Esercizi di Fine Unità 9 Per i Capitoli 33, 34, 35 e 36 SEZIONE 1: VERIFICA QUELLO CHE HAI APPRESO Attività A: Farmacologico (nome della molecola). 2. Topica. 3. Transdermica. 4. Nitroglicerina. 5. Serbatoio (cilindro graduato). 6. Intradermica. 7. Bolo. 8. Percutanei. Attività B: Vero. 2. Vero. 3. Falso Il farmaco somministrato per via sublinguale deve essere tenuto sotto la lingua fino al suo completo assorbimento. Il farmaco somministrato per via orale, in relazione alle sue caratteristiche, può essere ingoiato o tenuto in bocca fino al suo completo scioglimento. 4. Falso Falso le lunghezze degli aghi variano da circa 1,2 a 6,3 cm. 5. Falso La lipoatrofia è la distruzione del grasso sottocutaneo nel sito dove è stata ripetutamente iniettata l insulina. 6. Falso Un set per il controllo del volume è un dispositivo costituito da un deflussore dotato di un serbatoio che può contenere una parte della soluzione da infondere e che si trova all interno di un contenitore di dimensioni maggiori. È impiegato per somministrazioni per via endovenosa che richiedono l infusione di piccole quantità di soluzione a intervalli intermittenti, evitando così di sovraccaricare il sistema circolatorio. 7. Falso I cateteri venosi centrali tipo Hickman e Broviac sono esempi di cateteri tunnellizzati. Attività C: Farmaci. 2. Compresse gastroprotette. 3. Effetto rebound (di rimbalzo). 4. Distanziatore. 5. Ricostituzione. 6. Farmaci antineoplastici. Attività D: D. 2. E.
3. A. 4. C. 5. B. 2. C. 2. D. 3. A. 4. B. Attività E: Descrizione Sistema di rilascio del farmaco Inalatori a polvere secca Questi inalatori sono a polvere secca e sono azionati da un propellente che centrifuga e sospende un farmaco finemente polverizzato. I propellenti vengono attivati durante l inalazione. Facilità d impiego Il loro impiego è semplice Inalatori predosati Sono costituiti da una bomboletta contenente il farmaco sotto pressione. L inalatore viene inserito in un astuccio munito di boccaglio Comprimendo la bomboletta viene rilasciato un volume predeterminato di farmaco aerosolizzato. Il loro impiego è più complesso; non sempre i pazienti utilizzano gli inalatori predosati in modo corretto. 2. Modo di inserimento Uso Cateteri tunnellizzati Questi cateteri vengono tunnellizzati sotto la cute, fuoriescono cioè in genere a una distanza di 8 20 cm dalla sede della venipuntura Vengono utilizzati per i pazienti che necessitano di terapia per lunghi periodi. Cateteri percutanei Questi cateteri vengono inseriti per via percutanea in una vena centrale attraverso una grossa vena periferica. Vengono utilizzati per pazienti che necessitano di una terapia a breve termine (pochi giorni o settimane). Attività F: La figura evidenzia l identificazione del sito di iniezione a livello del retto femorale; 2. Viene effettuata un iniezione nella regione retto femorale; la zona si localizza a livello della zona medio-anteriore della coscia tra la rotula e la cresta iliaca anteriore superiore. Questo sito può essere utilizzato nei bambini; l iniezione viene effettuata nel terzo medio della coscia con il paziente supino o seduto.
