EURECA Cryoconservation WP2. Italia. Rapporto riassuntivo



Documenti analoghi
S.A.T.A. Disposizioni per l'attuazione della legge 15 gennaio 1991, n. 30 Disciplina della riproduzione animale. Tecnici Veterinari SATA

Razza Modenese Bianca Val Padana. Perché gli allevatori allevano bovini di razza Modenese Bianca Val Padana

LA CONSERVAZIONE DELLO SCOIATTOLO COMUNE IN ITALIA

Oggetto: Autorizzazione ad esercitare la fecondazione artificiale sulle fattrici bovine/suine/ovicaprine/cunicole. Sig.

Riproduzione animale: le regole in Lombardia

Modello 1 CHIEDE di essere autorizzato per il quinquennio 20 /20 a gestire una stazione di monta naturale pubblica per la specie bovina

DISPOSIZIONI OPERATIVE PER L ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA UNIONALE E NAZIONALE IN MATERIA DI RIPRODUZIONE ANIMALE

Dati identificativi del richiedente: Cognome e nome o Ragione sociale Codice Fiscale P.IVA data di nascita / / Comune di nascita ( )

Allegato. Sostegno al miglioramento genetico del patrimonio zootecnico lucano. Periodo 2012.

Vista la legge 15 gennaio 1991 n. 30 recante "disciplina della riproduzione animale";

Prot Potenza, 30 Luglio Ai Signori allevatori di bovini da latte LORO SEDI

Riproduzione animale

INDICE. 1. Specie bovina e bufalina: fecondazione pubblica e privata. 2. Specie equina: fecondazione pubblica e privata ALLEGATO A

Tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario e forestale

MILANO - MARTEDÌ, 14 FEBBRAIO Sommario. Decreto direttore generale 14 febbraio n. 2009

Riproduzione animale. Manuale Utente. Visualizzazione dati pubblici e compilazione moduli di richiesta

Tabella razze animali minacciate da erosione genetica e loro areali

Biotecnologie nella riproduzione animale ART (assisted reproductive technologies)

Parte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

L.R. 33/1996, art. 2, c. 1 B.U.R. 4/12/2002, n. 49. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 5 novembre 2002, n. 0336/Pres.

RAGGIUNGIMENTO DELLA PUBERTÀ NEGLI ANIMALI DOMESTICI (1)

Corpo messaggio: null

Regione Lombardia - Programma di ricerca in campo agricolo Progetto di ricerca n finanziato con decreto n.

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali

Il Controllo Ufficiale della riproduzione animale. Donatella De Monte ASL 11. Programmazione dell attività di controllo ufficiale da parte delle AC

Libri genealogici e registri anagrafici, controlli funzionali e valutazioni genetiche del bestiame

1. SPECIE EQUINA: FECONDAZIONE PUBBLICA E PRIVATA

DELIBERAZIONE N. 52/16 DEL

Riproduzione animale

dott. Fabrizio Nardoni

MARIA LINA SANDIONIGI 6 SEMINARIO S.A.T.A. CAPRINI E OVINI

sommario 1. introduzione al sistema 2. moduli base 3. tracciabilità e rintracciabilità 4. diagramma di flusso operativo 5.

DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE EUROPEE E INTERNAZIONALI E DELLO SVILUPPO RURALE DIREZIONE GENERALE DELLO SVILUPPO RURALE DG DISR

La politica di sviluppo rurale e il PSR della Lombardia

MANUALE N. 11. Rev. 0/ 28 OTTOBRE 2010 STATO DELLE REVISIONI. Rev. N. SEZIONI REVISIONATE MOTIVAZIONE DELLA REVISIONE DATA ALLEGATI

Workshop fa.re.na.it 7 marzo RN 2000: stato dell arte in Regione Veneto e PAF come strumento di programmazione delle politiche naturalistiche

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA PROMULGA

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

Piano di Emergenza. del Fiume Po Incontro 16 Settembre 2013

Banche da) Pubbliche in Agricoltura

Come nasce l idea della vendita diretta di latte crudo?

