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Proiect cofinantat din Fondul Social European prin Programul Operational Sectorial Dezvoltarea Resurselor Umane 2007-2013 Investeste in OAMENI! Investeşte în oameni! FONDUL SOCIAL EUROPEAN Programul Operaţional Sectorial Dezvoltarea Resurselor Umane 2007-2013 Titlul Proiectului: Parteneriat public - privat pentru formare continua performanta - PPPFCP Contract nr.: POSDRU/123/4.1/S/132142 MATERIALE PUSE LA DISPOZITIE DE INSTITUTIILE GAZDA VIZITATE VIZITA DE STUDIU ROMA FORMA TEMP / FONDI INTERPROFESSIONALI / PROIECTUL ITINERA ITALIA LAVORO / GARANTIA PENTRU TINERI ISFOL / GARANTIA PENTRU TINERI RETE LAVORO PPPFCP REUSIM IMPREUNA

Franco Raffo - EFIL S.r.l. ESPERIENZE DI COLLABORAZIONE TRA PUBBLICO E PRIVATO Le iniziative promosse da Forma.Temp nel periodo 2007/2010

Franco Raffo - EFIL S.r.l. RISORSE PRIVATE Normalmente le iniziative di collaborazione tra pubblico e privato vengono realizzate con RISORSE PUBBLICHE Le esperienze italiane di cui parleremo sono state realizzate nel periodo 2007/2010 e riguardano iniziative coordinate e certificate dal PUBBLICO, ma finanziate con risorse di AZIENDE PRIVATE

Franco Raffo - EFIL S.r.l. IL CONTESTO Anno 1997: introduzione in Italia del LAVORO INTERINALE Anno 2001: costituzione del Fondo Forma.Temp Una legge delle Stato prevede che le Agenzie per il Lavoro (ApL) versino a Forma.Temp il 4% del valore delle retribuzioni corrisposte ai lavoratori interinali Forma.Temp restituisce alle ApL, per lo svolgimento di corsi di formazione, circa il 90% del valore versato Lo scorso anno Forma.Temp ha gestito circa 150 milioni di euro ed ha finanziato quasi 30.000 corsi di formazione

Franco Raffo - EFIL S.r.l. CHE TIPO DI FORMAZIONE Forma.Temp finanzia tre tipologie formative: BASE - oggi destinata soprattutto ai corsi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, ma in passato finalizzata anche ad altri tipi di formazione, tra i quali l orientamento al lavoro PROFESSIONALE - finalizzata a far acquisire o aggiornare competenze specifiche ai lavoratori interinali ON THE JOB mirata a favorire l inserimento dei lavoratori interinali in un nuovo contesto aziendale

Franco Raffo - EFIL S.r.l. LE ESPERIENZE FORMA.TEMP Progetto ITINERA per l Orientamento al lavoro degli studenti delle scuole superiori Progetti RICOLLOCA-MI e RICOLLOCA-TO per l Orientamento e il Re-inserimento al lavoro con contratto interinale di disoccupati iscritti nelle liste di mobilità e in cassa integrazione

Franco Raffo - EFIL S.r.l. IL PROGETTO ITINERA Sotto il nome di «Progetto Itinera», a partire dal 2007, Forma.Temp ha finanziato attività di Orientamento al lavoro di studenti delle scuole superiori Il progetto è partito dalla Provincia di Verona dove era già stato sperimentato con poche risorse pubbliche e dal 2008, grazie al finanziamento Forma.Temp, è stato rafforzato a Verona ed esteso a sette Province della Regione Toscana e una Provincia della Regione Marche Già nel primo anno di erogazione del finanziamento Forma.Temp, le attività hanno raggiunto tutte le scuole superiori della Provincia di Verona

Franco Raffo - EFIL S.r.l. GLI OPERATORI DI ITINERA Nelle attività di orientamento sono stati impegnati Esperti e Professionisti provenienti da: Servizi Pubblici della Provincia, Enti e Società private accreditati presso la Regione Agenzie per il Lavoro Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori

