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PREMESSA L intervento in parola si riferisce al restauro, consolidamento strutturale e riuso di tre piccoli manufatti già usati per Seccatoi a servizio della marroneta esistente a monte della frazione di Moscheta, nel Comune di Firenzuola (FI), facenti parte del Patrimonio Indisponibile della Regione Toscana, gestito per delega dall Unione Montana dei Comuni del Mugello, con sede in via Togliatti, 45 a Borgo San Lorenzo (FI). SITUAZIONE ATTUALE I tre manufatti insistono in un area boscata a monte dell abitato di Moscheta, in una vasta zona con forte acclività, che in passato è stata interessata dalla coltivazione di castagneti da frutto, soggetta poi a rimboschimenti di conifere che costituiscono a tutt oggi la caratteristica vegetazionale principale. I manufatti insistono pressoché sulla stessa curva di livello ad una distanza costante di circa 180 metri l uno dall altro e non sono quindi visibili fra loro. Il primo ad ovest, che chiameremo edificio A si trova vicino alla strada sterrata che da Moscheta sale al toponimo Giogarello, il secondo edificio B è raggiungibile percorrendo l esistente sentiero pedonale verso est; l edificio C non è raggiungibile dai precedenti, ma occorre passare dalla strada sterrata che da Moscheta porta verso est fino al gruppo colonico disabitato denominato L Isola. I manufatti, con dimensioni planimetriche di circa ml 5x5,20 e un altezza media di circa 3,80, sono realizzati con struttura in elevazione in pietrame a vista, la copertura ha una struttura in legno, scempiato e manto in lastre in pietra arenaria, pavimentazione in terra battuta. Essendo del tutto inutilizzati e abbandonati, la struttura della copertura è fortemente ammalorata e pericolante, così come talune parti della muratura in elevazione. Nelle parte tergale e laterale sono addossati alla scarpata e risultano pertanto lievemente incassati nel declivio; l accesso è garantito da una porta posta nel prospetto a valle e presentano una finestra nella parte alta per il controllo dei fuochi che vi si facevano all interno per l essiccazione dei marroni. Quest ultimi venivano introdotti da un apertura tergale e venivano distesi su un graticcio di cui si conservano ancora le travi principali, attraverso poi il controllo di fuochi accesi al piano inferiore, si otteneva la loro perfetta essiccazione per una più duratura conservazione. DESCRIZIONE DEL PROGETTO Si prevede il recupero dei tre manufatti per uso didattico con il mantenimento dei caratteri storico-architettonici esistenti e la ricostituzione degli elementi deteriorati, con altri nuovi dello stesso materiale. Saranno eseguite le seguenti opere: 1. consolidamento delle murature in pietrame mediante la ricomposizione del paramento murario secondo il metodo cuci-scuci e debole stuccature con calce; 2. consolidamento del piano di fondazione mediante la realizzazione di una soletta armata con ammorsature nella muratura esistente, il tutto non a vista; 3. realizzazione di cordolo sottotetto incassato nelle murature e quindi non a vista; 4. pavimentazione interna in lastre di pietra arenaria posate ad opera-incerta ; 5. smontaggio della copertura e sua ricostituzione con i seguenti componenti: - travi uso-fiume, correnti asciati e assito di dimensioni irregolari, in legno di castagno trattato con antitarlo e mordente a scurire; - scempiato in lastre di pietra arenaria; - coibentazione termica con pannelli di sughero; - impermeabilizzazione con guaina bituminosa termosaldata; - manto di copertura e colmo in lastre di pietra arenaria, murate con malta bastarda: Arch. Alessandro Romolini pag. 2/20

6. sistemazioni esterne con la realizzazione di un muro a retta in pietrame a vista, per sostenere il terreno sul fronte principale degli edifici 1 e 2; 7. realizzazione di piano intermedio con la posa di tavolato in legno di castagno con dimensioni irregolari, trattato con antitarlo e mordente a scurire; 8. restauro e riconsolidamento degli infissi esistenti, compreso trattamento antitarlo, mordente e verniciatura trasparente a finire; 9. nuovi infissi in legno dove non presenti; 10. istallazione di arredi fissi per la sosta e il pernottamento. VINCOLI E TUTELE I tre manufatti insistono in AREA BOSCATA e rientrano quindi nei livelli di tutela di cui all articolo 142 Aree tutelate per legge, comma 1, lettera g) del D.Lgs 22 gennaio 2004, n. 42 "Codice dei beni culturali e del paesaggio"; peraltro ricomprese nell articolo 2 del Decreto del Presidente della Giunta Regionale Toscana 8 agosto 2003, n. 48/R Regolamento forestale della Toscana. Sono altresì soggetti a VICOLO IDROGEOLOGICO di cui al Titolo III del citato Regolamento forestale della Toscana e all art. 9 delle Norme Tecniche del Regolamento Urbanistico Comunale. INQUADRAMENTO URBANISTICO L area ove insistono gli edifici è definita nel Regolamento Urbanistico Comunale come Territorio Aperto ed è inserita nel Sistema del Crinale Appenninico, Subsistema del Parco di Moscheta, descritto nell art.32. BARRIERE ARCHITETTONICHE Gli edifici sono di uso pubblico e saranno accessibili da disabili, ancorché inseriti in un contesto naturale non di facile accessibilità. edificio 1 edificio 2 edificio 3 NORME IGIENICO SANITARIE Non saranno modificate le altezze e le aperture, non è previsto la realizzazione di servizi igienici e le finiture saranno di tipo tradizionale. Arch. Alessandro Romolini pag. 3/20

INDIVIDUAZIONE CATASTALE edificio A edificio B Comune di Firenzuola, Foglio 232, particelle 73 (edifici A e B), 86 (edificio C) edificio C Arch. Alessandro Romolini pag. 4/20

DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA edificio A 3 5 4 6 2 7,8 1 PUNTI DI RIPRESA FOTOGRAFICA scatto: luglio 2011 Foto 1 Arch. Alessandro Romolini pag. 5/20

Foto 2 Foto 3 Arch. Alessandro Romolini pag. 6/20

Foto 4 Foto 5 Arch. Alessandro Romolini pag. 7/20

Foto 6 Foto 7 Arch. Alessandro Romolini pag. 8/20

Foto 8 Arch. Alessandro Romolini pag. 9/20

edificio B 13 14 15,16 9 10 11,12 PUNTI DI RIPRESA FOTOGRAFICA scatto: luglio 2011 Foto 9 Arch. Alessandro Romolini pag. 10/20

Foto 10 Foto 11 Arch. Alessandro Romolini pag. 11/20

Foto 12 Foto 13 Arch. Alessandro Romolini pag. 12/20

Foto 14 Foto 15 Arch. Alessandro Romolini pag. 13/20

Foto 16 Arch. Alessandro Romolini pag. 14/20

edificio C 21 19 20 26 22 23,24,25 18 17 PUNTI DI RIPRESA FOTOGRAFICA scatto: luglio 2011 Foto 17 Arch. Alessandro Romolini pag. 15/20

Foto 18 Foto 19 Arch. Alessandro Romolini pag. 16/20

Foto 20 Foto 21 Arch. Alessandro Romolini pag. 17/20

Foto 22 Foto 23 Arch. Alessandro Romolini pag. 18/20

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Foto 26 IL PROGETTISTA F.to Arch. Alessandro Romolini Arch. Alessandro Romolini pag. 20/20