Fattoria Reale di Torcino

ALLEGATO 7 PSR SICILIA 2014/2020 SCHEDE DESCRITTIVE DELLE RAZZE ANIMALI IN VIA DI ESTINZIONE

PRODUZIONE PRIMARIA E SISTEMA COMPLESSO

CHECK LIST CONTROLLO UFFICIALE IN CENTRI DI MAGAZZINAGGIO SPERMA BOVINO

Allegato B CRITERI PER IL RISARCIMENTO DEI DANNI DA PREDAZIONE AL BESTIAME DOMESTICO AD OPERA DI CANIDI PER L ANNO 2010

GAIA Note metodologiche

Numero Straordinario al B.U. n. 9/I-II del 04/03/2010 / Sondernummer zum Amtsblatt vom 04/03/2010 Nr. 9/I-II 9

Scenari futuri per le produzioni animali e per la relativa ricerca

/HJJHUHJLRQDOHDJRVWRQ%85Q ',6&,3/,1$'(//$5,352'8=,21($1,0$/( $UW)LQDOLWjGHOODOHJJH La Regione del Veneto, con la presente legge, al fine di favorire

Il Marketing. Unità 1 La Funzione di Marketing

Piemontese, più muscolo e meno parti difficili

L impatto della certificazione di Gestione Forestale FSC in Italia Elaborazione parziale dei risultati

SINTETICO COLLETTIVO E INDIVIDUALE

biologica era al culmine. Oggi, man mano che la popolazione umana si accresce aumentano gli p

STATUTO CONSORTILE. Art. 50, comma 4

Secondo Rapporto sulla Previdenza Privata I giovani. A cura del centro studi AdEPP

LA CONSERVAZIONE DELLO SCOIATTOLO COMUNE IN ITALIA AZIONI PREVISTE DAL PROGETTO LIFE+ EC-SQUARE

L ANAGRAFE ZOOTECNICA E L IDENTIFICAZIONE DEGLI OVI-CAPRINI ASL LEZIONE LAORE

Modifiche proposte. Testo vigente CAPO I MONTA NATURALE PRIVATA E PUBBLICA PER LA RIPRODUZIONE ANIMALE

Progettazione di una borsa scambio degli effluenti di allevamento sul territorio

Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014

"Approvazione del nuovo regolamento di esecuzione della legge 15 gennaio 1991, n. 30, concernente disciplina della riproduzione animale"

MIGLIORAMENTO GENETICO OVINI DA LATTE. Ovini da latte allevati prevalentemente nei paesi dell area Mediteranea

Dall evidenza all azione. Politiche di governance per una scuola sana

Dai censimenti ai registri statistici: l uso delle fonti amministrative per la produzione dell informazione statistica

POLITICA DI COESIONE

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104

Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia

Politiche di sostegno dei consumi e Osservatori prezzi

La CAssetta degli attrezzi

Il Manuale di Corretta Prassi per le Imprese Agricole. Corso per i Coordinatori Regionali di Campagna Amica 5 marzo 2013

Tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario e forestale. Art. 1. (Finalità)

Carne, latte e formaggi sulla nostra tavola: il laboratorio svela e tutela

Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell Emilia Romagna. Carta dei Servizi

BS OHSAS 18001: Occupational. Health. Safety. Assesments. Series

Curriculum vitae PANCARO Francesco-Paolo Via M.lo Buonarroti 54/ Acri (CS) cell

Corso base di prevenzione incendi. Arch. Salvatore Longobardo Direttore Vice Dirigente Vigili del fuoco

Veterinari in formazione

Università degli Studi di Torino Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria. Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA)

L analisi SWOT Daniela Storti

IL FATULI DELLA VALSAVIORE PRESIDIO SLOW FOOD

Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

Verso il PSR Marche

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS DA LAVORO CORRELATO

Raccolta di domande di ogni tipo (partendo dalle iscrizioni alle scuole ed alle università);