Franco Raffo - EFIL S.r.l. LO SCHEMA DI ITINERA Attività Modulo 1. Il mercato del lavoro nella provincia 2. I contratti di lavoro A. Informazioni sul mercato del lavoro 3. Nuove forme di lavoro, nuovi contratti 4. Le agenzie pubbliche e private nella ricerca del lavoro 5. La formazione continua 6. Strumenti per una ricerca personalizzata B. La ricerca attiva del lavoro del lavoro 7. La stesura del curriculum vitae 8. Il colloquio di lavoro C. Socializzazione con il mondo del lavoro 9. Incontri con le professioni 10. Approfondimenti tematici D. Informazione sui percorsi orientativi 11. Risorse personali

Franco Raffo - EFIL S.r.l. RUOLO DEI SOGGETTI COINVOLTI ENTE PUBBLICO rappresentato dalla Provincia: Promozione delle iniziative presso le scuole e controllo sulle modalità di svolgimento delle attività ISTITUZIONI SCOLASTICHE scuole superiori: Programmazione e gestione organizzativa delle attività AGENZIE PER IL LAVORO attraverso le filiali presenti sul territorio: Gestione delle attività, mediante impegno diretto dei propri operatori e/o attraverso incarico a esperti e professionisti esterni FORMA.TEMP su decisione del Consiglio di Amm.ne: Sensibilizzazione delle ApL ed erogazione delle risorse finanziarie

Franco Raffo - EFIL S.r.l. I DATI DEL PRIMO ANNO DI ITINERA Anno scolastico 2007/2008 a Verona Impegnate 7 Agenzie per il Lavoro Interessate 796 classi di 54 Istituti scolastici della Provincia di Verona Coinvolti 16.667 studenti nelle fasce di età compresa tra i 17 ed i 19 anni Erogati finanziamenti per circa 800.000 euro

Franco Raffo - EFIL S.r.l. RICOLLOCAZIONE AL LAVORO A partire dal 2009 sono stati organizzati e realizzati due percorsi di re-inserimento lavorativo finalizzato a persone provenienti dalle liste di mobilità o in cassa integrazione: Il progetto RICOLLOCA-MI frutto della collaborazione tra Provincia di Milano, Forma.Temp e 12 Agenzie per il Lavoro Il progetto RICOLLOCA-TO nato qualche mese dopo sulla base di un accordo tra Provincia di Torino, Forma.Temp e 7 Agenzie per il Lavoro, ma realizzato dopo il 2010 (del quale non parlerò, per mancanza di elementi descrittivi sufficienti)

Franco Raffo - EFIL S.r.l. RUOLO DEI SOGGETTI COINVOLTI PROVINCE: Governo delle attività insieme a Forma.Temp Gestione diretta delle attività di selezione e orientamento dei lavoratori Contributo finanziario per assunzioni a tempo indeterminato FORMA.TEMP: Governo delle attività insieme alle Province Finanziamento delle attività di orientamento e formazione dei lavoratori Monitoraggio intermedio e valutazione finale delle attività svolte AGENZIE PER IL LAVORO: Gestione delle attività di formazione professionale Accompagnamento delle persone formate per il loro nuovo inserimento al lavoro

Franco Raffo - EFIL S.r.l. I PROGRAMMI DI RICOLLOCA-MI RICERCA, condotta dall Università di Milano Bicocca, mirata a rilevare le caratteristiche dei lavoratori inseriti al lavoro in Provincia di Milano da gennaio 2008 a dicembre 2009 RECLUTAMENTO e presa incarico degli utenti, affidata al Centro per l impiego della Provincia di Milano ORIENTAMENTO E ANALISI DELLE COMPETENZE dei lavoratori selezionati; attività gestita da AFOL Organismo di formazione e orientamento della Provincia di Milano FORMAZIONE per l adeguamento delle competenze dei lavoratori selezionati, organizzata e/o realizzata dalle Agenzie per il Lavoro INSERIMENTO AL LAVORO, affidato alle Agenzie per il Lavoro

Franco Raffo - EFIL S.r.l. I NUMERI DI RICOLLOCA-MI Primi dodici mesi di attività Finanziati 109 percorsi completi (dall orientamento alla formazione professionale) Coinvolte 980 persone provenienti da liste di mobilità e cassa integrazione Inseriti al lavoro, con contratti di lavoro interinale della durata minima di 60 giorni, 412 lavoratori (il 42% di quelli formati) Impegnate risorse Forma.Temp pari 1.530.000 euro

