzera?

Cosa vuol dire misurare l'area di una figura piana a contorno curvilineo?

I seguenti grafici rappresentano istantanee dell onda di equazione:

ESERCITAZIONE DI LABORATORIO A: VERIFICA DI STRUMENTAZIONE DI LABORATORIO

Tensioni e corrente variabili

CON L EUROPA INVESTIAMO NEL VOSTRO FUTURO Fondi Strutturali Europei Programmazione FSE PON "Competenze per lo sviluppo" Bando 2373

LA FORZA...SIA CON TE!

Laboratorio di Ottica e Spettroscopia

Convertitori Tensione / Frequenza. Author: Ing. Sebastiano Giannitto (ITIS M.BARTOLO PACHINO)

Capitolo 2 Le misure delle grandezze fisiche

IL TIME MANAGEMENT: ORGANIZZARE IL TEMPO E GOVERNARLO

Appunti sul moto circolare uniforme e sul moto armonico- Fabbri Mariagrazia

Introduzione ai fenomeni di polarizzazione. Lezioni d'autore di Claudio Cigognetti

SEPARAZIONI E DIVORZI IN ITALIA ED IN EMILIA- ROMAGNA DAL 2000 AL 2012

C I R C O N F E R E N Z A...

FISICA Corso di laurea in Informatica e Informatica applicata

Il vento è il movimento di una massa d'aria atmosferica da un'area con alta pressione (anticiclonica) ad un'area con bassa pressione (ciclonica)

Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2010/2011 TECNOLOGIA.

INDICAZIONI PER LA RICERCA DEGLI ASINTOTI VERTICALI

Le Tolleranze Geometriche

Prof.ssa Laura Salvagno

4)- Elementi di base della fresatura

Le misure di tempo e frequenza

LA CONOSCENZA DEL FENOMENO

Robotica industriale. Richiami di statica del corpo rigido. Prof. Paolo Rocco

Andamento e periodo delle funzioni goniometriche

Impianti di propulsione navale

CORSO DI PROGETTAZIONE COSTRUZIONI ED IMPIANTI

ALLEGATO 1 METODO E DATI DI RIFERIMENTO PER LA DETERMINAZIONE DELLE QUANTITÀ DI PIOGGIA PER EVENTI ESTREMI

E un trasduttore digitale in grado di fornire una indicazione binaria della. Non sfruttano alcun principio fisico. Nei trasduttori lineari a principio

Il magnetismo magnetismo magnetite

Attrito statico e attrito dinamico

Risultati: Comportamento Statico e Dinamico Del Sistema Muscolo

Come costruire una meridiana equatoriale

Tecnologie di Recupero e Riciclo dei Materiali Alberto Simboli I MATERIALI NELLA PRODUZIONE

Le coniche: circonferenza, parabola, ellisse e iperbole.

Esercizi sulla conversione tra unità di misura

LE ASSICURAZIONI VITA

Magnete. Campo magnetico. Fenomeni magnetici. Esempio. Esempio. Che cos è un magnete? FENOMENI MAGNETICI

Sistema di misurazione e valutazione della performance individuale del personale dell Ente Foreste della Sardegna Manuali operativi

2. APPUNTI SUI FASCI DI CIRCONFERENZE (raccolti dal prof. G. Traversi)

LA RILEVAZIONE SPERIMENTALE DELLE CURVE DI FLUSSO E DI FREQUENZA

F2. Trigonometria - Esercizi

Unità di misura di lunghezza usate in astronomia

CAPITOLO II. Il Vantaggio Assoluto

ESERCIZI PER L ATTIVITA DI RECUPERO CLASSE III FISICA

Magnete in caduta in un tubo metallico

Appunti ed esercizi sulle coniche

C8. LE ASSUNZIONI PREVISTE DELL OCCUPAZIONE DIPENDENTE SECONDO LA RILEVAZIONE EXCELSIOR

Povertà assoluta in Lombardia e nelle regioni del nord Italia - Anno 2014

PRINCIPALI SISTEMI DIFENSVIVI

1. Il ciclo biologico: allevamento di artemia salina

Segmento 8: Mercati di branca

Romagna: l alluvione perfetta durante le 15 ore di acqua alta marina continua.

