Dott.ssa Guendalina Di Fede Psicologa-Psicoterapeuta

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Transcript:

Il punto cruciale è quello dell incontro di base fra genitori e insegnanti, forma concreta dell incontro fra Scuola e Società: se questo incontro fallisce, la struttura non vive Gianni Rodari, 1992

È un associazione o un patto, anche non espresso o non esplicito, costituito da due o più parti per ragiungere un fine comune (tratto da wkipedia) Nell alleanza educativa l oggetto dell alleanza dovrebbe essere il ragazzo e la sua crescita, non solo la scuola e il successo scolastico

Bambini nella società moderna Iper-accuditi accuditi abbandonati

Famiglia d origine Altri educatori Bambino scuola Attività extra scolastiche

insegnanti Genitori Altri educatori Fine comune benessere e crescita del bambino

In una società globalizzata e guidata da logiche egocentriche troviamo un uomo Solo in costante competizione frammentato

La scuola dovrebbe essere un luogo da abitare, partecipare in maniera attiva, un luogo di interazione tra persone che abbiano come fine ultimo un percorso di miglioramento educativo e sociale

Crisi della famiglia Crisi della scuola Crisi della società

crisi cambiamento

Famiglia Scuola Società Forme relazionali Non si sa più quale posizione assumere, quale gerarchia di valori seguire sia nella vita che in campo educativo

Demotivazione e chiusura degli insegnanti Disaffezione verso l istituzione scolastica Disagio ed insofferenza rispetto alle richieste esterne di maggiore qualità del servizio Nei casi gravi troviamo patologie legate al burnout

Affaticamento fisico ed emotivo Atteggiamento distaccato e apatico nei rapporti interpersonali Sentimento di frustrazione per mancata realizzazione delle proprie aspettative Perdita della capacità di controllo

Squilibri nei rapporti tra le generazioni Difficoltà nelle relazioni intrafamiliari Chiusura della famiglia verso la società

Il ruolo del genitore è da spettatore, non collabora per instaurare un rapporto efficace tra scuola e famiglia Diventano critici nei confronti dell operato dei docenti Sono difficilmente raggiungibili per un confronto educativo

Frammentazione ed isolamento della persona Percorsi che accompagnino verso uno sviluppo umano integrale

Scuola non più statica e adibita solamente alla trasmissione di contenuti Luogo in continua evoluzione che incentiva, in collaborazione con i genitori, la cura della crescita personale dell alunno

Famiglia coinvolta, interessata e fiduciosa Famiglia distante, percepisce la scuola come altro da sé Famiglia che delega alla scuola il percorso di crescita formativo e culturale dei figli Famiglia assente nella cura dei figli e refrattaria al cambiamento.

Stimolare il confronto sugli stili educativi Stimolare un percorso formativo, riflessivocritico Diventare uno strumento comunitario per il cambiamento educativo Favorire la compresenza educativa tra scuola e famiglia Comunicare

E un interscambio di significati fra persone Gioca un ruolo fondamentale nella relazione

Stile Passivo: Sempre accondiscendente,non prende iniziative, non esprime i suoi pensieri ed emozioni. Ha paura di dire no. Non riconosce i propri desideri e bisogni. Stile Aggressivo: È esigente, ostile e scortese. Per affermare le sue opinioni viola i diritti altrui. Intimidisce gli altri per evitare che facciano ciò che vogliono. È irrispettoso. Gli altri potrebbero sentirsi umiliati o accusati. Stile Passivo-Aggressivo: Al fine di evitare i conflitti, dice alle persone ciò che esse vogliono sentirsi dire. Tuttavia, nel suo animo prova rabbia e pertanto non soddisfa aspettative e richieste, provocando negli altri sentimenti di frustrazione, rabbia, confusione o risentimento.

Stile Manipolativo: Cerca di ottenere dagli altri quello che vuole facendoli sentire in colpa. Tende ad assumere il ruolo di vittima o di martire, al fine di indurre gli altri ad assumersi la responsabilità nei confronti dei suoi bisogni. Stile Assertivo: Afferma in maniera diretta, sincera e adeguata i suoi pensieri, emozioni, bisogni o desideri. È capace di assumersi le proprie responsabilità e mostra rispetto per gli altri. Sa affermare le sue opinioni senza violare i diritti degli altri.

Emissione inefficace Ricezione inefficace Disgiunzione della comunicazione l emittente non riesce a tradurre efficacemente in codice il suo messaggio (può avere cause diverse, ad es. dall inibizione emotiva alla povertà lessicale). dovuta ad una deficienza sensoria del ricevente, o ai meccanismi di distorsione sopra riportati. quando le persone che interagiscono non condividono lo stesso codice (linguaggio o convenzioni non verbali).

La comunicazione Il 20% della comunicazione verbale L 80% della comunicazione è non verbale

NON SI PUÒ NON COMUNICARE! (P. Watzlawick)

3 Ogni comunicazione è caratterizzata da un aspetto di contenuto e da uno di relazione.

Nella comunicazione entrano in gioco le dinamiche emotive Attacco Critica Giudizio Difesa

Comunico un mio bisogno o stato d animo senza accusare direttamente l altro L evitamento dell accusa è data dall utilizzo della I persona Es.: Sei sempre il solito! Può diventare: Mi dispiace vederti inquieto

In 4 step: Si inizia descrivendo quel che si prova: io mi sento Si prosegue descrivendo il comportamento dell altro che crea il problema con un Quando tu Si specifica in che modo il comportamento è legato all emozione con un semplice perché Infine si esprime ciò che si desidera con un universale io vorrei Es: io mi sento ignorata - quando suo figlio disturba in classe e fa i versi degli animali mi dispiace perché riconosco che è intelligente - con il suo aiuto vorrei riuscire a stimolarlo

In quattro fasi: Ascolto passivo: nella fase iniziale si rimane in silenzio, non si interrompe. Messaggi di accoglimento verbali e non verbali Inviti all approfondimento Ascolto attivo: si ripropone il contenuto con parole diverse esprimendo le emozioni

Adesso tocca a voi 1) Strutturate una frase posta in maniera negativa, dove non vengono considerate le regole per una comunicazione efficace 2) Strutturate la stessa frase rispettando le regole dell io-messaggio

GRAZIE