LE COMPETENZE RELAZIONALI TRASVERSALI. Alcune riflessioni e strategie

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Transcript:

LE COMPETENZE RELAZIONALI TRASVERSALI Alcune riflessioni e strategie

COMPETENZE RELAZIONALI TRASVERSALI Saper apprendere Essere aperto Essere persona creativa Saper assumere rischi Saper tollerare le frustrazioni Essere disponibili al cambiamento

SAPER APPRENDERE Apprendimento a vasto raggio: dalla teoria alla prassi saper apprendere dalle occasioni concrete di esperienza e anche aggiornarsi continuamente = rielaborare le informazioni in relazione al contesto in cui si lavora, creare connessioni fra la teoria e la prassi disponibilità ad apprendere e a mettersi in gioco nel quotidiano per migliorare la qualità dell ambiente in cui si lavora dal punto di vista relazionale = efficacia e non solo efficienza! Professionalità aperta e dinamica Apprendere ad apprendere e apprendere a pensare: impegno, volontà, disponibilità del soggetto essere posti nelle condizioni di poter apprendere Clima dell ambiente lavorativo richieste aspettative contributi dei vari soggetti: offerte formative e stimoli dei contesti di lavoro

ESSERE APERTO L apertura richiama alla disponibilità sotto tre diverse sfumature: critica, umana/relazionale, al confronto Critica: mettersi in discussione, aprirsi a nuove proposte, confrontarsi in modo critico con gli stimoli dell ambiente in cui si è inseriti. Porre attenzione ai cambiamenti in atto, saperli accogliere o almeno saperli leggere in modo critico. Umano/relazionale: autentica interazione superando pregiudizi e stereotipi, ponendo attenzione agli etichettamenti e alle facili interpretazioni superficiali di massa. Confronto: con le diversità di vario genere (di ruolo, di generazione, di cultura ) per saper tollerare e rispettare, accogliere e valorizzare, attraverso un dialogo aperto volto a giungere all incontro e non allo scontro, all operatività e non all immobilità (ignorare il problema), per creare una identità in cui potersi riconoscere e orientarsi insieme al compito.

ESSERE PERSONA CREATIVA Sono importanti sia le abilità di progettazione e di programmazione (gestione del lavoro) sia la creatività e l elasticità mentale per affrontare problemi e novità del quotidiano in modo differente e più efficace. Anche dal punto di vista relazionale è importante essere creativi per accogliere persone differenti fra loro, mostrando possibilità di intrecci, di collaborazione, di rinnovamento attraverso una modalità di lavoro che si sperimenta anche attraverso la modalità di relazione. Un azione pensata intenzionalmente è orientata da una riflessione e da una vicinanza relazionale che sostiene una maggiore comprensione della dimensione dei diritti/doveri lavorativi (etica professionale) non come astratti, ma necessari nella gestione concreta del lavoro.

SAPER ASSUMERE RISCHI La dimensione relazionale non garantisce risultati sicuri e a breve termine, ma mette in moto dei meccanismi di pensiero e di azione che possono generare dinamiche significative con ricadute positive sulla gestione e sulla realizzazione del lavoro. Rischiare significa saper scommettere sulla dimensione relazionale per creare una migliore qualità dell ambiente lavorativo, senza che questo dia una assoluta certezza dei risultati attesi. Costruire stimoli positivi e incentivare, grazie alla proposta personale, la dimensione delle relazioni volte a creare un benessere condiviso è una dimensione sulla quale investire nel quotidiano.

SAPER TOLLERARE LE FRUSTRAZIONI La prospettiva relazionale e quella lavorativa si intrecciano molto anche a questo livello: a tal punto che i fallimenti a lavoro possono essere vissuti come personali. Affrontare le frustrazioni può non essere così semplice per tutti (costruzione della personalità) e necessita di strumenti di lettura forniti dagli ambienti cui si appartiene. Sostenere le persone a fronte di un fallimento (che può essere reale e può anche aver provocato un danno) è necessario, in modo che siano presenti aspetti normativi e di accompagnamento orientati ad un miglioramento della professionalità. Le frustrazioni possono avere origine dalla sfera lavorativa legata al proprio ruolo/mansione/responsabilità, dal mancato inserimento nel luogo di lavoro, contatti con i colleghi o con i superiori, dalla persona stessa che può sentirsi inadeguata/fuori luogo/non realizzata.

ESSERE DISPONIBILI AL CAMBIAMENTO Misurarsi con il cambiamento: rispetto al proprio ruolo professionale e rispetto alle relazioni messe in campo e costruite nel tempo. Mantenere la disponibilità significa non chiudersi o fossilizzarsi sulle proprie posizioni, ma cercare di prendere in considerazione tutte le variabili (professionali/relazionali) che influiscono sui processi lavorativi per non rimanere spiazzati di fronte a possibili cambiamenti.

Per riflettere Jack indica Irvin, il ragazzo che ha etichettato come il più stupido della classe, al suo amico Tom. A Jack, che si considera il più intelligente, piace prendere in giro Irvin. «Vuoi vedere cosa significa essere veramente stupido, Tom? Guarda un po questo» «Ehi Irvin. Ho qui due monete. Prendi quella che vuoi. È tua.» Irvin guarda le due monete, un nichelino e un dime. Le fissa per un po, e poi sceglie quella più grande, il nichelino. «Dai Irv, prendilo, è tuo.», ride Jack. Irvin prende la moneta e se ne va. Un adulto che stava guardando da lontano lo scambio, si avvicina a Irvin e gli spiega gentilmente che il dime vale più del nichelino, anche se è più piccolo, e che perciò ha perso cinque cent. «Oh, lo so», replica Irvin, «ma se avessi preso il dime, Jack non mi avrebbe più chiesto di scegliere tra le due monete; così invece continua a chiedermelo. Ho già preso più di un dollaro da lui, e tutto quello che devo fare è scegliere il nichelino».