Roccamonfina (CE): la produzione di castagne precoci alle prese con gli effetti della siccita'

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Roccamonfina (CE): la produzione di castagne precoci alle prese con gli effetti della siccita' E' ragionevole la preoccupazione all'interno del comparto produttivo castanicolo che vede riuniti 50 soci conferitori della Cooperativ a agricola Monte Santa Croce di Roccamonfina (CE) in vista dell'imminente campagna commerciale delle castagne, colpite da una prolungata siccità senza precedenti. Un problema che ha peggiorato la già difficile situazione dei castagneti della zona, compromessi negli ultimi 7-8 anni dall'infestazione della famigerata vespa parassita Cinipide galligeno. Il Cinipide del castagno o Cinipide galligeno o vespa del castagno viene considerato l'insetto più nocivo per questa specie arbrea. Il Cinipide, segnalato per la prima volta in Italia a Cuneo nel 2002, attacca le piante di castagno compromettendone lo sviluppo vegetativo e riducendo drasticamente la produzione di castagne.

Il Torymus Sinensis contrasta l'attacco di Cinipide Galligeno. Riguardo al cinipide, l'unica forma di contrasto valida posta in essere, e risultata risolutiva - si pensi al caso del Piemonte - è stata l'introduzione di un antagonista naturale, il Torymus Sinensis, che attacca il cinipide stesso. Vedendo i risultati ottenuti dal Piemonte, che ha debellato la vespa parassita, si spera in una risoluzione del problema anche in altre regioni d'italia. I segni dei frutti del castagno attaccati dal Cinipide. Secondo quanto dichiara a FreshPlaza il dottore in economia e commercio Giov anni Santantonio, responsabile per l'area commerciale e socio della cooperativa: "Il bilancio disastroso di quest'anno segna una perdita del 70% del prodotto, rispetto al periodo antecedente la comparsa del cinipide, almeno per quanto concerne la castagna primitiva di Roccamonfina che è la prima d'europa come periodo di caduta; tale risultato, seppur non entusiasmante, è comunque positivo rispetto al 2016 che, insieme con il 2014, è da considerarsi come l'annus horribilis della castanicoltura roccana e italiana in generale".

Giovanni Santantonio mentre esegue un lancio di insetto antagonista Torymus sinensis. La situazione complessiva, benché in miglioramento, comporta ripercussioni negative sui mercati: "Considerata la mancanza di prodotto verificatasi negli ultimi anni - aggiunge Giovanni - altri Paesi europei ne hanno beneficiato. In particolare Portogallo e Turchia hanno conquistato ingenti quote di mercato a scapito dei nostri prodotti nazionali e soprattutto campani". La Campania, in particolare, è la prima regione italiana per produzione castanicola; eppure sarà molto difficile riconquistare le quote di mercato perse a livello internazionale. Giovanni Santantonio segnala due ostacoli: l'elevato costo della manodopera italiana, e la possibilità, per i competitor, di utilizzare fitofarmaci ed eseguire trattamenti non autorizzati in Italia. "Intanto, il risultato è che loro migliorano le rese produttive e l'aspetto delle castagne che propongono in commercio".

Angelina Feole, presidentessa della Cooperativa agricola Monte Santa Croce di Roccamonfina (CE). La cooperativa, fondata nel 1996, e guidata della presidentessa Angelina Feole prende il nome da uno dei monti dell'omonimo vulcano di Roccamonfina, appunto il Monte Santa Croce. Giovanni spiega: "Non possedendo terreni di proprietà o in fitto, ci si avvale dei conferimenti da parte di soci e non, nel rispetto del requisito della mutualità prevalente che prevede almeno il 51% di conferimenti da parte dei soci. Questi ultimi, alla data del 31 dicembre 2016, risultano essere circa 50, per un totale di circa 200 ettari di terreni a castagneto". "L'area complessiva di lavorazione dove avviene lo stoccaggio dei frutti copre circa 1500 metri quadrati tra stabilimento e spazio adiacente. I nostri prodotti di punta dichiara Giovanni - sono le castagne primitive e ricce o napoletane di Roccamonfina, cui comunque si aggiungono altre varietà tra cui la mercogliana, la paccuta, e altre. La nostra particolarità è quella di avere la castagna primizia europea, cioè la tempestiva o primitiva appunto, naturalmente tralasciando nel novero gli ibridi euro-giapponesi".

I prodotti conferiti alla Cooperativa vengono venduti quasi per il 100% in Italia, anche se le castagne, in particolare la primitiva, fanno il giro del mondo con una forte esportazione soprattutto nel centro e nord Europa. La vendita extra-ue è curata da clienti importanti tra cui Agrisanterno: una società nata nel 1997 con sede a Casalfiumanese (Imola), e appartenente al gruppo Agrimola. Quest'ultimo, con circa 100 produttori agricoli associati, è leader mondiale nella lavorazione, trasformazione e commercializzazione di castagne, con specializzazione nella produzione di semilavorati surgelati per le industrie conserviere. In merito alle certificazioni di qualità di prodotto, circa 20 aziende agricole associate alla cooperativa rispondono agli standard GlobalGAP. Tale certificazione è stata ottenuta anche grazie alla partnership con Agrisanterno. Inoltre la maggioranza delle aziende socie è in possesso della certificazione biologica rilasciata da ICEA (Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale).

Giovanni: "Al momento, considerato che sinora c'è stata solo la raccolta della primitiva, possiamo stimare un volume di produzione intorno al 25-30% rispetto ai quantitativi registrati negli anni normali, anche se veniamo da un 2016 con produzione praticamente azzerata, quindi complessivamente c'è stato un miglioramento. Riguardo ai prezzi ottenuti sul mercato all'ingrosso, parlando di primitiva essi si aggirano intorno al 2 euro al kg massa". "Tra i progetti che intendiamo realizzare negli anni a venire - conclude Giovanni - vi è certamente quello di ampliare la superficie aziendale intesa come spazio lavorativo e operativo al fine di creare occupazione a livello locale e realizzare una prima lavorazione/trasformazione del prodotto locale. L'obiettivo a cui puntiamo è la valorizzazione di un prodotto di nicchia legato al territorio e prodotto nel rispetto della sostenibilità ambientale. Non ultimo, miriamo alla fidelizzazione delle relazioni con i soci, oltre che con i partner commerciali, per dar forza all'intera filiera". Contatti: Monte Santa Croce Società Cooperativ a agricola Prov.le Roccamonfina - valogno, snc 81035 Roccamonfina (CE) - Italy Tel. e fax: (+39) 0823 920446 Cell.: (+39) 327 9965956 / 338 8247147 Email: montescroce@gmail.com Web: www.coopmontesantacroce.it Data di pubblicazione: 25/09/2017 Autore: Concetta Di Lunardo Copyright: www.freshplaza.it 2017 FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.