FRANCO RAFFO - EFIL S.R.L. Consulenza per lo sviluppo delle imprese FINANZIAMENTI PUBBLICI E FONDI INTERPROFESSIONALI PER LA FORMAZIONE CONTINUA NOVEMBRE 2014

2 COSA SONO I FONDI INTERPROFESSIONALI I Fondi interprofessionali (chiamati anche Fondi paritetici) sono stati costituiti, a partire dalla fine del 2001, sulla base delle intese tra Governo e Parti Sociali, con lo scopo di promuovere e finanziare corsi di formazione continua per i lavoratori occupati in tutte le tipologie di imprese. In realtà la formazione non è disponibile per tutti i settori, poiché non sono ancora operativi Fondi per la formazione dei dipendenti pubblici. La normativa nazionale di riferimento e gli statuti dei singoli Fondi prevedono la gestione ed il governo bilaterale delle risorse destinate alla formazione continua, sotto il controllo e la sorveglianza del Ministero del Lavoro, il quale è chiamato anche ad autorizzare preventivamente i nuovi Fondi. I Fondi già costituiti, autorizzati dal Ministero del lavoro ed effettivamente operanti in Italia sono attualmente 18 e gestiscono un budget complessivo annuo di circa 500 milioni di euro. Alla fine del 2013 i Fondi Interprofessionali aggregavano circa 850.000 imprese e riguardavano oltre 9 milioni di lavoratori dipendenti. Il valore complessivo delle risorse gestite dai Fondi interprofessionali ammontava nel 2013 a circa 633 milioni di euro (3/4 di tutte le risorse versate all INPS a titolo dello 0,30%. Pur essendo nati dalle intese tra le Associazioni delle imprese e le Organizzazioni sindacali dei lavoratori, con precisi riferimenti alle categorie rappresentate, ciascun Fondo si rivolge a tutti i settori economici ed accetta l adesione di qualunque tipologia aziendale. L adesione da parte delle imprese ad un Fondo Interprofessionale è libera e non è vincolata dal settore produttivo nel quale opera la singola azienda. Di fatto, ogni Fondo è in concorrenza con tutti gli altri e cerca di adottare le politiche ed i regolamenti per il finanziamento della formazione, più adeguati e convincenti rispetto alle esigenze di imprese e lavoratori. In questo quadro vengono promosse anche azioni divulgative e di marketing finalizzate ad attrarre numeri crescenti di imprese che possono decidere di spostarsi da un Fondo ad un altro. Una circolare INPS del 2009 consente alle singole imprese di revocare l adesione ad un Fondo ed aderire contestualmente ad un altro, in ogni momento dell anno, utilizzando il modello DM10 per la dichiarazione contributiva mensile. Qualora le imprese abbiano maturato una disponibilità superiore ai 3.000 euro e non siano micro o piccole imprese 1, è prevista la possibilità di trasferire da un Fondo ad un altro le risorse già maturate nell ultimo triennio. Tutte le attività finanziate dai Fondi devono fare riferimento a piani formativi condivisi e sottoscritti dalle organizzazioni datoriali e sindacali che hanno costituito l organismo bilaterale. Tale vincolo, previsto dalla normativa nazionale e confermato dagli statuti dei Fondi, vale anche per la presentazione dei piani a valere sui cosiddetti Conti formativi aziendali e/o interaziendali, seppure in maniera quasi sempre semplificata e centralizzata. I Fondi possono prevedere criteri di finanziamento di tipo mutualistico, consentendo la presentazione di progetti formativi senza condizionarli al valore dei contributi già versati, purché le imprese si impegnino a mantenere l adesione per tutto il periodo di svolgimento della formazione. 1 Si fa riferimento alla definizione della Commissione Europea: la micro impresa ha un organico inferiore a 10 dipendenti e ed un fatturato annuo non superiore a 2 milioni di euro; la piccola impresa ha un organico inferiore a 50 dipendenti ed un fatturato non superiore a 10 milioni di euro.