Le effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi

PROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI

Estratto Disciplinare tecnico del Marchio collettivo 5 colori del benessere

NEWSLETTER. DICEMBRE 2010 Foglio di informazione dell Osservatorio Politiche Sociali

Anagrafe Ovina e Caprina


STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE

La ricerca nel settore agro-alimentare in Italia e in Puglia. Valenzano, 27 febbraio 2006 Massimiliano Schiralli

Salute ed esposizione al radon

LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI 173 7/001.0

Art. 1 (Istituzione) 2. Il parco è classificato ai sensi dell art. 10, comma 1 della legge regionale 14 luglio 2003, n. 10 come parco marino.

Allegato I (articolo 5, comma 4) Razze ammissibili per ciascuna delle misure previste dagli articoli 20 e 21 del DECRETO MINISTERIALE 18 novembre 2014

Transcript:

EURECA Cryoconservation WP2 Italia Rapporto riassuntivo In Italia sono presenti 23 razze locali con meno di 6500 bovine, tra queste 12 hanno meno di 1000 bovine (Tabella 1). Secondo la classificazione della FAO (Domestic Animal Diversity Information, System DAD-IS) due razze, la Sardo Bruna e la Siciliana, sono classificate come minacciate 1 ; cinque: Agerolese, Garfagnina, Modenese, Pisana, Pustertaler sono classificate come minacciate con programmi di conservazione attivi 23 e cinque, Burlina, Cabannina, Calvana, Montana and Pontremolese sono considerate critiche con programmi attivi 2 3 Tabella 1: razze bovine locali italiane razza n. vacche 2007 National risk status DADIS seme embrioni riserva genetica rare: meno di 1000 vacche agerolese 275 minacciata-mantenuta si formaggio provolone del monaco burlina 518 critica-mantenuta si formaggio morlacco cabannina 287 critica-mantenuta si si formaggio U'Cabanin calvana 426 critica-mantenuta si si garfagnina 186 minacciata-mantenuta si si modenese BVP 575 minacciata-mantenuta si si formaggio parmigiano reggiano montana 140 critica-mantenuta si si formaggio montebore pisana 274 minacciata-mantenuta si si carne pontremolese 16 critica-mantenuta si si pustertaler 610 minacciata-mantenuta si si sardo bruna 497 minacciata no siciliana 846 minacciata no locali >1000 vacche<6500 cinisara 2857 non a rischio no maremmana 4899 non a rischio si modicana 2567 non a rischio si oropa 5618 non a rischio si formaggio Toma, maccagno pinzguauer 1883 minacciata-mantenuta si si reggiana 1380 non a rischio si si si formaggio parmigiano reggiano Vacche Rosse rendena 3980 non a rischio si si formaggio formaggio di malga sarda 3347 non a rischio no sardo modicana 1309 non a rischio no valdostana castana 6310 non a rischio si formaggio fontina valdostana PN 1055 non a rischio si formaggio fontina prodotti Per la maggior parte delle razze locali italiane sono state stoccate delle dosi di materiale seminale congelato, ad eccezione che per le razze sarde (Sardo Bruna, Sardo Modicana, Sarda) e per la razza Siciliana. Viceversa soltanto per poche razze sono stati stoccati anche degli embrioni. (Tabella 1). Storia e principali sviluppi della gestione e crioconservazione delle risorse genetiche animali in Italia In Italia i primi esperimenti di fecondazione artificiale sono iniziati molti anni fa, nel 1783, quando Lazzaro Spallanzani effettuò con successo la prima inseminazione in una cagna. 1 MINACCIATE Il numero totale di femmine è superiore a 100 e minore o uguale a 1.000 oppure il numero totale di maschi è minore o uguale a 20 e maggiore di 5; oppure la dimensione media della popolazione è maggiore di 80 e minore di 1000 in diminuzione e la percentuale di femmine accoppiate con maschi delle stessa razza è superiore all 80% oppure la popolazione è maggiore di 1000 e minore o uguale a 1.200 in diminuzione e la percentuale di femmine accoppiate con maschi della stessa razza è inferiore all 80%. 2 MINACCIATE-MANTENUTE o CRITICHE-MANTENUTE. Queste categorie identificano popolazioni critiche o minacciate per le quali sono attivi programmi di conservazione oppure le popolazioni sono mantenute da compagnie commerciali o istituti di ricerca 3 CRITICHE Il numero totale di femmine è inferiore o uguale a 100 oppure il numero di maschi è minore o uguale a 5 oppure la dimensione popolazione è inferiore o uguale a 120 individui in diminuzione e la percentuale di femmine accoppiate con maschi della stessa razza è inferiore all 80%.