REGRESSIONE E CORRELAZIONE

12 Il mercato del lavoro dei politici

PROBLEMATICHE NORMATIVE SULLA PROGETTAZIONE DI DIGHE A PARETE

SCHEDA N 8 DEL LABORATORIO DI FISICA

Fondamenti di Reti di Telecomunicazioni Prof. Guido Maier III appello 4 settembre 2009

Energia meccanica. Lavoro Energia meccanica Concetto di campo in Fisica. Antonio (

Sistemi di unità di misura

Questo simbolo significa che è disponibile una scheda preparata per presentare l esperimento

La misura della distanza

Elementi di matematica finanziaria

DISEGNO E RAPPRESENTAZIONE

Analisi modale di vibrazione di un arma e soluzione innovativa per aumentarne la precisione

1. riconoscere la risolubilità di equazioni e disequazioni in casi particolari

Verifica di Topografia

Concorrenza perfetta (Frank - Capitolo 11)

Progettazione Multimediale REGOLE DI COMPOSIZIONE GRAFICA. Parte 3. Lo spazio. Prof. Gianfranco Ciaschetti

MICHELSON. Interferometro. A.Guarrera, Liceo Galilei CT

4. LE FORZE E LA LORO MISURA

5.4. La matrice di correlazione

m = 53, g L = 1,4 m r = 25 cm

I N D I C E 1. GENERALITÀ Galleria IGA Galleria IGA RIFERIMENTI NORMATIVI 4 3. DATI DI BASE PER IL CALCOLO ILLUMINOTECNICO 5

Quadro riassuntivo di geometria analitica

Transcript:

Appunti di Oceanografia a cura del Prof. Natalino Usai Il moto ondoso

Il moto ondoso Le onde sono provocate generalmente dall attrito del vento con la superficie marina. Le principali caratteristiche di un onda sono la lunghezza, determinata dalla distanza fra cresta e cresta oppure fra ventre e ventre, l altezza, ossia la distanza verticale fra una cresta e il cavo (il doppio dell ampiezza), e infine la velocità di propagazione, intesa come spazio percorso da una cresta nell unità di tempo e che a sua volta è funzione della lunghezza. Infatti, osservando le onde in un punto ad una certa distanza dal luogo in cui sono generate, si vedono arrivare prima le onde lunghe. Onde di diversa altezza in genere si riuniscono in piccoli gruppi, denominati treni d onda, che si propagano lungo una direzione definita. Quando un treno d onda ne intercetta un altro con diversa direzione, si crea una zona di interferenza dove le varie onde si sommano o si sottraggono a seconda della loro fase2. In mare aperto le particelle liquide descrivono un cerchio verticale orientato nel verso di propagazione e così non si ha trasporto d acqua, come si può facilmente osservare controllando la posizione di un galleggiante: questo sale e scende, ma tendenzialmente non si sposta. Le particelle sottostanti compiono circonferenze via via più piccole e ad una profondità pari a circa ½ della lunghezza l effetto è praticamente nullo. Avvicinandosi alla riva la profondità del fondale diventa inferiore a questa misura e così le orbite delle particelle tendono a schiacciarsi le une contro le altre e a formare delle ellissi.

Le particelle quindi subiscono un certo trasporto medio nella direzione dell onda, le creste si innalzano e il fronte complessivo viene rallentato. Raggiunta una profondità critica (surf zone) le creste dell onda si rompono e questo consente a chi le osserva di intuire l andamento del fondale. Centrale di controllo Apparato motore Parametri dell onda marina: Lunghezza (L) = Distanza orizzontale fra due creste successive Altezza (A) = Distanza verticale tra il livello delle creste e il livello delle gole La ripidità (L/A) = Rapporto Centrale tra elettrica la lunghezza e l altezza Velocità di propagazione (V) = spazio percorso dalla configurazione dell onda in un tempo unitario (Es. metri al secondo) Tunnel dell elica Locale pompe