3 Quasi tutti i Fondi adottano una linea principale di finanziamento costituita dalle Azioni (o conto) di sistema, mediante l emanazione periodica di avvisi pubblici, ai quali possono partecipare le imprese, i consorzi e/o le associazioni temporanee di imprese 2, gli organismi formativi accreditati. Gli Avvisi sono normalmente finalizzati allo sviluppo di piani formativi aziendali, interaziendali, settoriali, territoriali, tematici, ecc. Alcuni Fondi prevedono l utilizzo diretto delle risorse maturate da ciascuna impresa aderente, mediante l attivazione di un Conto (o fondo) formazione, al quale viene destinato mediamente tra il 70% e l 80% delle risorse versate e che consente alle imprese di attivare piani formativi senza troppi vincoli ed in tempi piuttosto brevi. Solamente sette dei diciotto Fondi operanti oggi in Italia prevedono il Conto formativo, in alcuni casi attivabile anche in forma aggregata tra più aziende. Alcuni Fondi prevedono il finanziamento di Voucher individuali di formazione, costituiti da contributi mirati a sostenere finanziariamente, per intero o parzialmente, i costi sostenuti dalle imprese per la formazione individuale dei propri dipendenti. I finanziamenti tramite l erogazione di voucher formativi sono previsti, in maniera particolare, dai Fondi che promuvono attività formative destinate ai dirigenti ed ai quadri aziendali. Molte aziende, anche in presenza di ingenti risorse già versate ad un Fondo Interprofessionale, rischiano di perderne la disponibilità per scadenza dei termini di utilizzo (3 anni), talvolta anche per i vincoli posti dalle Parti sociali in fase di sottoscrizione dei piani formativi, anche se finanziabili con il proprio conto aziendale. Ci sono anche altre ragioni che determinano lo scarso utilizzo delle risorse gestite dai Fondi; le principali sembrano derivare principalmente: dal fatto che molti responsabili della formazione e/o titolari d impresa non sanno di aderire a questo o quel Fondo, poiché l adesione è stata formalizzata, quasi in automatico, dall ufficio o dal consulente esterno preposti alla gestione delle paghe; dalla difficoltà delle imprese di interpretare i propri fabbisogni formativi e, soprattutto, di tradurli nei formulari e nelle procedure previste dai Fondi; dall impossibilità di incontrare imprese e/o organismi portatori di specifico know-how formativo, che consentano di associare soggetti diversi, ma integrabili, nella progettazione e realizzazione di piani formativi complessi o azioni di sistema. Per tutte queste ragioni, ancora oggi meno del 50% di imprese italiane riesce ad utilizzare le risorse disponibili presso i Fondi Interprofessionali e molte di esse hanno dovuto adattarsi a fare corsi di formazione pro-forma pur di non perdere le risorse già versate al proprio Fondo di riferimento. 2 Possono partecipare le imprese e/o aggregazioni di imprese aderenti al Fondo che ha emanato l Avviso.