Nel 1935 Telesforo Bonadonna costruì a Pavia il primo centro di Fecondazione Artificiale per bovini. Dal 1976 al 1981 il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) sviluppò il primo programma nazionale sulle risorse genetiche degli animali di interesse zootecnico. Il programma prevedeva un censimento delle razze locali bovine, equine e ovi-caprine. Al termine di questo programma fu creato l Istituto per la Difesa e Valorizzazione delle Germoplasma Animale attualmente Istituto di Biologia e Biotecnologia Agraria (IBBA CNR). Nel 1985 il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, (MiPAF) ha creato il libro genealogico per le razze locali: Agerolese, Bianca Val Padana, Burlina, Cabannina, Calvana, Cinisara, Garfagnina, Grigia di Val d Adige Modicana, Mucca Pisana, Pezzata Rossa d Oropa, Pinzgau, Pontremolese, Pustertaler, Sarda, Sardo Bruna, Sardo-Modicana, Siciliana, Varzese-Ottonese-Tortonese, Tarina. Per quanto riguarda la ricerca tra il 1976 e il 2001 sono stati sviluppati in Italia, 58 progetti di ricerca sulla biodiversità animale, questo dimostra l interesse delle istituzioni pubbliche per la conservazione delle risorse genetiche animali. Organizzazioni coinvolte Istituzioni Diverse organizzazioni sono coinvolte nella gestione, selezione e riproduzione delle risorse genetiche animali. Tra di esse il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (MiPAF) che ha il compito di coordinare a livello nazionale la conservazione delle risorse genetiche animali e vegetali. Le Associazioni Allevatori coinvolte sono: i) Associazione Italiana Allevatori (AIA) che è responsabile della gestione dei libri genealogici e registri anagrafici delle razze locali. AIA è anche responsabile dei controlli funzionali e del calcolo degli indici per le razze locali. ii) Associazioni Provinciali Allevatori (APA) che gestiscono i controlli funzionali. iii) Associazioni Nazionali Allevatori di razza (ANA) che, come da mandato del MiPAF, sono responsabili dei libri genealogici e registri anagrafici, della promozione e miglioramento genetico delle rispettive razze. Le Regioni supervisionano la gestione dei Libri genealogici e registri anagrafici delle razze allevate nel proprio territorio. Inoltre autorizzano l istituzione dei centri di fecondazione artificiale e dei centri di produzione e stoccaggio degli embrioni. Alcune Regioni quali Piemonte, Lombardia e Sicilia, in collaborazione con università e centri di ricerca, hanno attivato programmi di conservazione di razze locali e creato delle criobanche. Istituti di ricerca Oltre ad alcuni Dipartimenti Universitari in Italia ci sono diversi istituti attivi nella gestione e crioconservazione delle risorse genetiche animali tra questi: il ConSDABI (BN) e l Istituto di Biologia e Biotecnologia Agraria del CNR (IBBA-CNR). Centri di Fecondazione Artificiale Nel 2009 erano attivi in Italia 13 centri di fecondazione artificiale per i bovini ufficialmente approvati dal Comunità Europea, i centri sono principalmente localizzati nel Centro-Nord Italia. I centri selezionano i tori da avviare al progeny test, e effettuano la produzione e lo stoccaggio del materiale seminale. Sono inoltre presenti i recapiti del seme dove si effettua lo stoccaggio e la vendita delle dosi prodotte in Italia e importate. Nel 2008 sono state prodotte in Italia circa 6 milioni di dosi di seme bovino. Centri di produzione degli embrioni In Italia sono attivi pochi centri di produzione di embrioni, uno dei principali è Avantea-LTR a Porcellasco in provincia di Cremona dove la produzione in vitro di embrioni e altre biotecnologie riproduttive sono applicate anche alle razze locali. Il trasferimento embrionale (ET) viene effettuato da team di veterinari liberi professionisti anche direttamente negli allevamenti.