Suddivisione delle onde in base alle dimensioni Stato del mare

Mare vivo e mare morto Tali definizioni vengono di solito impiegate per definire le cosiddette onde «lunghe» o «morte», ossia onde che sono state generate rispettivamente in altra zona e sono giunte nella zona di osservazione non più sotto l'azione del vento, oppure sono state generate nella stessa zona da un vento ormai caduto. In queste situazioni le onde possono essere osservate e studiate con una certa regolarità, cosa che invece è molto difficoltosa quando il mare è sotto l'azione del vento, generatore delle onde, dal momento che esse appaiono in una sequenza molto irregolare e scomposta. D'altra parte al navigante interessa principalmente questo tipo di mare, detto con efficacia mare «vivo». Il vento genera lo stato del mare e pertanto questo «si forma» sotto la sua azione fino a diventare «completamente formato» presentando una configurazione generalmente caotica, nel senso che, mentre la lunghezza bene o male ha una certa costanza, l'altezza varia anche molto da onda a onda successiva. Parlare quindi di media di altezza non ha molto significato per il marinaio cui interessa principalmente l'altezza da confrontare con le dimensioni della sua nave. Ha invece significato parlare della media delle onde più alte, ossia di quella che viene detta per l'appunto «altezza delle onde significative», dato che figura per esempio nei bollettini o comunque nei rapporti meteorologici. La determinazione di questo dato trae la sua origine da analogie di comportamento in situazioni simili in zone simili, registrate accuratamente da misurazioni ondametriche che hanno permesso la determinazione di una legge empirica ma efficace mediante la quale, conoscendo la forza del vento, la sua durata e la distanza dal ridosso, si riesce a prevedere l'altezza media significativa delle onde. Molto importante è anche quello che è stato definito il periodo delle onde. Il fatto che anche con mare vivo si abbia una certa costanza di lunghezza, fa sì che il periodo sia anch'esso quasi costante. Per misurare il periodo basta essere fermi e misurare quanto tempo dura un'oscillazione completa. Ovviamente, essendo in moto, se si procede contro il fronte d'onda il periodo diminuisce e invece aumenta se si procede col mare in poppa. Bisogna evitare comunque che il periodo di oscillazione entri in risonanza con il periodo di oscillazione della propria nave, fatto che viene avvertito allorchè l'ampiezza delle oscillazioni della nave viene notevolmente amplificata anche senza che le onde siano particolarmente alte. Inoltre, sempre per evitare eccessivi movimento alla propria nave bisogna cercare di «allungare» l'onda, cosa possibile tagliando fin che possibile diagonalmente il fronte d'onda e regolando opportunamente la velocità. Come si vede l'osservazione delle onde è di capitale importanza non solo per la comodità a bordo ma particolarmente in vista della sicurezza della navigazione quando il mare non è calmo. Mare vivo Mare morto

Il Fetch Si definisce Fecht l estensione di mare libero sulla quale ha modo di spirare il vento, con direzione ed intensità costanti ed entro cui avviene la generazione del moto ondoso. La lunghezza del fetch o fetch efficace F, viene determinato da procedimenti che si basano sulla conoscenza del fetch geografico il quale rappresenta la distanza tra la località di riferimento sulla costa e la costa antistante in relazione ad una prefissata direzione. F, insieme alla velocità del vento U e la durata T dello stesso, è una delle grandezza fondamentali da cui dipendono le dimensioni del moto ondoso marino generato dal vento. Settore di traversia: Si definisce l insieme delle direzioni (settore angolare) dalle quali può provenire un moto ondoso generato da venti foranei (provenienti dal mare) sino ad impattare, in maniera diretta, un tratto di costa. La definizione di questo parametro è di estrema importanza in quanto in esso sono comprese le direzioni dalle quali possono giungere le mareggiate più intense. Settore di traversia semplice: Si definisce il settore di traversia relativo ad un singolo punto di un tratto di costa. Settore di traversia composto: Si definisce il settore di traversia relativo ad un tratto più o meno esteso della fascia costiera. La procedura di determinazione dei settori di traversia prevede di riportare su una carta geo-marina, per ciascun sito individuato, le tangenti ai promontori che maggiormente riducono l ampiezza di mare libero. Settore di traversia principale: Si definisce l insieme delle direzioni dalle quali può giungere su un tratto di costa un moto ondoso, quando quest ultimo sia generato dai venti foranei, con settore angolare delimitato dalle rette tangenti ai promotori che riducono maggiormente l ampiezza di mare libero. Settore di traversia secondario: Si definisce l insieme delle direzioni dalle quali può giungere su un tratto di costa un moto ondoso, quando quest ultimo sia generato dai venti foranei, con settore angolare più ampio del principale in quanto delimitato dalle rette tangenti a promontori interni al golfo che determina il settore di traversia principale. Il settore di traversia secondario comprende direzione di provenienza del moto ondoso caratterizzate da valori di fetch più modesti.

Diagramma del Fetch