INTRODUZIONE La spalla viene definita come un capolavoro di ingegneria articolare umana. È costituita dal più alto numero di articolazioni ed è la più mobile tra tutte le articolazioni. Viene meglio definita come complesso articolare scapolo-omerale, poichè per il movimento dell omero è necessario il movimento di numerose articolazioni. La spalla di un individuo può muoversi in più di 16.000 posizioni ad un grado di differenza l uno dall altro. Ed è proprio per la sua complessità che molto spesso è sede di numerose patologie. Tra patologie più comuni quella che assume un importanza notevole è la cosiddetta Sindrome da conflitto sottoacromiale (o impingement syndrome) a cui è dedicata la trattazione. Il termine impingement sta ad indicare letteralmente frizionamento che si verifica tra i tendini della cuffia dei rotatori ( in primo luogo il sovraspinoso) e volta osteofibrosa che li sovrasta, quando l arto superiore si trova in anteposizione ma soprattutto in abduzione ed in intrarotazione rispetto al tronco; questa è la posizione abituale di lavoro di molteplici categorie di lavoratori quali imbianchini, carpentieri meccanici ecc). Neer ha descritto sindromi da conflitto primarie e secondarie. Questo lavoro nasce con l obiettivo di dimostrare l efficacia della terapia strumentale (nel nostro caso la TECAR terapia) associata alla cinesiterapia nel trattamento conservativo della sindrome da impingement sottoacromiale, e spero che sia da aiuto anche agli altri professionisti che lavorano nella riabilitazione, al fine di integrare e potenziare l efficacia delle altre tecniche usate nel trattamento di questa patologia. 1
1. CENNI DI ANATOMIA DELLA SPALLA 1.1 LE OSSA 1 Le ossa della spalla sono scapola, clavicola e omero. Scapola (Fig.1) La scapola è un osso piatto di forma triangolare, che presenta alcuni processi sporgenti e piuttosto voluminosi. Il corpo della scapola è sottile e trasparente. Possiede una concavità allargata e poco profonda nella sua faccia costale la fossa sottoscapolare per il muscolo sottoscapolare. La faccia dorsale, convessa, è divisa da una prominenza del processo spinoso in fossa sopraspinata, posta superiormente e contenente il muscolo sopraspinato, ed in fossa sottospinata posta inferiormente per il muscolo sottospinato. Lo spesso margine laterale del corpo mostra, all angolo inferiore e al di sopra di questo, un area appiattita di origine del muscolo grande rotondo e poi in successione, le sedi di impianto del muscolo piccolo rotondo e del capo lungo del muscolo tricipite del braccio. Il margine laterale termina superiormente nel processo glenoideo. Il margine mediale è relativamente rettilineo e decorre parallelamente e in prossimità della colonna vertebrale; è il più lungo dei margini e serve per le inserzioni del muscolo elevatore della scapola e dei 2 muscoli romboidei. Il margine superiore è il più sottile e il più corto. Alla sua estremità coracoidea, l osso presenta un intaccatura, che è l incisura scapolare. Il processo spinoso, o spina, è un grosso rilievo triangolare della faccia dorsale della scapola, esteso dal margine mediale alle immediate vicinanze del processo glenoideo. Il processo spinoso si continua incurvandosi ad arco al di sopra della testa dell omero per formare l acromion che sovrasta l articolazione della spalla. Il suo 1 Frank H Netter ATLANTE DI ANATOMIA E FISIOPATOLOGIA CLINICA -Vol.8-Apparato muscolo scheletrico-collezione ciba. 2
Fig.1 3
margine laterale serve per l origine del muscolo deltoideo e la sua superficie inferiore, liscia e concava, è in rapporto con la borsa sottoacromiale. Il processo coracoideo, robusto, si solleva dalla scapola dapprima verso l alto e quindi di lato e in avanti; da inserzione al muscolo piccolo pettorale, al capo breve del muscolo bicipite brachiale, al muscolo coraco-brachiale e a molti legamenti delle articolazioni acromioclavicolare e della spalla. L angolo laterale della scapola è allargato e presenta la poco profonda cavità glenoidea, che appoggia sul collo leggermente ristretto. Questa cavità guarda lateralmente e in avanti e accoglie la testa dell omero. Omero (Fig.1) L omero è un osso lungo formato da un corpo, o diafisi, e da due estremità articolari. La testa, o estremità superiore, è un grosso segmento di sfera che si articola con la cavità glenoidea della scapola; la superficie articolare è rivolta in alto, medialmente e posteriormente. Il collo anatomico è la leggera solcatura del margine della testa in corrispondenza dell inserzione della capsula articolare. Il collo chirurgico è l area ristretta situata appena distalmente ai tubercoli, frequentemente sede di fratture. Il tubercolo maggiore è la porzione dello scheletro della spalla proiettata piú lateralmente; presenta tre superfici appiattite per l inserzione dei tendini dei muscoli sopraspinato, sottospinato e piccolo rotondo. Il tubercolo minore, posto anteriormente e separato dal tubercolo maggiore per la presenza del solco intertubercolare, è la sede d inserzione del muscolo sottoscapolare. Il corpo, o dialisi dell omero, è all incirca rotondeggiante superiormente e prismatico nella sua parte inferiore. In alto e medialmente, presso il 4
terzo medio del corpo, si inserisce il muscolo coraco-brachiale; sul versante opposto, lateralmente, si trova la sporgenza della tuberosità deltoidea. L epicondilo laterale non è molto sviluppato, mentre l epicondilo mediale determina una marcata sporgenza mediale al di sopra del gomito. Le superfici articolari per il radio e l ulna, il capitello e la troclea, sono dirette un poco in avanti. Il capitello è di forma grosso modo globosa. La troclea presenta una forma a trocchetto, con un profondo solco tra due margini ben marcati. Clavicola (Fig.2) La clavicola, osso anteriore del cingolo scapolare, presenta moderate curvature contrapposte. Il terzo mediale è in rapporto con i vasi ascellari ed il plesso brachiale; il terzo laterale è in rapporto con il processo coracoideo della scapola e l articolazione acromioclavicolare. Fig.2 La faccia inferiore della clavicola mostra alcune prominenze: il tubercolo costale, medialmente, per il legamento costo-clavicolare; il 5