Principali strategie e contesto legislativo La conservazione delle razze locali è gestita dall AIA, con la supervisione del MiPAF, attraverso i Libri Genealogici e i Registri Anagrafici. Il censimento periodico delle razze locali viene effettuato dall AIA con la collaborazione delle APA. AIA elabora i piani di accoppiamento nelle razze locali con l obiettivo di controllare la consanguineità. Per alcune razze locali vengono calcolati anche degli indici genetici. Nel gennaio 2009 è stato approvato dal MiPAF il nuovo Regolamento del Libro Genealogico e le norme tecniche relative agli standard delle seguenti razze locali: Agerolese; Burlina; Cabannina; Calvana; Cinisara; Garfagnina; Modenese; Modicana; Mucca Pisana; Pezzata Rossa Oropa; Pinzgauer; Pontremolese; Pustertaler Sprinzen; Sarda; Sardo Bruna; Sardo Modicana; Varzese-Ottonese-Tortonese. Per quanto riguarda la legislazione una delle pietre miliari per la gestione delle risorse genetiche è la legge n. 30/91 approvata dal Governo italiano, nella quale vengono definiti i regolamenti relativi alla selezione e riproduzione per le specie bovina, equina, suina e ovi- caprina. - Strategie di stoccaggio e utilizzo del seme delle razze locali Nelle razze locali non a rischio di estinzione la maggior parte delle dosi di seme vengono utilizzate per la gestione della popolazione vivente, i tori da stoccare vengono scelti in base agli indici genetici e in base alle valutazioni fenotipiche. Nella razze classificate come minacciate o critiche la maggior parte delle dosi sono stoccate come riserva genetica da utilizzare in caso di estinzione o comparsa problemi genetici nella popolazione quali la perdita di fondatori, eccessiva consanguineità, mutazioni indesiderate. I queste razze i tori da stoccare vengono scelti per aumentare la variabilità genetica del materiale stoccato. - Numero di tori e di dosi per razza Le dosi di seme stoccato e il numero dei tori delle razze locali italiane sono riportate nella Tabella 2. La maggior parte dei tori ha meno di 200 dosi di seme stoccato, soltanto pochi soggetti hanno più di 1000 dosi (Figura 1). Tabella 2: numero di dosi e tori stoccate per razza Numero di tori con Numero totale Numero totale Razza di dosi di tori <200 dosi 200-1000 >1001 dosi agerolese 9056 27 9 18 burlina 6014 30 19 11 cabannina 3181 18 14 4 calvana 815 4 2 2 garfagnina 6961 27 20 7 maremmana 1500 1 1 modenese BVP 19954 54 21 31 2 modicana 945 2 2 montana 1407 8 3 5 oropa 4927 67 64 3 pinzgauer 1883 28 3 8 17 pisana 6110 37 26 11 pontremolese 2113 8 5 3 pustertaler 1100 11 11 reggiana 16964 155 135 20 rendena 76642 435 275 160 valdostana castana 71824 128 37 72 19 valdostana PN 32812 71 17 48 6