Attività G: 6 4 2 1 5 3 Attività H: Le sette componenti di una prescrizione medica sono: (1) il nome del paziente; (2) la data e l ora in cui è stata redatta la prescrizione; (3) il nome del farmaco e dei farmaci; (4) la dose da somministrare; (5) la via di somministrazione; (6) la frequenza della somministrazione; (7) la firma di chi ha prescritto il farmaco; 2. Lo scopo di un foglio unico di terapia è quello documentare in modo sistematico e contestuale la prescrizione e la somministrazione dei farmaci; 3. L applicazione topica è la somministrazione di farmaci su cute o mucose. Questa tipologia di somministrazione può essere effettuata sia attraverso applicazioni di unguenti, pomate, paste o attraverso applicazioni transdermiche (farmaci applicati sulla cute e in grado di oltrepassare la barriera cutanea; 4. Quelle oftalmiche o oculari sono modalità di somministrazione che prevedono l applicazione del farmaco sulla mucosa congiuntivale di uno o entrambi gli occhi; 5. I cinque fattori da considerare nella scelta di una siringa e di un ago sono i seguenti: (1) il tipo di farmaco; (2) lo spessore del tessuto; (3) il volume del farmaco prescritto; (4) la viscosità del farmaco; (5) le caratteristiche anatomiche del paziente; 6. Le siringhe predosate sono siringhe dotate di serbatoio cilindrico in vetro contenente il farmaco. Esse sono provviste di ago e il cilindro graduato ricalca l aspetto di una normale siringa; 7. La somministrazione endovenosa viene effettuata quando: (1) è necessario ottenere una risposta terapeutica rapida come per esempio in una situazione di emergenza; (2) i pazienti presentano condizioni patologiche che modificano i meccanismi farmacocinetici dei farmaci (esempio, ustioni gravi); (3) è necessario mantenere elevate le concentrazioni ematiche del principio attivo per ottenere e mantenere l effetto desiderato (esempio, trattamento infezioni sostenute da patogeni resistenti); (4) il paziente manifesta problemi correlati alla somministrazione ripetuta di farmaci attraverso la via intramuscolari; (5) la somministrazione della terapia farmacologica deve protrarsi per periodi prolungati (esempio, malattie neoplastiche); 8. L utilizzo di un tappo, dispositivo collegato alla via infusiva impiegato per la chiusura della stessa, consente di disporre di un accesso immediato al sistema venoso. Questo dispositivo elimina la necessità di somministrare liquidi in modo continuo per mantenere l accesso venoso.
SEZIONE II: APPLICA LE TUE CONOSCENZE Attività I: Le compresse gastroprotette non devono essere mai tagliate, frantumate o masticate perché la perdita dell integrità del rivestimento fa si che il farmaco si sciolga prematuramente nelle secrezioni gastriche; 2. Le dosi dei farmaci devono essere convertite dal sistema metrico o farmaceutico nella dose nella dose equivalente stabilita dalla casa produttrice per l uso al di fuori delle strutture sanitarie; la conversione in unità di misura facilmente comprensibili (per esempio, un cucchiaino) ne facilita l uso da parte dei non professionisti; 3. Alcuni farmaci vengono somministrati tramite applicazione cutanea perché, come nel caso dei cerotti transdermici, una volta applicato, il principio attivo viene rilasciato, penetra nella cute e raggiunge il circolo ematico da cui viene assorbito; 4. E meglio radere un area corporea con molti peli prima di applicare un cerotto cutaneo per facilitarne l adesione; 5. Il calibro dell ago (diametro) viene espresso in gauge (G) ed esprime il diametro interno (foro) degli aghi; maggiore è il gauge, più piccolo è l ago; 6. La via di somministrazione endovenosa è considerata la più pericolosa perché, e questo è l aspetto positivo, permette di ottenere gli effetti attesi in tempi rapidi, ma con altrettanta rapidità, si possono manifestare anche gli effetti indesiderati; 7. Alcuni cateteri venosi centrali hanno lumi multipli per consentire la somministrazione simultanea di farmaci tra loro incompatibili o più soluzioni o farmaci. Ciascun farmaco viene infuso attraverso un lume separato del catetere in posizione più prossimale o più distale rispetto alla punta terminale così da evitare completamente l interazione con gli altri. Attività L: a) Se l infermiere si accorge che la prescrizione è incompleta non deve dar corso alla somministrazione fino a quando non abbia ricevuto le informazioni mancanti; b) Le sette cose giuste da fare per evitare errori nella somministrazione di farmaci configurano la regola delle 7 G e sono: (1) giusto farmaco; (2) giusta dose; (3) giusta via di somministrazione; (4) giusto orario; (5) giusto paziente; (6) giusto approccio; (7) giusta registrazione; 2. I cerotti transdermici vengono applicati in qualsiasi regione cutanea adeguatamente idratata. Nella maggior parte dei casi, l applicazione è raccomandata su aree cutanee situate nella parte superiore del corpo, come il torace, le spalle e le braccia, tra i gomiti e le spalle (cerotti di ridotte dimensioni possono essere applicati in sede retro auricolare). A ogni sostituzione l applicazione di un nuovo cerotto deve essere effettuata in una zona cutanea non sovrapponibile alla precedente, ma situata a poca distanza.