4 FONDI ATTIVI NEL 2014 DENOMINAZIONE DEL FONDO ORGANIZZAZIONI DATA DI COSTITUZIONE CODICE DI ADESIONE PRINCIPALI DESTINATARI DEI PIANI FORMATIVI FONDO ARTIGIANATO Associazioni dell Artigianato e Cgil, Cisl, Uil 31 ottobre 2001 FART Lavoratori delle imprese artigiane FON. COOP Associazioni della Cooperazione e Cgil, Cisl, Uil 10 maggio 2002 FCOP Lavoratori delle imprese cooperative FORTE Confcommercio e Cgil, Cisl, Uil 31 ottobre 2002 FITE FONDIMPRESA Confindustria e Cgil, Cisl, Uil 28 novembre 2002 FIMA Lavoratori del commercio, turismo, servizi e trasporti Lavoratori delle imprese industriali FONDO FORMAZIONE PMI Confapi e Cgil, Cisl, Uil 21 gennaio 2003 FAPI Lavoratori delle piccole e medie imprese industriali FONTER Confesercenti e Cgil, Cisl, Uil 11 marzo 2003 FTUS Lavoratori delle imprese del terziario FONDIRIGENTI Confindustria e Federmanager 18 marzo 2003 FDIR Dirigenti industriali FONDIR Confcommercio, Confetra, Abi, Ania, e Manageritalia, Fidia, ecc. 18 marzo 2003 FODI Dirigenti del terziario FONDO DIRIGENTI PMI Confapi e Federmanager 4 agosto 2003 FDPI Dirigenti delle piccole e medie imprese industriali FONDO PROFESSIONI Confprofessioni, Confedertecnica, Cipa e Cgil, Cisl, Uil 29 dicembre 2003 FPRO Lavoratori di studi professionali ed aziende ad essi collegate FONDER AGIDAE - Associazione Istituti religiosi e Cgil, Cisl, Uil 22 luglio 2005 FREL Lavoratori di enti ecclesiastici e imprese di ispirazione religiosa FON.AR.COM CIFA e Conf.S.A.L. 6 marzo 2006 FARC Lavoratori del terziario, piccole e medie imprese, artigianato FOR. AGRI Confagricoltura, Coldiretti, Cia e Cgil, Cisl, Uil 28 febbraio 2007 FAGR Lavoratori agricoli FONDO BANCHE E ASSICURAZIONI 3 Abi, Ania e Cgil, Cisl, Uil 16 aprile 2008 FBCA FONDITALIA Federterziario e Ugl 30 giugno 2008 FEMI Lavoratori dei settori del credito e delle assicurazioni Lavoratori dell industria e delle piccole e medie imprese FORMAZIENDA Sistema commercio impresa e Conf.S.A.L. 31 ottobre 2008 FORM Lavoratori di commercio, turismo, servizi, professioni, pmi FONSERVIZI Confservizi e Cgil, Cisl, Uil 15 settembre 2010 FPSI Lavoratori dei servizi pubblici industriali FONDO LAVORO Unsic e Ugl 21 marzo 2012 FLAV Lavoratori del settore agricolo 3 Fino a marzo 2008 il settore era presente all interno del Fondo Forte

Il Progetto Itinera Il progetto Itinera si pone come strumento flessibile che gli Istituti possono utilizzare per favorire e stimolare la conoscenza, la riflessione e la maturazione delle risorse personali e delle competenze orientative necessarie per ipotizzare (da parte degli studenti delle Scuole Superiori) percorsi di scelta post diploma, per accrescere una consapevole cultura del lavoro nelle scuole in sintonia con il principio di cittadinanza attiva. Finalità Il Progetto Itinera offre alcune attività a supporto dell educazione alla scelta, intesa come sensibilizzazione di studenti e studentesse ad essere propositivi ed autonomi nell affrontare situazioni e scelte che tengano conto del contesto socioeconomico in continua evoluzione. È ormai consolidato che pensare al proprio futuro, anche se percepito come non immediato, significa definire obiettivi, individuare percorsi, riconoscersi competenze, dotarsi di strategie, valutare alternative e orientarsi all azione. Il progetto propone attività articolate rispetto a: 1.conoscenza della realtà socio-economica e dl mercato del lavoro locale e regionale; 2. conoscenza degli strumenti di ricerca attiva del lavoro; 3. competenze di auto - orientamento. Metodologia Approccio esperienziale L approccio è del tipo esperienziale: i ragazzi, partendo dalle loro esperienze e percezioni, dalle loro idee e rappresentazioni sociali, giungono a conoscere meglio se stessi in relazione alla realtà che li circonda. Essi, in prima persona, sono impegnati nella scelta, nella lettura del mercato del lavoro, e l operatore, l esperto, il testimone fungono da stimolo al processo di orientamento.