Figura 1: distribuzione dei tori per numero di dosi stoccate Nella Tabella 3 sono rappresentati i tori di cui è stoccato materiale seminale in base all anno di nascita. 300 Tabella 3: distribuzione dei tori in base alla data di nascita 250 n. tori per categoria 200 150 100 50 0 agerolese burlina cabannina calvana garfagnina modenese montana maremmana Razze modicana oropa pinzgauer reggiana rendena valdostana castana valdostana PN < 1980 1980-1999 > 2000 - Utilizzo della Fecondazione Artificiale In alcune razze locali come Cinisara, Sarda, Sardo Modicana, Siciliana non viene utilizzata la Fecondazione Artificiale (FA) mentre in altre quali la Modenese, Montana and Reggiana, più del 90% delle bovine sono vengono inseminate tramite FA. - Metodi di raccolta del materiale seminale

Nelle razze locali italiane il materiale seminale viene frequentemente raccolto direttamente in azienda in base ad una deroga della legge n. 30/1991. Il 66% dei tori viene prelevato in azienda, considerando però solo le razze con meno di 100 vacche tale percentuale supera il 90%. - Confezionamento del materiale seminale In Italia la gran parte del seme viene confezionato in paillettes da 0.5 ml. Tuttavia ci sono alcune razze dell arco alpino come la Pinzgauer, Pustertaler, Valdostana Pezzata Nera and Castana in cui si utilizzano solo dosi da 0.25 ml (Figura 2). Figura 2: confezionamento del materiale seminale - Siti di stoccaggio Sono presenti 9 siti presso i quali è stoccato materiale seminale di razze locali: si tratta per lo più di centri di Fecondazione Artificiale ad eccezione di un centro di ricerca. A garanzia delle sicurezza del materiale seminale il 50% del seme delle razze locali italiane è staccato in più di un sito. - Proprietà del materiale Le Associazioni Allevatori sono proprietarie del 85% delle dosi di seme delle razze locali, il 10% è di proprietà di istituti di ricerca e soltanto il 5% di centri di Fecondazione Artificiale. - Finanziamenti Il 95.5% dei finanziamenti per la crioconservazione delle razze locali proviene da fondi pubblici (Ministeri, Associazioni Allevatori). - Informazioni disponibili Per l 88% dei tori di razze locali di cui è stoccato il materiale seminale, è stato registrato almeno uno dei genitori. Nel 10% dei casi non è disponibile l informazione relativa ai genitori. Figura 3: informazioni genealogiche almeno 1 genitore conosciuto genitori sconosciuti dati mancanti

SWOT: Analisi del programma nazionale di crioconservazione in termini di efficenza In Italia non c è un programma nazionale di crioconservazione delle risorse genetiche animali. Tuttavia da diversi anni sono state effettuate attività di crioconservazione. Questa analisi SWOT riguarda queste attività. Abbiamo analizzato le forze (Strengths) e le debolezze (Weaknesses) della crioconservazione in Italia, così come le oppurtunità (Opportunities) e le minacce (Threats) associate al contesto nazionale, al fine di migliorarne l efficienza. Forze - Strengths Raccolte di seme e embrioni per la maggior parte delle razze locali italiane Deroga per la raccolta in azienda del materiale seminale Diversi centri di FA attivi nella crioconservazione del seme delle razze locali Diverse Associazioni Allevatori coinvolte Debolezze Weaknesses Finanziamenti pubblici limitati Assenza di un coordinamento/programma nazionale Assenza di un database nazionale/regionale Assenza di una banca nazionale Singole raccolte di materiale seminale di alcune razze Mancanza di coordinamento tra le raccolte Discontinuità nelle attività di crioconservazione Stoccaggio incompleto per la maggior parte delle razze locali nelle attuali raccolte Limitato coinvolgimento degli stakeholders Opportunità - Opportunities Strategie nazionali e locali per la conservazione delle risorse genetiche animali Efficiente sistema di associazioni allevatori Utilizzo di routine della FA nella maggior parte delle razze locali, in alcuni casi incentivi all uso della FA Maggiore consapevolezza per la conservazione delle razze locali Minacce- Threats Diminuzione dei fondi pubblici per l agricoltura, la gestione delle risorse genetiche animale e per la ricerca Limitata strategia nazionale per la conservazione e la gestione delle risorse genetiche animale Mancanza di centri di FA in alcune aree dove sono presenti le razze locali 6