3. a) Prima di procedere all instillazione di un farmaco otologico, l infermiere deve muovere il padiglione auricolare allo scopo di rettilineizzare il condotto uditivo esterno e successivamente, chiedendo al paziente di inclinare la testa di lato procede all instillazione del farmaco nell orecchio la quantità di farmaco indicata. Dopo l instillazione, invita il paziente a mantenere tale posizione per breve tempo al fine di favorire la penetrazione della soluzione nella membrana timpanica; b) Nei bambini, l infermiere tende il padiglione auricolare verso il basso e in direzione posteriore, negli adulti verso l alto e in direzione posteriore. 4. a) Per identificare correttamente la regione dorsogluteale l infermiere deve mettere una mano sulla cresta iliaca per ricercare la spina iliaca posteriore superiore dalla quale si inizia a tracciare un ipotetica linea fino al grande trocantere. L area esterna superiore rispetto alla linea immaginaria costituisce la sede idonea all effettuazione dell iniezione intramuscolare; b) Se il sito non viene identificato correttamente potrebbe verificarsi un danno al nervo sciatico con conseguente paralisi dell arto inferiore. 5. Per effettuare la somministrazione attraverso un raccordo (tappo) l infermiere deve: (1) preparare tre siringhe (due contenenti almeno 1 ml di soluzione fisiologica sterile e una con il farmaco prescritto); (2) preparare una quarta siringa contenente eparina se vi sono indicazioni specifiche; (3) etichettare tutte le siringhe, per esempio attaccandovi strisce adesive con le lettere iniziali delle soluzioni contenute nelle siringhe; (4) controllare l identità del paziente; (5) pulire l ingresso del raccordo con un tampone imbevuto di soluzione disinfettante; (6) inserire l ago o il dispositivo senza ago dalla siringa contenente la soluzione fisiologica al sigillo in gomma del tappo; (7) tenere fermo il raccordo e premere sullo stantuffo della siringa; (8) osservare se c è un ritorno venoso nell ago cannula connesso al catetere venoso o nel serbatoio della siringa; (9) iniettare la soluzione fisiologica; (10) rimuovere la siringa una volta svuotata del suo contenuto, pulire la parte terminale del raccordo e inserire la siringa contenente il farmaco; (11) somministrare cautamente e gradualmente, secondo le indicazioni, il farmaco nel tempo prestabilito; (12) rimuovere la siringa una volta terminato il farmaco, pulire nuovamente il raccordo, inserire la seconda siringa contenente soluzione salina e iniettarla; (13) iniziare a estrarre la siringa quando l iniezione del farmaco è quasi terminata; (14) pulire, inserire e iniettare l eparina se previsto un protocollo specifico e se ci sono indicazioni precise; (15) smaltire tutte le siringhe senza reincappucciare l ago per pungenti e taglienti più vicino. Attività M: Non vengono formulate risposte definitive per le domande espresse in questa attività; gli studenti possono scegliere di discutere i propri pensieri e le proprie opinioni con i colleghi e/o con il docente e, successivamente, articolare con loro le risposte.
SEZIONE III: PREPARATI A SOSTENERE L ESAME Attività N: A; 2. B; 3. A; D; 4. A; 5. C; D; E; 6. D; 7. A; 8. D.