Attività promosse Il progetto propone una serie di incontri con Consulenti di orientamento, Esperti del mercato del lavoro, Professionisti delle Agenzie per il Lavoro e del mondo delle professioni. Di seguito viene proposto un raggruppamento delle possibili attività e la rispettiva articolazione in moduli. Attività Modulo 1. Il mercato del lavoro nella provincia A. Informazioni sul mercato del lavoro 2. I contratti di lavoro 3. Nuove forme di lavoro, nuovi contratti 4. Le agenzie pubbliche e private nella ricerca del lavoro 5. La formazione continua 6. Strumenti per una ricerca personalizzata B. La ricerca attiva del lavoro C. Socializzazione con il mondo del lavoro D. Informazione sui percorsi orientativi del lavoro 7. La stesura del curriculum vitae 8. Il colloquio di lavoro 9. Incontri con le professioni 10. Approfondimenti tematici 11. Risorse personali 2

Descrizione delle attività di orientamento A - INFORMAZIONI SUL MERCATO DEL LAVORO Obiettivi Contenuti Metodologia Durata Mod. n 1 IL MERCATO DEL LAVORO NELLA PROVINCIA Delineare la situazione del Mercato del lavoro provinciale e i possibili sviluppi. Mod. n. 2 I CONTRATTI DI LAVORO Conoscere la normativa sui contratti di lavoro. Acquisire consapevolezza del valore personale e sociale del lavoro a norma di legge. Analisi del Mercato del lavoro provinciale: situazione e prospettive. Ruoli, professionalità, competenze richieste dal mercato locale. I CCNL: diritti e doveri dei lavoratori. Abusi nell utilizzo di forme di contratti Come leggere la busta paga. Presentazione frontale Casi concreti Discussione Brainstorming Proiezione filmati Presentazione frontale Brainstorming Discussione in classe 2 o più ore 2 o più ore Mod. n. 3 NUOVE FORME DI LAVORO, NUOVI CONTRATTI Acquisire informazioni Concetti di flessibilità, riguardanti le forme di lavoro competenze trasversali, creatività. atipico. Imparare a riconoscere La riforma del mercato del lavoro e capitalizzare le competenze in Italia: normativa e cambiamenti del lavoro flessibile. del contesto socioeconomico. Mod n. 4 LE AGENZIE PUBBLICHE E PRIVATE PER LA RICERCA DI LAVORO Conoscere le finalità del servizio pubblico all impiego. Conoscere le finalità del servizio privato all impiego. I Centri per l impiego. I servizi erogati. Come funziona l incontro domanda offerta. Il sito www.j4u.provincia.vr.it Le Agenzie per il lavoro. Il lavoro in somministrazione. I servizi erogati dalle Agenzie per il lavoro. Formatemp. I servizi web. Mod. n 5 LA FORMAZIONE CONTINUA Riflettere sulla necessità di Le informazioni utili in merito alle formarsi durante tutto l arco opportunità formative: le della vita lavorativa e caratteristiche dei percorsi, sull importanza della formazione modalità d iscrizione e per l inserimento nel mondo del partecipazione, le offerte presenti lavoro. sul territorio e gli enti gestori. Conoscere e valutare i diversi corsi di formazione (FSE, IFTS, Formatemp, corsi di specializzazione, ecc.). Presentazione frontale Brainstorming Discussione in classe Presentazione frontale Discussione in classe e distribuzione di materiale Presentazione frontale Discussione in classe 2 o più ore 2 o più ore 2 o più ore 3

B - LA RICERCA ATTIVA DEL LAVORO Obiettivi Contenuti Metodologia Durata Mod. n. 6 STRUMENTI PER UNA RICERCA PERSONALIZZATA DEL LAVORO Fornire strumenti per acquisire informazioni utili per una ricerca personalizzata del lavoro Mod. n. 7 LA STESURA DEL CURRICULUM VITAE Acquisire le modalità per proporsi sul mercato del lavoro attraverso il curriculum vitae Imparare ad utilizzare efficacemente internet e l e-mail per la ricerca del lavoro. Mod. n. 8 IL COLLOQUIO DI LAVORO Acquisire modalità efficaci per sostenere un colloquio di selezione. Apprendere come presentare al meglio se stessi ed evitare comportamenti errati. Analisi della propria situazione. Identificazione delle informazioni di cui abbiamo bisogno e delle fonti a cui rivolgersi. Elenco indirizzi e siti utili. Il curriculum vitae e il modello europeo. Il cv on line. Le lettere e le e-mail di presentazione e di autocandidatura. Le inserzioni, le banche dati, le Agenzie di somministrazione. I siti di incontro domanda/offerta di lavoro. Come prepararsi al colloquio: argomenti e domande su cui riflettere. Comportamento verbale e non verbale. Competenze tecnico/professionali e trasversali. Presentazione frontale Esercitazione individuale Brainstorming Presentazione frontale Brainstorming Studio di casi Esercitazione individuale Brainstorming Simulazione Discussione di gruppo Tecniche di autoosservazione 2 o più ore 2 o più ore 2 o più ore C SOCIALIZZAZIONE CON IL MONDO DEL LAVORO Obiettivi Contenuti Metodologia Durata Mod. n. 9 INCONTRI CON LE PROFESSIONI Conoscere le professioni specifiche di un area professionale. Comprendere le caratteristiche personali e le competenze richieste dalle diverse professioni. Conoscere l iter scolastico e formativo per accedere alle professioni illustrate. Avere testimonianza diretta su esperienze legate alle professioni e al contesto in cui si svolgono. Gli incontri rappresentano per gli studenti l occasione di approfondire la conoscenza delle professioni inerenti una specifica area attraverso la testimonianza di professionisti. Gli incontri sono tenuti da un professionista che, illustra un area professionale di sua competenza e risponde alle domande degli studenti. Per accrescere l efficace degli incontri, ad ogni professionista viene affiancato un operatore di orientamento che facilita la comunicazione con gli studenti e cura in particolare l apertura e l elaborazione dell incontro. Presentazione frontale Esercitazione individuale Brainstorming 2 o più ore 4

Mod. n. 10 APPROFONIMENTI TEMATICI fornire elementi di conoscenza delle nuove tendenze del lavoro nei settori di riferimento, con particolare attenzione alle diverse professioni e alle opportunità di impiego ad essi collegate Specifici approfondimenti su realtà aziendali e settoriali nei diversi territori. Tali moduli saranno svolti al di fuori dell orario scolastico e prevedono visite aziendali o a realtà produttive locali Presentazione frontale, Brainstorming Osservazione diretta 2 o più ore D RISORSE PERSONALI Obiettivi Contenuti Metodologia Durata Mod. n. 11 ORIENTAMENTO ALLA SCELTA riflettere sulle proprie capacità di L intervento presenta i fattori che scelta; influenzano il percorso di scelta. approfondire la conoscenza delle Si analizzano i fattori interni proprie attitudini, desideri, valori (conoscenza di sé) e i fattori rispetto allo studio e al lavoro; esterni fare il punto sulle proprie risorse (contesto socio-economico), personali;cercare e analizzare le attivando il confronto con gli informazioni nelle diverse aree di studenti, fornendo loro il maggior scelta;riflettere sulle possibilità numero di informazioni riguardo di studio e lavoro dopo il i possibili percorsi dopo il diploma; fare il punto della Diploma. situazione riguardo il percorso di scelta;costruire un progetto personale e professionale;acquisire informazioni e conoscere le fonti a cui rivolgersi. Presentazione frontale Riflessioni individuali Attività di gruppo Tecniche di autoosservazione 2 o più ore 5

Note organizzative Ogni modulo presenta obiettivi specifici e modalità di svolgimento differenziate e sono stati progettati in modo da poter essere richiesti anche singolarmente. Tali moduli possono essere organizzati per classe o per gruppi di studenti (consigliabile max 25), in orario scolastico o extrascolastico. In generale è consigliabile partire dai moduli più generici per poi scendere progressivamente nello specifico. In particolare, per le classi terze si consiglia di partire con attività inserite nel gruppo A (informazioni sul mercato dl lavoro); nel percorso delle classi quarte possono essere inserite le attività del gruppo B (ricerca attiva) e C (socializzazione con il mondo del lavoro). Per le classi dell ultimo anno vanno preferibilmente svolte attività del gruppo B e D, in particolare il modulo sull orientamento alla scelta. Per la conduzione degli interventi di orientamento, gli istituti possono richiedere il coinvolgimento di diverse figure professionali quali: Consulenti per l orientamento Professionisti provenienti da diversi ambiti lavorativi Testimoni di impresa Referenti delle Agenzie per il Lavoro Referenti delle parti sindacali e datoriali 6